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nota 166/03 del 17-10-03
ALPINISMO
17 ottobre 2003.
Brevi dall'Himalaya:
fallito a 7500 metri di quota il primo tentativo della spedizione
valdostana all'Annapurna. Si prepara a salire il secondo gruppo
con Abele Blanc. Dallo Jannu arrivano notizie del ritiro
della spedizione russa guidata da
Alexander Odintsov.
La parete Nord carica di neve continua a vomitare pericolose valanghe.
Si ritenterà la prossima primavera. Sul Nuptse Est,
parete sud, Valery Babanov e Yuri Koshelenko
hanno superato la Devil Tower, punto cruciale della salita,
ancora lo scorso fine settimana e in queste ore dovrebbero essere
impegnati nel salto finale verso la vetta.
COMUNICATI
STAMPA
17 ottobre 2003.
Oltre le vette:
In archivio una grande
edizione di Oltre le vette.
Politecnico di
Milano:
Progetto HELP (Himalayan
Environmental Laboratory Project). Oggi a partire dalle ore 14:00
nell'Aula S.01 del Politecnico di Milano saranno illustrate le
attività del progetto HELP...
Collegamento live e
presentazione di una spedizione scientifica in alta quota.
Festival Montagnacorto: La
Cooperativa La Montagna, organizzatore della rassegna
cinematografica «Montagne in Città», in programma a Roma dal 24
al 29 novembre 2003, bandisce
il primo concorso italiano
dedicato al cortometraggio di montagna.
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nota 165/03 del 16-10-03
INTRAISASS
16 ottobre 2003.
Recensioni storiche: «...Ed
ancora la firma, in fondo a destra e di traverso. C'è scritto, come è
ovvio, "Guido Machetto", che sta a significare proprio quello che vuol
dire. Sono Guido Machetto, sono fatto così, e nel libro ci siamo tutto
io e tutto il mio mondo, fatto sì di ascensioni, salite, vie
importanti nel massiccio del Monte Bianco ed in Afghanistan, ma
costruito ed alimentato da valori che metto sullo stesso piano se non
prima della montagna. Proviamo infine a giocare con le parole,
tentando di sintetizzare con grossolana imprecisione lo spirito che ha
animato Machetto, fino all'ultimo dei suoi giorni, quel giorno alla
Tour Ronde. Siamo partiti dal detto "gli occhi sono lo specchio
dell'anima"; per lui potrebbe valere "il libro è lo specchio di un
uomo". Un adattamento libero ed arbitrario, ma che penso possa
rispondere in maniera almeno parzialmente adeguata al profilo di una
persona semplice e sincera, onesta con se stessa come con gli altri,
attenta ai sentimenti prima ancora che ai risultati» - nelle parole di
un amico, Mauro Mazzetti, riscopriamo una delle figure più
importanti dell'alpinismo italiano negli anni '70,
Guido Machetto.
Recentemente un ricordo dell'alpinista biellese lo si può leggere
nell'Annuario
CAAI 2001/2002
firmato da Mauro Penasa. Nell'articolo Guido Machetto, un
rivoluzionario alla corte dell'Himalaya si legge a proposito di
Tike Saab: «...un
piccolo gioiello, ogni volta in grado di dare emozioni profonde, un
libro intessuto di poesia, una perla unica nel panorama della
letteratura di montagna». Entra nelle
recensioni storiche
di intraisass.
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nota 164/03 del 15-10-03
CULTURA
15 ottobre 2003.
Evoluzione
dell'alpinismo:
«L'alpinismo si è fermato». Irripetibili le vie più dure degli anni
Ottanta. L'abitudine allo spit vicino ha tolto sicurezza di
Giorgio Spreafico (La
Provincia di Lecco) - l'intervento di Maurizio Giordani
alle conferenze del Gruppo Gamma di Lecco.
Premio Gambrinus: l'edizione 2003
del premio dedicato a Giuseppe Mazzotti per la SEZIONE MONTAGNA
è andato a Maria Antonia Sironi, Hildegard Diemberger e
Sonam Tsomo per l'opera “TIBET, l'altra metà del cielo.
L’alpinismo tibetano raccontato dalle protagoniste”. Per la
Sezione ESPLORAZIONE il Premio è stato assegnato a Gianluigi
Peretti per l'opera “BELZONI. Viaggi, imprese scoperte e vita.
