INTRA I SASS - ALPINISMO - LETTERATURA - CINEMA - EVENTI - INCONTRI - STORIA...

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nota 166/03 del 17-10-03
 ALPINISMO  17 ottobre 2003.
Brevi dall'Himalaya: fallito a 7500 metri di quota il primo tentativo della spedizione valdostana all'Annapurna. Si prepara a salire il secondo gruppo con Abele Blanc. Dallo Jannu arrivano notizie del ritiro della spedizione russa guidata da Alexander Odintsov. La parete Nord carica di neve continua a vomitare pericolose valanghe. Si ritenterà la prossima primavera. Sul Nuptse Est, parete sud, Valery Babanov e Yuri Koshelenko hanno superato la Devil Tower, punto cruciale della salita, ancora lo scorso fine settimana e in queste ore dovrebbero essere impegnati nel salto finale verso la vetta.
 COMUNICATI STAMPA  17 ottobre 2003.
Oltre le vette: In archivio una grande edizione di Oltre le vette.
Politecnico di Milano: Progetto HELP (Himalayan Environmental Laboratory Project). Oggi a partire dalle ore 14:00 nell'Aula S.01 del Politecnico di Milano saranno illustrate le attività del progetto HELP... Collegamento live e presentazione di una spedizione scientifica in alta quota.
Festival Montagnacorto: La Cooperativa La Montagna, organizzatore della rassegna cinematografica «Montagne in Città», in programma a Roma dal 24 al 29 novembre 2003, bandisce il primo concorso italiano dedicato al cortometraggio di montagna.


 

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nota 165/03 del 16-10-03
 INTRAISASS  16 ottobre 2003.
Recensioni storiche: «...Ed ancora la firma, in fondo a destra e di traverso. C'è scritto, come è ovvio, "Guido Machetto", che sta a significare proprio quello che vuol dire. Sono Guido Machetto, sono fatto così, e nel libro ci siamo tutto io e tutto il mio mondo, fatto sì di ascensioni, salite, vie importanti nel massiccio del Monte Bianco ed in Afghanistan, ma costruito ed alimentato da valori che metto sullo stesso piano se non prima della montagna. Proviamo infine a giocare con le parole, tentando di sintetizzare con grossolana imprecisione lo spirito che ha animato Machetto, fino all'ultimo dei suoi giorni, quel giorno alla Tour Ronde. Siamo partiti dal detto "gli occhi sono lo specchio dell'anima"; per lui potrebbe valere "il libro è lo specchio di un uomo". Un adattamento libero ed arbitrario, ma che penso possa rispondere in maniera almeno parzialmente adeguata al profilo di una persona semplice e sincera, onesta con se stessa come con gli altri, attenta ai sentimenti prima ancora che ai risultati» - nelle parole di un amico, Mauro Mazzetti, riscopriamo una delle figure più importanti dell'alpinismo italiano negli anni '70, Guido Machetto. Recentemente un ricordo dell'alpinista biellese lo si può leggere nell'Annuario CAAI 2001/2002 firmato da Mauro Penasa. Nell'articolo Guido Machetto, un rivoluzionario alla corte dell'Himalaya si legge a proposito di Tike Saab: «...un piccolo gioiello, ogni volta in grado di dare emozioni profonde, un libro intessuto di poesia, una perla unica nel panorama della letteratura di montagna». Entra nelle recensioni storiche di intraisass.

 

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nota 164/03 del 15-10-03
 CULTURA  15 ottobre 2003.
Evoluzione dell'alpinismo: «L'alpinismo si è fermato». Irripetibili le vie più dure degli anni Ottanta. L'abitudine allo spit vicino ha tolto sicurezza di Giorgio Spreafico (La Provincia di Lecco) - l'intervento di Maurizio Giordani alle conferenze del Gruppo Gamma di Lecco.
Premio Gambrinus: l'edizione 2003 del premio dedicato a Giuseppe Mazzotti per la SEZIONE MONTAGNA è andato a Maria Antonia Sironi, Hildegard Diemberger e Sonam Tsomo per l'opera “TIBET, l'altra metà del cielo. L’alpinismo tibetano raccontato dalle protagoniste”. Per la Sezione ESPLORAZIONE il Premio è stato assegnato a Gianluigi Peretti per l'opera “BELZONI. Viaggi, imprese scoperte e vita. Il risveglio dei faraoni”. Nel sito www.premiomazzotti.it i dettagli e i premiati delle altre sezioni.
 CINEMATOGRAFIA  15 ottobre 2003.
Torino: parte il 17 ottobre la «Sesta edizione per CinemAmbiente, un festival "che vuole far scoppiare i casi di cui poi discutere, un momento di diffusione e di conoscenza dei problemi che esistono nel mondo". Un festival che è diventato in pochi anni il più importante nel suo settore in Italia, anche perché guarda al rapporto tra l'uomo e l'ambiente che lo circonda, gli animali, la città, il lavoro, lo stile di vita. Diretto da Gaetano Capizzi, CinemAmbiente presenta quest'anno oltre cento titoli divisi nelle diverse sezioni. In concorso film da tutto il mondo, che mettono a fuoco i problemi dell'emigrazione, delle guerre che infiammano il mondo (dalla Sierra Leone al vicino Medio Oriente), delle frontiere che separano popoli divisi fino ai temi legati al dopo 11 settembre» - leggi il comunicato culturale per conoscere la struttura del festival, i suoi protagonisti e gli ospiti importanti.
Tegnersee (Germania): Il primo festival di Tegernsee rende omaggio a quello trentino (Corriere delle Alpi). «Dal 22 al 25 ottobre nella località tedesca di Tegernsee si svolgerà il primo Bergfilm - Festival promosso dal Club alpino tedesco (DAV) e dalla Bayerischer Rundfunk di Monaco di Baviera. Si tratta del primo festival di Cinema di montagna che nasce in Germania, la patria di maestri del Cinema di montagna come Fanck e di importanti registi che hanno rinnovato il cinema di alpinismo come Ertl, Brandler, Baur e per l'occasione gli organizzatori hanno voluto rendere omaggio al primo e più antico Festival internazionale del cinema di montagna, quello trentino appunto, nato nel 1952» (Ufficio Stampa Filmfestival di Trento).

 

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nota 163/03 del 14-10-03
 ALPINISMO  14 ottobre 2003.
Alpi Centrali: come si è evoluta l'arrampicata e cosa resta dell'alpinismo sulle Alpi Centrali? C'è chi si dà ancora molto da fare, in tutte le direzioni. Entrate nella pagina extra di intraisass per accedere al ricco reportage fotografico di Luca Maspes "Rampikino" che ci racconta l'intensa estate 2003: GIORNALE DI BORDO ESTATE 2003 - Alpi Centrali - Un'intensa estate tra alpinismo e arrampicata.

 

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nota 162/03 del 13-10-03
 ALPINISMO  13 ottobre 2003.
Himalaya: situazione di stallo per il momento sulle montagne himalayane sotto la nostra attenzione. Dallo Jannu e dal Nuptse nulla di nuovo se non una lenta progressione a causa delle difficili condizioni, specie sulla prima montagna. Sull'Annapurna la spedizione valdostana sale invece regolarmente e si sta avvicinando ai giorni del balzo alla vetta. Installato il Campo 3 a 6930 metri, tutto è pronto per un prossimo tentativo, mentre l'uomo di punta della spedizione, Abele Blanc, è stato costretto a prendere la via della valle in cerca di un medico per curare un fastidiosissimo mal di denti. E' atteso il suo ritorno in prospettiva di un tentativo al suo 14° ottomila. Come accennato nella nota 159/03, Silvio Mondinelli e Mario Merelli hanno raggiunto la cima secondaria dello Shisha Pangma e si apprestano a rientrare in Italia rimandando a tempi migliori un tentativo alla cima principale. Infine da segnalare la bella salita dell'alpinista trentino Diego Giovannini sul Cho Oyu conclusasi sulla vetta della Dea del Turchese l'ultima settimana di settembre. Partito dall'Italia l'8 settembre per riunirsi con una spedizione internazionale è arrivato ai piedi della grande montagna dove nei giorni 19 e 20 si è attrezzato i campi 1 e 2, da solo. Dopo un periodo di brutto tempo è risalito il 25 di settembre ai campi alti per toccare la vetta il 27 di settembre. Dunque una bella salita in piena autonomia, senza compagni o portatori d'alta quota (di solitarie non si può propriamente parlare sulle vie normali di certi ottomila dove le piste sono battute e le corde fisse posizionate dalle spedizioni commerciali). Diego Giovannini è anche un ottimo fotografo: alcune immagini delle sue esperienze su www.soloperun8000.it.
 DIRITTI UMANI  13 ottobre 2003.
Madrid: «Il Dalai Lama, leader spirituale buddista, ha rinnovato l'appello alla pace nel mondo e ribadito le richieste di autonomia politica del Tibet in occasione dell'assegnazione, in Spagna, del "Premio Jaime Brunet per i diritti umani". Già vincitore del Premio Nobel per la Pace 1989, Tenzin Ghiatso - questo il suo nome alla nascita, avvenuta il 6 luglio 1935 in un piccolo villaggio del nordest del Tibet – ha ricevuto la nuova onorificenza negli uffici di Madrid del parlamento europeo...» - leggiamo il comunicato integrale Dalai Lama riceve premio per Diritti Umani su Tibet News On Line.