Il risveglio dei faraoni”. Nel sito
www.premiomazzotti.it i dettagli e i premiati delle altre sezioni.
CINEMATOGRAFIA
15 ottobre 2003.
Torino:
parte il 17 ottobre la «Sesta edizione per
CinemAmbiente,
un festival "che vuole far scoppiare i casi di cui poi discutere, un
momento di diffusione e di conoscenza dei problemi che esistono nel
mondo". Un festival che è diventato in pochi anni il più importante
nel suo settore in Italia, anche perché guarda al rapporto tra l'uomo
e l'ambiente che lo circonda, gli animali, la città, il lavoro, lo
stile di vita. Diretto da Gaetano Capizzi, CinemAmbiente presenta
quest'anno oltre cento titoli divisi nelle diverse sezioni. In
concorso film da tutto il mondo, che mettono a fuoco i problemi
dell'emigrazione, delle guerre che infiammano il mondo (dalla Sierra
Leone al vicino Medio Oriente), delle frontiere che separano popoli
divisi fino ai temi legati al dopo 11 settembre» - leggi il
comunicato culturale per
conoscere la struttura
del festival, i suoi protagonisti e gli ospiti importanti.
Tegnersee (Germania):
Il primo festival di Tegernsee rende omaggio a quello trentino (Corriere
delle Alpi). «Dal 22 al 25 ottobre nella località tedesca di
Tegernsee si svolgerà il primo Bergfilm - Festival promosso
dal Club alpino tedesco (DAV) e dalla Bayerischer Rundfunk di Monaco
di Baviera. Si tratta del primo festival di Cinema di montagna che
nasce in Germania, la patria di maestri del Cinema di montagna come
Fanck e di importanti registi che hanno rinnovato il cinema di
alpinismo come Ertl, Brandler, Baur e per l'occasione gli
organizzatori hanno voluto rendere omaggio al primo e più antico
Festival internazionale del cinema di montagna, quello trentino
appunto, nato nel 1952» (Ufficio Stampa Filmfestival di Trento).
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nota 163/03 del 14-10-03
ALPINISMO
14 ottobre 2003.
Alpi Centrali:
come si è evoluta l'arrampicata e cosa
resta dell'alpinismo sulle Alpi Centrali? C'è chi si dà ancora molto
da fare, in tutte le direzioni. Entrate nella
pagina extra di
intraisass per accedere al
ricco reportage fotografico di Luca Maspes "Rampikino" che ci
racconta l'intensa estate 2003:
GIORNALE DI BORDO ESTATE
2003 - Alpi Centrali - Un'intensa estate tra alpinismo e arrampicata.
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nota 162/03 del 13-10-03
ALPINISMO
13 ottobre 2003.
Himalaya:
situazione di stallo per il momento sulle montagne himalayane sotto la
nostra attenzione. Dallo Jannu e dal Nuptse nulla di
nuovo se non una lenta progressione a causa delle difficili
condizioni, specie sulla prima montagna. Sull'Annapurna la
spedizione valdostana sale invece regolarmente e si sta avvicinando ai
giorni del balzo alla vetta. Installato il Campo 3 a 6930 metri, tutto
è pronto per un prossimo tentativo, mentre l'uomo di punta della
spedizione, Abele Blanc, è stato costretto a prendere la via
della valle in cerca di un medico per curare un fastidiosissimo mal di
denti. E' atteso il suo ritorno in prospettiva di un tentativo al suo
14° ottomila. Come accennato nella nota
159/03, Silvio
Mondinelli e Mario Merelli hanno raggiunto la cima
secondaria dello Shisha Pangma e si apprestano a rientrare in
Italia rimandando a tempi migliori un tentativo alla cima principale.
Infine da segnalare la bella salita dell'alpinista trentino Diego
Giovannini sul Cho Oyu conclusasi sulla vetta della Dea
del Turchese l'ultima settimana di settembre. Partito dall'Italia
l'8 settembre per riunirsi con una spedizione internazionale è
arrivato ai piedi della grande montagna dove nei giorni 19 e 20 si è
attrezzato i campi 1 e 2, da solo. Dopo un periodo di brutto tempo è
risalito il 25 di settembre ai campi alti per toccare la vetta il 27
di settembre. Dunque una bella salita in piena autonomia, senza
compagni o portatori d'alta quota (di solitarie non si può
propriamente parlare sulle vie normali di certi ottomila dove le piste
sono battute e le corde fisse posizionate dalle spedizioni
commerciali). Diego Giovannini è anche un ottimo fotografo: alcune
immagini delle sue esperienze su
www.soloperun8000.it.