 

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nota 161/03 del 10-10-03
 RASSEGNA STAMPA  10 ottobre 2003.
Storie italiane: ritorna, rafforzata dall'incombente anniversario, la querelle Bonatti/K2:  - «Da questo momento non dirò più nulla sul K2. Lascio questo libro in eredità a chi sarà più sensibile ai valori». Dagli uliveti del Monte Argentario le parole di Walter Bonatti suonano come l'addio del grande guerriero alla battaglia per la verità storica sulla «montagna degli italiani», nel giorno in cui Baldini Castoldi Dalai manda in libreria il suo libro K2 la verità - storia di un caso, una sorta di riedizione di Processo al K2 (1984) e di K2 storia di un caso (1994) - (Il Gazzettino). Da non perdere l'articolo apparso l'8 ottobre su Repubblica: K2, l'ultima parola di Bonatti "Tradito per mezzo secolo" - «Io sul K2 in una notte del '54 sono quasi morto, ma quello che mi ha ucciso è questo mezzo secolo di menzogna. Ho urlato così tanto quella notte nella mia disperazione che adesso non voglio avere più voce. La puzza del K2 la lascio a voi, io preferisco respirare» (v. nota 147/03 e la nostra recensione storica).
Bonali-Ducoli: l'estate di 10 anni fa morivano sulla parete Nord dell'Huascaran durante il tentativo di prima ripetizione della Casarotto Battistino Bonali e Giandomenico Ducoli. Una mostra fotografica di Franco Solina sul Perù ricorda il decennale della loro morte: Le Ande e il ricordo di Bonali e Ducoli (Il Giornale di Brescia). La mostra resterà aperta nella sala Avis di Esine fino al 17 ottobre.
 SOCCORSO ALPINO  10 ottobre 2003.
Belluno: Il Soccorso Alpino e Speleologico Veneto e il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico del Club Alpino Italiano, in collaborazione con la delegazione della 2a zona bellunese del Soccorso Alpino, organizzano, domenica 12 ottobre, alle ore 10:30, presso l'Auditorium Comunale, in Piazza Duomo, a Belluno, un convegno dal titolo “L'istituzionalizzazione del C.N.S.A.S. attraverso l'evoluzione legislativa nazionale e regionale. Il rapporto del C.N.S.A.S. nel rapporto con il sistema sanitario nazionale – Il ruolo e le funzioni del C.N.S.A.S. nel rapporto con la pubblica amministrazione e gli enti locali”. Leggi il comunicato stampa VERSO L'ISTITUZIONALIZZAZIONE DEL SOCCORSO ALPINO E SPELEOLOGICO.

 

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nota 160/03 del 09-10-03
 INTRAISASS  9 ottobre 2003.
San Matteo di Lorenzo Dotti.
Nuova entrata nella sezione SPECIAL di INTRAISASS.
«In alta Valtellina, anzi in Valfurva, al passo del Gavia (2400 metri), presso un laghetto, un crocefisso con una iscrizione in bronzo ricorda una vicenda quasi miracolosa con queste parole. "In una gita in automobile da Bormio a Tonale si smarrirono il 2 ottobre 1929 Andrea Rupprechter, albergatore di Land-Kufsten Tyrolo, con sua madre 72 anni, e la consorte Mizzi Rupprechter, condotti dalla chauffeur Karl Mühlferner...». Una storia quasi vera raccontataci dal nostro nuovo autore milanese.
 ANNIVERSARI  9 ottobre 2003.
Vajont: 9 ottobre 1963! «Nessun italiano ha dimenticato il Vajont» - le parole del presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi riportate sul Corriere della Sera. Dal Corriere delle Alpi: Vajont, strage senza fine di Giorgio Lago.

 

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nota 159/03 del 08-10-03
 INTRAISASS  8 ottobre 2003.
Arti: è caduta la prima neve sui nostri monti. Una nuova fotografia di Luca Chessa in copertina e nella galleria fotografi di intraisass. In Parole Verticali leggiamo Antonella Anedda, una delle voci più affascinanti della poesia italiana contemporanea.
 ALPINISMO  8 ottobre 2003.
Shisha Pangma: Mondinelli di nuovo tradito dallo Shisha. Conquista gli 8.027 metri della «middle summit» a dieci metri dalla vetta principale (Il Giornale di Brescia). Ovviamente i 10 metri di dislivello sono una lunga e complessa cresta, molto pericolosa. Tra gli alpinisti italiani impegnati attualmente sullo Shisha Pangma ricordiamo il roveretano Sergio Martini e il bassanese Claudio Chenet, respinti l'autunno scorso dalla stessa montagna.

 

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nota 158/03 del 07-10-03
 ALPINISMO  7 ottobre 2003.
Himalaya: «Sua Maestà Juanito Oiarzabal!!». Il mondo "sottile" dell'alpinismo ha il suo nuovo re. Almeno questo si apprende dall'autocelebrazione/coronazione dell'himalaysta spagnolo proclamata a Radio Vitoria dopo essere giunto in vetta al reiterato Cho Oyu domenica scorsa: «I'm the king of the peaks». Io sono il re delle vette, 20 volte in vetta a un ottomila, 4 volte sul Cho Oyu, l'ultima volta scalato una decina di giorni fa (v. nota 152/03) e ora reiterato nonostante (o di proposito per...)  la montagna fosse in condizioni proibitive e gli abbia ricordato che con le alte quote non si scherza mai. Congelamenti ai piedi, alle mani e al naso da portare sull'altare degli eroi della montagna. Nulla di grave. Gli eroi contemporanei nulla hanno più a che fare con la forza di gravità. Leggiamo Spaniard claims fame as new king of the peaks (Reuters).
 CULTURA  7 ottobre 2003.
Oltre le vette: «In relazione alla visita del Presidente delle Repubblica Carlo Azeglio Ciampi in città, la serata di martedì 7 ottobre con l'alpinista Heinz Zak si terrà all'Auditorium Comunale di Piazza Duomo e non, come previsto, al Teatro Comunale...» si legge nel comunicato che presenta la giornata di oggi che si aprirà nel primo pomeriggio con la presentazione del libro Pale di San Martino Ovest – Dolomiti di Falcade e Primiero di Lucio De Franceschi, edizioni CAI/TCI. Dettagli nel comunicato culturale.

 

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nota 157/03 del 06-10-03
 INTRAISASS  6 ottobre 2003.
Recensioni letterarie: «Sono molti i miti che ingombrano l'alpinismo: uno tra i più perniciosi e tra i più difficili da scardinare è quello di una supposta "purezza" dell'andar tra i monti, grazie alla quale tutti coloro che scalano non si curano delle miserie dell'uomo della strada, elevandosi, grazie all'esercizio fisico e all'ambiente incontaminato in cui esercitano la propria passione, al di sopra delle debolezze e degli errori della storia. Ancora nel 1971 Buzzati definiva l'alpinismo il tentativo inconscio da parte dell'uomo di conquistare la quiete, la tranquillità totale dopo una vita di travagli, di affanni passati all'inseguimento "della fama e della potenza". Ma se, come scriveva Casarotto, io nello zaino porto tutto me stesso, nel bene e nel male, porto con me anche la Storia che sto vivendo, che inevitabilmente si rifletterà sul rapporto con la montagna, sul valore che attribuirò alla conquista della vetta o al legame che mi unisce al compagno di cordata. Gli studi di storia sociale dell'alpinismo, che finalmente compaiono anche in Italia, mettono in luce il retroterra politico e culturale degli alpinisti, da sempre presentati, come tutti gli eroi, giovani e belli e animati da idealità universali. Il libro di Pastore si propone di raccontare come i grandi eventi della storia politica italiana abbiano influenzato le scelte e le modalità della nostra più importante organizzazione alpinistica, ovvero il CAI» - Alpinismo e storia d'Italia di Alessandro Pastore nella recensione critica di Paola Lugo: pregi e perplessità di un libro fondamentale per lo studio futuro della storia sociale dell'alpinismo presentato mercoledì 1° ottobre a Oltre le vette.
 CULTURA  6 ottobre 2003.
Oltre le vette: prima di un resoconto delle intense giornate bellunesi dello scorso fine settimana, leggiamo L'«altrove» non abita più qui. Scrittori ed editori a confronto sulle «culture» della montagna di Marco Conte (nella foto Corona, Peruffo, Rigoni Stern a fine intervento e Mantovani e Corona durante il dibattito; nell'articolo alcuni stralci degl'interventi, difficili da riassumere per complessità e implicazioni. Stiamo valutando di riportare integralmente quelli recuperabili. Nell'articolo sostituire "il futuro dell'editoria di montagna" con il "futuro dell'alpinismo e della sua letteratura"...).

 

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nota 156/03 del 03-10-03
 ALPINISMO  3 ottobre 2003.
Himalaya: un breve sguardo su quanto sta succedendo tra le grandi montagne dell'Himalaya prima di seguire da vicino gli sviluppi decisivi previsti per la prossima settimana, specie per quanto riguarda gli alpinisti russi impegnati sul Nuptse e sullo Jannu. Per gli italiani ricordiamo il gruppo di Silvio Mondinelli ai piedi dello Shisha Pangma. La spedizione sta procedendo regolarmente lungo la via che porta alla vetta. E' stato installato il campo 2 (6800 m). Dettagli su www.gnaromondinelli.it. Da registrare un fatto tragico: la morte di Antoine de Choudens e Philippe Renard durante una salita di acclimatazione nei pressi della stessa montagna. Antoine de Choudens era un uomo di avventura molto celebre in Francia, specie dopo il successo sui cosiddetti 3 Poli, raggiunti con stile esemplare: i Poli Nord e Sud senza assistenza e l'Everest senza ossigeno. I due alpinisti erano ufficiali del Groupe Militaire de Haute Montagne. Un altro gruppo di alpinisti italiani è invece impegnato sull'Annapurna. La spedizione guidata da Adriano Favre e Abele Blanc, composta da valdostani e un altoatesino, l'esperto Christian Kuntner, sta lavorando assiduamente sulle pendici di una montagna che si sa molto pericolosa e difficile da salire. Abele Blanc punta al suo 14° ottomila fidando sul supporto delle giovani guide valdostane al seguito, una delle quali, Marco Camandona, gli ha sempre portato fortuna quando si sono trovati assieme nella stessa spedizione. Ampi dettagli sugli alpinisti (tra cui il giovanissimo Massimo Farina, classe 1981) e sulla spedizione in www.annapurna2003.com.
 CULTURA  3 ottobre 2003.
Oltre le vette: la nostra redazione vi aspetta domani per l'incontro L'ESPLORAZIONE DELL'ALTROVE Intrecci di parole e pensieri con i mondi e le realtà oltre confine (v. nota 154/03) e questa sera per assistere attentamente all'Arte di salire in alto di Rolando Larcher (ore 20:45 al Teatro Comunale). L'arte del futuro?
 INTRAISASS  3 ottobre 2003.
Weblogs: date un'occhiata alle statistiche riassuntive di settembre in fondo alla pagina! Ricordiamo che maggio è il mese delle spedizioni extraeuropee con picchi difficilmente raggiungibili, superati nell'ultimo incredibile mese di settembre.

 

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nota 155/03 del 02-10-03
 ALPINISMO - INTRAISASS  2 ottobre 2003.
Cordillera Blanca: pubblichiamo il secondo annunciato reportage di Franco Michieli, questa volta impegnato sulle montagne del Sud America in compagnia di forti alpinisti locali, giovani campesinos che sono riusciti in un'impresa straordinaria, la «traversata integrale della Cordillera Blanca, 180 km in linea d'aria fra i 4000 e i 6000 m, 23 giorni di traversata ininterrotta, con 30 valichi in gran parte superiori ai 5000 m e spesso alpinistici, dislivelli giornalieri talvolta di quasi 3000 m in salita, alcune cime, zaini pesanti, percorsi in parte esplorativi e sconosciuti... insomma una cosa così, fatta da giovani che fino a pochi anni fa erano poverissimi campesinos, è un'impresa eccezionale (lo sarebbe per chiunque: pensa che io ho fatto due terzi della traversata con loro, e in 25 anni è la prima volta che non riesco a completare una traversata che intraprendo)». Così Michieli ci presenta la sua ultima esperienza sulle Cordillera Blanca a contatto con le nuove realtà emergenti, fra i campesinos e i volontari dell'Operazione Mato Grosso, parlandoci delle guide dell'Escuela de Alta Montana “Don Bosco en los Andes” di Marcarà, presso Huaraz, riflettendo sul valore della gratuità e sulla conquista dell'inutile. Leggiamo Cordillera Blanca 2003. Conquistadores – Campesinos: 0 - 3 di Franco Michieli, nuova entrata nella sezione SUDAMERICA di INTRAISASS. Una galleria di immagini finale con i protagonisti Carlos Flores ed Edgar Laveriano più una sottolineatura chiudono il reportage: il concatenamento delle tres cumbres (Tocllaraju 6032 m, Urus Este 5420 m e Ishinca 5530 m) di «Felipe Paolino Olivo, un'altra impresa incredibile per il contesto in cui si inserisce [...] Partito dal rifugio alle quattro del mattino del 17 luglio, ha salito e sceso una dopo l'altra le tres cumbres, non in meno di 24 ore, come ipotizzato, ma nello stupefacente tempo di 8 ore, 24 minuti, 10 secondi».

 

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nota 154/03 del 01-10-03
 CULTURA  1 ottobre 2003.
Oltre le vette: anticipiamo il cartoncino pieghevole che annuncia l'incontro di sabato 4 ottobre presso l'Auditorium Comunale di Belluno. Roberto Mantovani, direttore della «Rivista della Montagna», coordinerà un convegno dal titolo L'ESPLORAZIONE DELL'ALTROVE Intrecci di parole e pensieri con i mondi e le realtà oltre confine. L'incontro di studi vedrà nella mattina l'intervento di Mario Rigoni Stern, Luciano Marisaldi, Mauro Corona e Alberto Peruffo. Nel pomeriggio interverranno Franco Michieli, Linda Cottino e Cesarino Fava con a seguito un dibattito pubblico. Nel pieghevole sono visibili gli argomenti dei singoli relatori e la scaletta del programma. Per la nostra redazione è la prima uscita pubblica dopo la pubblicazione del secondo volume di intraisass. Ci sarà dunque modo di fare un cenno, un'anticipazione del nostro nuovo lavoro che sarà presentato ufficialmente a Vicenza nel mese di dicembre e che potrete trovare nel padiglione dell'auditorium sabato 4 ottobre (clicca qui per riceverlo direttamente a casa).
 STORIA DELL'ALPINISMO  1 ottobre 2003.
Karakoram: rimbalza sugli organi di informazione la notizia del ritrovamento, della riemersione del corpo di Renato Casarotto. Nella news di planetmountain le parole di Roberto Mantovani. La Repubblica di oggi riporta il seguente articolo di Leonardo Bizzarro: K2, dal ghiaccio affiora un corpo. Casarotto ritrovato dopo 17 anni (accesso solo per abbonati). Quattro articoli su Il Giornale di Vicenza: 1. Il K2 restituisce il corpo di Renato. L'alpinista è ora tumulato al Gilkey Memorial.Trovato da alpinisti kazaki: era stato sepolto lì 17 anni fa - 2. Un uomo solo che sale verso il cielo. Le imprese sulle vette sudamericane e quelle sul Bianco e sul McKinley - 3. «Deve restare lassù tra i Giganti simbolo di un alpinismo unico» - 4. Emozioni da scalata «È stato un colpo di fulmine».