DIRITTI UMANI
13 ottobre 2003.
Madrid:
«Il Dalai Lama, leader spirituale buddista, ha rinnovato
l'appello alla pace nel mondo e ribadito le richieste di autonomia
politica del Tibet in occasione dell'assegnazione, in Spagna, del
"Premio Jaime Brunet per i diritti umani". Già vincitore del
Premio Nobel per la Pace 1989, Tenzin Ghiatso - questo il
suo nome alla nascita, avvenuta il 6 luglio 1935 in un piccolo
villaggio del nordest del Tibet – ha ricevuto la nuova onorificenza
negli uffici di Madrid del parlamento europeo...» - leggiamo il
comunicato integrale
Dalai Lama riceve premio per Diritti Umani su Tibet News On
Line.
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nota 161/03 del 10-10-03
RASSEGNA STAMPA
10 ottobre 2003.
Storie italiane:
ritorna, rafforzata dall'incombente anniversario, la querelle
Bonatti/K2: - «Da
questo momento non dirò più nulla sul K2. Lascio questo libro in
eredità a chi sarà più sensibile ai valori». Dagli uliveti del Monte
Argentario le parole di Walter Bonatti suonano come l'addio del
grande guerriero alla battaglia per la verità storica sulla «montagna
degli italiani», nel giorno in cui Baldini Castoldi Dalai manda in
libreria il suo libro K2 la verità - storia di un caso, una
sorta di riedizione di Processo al K2 (1984) e di K2 storia
di un caso (1994) - (Il Gazzettino). Da non perdere
l'articolo apparso l'8 ottobre su Repubblica:
K2, l'ultima parola di Bonatti "Tradito per mezzo secolo"
- «Io sul K2 in una notte del '54 sono quasi morto, ma quello che mi
ha ucciso è questo mezzo secolo di menzogna. Ho urlato così tanto
quella notte nella mia disperazione che adesso non voglio avere più
voce. La puzza del K2 la lascio a voi, io preferisco respirare» (v.
nota 147/03 e la
nostra recensione storica).
Bonali-Ducoli:
l'estate di 10 anni fa morivano sulla parete Nord dell'Huascaran
durante il tentativo di prima ripetizione della Casarotto
Battistino Bonali e Giandomenico Ducoli. Una mostra
fotografica di Franco Solina sul Perù ricorda il decennale
della loro morte:
Le Ande e il ricordo di Bonali e Ducoli (Il Giornale di Brescia).
La mostra resterà aperta nella sala Avis di Esine fino al 17
ottobre.
SOCCORSO ALPINO
10 ottobre 2003.
Belluno:
Il Soccorso Alpino e Speleologico Veneto e il Corpo
Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico del Club Alpino Italiano,
in collaborazione con la delegazione della 2a zona
bellunese del Soccorso Alpino, organizzano, domenica 12
ottobre, alle ore 10:30, presso l'Auditorium Comunale, in
Piazza Duomo, a Belluno, un convegno dal titolo
“L'istituzionalizzazione del C.N.S.A.S. attraverso l'evoluzione
legislativa nazionale e regionale. Il rapporto del C.N.S.A.S. nel
rapporto con il sistema sanitario nazionale – Il ruolo e le funzioni
del C.N.S.A.S. nel rapporto con la pubblica amministrazione e gli enti
locali”. Leggi il comunicato stampa
VERSO
L'ISTITUZIONALIZZAZIONE DEL SOCCORSO ALPINO E SPELEOLOGICO.
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nota 160/03 del 09-10-03
INTRAISASS
9 ottobre 2003.
San Matteo
di Lorenzo Dotti.
Nuova entrata nella sezione SPECIAL di INTRAISASS.
«In alta Valtellina, anzi in Valfurva, al passo del Gavia (2400
metri), presso un laghetto, un crocefisso con una iscrizione in bronzo
ricorda una vicenda quasi miracolosa con queste parole. "In una gita
in automobile da Bormio a Tonale si smarrirono il 2 ottobre 1929
Andrea Rupprechter, albergatore di Land-Kufsten Tyrolo, con sua madre
72 anni, e la consorte Mizzi Rupprechter, condotti dalla chauffeur
Karl Mühlferner...». Una storia quasi vera raccontataci dal nostro
nuovo autore milanese.