 

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nota 153/03 del 30-09-03
 INTRAISASS  30 settembre 2003.
Recensioni letterarie: «In mezzo al guado delle celebrazioni sui cinquant'anni delle "conquiste" dell'Everest (2003) e del K2 (2004), cade un anniversario di tipo diverso, lontano dal battage pubblicitario e multimediale che ha accompagnato (e accompagnerà) tali eventi. Sette anni fa usciva infatti La montagna R, libro su un monte che non fu mai scalato perché mai fu edificato, insignificante collina letteraria quotata sulla carta 1500 metri di orgoglio e di arroganza, di opportunismo e di malafede, di deviazioni e di egoismi. Insomma: un altro ed ennesimo simbolo del male?...» - La montagna R di Jacques Jouet nella stimolante nuova recensione letteraria di Mauro Mazzetti.
 CULTURA  30 settembre 2003.
Ferrara: iniziano domani sera, con Alessandro Mezzavilla Dalla Val D'Aosta a El Capitan Yosemite, le serate autunnali presso l'Aula Magna del Dipartimento delle Risorse Naturali e Culturali (ex Sezione di Botanica) dell'Università di Ferrara. Il programma completo degli incontri «Inseguendo i Profili» previsti per ogni mercoledì sera fino al 5 novembre nella pagina Appuntamenti 2003 del CAI di Ferrara.

 

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nota 152/03 del 29-09-03
 POLITICA  29 settembre 2003.
Himalaya: mentre sono ricominciate le salite agli ottomila nella stagione post monsonica senza nessuna nota alpinistica di rilievo, a parte una per gli amanti delle classifiche (Juanito Oiarzabal ha raggiunto la cima del Cho Oyu per la terza volta: 19 volte sulla cima di un ottomila, v. nota 135/03), giungono preoccupanti notizie a riguardo della situazione politica. Ad informarci della rottura della tregua tra i ribelli maoisti e il governo monarchico sono Phurva Sherpa e Gianni Tamiozzo del Parnassius Apollo Club Trekking. Dopo sette mesi di cessate il fuoco il 25 agosto sono ripresi gli scontri che hanno già causato 280 morti dalla fine dell'ultima tregua, 8000 morti in sette anni di guerriglia. La capitale del Nepal, Kathmandu, è stata paralizzata il fine settimana scorso da uno sciopero generale. Dettagli si leggono nel reportage Sciopero generale paralizza il paese di C. Benna, in Warnews. Pure il tentativo di proclamare una breve pausa delle ostilità durante la settimana del Dashain (2-10 ottobre, la più importante festività indù che celebra la vittoria del dio Durga contro le forze del male) non ha avuto esito felice e molti assalti e manifestazioni di scontento contro il governo antidemocratico del Nepal stanno avvenendo in varie parti del paese (v. Maoisti proclamano la tregua e divampa la guerra, ibidem). L'indice di Warnews, notizie dai confiltti nel mondo sul Nepal cliccando qui.

 

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nota 151/03 del 26-09-03
 ALPINISMO  26 settembre 2003.
Pale di San Martino: il 21 settembre Lorenzo Massarotto e Alberto Peruffo aprono una nuova via su una delle cime più belle e rappresentative delle Dolomiti, la Pala di San Martino. La via si svolge sulla grande parete Sud, caratterizzata da profonde colate nere, pilastri grigi di ottima roccia e, una volta, un ghiacciaio pensile. Le condizioni molto secche di quest'anno hanno permesso l'accesso a una parete molto selvaggia e affascinante. L'itinerario si sviluppa per circa 750 metri con difficoltà medie di V e max di VI. Ma tutto ciò poco importa, se non come cronaca alpinistica, per gli amici lettori che già ci avevano scucito la notizia all'inizio della settimana. In compagnia di Lorenzo Massarotto, uno dei più grandi dolomitisti di tutti i tempi, c'era infatti il nostro capo redattore che per l'occasione ha dato sfogo alla macchina digitale per ritrarre uno dei personaggi meno ritratti della storia dell'alpinismo. Grande attesa dunque per conoscere e svelare l'identità del CARO POTENTE MASS. Così, prendendo spunto da una lettera di Ettore De Biasio che ci annuncia la nuova guida sulle Pale di San Lucano, abbiamo intitolato la pagina che abbiamo voluto dedicare a un alpinista sicuramente strano, ex-traneo, fuori dalle regole, dalle pagine, dagli schemi di ciò che solitamente viene chiamato alpinismo nelle riviste di settore. Non perdetevi perciò il nostro breve reportage fotografico CARO POTENTE MASS per scoprire lo stile, l'azione e la fisionomia di Lorenzo Massarotto, nostro amico e compagno d'avventura per tre bellissimi giorni e due notti splendidamente stellate.

 

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nota 150/03 del 25-09-03
 CULTURA  25 settembre 2003.
OLTRE LE VETTE: vigilia della rassegna culturale bellunese giunta alla settima edizione. Si comincia domani sera nella Chiesa di Santo Stefano con il Concerto di inaugurazione dell'Ensemble pro musica antiqua di Belluno e Feltre, per proseguire sabato sera con Krzysztof Wielicki e i suoi 14 ottomila, e arrivare all'intensa giornata di domenica dedicata al cinema. Pellicole preziose, da Buzzati ...Si inizierà alle 17, al Teatro Comunale, con la proiezione dell'attesissimo cortometraggio Il Postino di montagna, di Adolfo Baruffi, con il soggetto di Dino Buzzati. Proiezione molto attesa anche dagli studiosi del grande scrittore, visto che in pratica dagli anni cinquanta il film era considerato smarrito e non era più stato visto da nessuno»), attraverso il cinema muto commentato da pianoforte, fino ai recenti vincitori del Filmfestival di Trento. Tutto nel comunicato stampa cinema e in www.oltrelevette.it. Durante l'intero periodo della rassegna lasceremo un banner di accesso facilitato alla fine delle news di copertina. Altre notizie nel comunicato culturale 31.

 

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nota 149/03 del 24-09-03
 INTRAISASS  24 settembre 2003.
La prima e l'ultima neve di Mauro Semenzato.
Nuova entrata nella sezione SPECIAL di INTRAISASS. Con il passaggio di stagione «sfogliamo» il prezioso racconto vincitore dell'ultima edizione del Premio Letterario in memoria di Giulio Bedeschi.
Parole Verticali: è arrivato l'autunno. E tra i suggerimenti dei nostri lettori di rubrica, leggiamo MNEMOSYNE (Dritte Fassung, Dalla terza stesura) di Friedrich Hölderin.
 INTRAISASS  24 settembre 2003.
Bolzano: si è aperta ieri con la mostra fotografica dedicata al nostro caro amico recentemente scomparso, Arturo Soppelsa "Galinót" da Garés (v. nota 125/03), la versione bolzanina del 51° FILMFESTIVAL INTERNAZIONALE MONTAGNA ESPLORAZIONE AVVENTURA "CITTÀ DI TRENTO": il programma generale di Dolomithyca 2003 nel comunicato stampa di Augusto Golin.
Fotografia stereoscopica: due brevi pagine dedicate oggi da Alto Adige alla fotografia a tre dimensioni e alla relativa mostra fotografica "Montagne&Montagne, Berge&Berge" praticata con grande maestria (spostamento fisico di un unico apparecchio fotografico) e profonda passione dal Galinót: MONTAGNA a tre dimensioni - Soppelsa «el galinot», la rivoluzione della sua «stereofotografia»; In sinergia con il Filmfestival. La mostra rimarrà aperta presso la Galleria Fotoforum in via Weggenstein 2 fino al 25 ottobre: un appuntamento da non perdere per tutti coloro che non hanno mai buttato l'occhio all'interno di un apparecchio stereoscopico, affacciato su splendide montagne, le Pale di San Martino sopra tutte.

 

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nota 148/03 del 23-09-03
 INTRAISASS  23 settembre 2003.
Lavori in corso: causa potenziamento server e manutenzione sito per migliorare l'accesso al nostro sito (il mese di settembre sta per surclassare i record dei mesi preferiali e ci vede costantemente tra i TOP 30 siti di letteratura italiana nella speciale classifica shinystat, classifica che conta migliaia di iscritti tra cui gli spazi web + innovativi del panorama italiano, v. ad esempio l'ottimo www.linguaggioglobale.com ), oggi, come ieri, nessuna new entry. Domai ripartiremo. In arrivo il 120° autore nell'archivio autori di intraisass con il racconto La prima e l'ultima neve di Mauro Semenzato (RACCONTO VINCITORE DEL PREMIO LETTERARIO IN MEMORIA DI GIULIO BEDESCHI 10a edizione – anno 2003). E nuove ascensioni...

 

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nota 147/03 del 19-09-03
 INTRAISASS  19 settembre 2003.
Recensioni storiche: ritorna il nostro Giovanni Busato nella sua veste di pacato e inflessibile recensore storico per riportare alla nostra attenzione un libro e una montagna di estrema attualità con l'anno a venire. Rovistando nella sua soffitta polverosa, con la copertina stracciata, è emerso K2 La montagna degli italiani - la seconda montagna del mondo di Ardito Desio. Nella recensione Il K2 degli Italiani, la polemica infinita viene tracciata una breve e chiara ricostruzione degli avvenimenti del luglio del 1954 sulla grande montagna del Karakoram, con qualche scorcio sulle preziose immagini del libro e qualche importante citazione/estratto a sottolineare lo spirito e gli obiettivi dell'epoca, con uno sguardo verso il futuro chiamando in causa gli alpinisti che a quel tempo stavano rompendo con il passato: Walter Bonatti e Hermann Buhl. Singolari a riguardo alcuni passaggi del nostro recensore nel definire lo "Stile Desio" (in contrapposizione agli altri stili, ad es. lo stile alpino) e l'"Alpinismo statale" (in contrapposizione al grande alpinismo), pur sottolineando il grande valore di Ardito Desio come scienziato, per certi aspetti ancora insuperato. Che aggiungere? Buona lettura e prepariamoci al 2004, anno del 50° anniversario della Spedizione Desio sperando di non sentire ripetere parole già usate nel caso di successo delle spedizioni italiane che seguiremo con rispetto e attenzione, alla luce soprattutto di certe prospettive statali che suggeriscono per alcuni tratti lo stile dei tempi andati e delle recenti dichiarazioni revisioniste di chi ci governa, in primis il ministro Giorgio Alemanno, capo spedizione onorario di una delle future spedizioni. Gli alpinisti di oggi dovrebbero mirare ad altro che al successo o al prestigio di uno Stato.

 

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nota 146/03 del 18-09-03
 RIFUGI  18 settembre 2003.
Alpi Apuane: cogliamo l'occasione del comunicato dell'ufficio stampa del Club Alpino Italiano dove si legge: «IL RIFUGIO CARRARA RICERCA UN GESTORE. La Sezione di Carrara del Club Alpino Italiano indice un bando per l'assegnazione della struttura situata nelle Alpi Apuane» - per pubblicare la lettera giunta questi giorni in redazione da parte di Vinicio Vatteroni (Commissione Centrale Rifugi e Opere Alpine del Club Alpino Italiano). In Presidi per la tutela dell'ambiente montano viene sottolineato il ruolo del Rifugio come «...prezioso ed insostituibile presidio sia per la sicurezza, per l'accoglienza, per il soccorso, l'aggregazione sociale e culturale, e la tutela dell'ambiente montano. [...] Il Rifugio del Club Alpino Italiano dovrà proiettarsi nel futuro qualificandosi non come struttura Turistico Alberghiera ma quale centro di osservazione, di studio e rispetto ambientale facendo riscoprire a tutti i fruitori una forma di ospitalità più genuina e più semplice, alleggerita dalle pretese di comfort, per non contribuire ad aumentare l'impatto ambientale dovuto all'antropizzazione, a vantaggio dei fragili e complessi ecosistermi alpini».
Internet: Restando in argomento vi invitiamo a visitare il sito
www.rifugi-bivacchi.com gestito da Giuseppe "Popi" Miotti, in continua costruzione considerando la mole e la complessità dell'argomento. L'alpinista di Sondrio, sempre attivo (v. la nota 04/03 di presentazione al suo racconto Cacao Meravigliao), è stato recentemente protagonista di una nuova via sulla parete Sud del Sasso Nero, gruppo del Bernina, insieme a Luca Maspes: "Ripidolite", 300 metri + zoccolo con difficoltà fino al VI+/VII- come si apprende nelle newsflash di go-mountain.


 

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nota 145/03 del 17-09-03
 ESPLORAZIONE  17 settembre 2003.
Norvegia: «C'è un dilemma che l'uomo si porta dentro fin dall'antichità: se Arianna non avesse avuto il famoso filo da tenere in mano, avrebbe potuto trovare ugualmente l'uscita dal labirinto del Minotauro?
Forse la domanda continua a incuriosire, ma non abbastanza da voler sperimentare davvero l'eventualità di una risposta affermativa. Meglio tenere saldamente il filo – la corda passata nello spit, la via dettata dal gps, l'itinerario preimpostato dai segnavia, il segnale persistente del telefonino, l'esistenza lasciata nelle mani del Salvatore della Patria – e credere piuttosto al no: "uscire dal labirinto senza guida può capitare per caso, ma non perché la realtà abbia già in sé delle linee-guida solo apparentemente invisibili. Non è dunque il caso di azzardare"...» - con questa riflessione inizia il primo dei due reportage/anticipazioni che l'esploratore Franco Michieli ha preparato per le pagine di intra
isass. Leggiamo Norvegia 2003 - 19 giorni nel labirinto per scoprire il fascino di una delle regione più selvagge della Norvegia - il Nordland settentrionale - attraversata senza fili d'Arianna lo scorso maggio 2003. Nuova entrata nei RACCONTI D'ALPINISMO - EUROPA.
 ESPLORAZIONE  17 settembre 2003.
Archivio Autori: aggiornato l'archivio autori di intraisass (con indicato gli autori presenti anche nei volumi cartacei 1 e 2). Siamo arrivati a 119 autori (salvo dimenticanze). Chi sarà il 120° autore? Continuate a seguirci e a sostenerci.

 

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nota 144/03 del 16-09-03
 ALPINISMO  16 settembre 2003.
Himalaya: mentre Valery Babanov è in volo verso Lukla per raggiungere il campo base del Nuptse dove tenterà per la terza volta la salita della parete Sud-est della cima orientale (v. nota 83/03), accompagnato dall'esperto Yuri Koshelenko (tra i protagonisti della prima ascensione al Lhotse Central o Middle, maggio 2001, v. nota 135/01), dalla parete Nord dello Jannu giunge notizia di un serio incidente all'avanguardia del team guidato da Alexander Odintsov (v. nota 140/03). Dopo aver attrezzato 16 corde fisse sullo zoccolo ghiacciato della parete, Michail Mihailov, mentre stava tentando di portare più in alto possibile del materiale, a circa 5100 metri è stato investito da una valanga di ghiaccio. Le conseguenze sono risultate subito preoccupanti, fratture varie, con il pensiero di dovere evacuare il ferito da una zona difficilmente accessibile. Il coraggio tuttavia del pilota russo Victor Kolesnikov, comandante dell'elicottero da soccorso fatto alzare appositamente per andare a prelevare il giovane Michail, ha già chiuso positivamente questa brutta avventura. Il giovane alpinista è appena giunto all'ospedale di Kathmandu, mentre i suoi compagni hanno deciso di cambiare i piani. Attaccheranno la parete da un punto diverso, teoricamente più sicuro anche se tecnicamente più difficile.
 CULTURA  16 settembre 2003.
OLTRE LE VETTE: in arrivo i primi comunicati stampa dell'importante rassegna culturale bellunese, appuntamento tra i più importanti per la cultura e l'alpinismo in Italia. Il ricco programma (letteratura, cinema, fotografia, arte) e tutti dettagli della manifestazione che si terrà a Belluno dal 26 settembre al 12 ottobre nel nostro comunicato culturale e nel sito www.oltrelevette.it.
Corriere delle Alpi: «Oltre le vette», edizione super. Un mese di avvenimenti, con decine di appuntamenti. A confronto i diversi "saperi" della montagna in un mese denso di eventi.