ANNIVERSARI
9 ottobre 2003.
Vajont:
9 ottobre 1963! «Nessun italiano ha dimenticato il Vajont» - le parole
del presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi riportate
sul
Corriere della Sera. Dal Corriere delle Alpi:
Vajont,
strage senza fine di Giorgio Lago.
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nota 159/03 del 08-10-03
INTRAISASS
8 ottobre 2003.
Arti:
è caduta la prima neve sui nostri monti.
Una nuova fotografia di
Luca Chessa in copertina e nella
galleria fotografi di
intraisass. In
Parole Verticali
leggiamo
Antonella Anedda, una delle voci più affascinanti della poesia
italiana contemporanea.
ALPINISMO
8 ottobre 2003.
Shisha Pangma:
Mondinelli di nuovo tradito dallo Shisha. Conquista gli 8.027 metri
della «middle summit» a dieci metri dalla vetta principale (Il
Giornale di Brescia). Ovviamente i 10 metri di dislivello sono una
lunga e complessa cresta, molto pericolosa. Tra gli alpinisti italiani
impegnati attualmente sullo Shisha Pangma ricordiamo il
roveretano Sergio Martini e il bassanese Claudio Chenet,
respinti l'autunno scorso dalla stessa montagna.
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nota 158/03 del 07-10-03
ALPINISMO
7 ottobre 2003.
Himalaya:
«Sua Maestà Juanito Oiarzabal!!».
Il mondo "sottile" dell'alpinismo ha il suo nuovo re. Almeno questo si
apprende dall'autocelebrazione/coronazione dell'himalaysta spagnolo
proclamata a Radio Vitoria dopo essere giunto in vetta al
reiterato Cho Oyu domenica scorsa: «I'm the king of the
peaks». Io sono il re delle vette, 20 volte in vetta a un
ottomila, 4 volte sul Cho Oyu, l'ultima volta scalato una decina di
giorni fa (v. nota
152/03) e ora reiterato nonostante (o di proposito per...)
la montagna fosse in condizioni proibitive e gli abbia ricordato che
con le alte quote non si scherza mai. Congelamenti ai piedi, alle mani
e al naso da portare sull'altare degli eroi della montagna. Nulla
di grave. Gli eroi contemporanei nulla hanno più a che
fare con la forza di gravità. Leggiamo
Spaniard claims fame as new king of the peaks (Reuters).
CULTURA
7 ottobre 2003.
Oltre le vette:
«In relazione alla visita del Presidente delle Repubblica Carlo
Azeglio Ciampi in città, la serata di martedì 7 ottobre con
l'alpinista Heinz Zak si terrà all'Auditorium Comunale
di Piazza Duomo e non, come previsto, al Teatro Comunale...» si
legge nel comunicato che
presenta la giornata di oggi che si aprirà nel primo pomeriggio con la
presentazione del libro Pale di San Martino Ovest – Dolomiti di
Falcade e Primiero di Lucio De Franceschi, edizioni CAI/TCI.
Dettagli nel comunicato
culturale.
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nota 157/03 del 06-10-03
INTRAISASS
6 ottobre 2003.
Recensioni letterarie:
«Sono molti i miti che ingombrano
l'alpinismo: uno tra i più perniciosi e tra i più difficili da
scardinare è quello di una supposta "purezza" dell'andar tra i monti,
grazie alla quale tutti coloro che scalano non si curano delle miserie
dell'uomo della strada, elevandosi, grazie all'esercizio fisico e
all'ambiente incontaminato in cui esercitano la propria passione, al
di sopra delle debolezze e degli errori della storia. Ancora nel 1971
Buzzati definiva l'alpinismo il tentativo inconscio da parte dell'uomo
di conquistare la quiete, la tranquillità totale dopo una vita di
travagli, di affanni passati all'inseguimento "della fama e della
potenza". Ma se, come scriveva Casarotto, io nello zaino porto tutto
me stesso, nel bene e nel male, porto con me anche la Storia che sto
vivendo, che inevitabilmente si rifletterà sul rapporto con la
montagna, sul valore che attribuirò alla conquista della vetta o al
legame che mi unisce al compagno di cordata. Gli studi di storia
sociale dell'alpinismo, che finalmente compaiono anche in Italia,
mettono in luce il retroterra politico e culturale degli alpinisti, da
sempre presentati, come tutti gli eroi, giovani e belli e animati da
idealità universali. Il libro di Pastore si propone di raccontare come
i grandi eventi della storia politica italiana abbiano influenzato le
scelte e le modalità della nostra più importante organizzazione
alpinistica, ovvero il CAI» -
Alpinismo e storia d'Italia di Alessandro Pastore nella
recensione critica di Paola Lugo: pregi e perplessità di un
libro fondamentale per lo studio futuro della storia sociale
dell'alpinismo presentato mercoledì 1° ottobre a
Oltre le vette.
CULTURA
6 ottobre 2003.
Oltre le vette:
prima di un resoconto delle intense giornate bellunesi dello scorso
fine settimana, leggiamo
L'«altrove» non abita più qui. Scrittori ed editori a confronto sulle
«culture» della montagna di Marco Conte (nella foto Corona,
Peruffo, Rigoni Stern a fine intervento e Mantovani e Corona durante
il dibattito; nell'articolo alcuni stralci degl'interventi, difficili
da riassumere per complessità e implicazioni. Stiamo valutando di
riportare integralmente quelli recuperabili. Nell'articolo sostituire
"il futuro dell'editoria di montagna" con il "futuro dell'alpinismo e
della sua letteratura"...).
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nota 156/03 del 03-10-03
ALPINISMO
3 ottobre 2003.
Himalaya:
un breve sguardo su quanto sta succedendo tra le grandi montagne dell'Himalaya
prima di seguire da vicino gli sviluppi decisivi previsti per la
prossima settimana, specie per quanto riguarda gli alpinisti russi
impegnati sul Nuptse e sullo Jannu. Per gli italiani
ricordiamo il gruppo di Silvio Mondinelli ai piedi dello
Shisha Pangma. La spedizione sta procedendo regolarmente lungo la
via che porta alla vetta. E' stato installato il campo 2 (6800 m).
Dettagli su
www.gnaromondinelli.it. Da registrare un fatto tragico: la morte
di Antoine de Choudens e Philippe Renard durante una
salita di acclimatazione nei pressi della stessa montagna. Antoine
de Choudens era un uomo di avventura molto celebre in Francia,
specie dopo il successo sui cosiddetti 3 Poli, raggiunti con
stile esemplare: i Poli Nord e Sud senza assistenza e l'Everest
senza ossigeno. I due alpinisti erano ufficiali del
Groupe Militaire de Haute Montagne. Un altro gruppo di alpinisti
italiani è invece impegnato sull'Annapurna. La spedizione
guidata da Adriano Favre e Abele Blanc, composta da
valdostani e un altoatesino, l'esperto Christian Kuntner, sta
lavorando assiduamente sulle pendici di una montagna che si sa molto
pericolosa e difficile da salire. Abele Blanc punta al suo 14°
ottomila fidando sul supporto delle giovani guide valdostane al
seguito, una delle quali, Marco Camandona, gli ha sempre
portato fortuna quando si sono trovati assieme nella stessa
spedizione. Ampi dettagli sugli alpinisti (tra cui il giovanissimo
Massimo Farina, classe 1981) e sulla spedizione in
www.annapurna2003.com.
CULTURA
3 ottobre 2003.
Oltre le vette:
la nostra redazione vi aspetta domani
per l'incontro
L'ESPLORAZIONE DELL'ALTROVE Intrecci di parole e pensieri con i mondi
e le realtà oltre confine (v. nota 154/03) e
questa sera per assistere attentamente all'Arte di salire in alto
di Rolando Larcher (ore 20:45 al Teatro Comunale).
L'arte del futuro?
INTRAISASS
3 ottobre 2003.
Weblogs:
date un'occhiata alle statistiche
riassuntive di settembre in fondo alla pagina! Ricordiamo che
maggio è il mese delle spedizioni extraeuropee con picchi
difficilmente raggiungibili, superati nell'ultimo incredibile mese di
settembre.
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nota 155/03 del 02-10-03
ALPINISMO - INTRAISASS
2 ottobre 2003.