 

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nota 143/03 del 15-09-03
 SOCCORSO ALPINO  15 settembre 2003.
Trentino: davvero singolare il soccorso avvenuto la settimana scorsa sulle montagne del Trentino e raccontatoci da Ermanno Salvaterra, l'alpinista di Pinzolo non solo sensibile alle grandi pareti verticali, ma anche alla sorte degli animali. Ermanno, di getto e con le sue parole spontanee ci ha informato di come un gregge di un centinaio di pecore si fosse incrodato a una quota di 3850 metri e del conseguente impegnativo sforzo da parte del Soccorso Alpino, sollecitato dallo stesso Ermanno dopo un suo e inutile personale tentativo, per riportarle sane e salve alla base della parete. Incuriositi abbiamo voluto vedere le foto di questo singolare soccorso e abbiamo preparato una pagina extra di intraisass per i nostri lettori. Anche per dare sfogo alle parole di Ermanno che constata che ora le pecore «sono salve perché altrimenti sarebbero morte tutte di stenti e noi tutti ne saremmo stati colpevoli. E' triste pensare che molta gente se ne frega degli animali. E' triste pensare che altri dicano dove si vanno a spendere i soldi. Se non interveniva la Provincia sarei andato con qualche amico ed un elicottero privato e lo avrei pagato io...». Entriamo quindi in Un soccorso singolare, una pagina di parole e immagini che ci farà scoprire aspetti inconsueti delle pareti e degli alpinisti.
 RASSEGNA STAMPA  15 settembre 2003.
Corriere delle Alpi: MESSNER, ombre sul Nanga. La morte del fratello, le accuse. E ora lui tornerà: per ritrovarlo. ALPINISMO & TRIBUNALI L'assoluzione per la morte di Günther. La salita maledetta di Augusto Golin.
Alto Adige: Muore assiderato in un crepaccio. Harald Satzinger (45 anni) era arrivato dalla Germania in bicicletta TRAGEDIA SULL'ORTLES.

 

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nota 142/03 del 12-09-03
 INTRAISASS  12 settembre 2003.
Le Gallerie: rinnoviamo la copertina di intraisass.it con due nuove immagini degli autori attualmente protagonisti delle nostre gallerie: Mario Crespan nella Galleria di intraisass ci dona una nuova immagine della splendida serie dedicata al Monte Civetta (visita la versione esplora dettaglio); per la sezione i Fotografi di intraisass il fotografo milanese Luca Chessa ci propone un prezioso scatto dal titolo Macugnaga: traversata dei camosci, immagine selezionata per le pagine di intraisass2. Ricordiamo che entrambi gli artisti fanno parte del nutrito gruppo di autori che formano il volume 2 di intraisass. Per chi volesse approfondire la conoscenza degli autori abbiamo preparato una SCHEDA LIBRO.pdf (o versione web/word) comprensiva di struttura dell'opera e note biografiche. Un rinnovato invito alla centinaia di persone che seguono quotidianamente le nostre pagine a sostenere il nostro lavoro mediante il semplice acquisto di una copia della versione cartacea, versione con 70% di materiale inedito (non pubblicato in rete) e senza una goccia di pubblicità. Una scelta difficile. Che può essere sostenuta finché dura.
 ALPINISMO  12 settembre 2003.
Cervino: mentre gli alpinisti extraeuropei cominciano ad avvicinarsi ai loro obiettivi postmonsonici, un alpinista propriamente extraeuropeo mette lo sguardo sullo scoglio più nobile d'Europa, il Cervino. In Arab mountaineer sets sights on Europe's toughest peak si legge della nuova impresa dell'alpinista arabo Zed Al Refai, primo arabo a calcare la vetta dell'Everest lo scorso maggio. La Mission Matterhorn prevede una calata (speriamo non in doppia da un elicottero...) dell'uomo d'affari arabo ai piedi delle Alpi, in Svizzera, sponsorizzato da un lussuoso albergo di Zermatt e dalle "Swiss International Air Lines". Già in corso, e a seguito, meditate conferenze stampa, dall'ultima delle quali si apprende di come per salire la montagna che detiene un quoziente di mortalità tra i più elevati al mondo («its death rate is one of the highest in the world») bisogna avere alti requisiti tecnici e occorerà cimentarsi nell'uso di una corda da 10 metri, imbrago di sicurezza e calzare speciali scarpe d'arrampicata con denti da 12 mm. Certamente una scrittura curiosa per uno sguardo occidentale, ma accuratamente selezionata per uno sguardo mediorientale. In altre parole, se il quarto tentativo di Al Refai allo scoglio più difficile d'Europa avrà buon fine, nuova consapevolezza arabo-alpinistica crescerà (è prevista l'istituzione di un Arabian Alpine Club) e nuovi fratelli arabi, con relative tonache e copricapi, compariranno sull'orizzonte futuro delle nostre montagne. Non preoccupiamoci, siamo tutti un po' arabi, specie gli alpinisti, nell'antico e prezioso significato della parola arabo.
 APPUNTAMENTI  12 settembre 2003.
Arsiero: questa sera alle ore 20:45 presso il Cinema Patronato don Bosco di Arsiero, il comune vicentino all'imbocco della Val d'Astico, covo del Gruppo Roccia 4 Gatti, ci sarà un incontro dal titolo "L'alpinismo di Manrico dell'Agnola - dalle Dolomiti alla patagonia". Nel corso della serata l'autore presenterà il suo libro Uomini fuori posto.

 

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nota 141/03 del 11-09-03
 STORIA E CULTURA  11 settembre 2003.
Leni Riefenstahl: la regista di DIE WEISSE HÖLLE VOM PIZ PALÜ (1929) e STÜRME ÜBER DEM MONTBLANC (1930) si è spenta  lunedì sera nella sua casa a Poecking, in Baviera. Nata a Berlino nel 1902, «era stata la musa di Adolf Hitler», dirigendo nel 1935 il Trionfo della volontà, «mitico e raggelante film-documento del congresso e della ascesa al potere dei nazisti che precedette di un anno la realizzazione di Olympia, il suo capolavoro sui Giochi del 1936». Un approfondimento sull'articolo Riefenstahl, enigma lungo un secolo di Massimo Forti (Il Messaggero) e La regista del «Trionfo della volontà», artista prediletta da Hitler, si è spenta a 101 anni di Bernardino Marinoni (La Provincia di Lecco). Fotografie e filmografia sul sito www.leni-riefenstahl.de.
Raymond Leininger: se n'è andato in questi giorni un altro grande dell'alpinismo francese, il parigino Raymond Leininger compagno nell'estate del 1935 di Pierre Allain sulla difficile parete Nord del Petit Dru, una delle più straordinarie ascensioni degli anni Trenta. Una foto di Leininger, ritratto durante la spedizione franco-belga sulla Cordillera Blanca del 1951, l'abbiamo recuperata visitando il sito del Club Alpin Belge alla pagina Historique.