Cordillera Blanca:
pubblichiamo il secondo annunciato
reportage di Franco Michieli,
questa volta impegnato sulle montagne del Sud America in
compagnia di forti alpinisti locali, giovani campesinos che
sono riusciti in un'impresa straordinaria, la «traversata integrale
della Cordillera Blanca, 180 km in linea d'aria fra i 4000 e i 6000 m,
23 giorni di traversata ininterrotta, con 30 valichi in gran parte
superiori ai 5000 m e spesso alpinistici, dislivelli giornalieri
talvolta di quasi 3000 m in salita, alcune cime, zaini pesanti,
percorsi in parte esplorativi e sconosciuti... insomma una cosa così,
fatta da giovani che fino a pochi anni fa erano poverissimi
campesinos, è un'impresa eccezionale (lo sarebbe per chiunque:
pensa che io ho fatto due terzi della traversata con loro, e in 25
anni è la prima volta che non riesco a completare una traversata che
intraprendo)». Così Michieli ci presenta la sua ultima esperienza
sulle Cordillera Blanca a contatto con le nuove realtà
emergenti, fra i campesinos e i volontari dell'Operazione Mato
Grosso, parlandoci delle guide dell'Escuela de Alta Montana
“Don Bosco en los Andes” di Marcarà, presso Huaraz,
riflettendo sul valore della gratuità e sulla conquista dell'inutile.
Leggiamo Cordillera Blanca 2003.
Conquistadores – Campesinos: 0 - 3 di Franco Michieli,
nuova entrata nella sezione SUDAMERICA di INTRAISASS. Una galleria di
immagini finale con i protagonisti Carlos Flores ed Edgar
Laveriano più una sottolineatura chiudono il reportage: il
concatenamento delle tres cumbres (Tocllaraju 6032 m,
Urus Este 5420 m e Ishinca 5530 m) di «Felipe Paolino
Olivo, un'altra impresa incredibile per il contesto in cui si
inserisce [...] Partito dal rifugio alle quattro del mattino del 17
luglio, ha salito e sceso una dopo l'altra le tres cumbres, non
in meno di 24 ore, come ipotizzato, ma nello stupefacente tempo di 8
ore, 24 minuti, 10 secondi».
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nota 154/03 del 01-10-03
CULTURA
1 ottobre 2003.
Oltre le vette:
anticipiamo il
cartoncino pieghevole che
annuncia l'incontro di sabato 4 ottobre presso l'Auditorium
Comunale di Belluno. Roberto Mantovani, direttore
della «Rivista della Montagna», coordinerà un convegno dal titolo
L'ESPLORAZIONE DELL'ALTROVE Intrecci di parole e pensieri con i mondi
e le realtà oltre confine. L'incontro di studi vedrà nella mattina
l'intervento di Mario Rigoni Stern, Luciano Marisaldi,
Mauro Corona e Alberto Peruffo. Nel pomeriggio
interverranno Franco Michieli, Linda Cottino e
Cesarino Fava con a seguito un dibattito pubblico. Nel
pieghevole sono visibili
gli argomenti dei singoli relatori e la scaletta del programma. Per la
nostra redazione è la prima uscita pubblica dopo la
pubblicazione del secondo
volume di intraisass. Ci sarà dunque modo di fare un cenno,
un'anticipazione del nostro nuovo lavoro che sarà presentato
ufficialmente a Vicenza nel mese di dicembre e che potrete trovare nel
padiglione dell'auditorium sabato 4 ottobre (clicca
qui per riceverlo direttamente a casa).
STORIA
DELL'ALPINISMO
1 ottobre 2003.
Karakoram:
rimbalza sugli organi di informazione la notizia del ritrovamento,
della riemersione del corpo di
Renato Casarotto.
Nella
news di planetmountain le parole di Roberto Mantovani.
La Repubblica di oggi riporta il seguente articolo di Leonardo
Bizzarro: K2, dal ghiaccio
affiora un corpo. Casarotto ritrovato dopo 17 anni
(accesso solo per abbonati). Quattro articoli su Il Giornale di
Vicenza: 1.
Il K2 restituisce il corpo di Renato. L'alpinista è ora tumulato al
Gilkey Memorial.Trovato da alpinisti kazaki: era stato sepolto lì 17
anni fa - 2.
Un uomo solo che sale verso il cielo. Le imprese sulle vette
sudamericane e quelle sul Bianco e sul McKinley - 3.
«Deve restare lassù tra i Giganti simbolo di un alpinismo unico» -
4.
Emozioni da scalata «È
stato un colpo di fulmine».
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nota 153/03 del 30-09-03
INTRAISASS
30 settembre 2003.
Recensioni letterarie:
«In mezzo al guado delle celebrazioni
sui cinquant'anni delle "conquiste" dell'Everest (2003) e del K2
(2004), cade un anniversario di tipo diverso, lontano dal battage
pubblicitario e multimediale che ha accompagnato (e accompagnerà) tali
eventi. Sette anni fa usciva infatti La montagna R, libro su un
monte che non fu mai scalato perché mai fu edificato, insignificante
collina letteraria quotata sulla carta 1500 metri di orgoglio e di
arroganza, di opportunismo e di malafede, di deviazioni e di egoismi.
Insomma: un altro ed ennesimo simbolo del male?...» -
La montagna R di Jacques Jouet
nella stimolante nuova recensione letteraria di Mauro Mazzetti.
CULTURA
30 settembre 2003.
Ferrara:
iniziano domani sera, con Alessandro Mezzavilla
Dalla Val D'Aosta a El Capitan
Yosemite, le
serate autunnali presso l'Aula Magna del Dipartimento delle Risorse
Naturali e Culturali (ex Sezione di Botanica) dell'Università di
Ferrara. Il programma completo degli incontri «Inseguendo i
Profili» previsti per ogni mercoledì sera fino al 5 novembre nella
pagina
Appuntamenti 2003 del CAI di Ferrara.
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nota 152/03 del 29-09-03
POLITICA
29 settembre 2003.
Himalaya:
mentre sono ricominciate le salite agli ottomila nella stagione post
monsonica senza nessuna nota alpinistica di rilievo, a parte una per
gli amanti delle classifiche (Juanito Oiarzabal
ha raggiunto la cima del Cho Oyu per la terza volta: 19 volte
sulla cima di un ottomila, v. nota
135/03), giungono
preoccupanti notizie a riguardo della situazione politica. Ad
informarci della rottura della tregua tra i ribelli maoisti e il
governo monarchico sono Phurva Sherpa e Gianni Tamiozzo
del Parnassius Apollo
Club Trekking. Dopo sette mesi di cessate il fuoco il 25 agosto
sono ripresi gli scontri che hanno già causato 280 morti dalla fine
dell'ultima tregua, 8000 morti in sette anni di guerriglia. La
capitale del Nepal, Kathmandu, è stata paralizzata il fine
settimana scorso da uno sciopero generale. Dettagli si leggono nel
reportage
Sciopero generale paralizza il paese di C. Benna, in
Warnews. Pure il tentativo di proclamare una breve pausa delle
ostilità durante la settimana del Dashain (2-10 ottobre, la più
importante festività indù che celebra la vittoria del dio Durga contro
le forze del male) non ha avuto esito felice e molti assalti e
manifestazioni di scontento contro il governo antidemocratico del
Nepal stanno avvenendo in varie parti del paese (v.
Maoisti proclamano la tregua e divampa la guerra, ibidem).
L'indice di
Warnews, notizie dai confiltti nel mondo sul Nepal
cliccando
qui.
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nota 151/03 del 26-09-03
ALPINISMO
26 settembre 2003.
Pale di San Martino:
il 21 settembre Lorenzo Massarotto e Alberto Peruffo
aprono una nuova via su una delle cime più belle e rappresentative
delle Dolomiti, la Pala di San Martino. La via si svolge
sulla grande parete Sud, caratterizzata da profonde colate
nere, pilastri grigi di ottima roccia e, una volta, un ghiacciaio
pensile. Le condizioni molto secche di quest'anno hanno permesso
l'accesso a una parete molto selvaggia e affascinante. L'itinerario si
sviluppa per circa 750 metri con difficoltà medie di V e max di VI. Ma
tutto ciò poco importa, se non come cronaca alpinistica, per gli amici
lettori che già ci avevano scucito la notizia all'inizio della
settimana. In compagnia di Lorenzo Massarotto, uno dei più
grandi dolomitisti di tutti i tempi, c'era infatti il nostro capo
redattore che per l'occasione ha dato sfogo alla macchina digitale per
ritrarre uno dei personaggi meno ritratti della storia dell'alpinismo.
Grande attesa dunque per conoscere e svelare l'identità del
CARO POTENTE MASS.
Così, prendendo spunto da una lettera di Ettore De Biasio che
ci annuncia la nuova guida sulle Pale di San Lucano, abbiamo
intitolato la pagina che abbiamo voluto dedicare a un alpinista
sicuramente strano, ex-traneo, fuori dalle regole, dalle pagine, dagli
schemi di ciò che solitamente viene chiamato alpinismo nelle riviste
di settore. Non perdetevi perciò il nostro breve reportage fotografico
CARO POTENTE MASS
per scoprire lo stile, l'azione e la fisionomia di Lorenzo
Massarotto, nostro amico e compagno d'avventura per tre bellissimi
giorni e due notti splendidamente stellate.