 

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nota 140/03 del 10-09-03
 ALPINISMO  10 settembre 2003.
Alpinismo extraeuropeo: finita la stagione in Karakoram si riapre la stagione post-monsonica in Himalaya. Tra gli alpinisti più propositivi ci sono ancora una volta gli alpinisti russi. Dopo aver portato a termine una nuova via a fine luglio sulla parete Ovest del Nalumasortoq, sul Tasermiut Fjord (Groenlandia), ad opera di Arkady Seregin, Timur Ahmedkhanov, Alexander Lastochkin con base jump finale del capo spedizione Valery Rozov (900 metri di caduta libera in 35 secondi), un altro forte team russo si prepara per una nuova grande avventura prevista dall'ambizioso progetto "Big Walls - Russian Routes" (v. 49/03). Dai primi di settembre sette alpinisti guidati da Alexander Odintsov tenteranno di risolvere uno dei grandi problemi irrisolti dell'himalaysmo contemporaneo, una via diretta sulla parete Nord dello Jannu (7710 m), la difficile montagna che la stampa russa non esita a definire «La montagna del terrore». L'ultimo tentativo risale all'anno scorso da parte di Erhard Loretan e compagni (v. note 99/03 e 147/02). Gli alpinisti russi per acclimatarsi hanno salito recentemente la normale del Khan Tengri (6995 m), passando più di una notte a 6400 metri. Il gruppo è già ai piedi dello Jannu, pronto per il 18° tentativo alla grande parete settentrionale. Vi terremo aggiornati. In arrivo anche due nuovi reportage dalle Ande e dalla Norvegia.

 

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nota 139/03 del 07-09-03
 INTRAISASS  7-8-9 settembre 2003.
Redazione: l'8 settembre qui da noi è festa. Il «Reggimento parte all'alba» vorremmo dire con le parole di Buzzati. Ma non sempre è cosi. A volte parte qualche ora prima. La notte del 7 settembre se n'è andato nostro [mio] nonno, è passato il suo reggimento. Nostro perché sosteneva fisicamente la redazione, abitava al piano di sotto, lui ci teneva compagnia nelle ore in cui pensavamo ad altro. Non di sole montagne è fatto l'uomo. Da oggi le cose cambiano, lui non c'è più, he's gone, dopo 94 primavere e un soffio di vento, il nostro ultimo bacio, l'ultima sera, su di una fronte consunta. Ci piace ricordarlo con le parole di LeRoi Jones, che iniziano...

My grandfather was a big man
who made a big corpse
when they killed him. Crazy
as he was, stalking the chalk city
at night, naming my poems...

Mio nonno era un omone grosso
che lasciò un cadavere ancora più grosso
quando lo uccisero. Matto
com'era, si aggirava per la città di gesso
di notte, declamando le mie poesie.

Oh, per l'amore di chiunque
da ascoltare per il Dio di chiunque. Io sostengo
che questa non è la condizione generale
dell'uomo. Questa non è
l'agonia e la morte di chiunque.

Mi condussero là nella sua giacchetta accorciata.
Guardavo mentre lo calavano giù. Oh,
dio di Chiunque, faceva un freddo tale, e la pioggia
mi veniva addosso così forte. Mi tirai su la giacca
contro la faccia. E diedi un calcio alla cassa;
e i becchini la lasciarono cadere imprecando.

 

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nota 138/03 del 05-09-03
 ALPINISMO  5 settembre 2003.
Groenlandia: tra le grandi ascensioni di quest'estate un posto di riguardo se lo ricavano la spagnola Cecilia Buil e la brasiliana Roberta Nunes tracciando una nuova via su una delle scogliere più alte del mondo, il Thumbnail, 1500 metri di ottima roccia a picco sul freddo mare pre-artico. Le due provette alpiniste (per chi non lo sapesse Cecilia Buil è una delle più forti scalatrici spagnole, specialista in artificiale estremo, mentre Roberta Nunes ha un notevole curriculum sulle big wall americane, con qualche exploit in Patagonia) nella prima decade di agosto, in due tempi, sono riuscite a tracciare un itinerario di grande impegno (31 lunghezze, VI diff. max 6c+/7a e A2+). Lungo i 1620 metri di sviluppo di Hidrofilia, così è stato chiamato il nuovo itinerario, non sono state utilizzate corde fisse e protezioni modificanti la roccia (solo protezioni naturali: no spit). Notizie sulla salita sulle pagine web di Cecilia Buil, tra le quali è possibile scovare qualche dettaglio grazie alle foto del cineoperatore Jesus Bosque che ha seguito le due alpiniste per parte dell'ascensione.
Monte Bianco: un nostro caro lettore, a proposito di protezioni naturali ci fa notare la chicca espressiva apparsa recentemente sul resoconto della nuova salita di Patrik Gabarrou ed Ezio Marlier sul Pilier Rouge dell'Aiguille de Blatiere. Si narra, testualmente «...utilizzando un sistema di chiodatura che non prevede l'utilizzo di mezzi artificiali, se non quelli donati da madre natura... ». Davvero curioso questo "donati da madre natura". Si tratta, ovviamente o si spera, di un lapsus lessicale (guai per noi se fosse concettuale...), poiché non è mai stato dimostrato scientificamente che la natura possa donare mezzi artificiali (la dicotomia artificiale/naturale è una delle cose che più fa impazzire i cervelloni peri[e]patetici). L'infausto autore - e relative redazioni consenzienti che forse neanche leggono i reportage degli alpinisti famosi - voleva sicuramente dire "permessi da madre natura". Anche se, nel leggere integralmente il testo, qualche dubbio insorge. Che sia veramente masochista questa madre natura che si fa trapanare per lasciare passare indenni i suoi amanti cantori (v. foto in go-mountain)? Come può una madre natura trovare piacere nell'essere sfiorata per un tratto e snaturata per degli altri. NATURAlmente è lei che lo sa, che permette, che dona, che suggerisce che l'alpinismo, contrariamente a quanto si considera a fine articolo, su questo pareti è veramente finito, poiché, benché si affermi il contrario, si parla ancora di numeri, di gradi, di spit a ogni tiro di corda. E' lei la madre snaturata a cui non sappiamo più regalare sensazioni e che ci invita al Coito Interrotto (una via di Rolando Larcher se-non-sbaglio), interrotto dagli spit che finiscono o dalla batteria del trapano, che maledetto, si è scaricato. Ma gli avete letti gli ultimi reportage dei grandi liberatori di vie? Neanche/solo un cercopiteco racconterebbe così l'ultimo amplesso, straordinario, con una madre snaturata, limitandosi a sole sensazioni tattili e a potenziali - disastrose! - cadute di tono pelvico. Ma la storia è cosi. Madri che si lasciano accarezzare da belle e forti ragazze e madri che si lasciano de-naturare, consumare, da forti ed esuberanti maschietti. La carezza è reversibile. Il consumo è irreversibile. Una è per pochi. L'altro è di tutti. E una madre che si consuma non chiamiamola più madre.

Perdonate la divagazione. Un semplice esercizio letterario. Forse.
Da oggi, fino a lunedì, per fortuna, siamo in festa... :-)

 INTERNET  4 settembre 2003.
AmbienteTrentino.it: al Caffè Durer, l'e-magazine per il dialogo tra uomo e ambiente di AmbienteTrentino.it si legge intraisass: il sito della settimana.


 

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nota 137/03 del 04-09-03
 ALPINISMO  4 settembre 2003.
Ande Centrali: stagione ricca di novità tra i monti del Sud America, nonostante le condizioni delle pareti siano state precarie in molte montagne per buona parte del periodo (ricordiamo la tragedia sulla via Ferrari all'Alpamayo di fine luglio di cui un accenno lo si troverà anche nel racconto/reportage che stiamo per presentarvi). Da segnalare la difficile via aperta dagli sloveni Matevz Kramer, Matej Mejovsek e Tadej Zormansulla sulla parete Nordest dello Yerupaja (6617 m) nella Cordillera Huayhuash. L'itinerario "Limitless Madness" (Follia Infinita) aperto tra il 28 e il 30 luglio si sviluppa per 38 lunghezze, 1900 metri di sviluppo su terreno misto di notevole difficoltà.
Passando alla Cordillera Blanca siamo invece onorati non solo di comunicare la notizia della bella prima ascensione della parete Nordovest del Pucahirca Norte (6046 m) da parte di Carlos Buhler e del giovanissimo Thaddeus Josephon, sempre a fine luglio 2003, ma soprattutto felici di potere presentarvi il racconto esclusivo della salita speditoci da Carlos, accompagnato da un breve reportage fotografico.
 INTRAISASS  4 settembre 2003.
Parete Nordovest. Il "carattere" di un'ascensione di Carlos Buhler. Nuova entrata nei RACCONTI D'ALPINISMO - SUDAMERICA.
«E' stato sorprendente arrampicare con il giovane, forte Thaddeus. E' veramente un bravo alpinista, sebbene fosse totalmente nuovo a questo genere di esperienze. Ha retto alla sfida giorno dopo giorno, impugnandola con grazia. E' stato impressionante. Non aveva idea cosa comportasse affrontare un itinerario come questo. Dopo 4 giorni sulla via, ha cominciato a capire. Mi sono reso conto che uno dopo aver letto sulle riviste potrebbe pensare "Ok, si va giù in Perù e si risolve uno di questi itinerari in una settimana o 10 giorni. Siccome abbiamo a disposizione 7 settimane, dovremmo essere capaci di tirar fuori almeno 4, forse 5 itinerari come questo". Divertente... Siamo stati fortunati a portarne a casa uno di buono!...» - così inizia il racconto del grande alpinista americano. Come introduzione abbiamo preparato una pagina extra di intraisass, dove troverete alcune foto della salita e curiosità storiche con cenni della prima salita della montagna (del giapponese Tamotsu Nakamura) e di un tentativo italiano alla parete Nordovest (ad opera di un gruppo di bergamaschi guidati da Mario Curnis).


 

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nota 136/03 del 03-09-03
 INTRAISASS  3 settembre 2003.
Recensioni letterarie: «La montagna, come peraltro il mare è sempre stata ispiratrice di imprese che poi si sono tradotte in libri, oppure, semplicemente, ha ispirato romanzi poesie e racconti, come anche dipinti e sculture; insomma, a fianco degli alpinisti, si sono dedicati alla montagna anche scrittori, poeti, pittori, scienziati. Nonostante, come dice bene Giardina, la montagna sia il luogo del silenzio, è, in realtà, un luogo estremamente ricco di "parole" e "pensieri". E' molto piacevole dopo una indigestione di imprese alpinistiche, specie in periodi di anniversari, di dispute tecniche e quant'altro sminuisce la montagna, dopo i mefitici libri di Krakauer e affini, leggere la montagna dei "classici", le loro poesie; non più quello che l'alpinista va a fare in montagna, ma quello che la montagna suscita, ispira» - nella nuova recensione letteraria di Giovanni Busato vi presentiamo «un libro che non deve mancare tra i libri di montagna della propria biblioteca; un libro scritto con il cuore e non con chiodi e piccozze, uno spaccato culturale di tre secoli che stimola la curiosità, la ricerca e lo studio»: Andrea Giardina, Le parole della montagna Escursioni nelle vette letterarie.

 

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nota 135/03 del 02-09-03
 ALPINISMO  2 settembre 2003.
Karakoram: si è chiusa con il mese di agosto la stagione nelle montagne pakistane. Anche quest'anno il K2 è resistito all'assalto di numerose spedizioni provenienti da varie parti del mondo (v. note 124/03 e 128/03). L'ultima salita della «Grande Montagna» (Chogori) risale all'estate del 2001. Per il prossimo anno, cinquantenario della Spedizione Desio, si stanno nel frattempo muovendo le forze italiane, rappresentate da più di una spedizione (v. K2 1954-2004 50 anni dopo l'Italia raddoppia). Gli exploit della stagione in Karakoram parlano femminile. Dopo la doppietta G1/G2 + Lhotse della basca Edurne Pasaban (v. nota 129/03) anche la nostra Nives Meroi sfodera un trittico stupefacente. Avevamo lasciato l'alpinista tarvisiana e i suoi compagni sulla vetta del G1 il 26 di luglio. L'8 di agosto il terzetto è riuscito a completare lo straordinario trittico raggiungendo gli 8047 metri del Broad Peak: tre Ottomila in un colpo solo. Per Nives è il suo sesto Ottomila, con il quale balza in testa nella classifica delle donne in corsa sulle più alte montagne della Terra. Questo per gli amanti dei numeri (che spesso dimenticano le esperienze), amanti che già retrocedono la Meroi di un gradino avendo tra gli Ottomila la vetta centrale dello Shisha Pangma, di qualche metro inferiore rispetto alla sommità principale. Metri che potrebbero essere una macchia nel palmares di chi rincorre tutti gli Ottomila, come recentemente dichiarato da Silvio Mondinelli prossimo alla partenza per la stessa incriminata montagna. Ma non tutti amano i numeri (se da un lato abbiamo un Juanito Oiarzabal che ritorna anche quest'autunno sul Cho Oyu per il suo 19° Ottomila che lo porterebbe al primo posto superando Reinhold Messner ed eguagliando Ang Rita Sherpa, chi di noi potrebbe dimenticare lo stile e la ricerca alpinistica che Nives e i suoi compagni stanno portando avanti da molti anni?) ...e seppur affascinati dalle altissime quote, ci piace ricordare la positiva esperienza dei padovani al battessimo di quota 8000 con il Gasgerbrum II: Piero Mioni, Francesco Cappellari e Zilio Leri, in vetta alla montagna tra luglio e agosto in compagnia del genovese Armando Antola e del comense Antonello Martines.

 

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nota 134/03 del 01-09-03
 INTRAISASS  1 settembre 2003.
Settembre: cosa è successo nel mondo dell'alpinismo durante il mese di agosto? Si è mosso qualcosa (a parte qualche montagna delle nostre Alpi scossa dal troppo caldo)? La redazione news di intraisass riapre oggi i i classici lavori di scrematura notizie e messaggi per potere compilare le note di alpinismo che già nei prossimi giorni ci accompagneranno a scoprire i fatti salienti del mese appena trascorso. In preparazione gli approfondimenti di alpinismo extraeuropeo con qualche esclusiva come il racconto e le foto della recente salita sulla parete Nord-Ovest del Nevado Pucahirca Norte (6046 m) da parte degli americani Carlos Buhler e Thaddeus Josephson. Ma molte altre sono le novità previste per il mese di settembre, dagli arretrati non pubblicati in agosto (nuove recensioni letterarie e il nuovo ritratto d'alpinismo), ai non mai prevedibili contenuti letterari e artistici. Tra i nostri sostenitori nuova entrata di Ercole Sport, da sempre nostro consulente e fornitore delle nostre spedizioni extraeuropee, da oggi tra i competenti promotori del nostro progetto culturale. Sottolineiamo inoltre che comincia ufficialmente da questa settimana la promozione e la distribuzione di intraisass2. Il volume sarà distribuito in modo capillare - con buona probabilità (siamo in trattativa con il distributore) - solo nelle librerie del Triveneto. Nel resto d'Italia ci si appoggerà a poche librerie specializzate. Per il momento, il modo più veloce, sicuro ed economico per ricevere il volume è di seguire le indicazioni della pagina intraisass2. Nell'ultima decade di luglio abbiamo fatto un record di consegne tramite le Poste Italiane tutte domiciliate senza alcun problema. Dalla prima all'ultima. Ciò conferma la grande attesa per il volume 2 e la qualità del servizio postale. Per chiudere e per bene iniziare il nuovo mese vi invitiamo a leggere l'ultima parte de Lo spigolo Vinci, di Gianni Fantini, il racconto erotico-noir-alpinistico che ha scardinato le classifiche di intraisass.it nel mese di agosto: «...Alex e Jacopo furono chiamati una settimana dopo al commissariato di Polizia. Volevano sapere cosa era successo su quello Spigolo. Il soccorso alpino aveva notificato che c'era stato qualche cosa di strano nella dinamica dell'incidente.[...] Il commissario non capiva un accidente di montagna e considerava l'alpinismo uno sport idiota per aspiranti suicidi. Qualche anno dopo per Natale arrivò ad Alex un biglietto di auguri firmato da Antonia. Alex e Jacopo non sono ancora tornati sullo Spigolo Vinci. Forse la prossima estate!».

 

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