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nota 150/03 del 25-09-03
CULTURA
25 settembre 2003.
OLTRE LE VETTE:
vigilia della rassegna culturale bellunese giunta alla settima
edizione. Si comincia domani sera nella Chiesa di Santo Stefano
con il Concerto di inaugurazione dell'Ensemble pro musica antiqua
di Belluno e Feltre, per proseguire sabato sera con Krzysztof
Wielicki e i suoi 14 ottomila, e arrivare all'intensa giornata di
domenica dedicata al cinema. Pellicole preziose, da Buzzati («...Si
inizierà alle 17, al Teatro Comunale, con la proiezione
dell'attesissimo cortometraggio Il Postino di montagna, di
Adolfo Baruffi, con il soggetto di Dino Buzzati. Proiezione molto
attesa anche dagli studiosi del grande scrittore, visto che in pratica
dagli anni cinquanta il film era considerato smarrito e non era più
stato visto da nessuno»),
attraverso il cinema muto commentato da pianoforte, fino ai recenti
vincitori del Filmfestival di Trento. Tutto nel
comunicato stampa cinema
e in
www.oltrelevette.it. Durante l'intero periodo della rassegna
lasceremo un banner di accesso facilitato alla fine delle news di
copertina. Altre notizie nel
comunicato culturale 31.
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nota 149/03 del 24-09-03
INTRAISASS
24 settembre 2003.
La prima e l'ultima neve
di Mauro Semenzato.
Nuova entrata nella sezione SPECIAL di INTRAISASS. Con il passaggio di
stagione «sfogliamo» il prezioso racconto vincitore dell'ultima
edizione del Premio Letterario in memoria di Giulio Bedeschi.
Parole Verticali:
è arrivato l'autunno. E tra i suggerimenti dei nostri lettori di
rubrica, leggiamo MNEMOSYNE (Dritte Fassung, Dalla
terza stesura) di Friedrich Hölderin.
INTRAISASS
24 settembre 2003.
Bolzano:
si è aperta ieri con la mostra fotografica dedicata al nostro caro
amico recentemente scomparso, Arturo Soppelsa "Galinót" da Garés
(v. nota 125/03),
la versione bolzanina del 51° FILMFESTIVAL INTERNAZIONALE MONTAGNA
ESPLORAZIONE AVVENTURA "CITTÀ DI TRENTO": il programma generale di
Dolomithyca 2003 nel
comunicato stampa di Augusto Golin.
Fotografia
stereoscopica:
due brevi pagine dedicate oggi da Alto Adige alla fotografia a
tre dimensioni e alla relativa mostra fotografica
"Montagne&Montagne, Berge&Berge" praticata con grande maestria
(spostamento fisico di un unico apparecchio fotografico) e profonda
passione dal Galinót:
MONTAGNA a tre dimensioni - Soppelsa «el galinot», la rivoluzione
della sua «stereofotografia»;
In sinergia con il Filmfestival. La mostra rimarrà aperta presso
la Galleria Fotoforum in via Weggenstein 2 fino al 25 ottobre:
un appuntamento da non perdere per tutti coloro che non hanno mai
buttato l'occhio all'interno di un apparecchio stereoscopico,
affacciato su splendide montagne, le Pale di San Martino sopra tutte.
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nota 148/03 del 23-09-03
INTRAISASS
23 settembre 2003.
Lavori in
corso: causa
potenziamento server e manutenzione sito per migliorare l'accesso al
nostro sito (il mese di settembre sta per surclassare i record dei
mesi preferiali e ci vede costantemente tra i TOP 30 siti di
letteratura italiana nella speciale
classifica shinystat, classifica che conta migliaia di iscritti
tra cui gli spazi web + innovativi del panorama italiano, v. ad
esempio l'ottimo
www.linguaggioglobale.com ), oggi, come ieri, nessuna new entry.
Domai ripartiremo. In arrivo il 120° autore nell'archivio
autori di intraisass
con il racconto La prima e l'ultima neve di Mauro Semenzato
(RACCONTO VINCITORE DEL PREMIO LETTERARIO IN MEMORIA DI GIULIO
BEDESCHI 10a edizione – anno 2003). E nuove ascensioni...
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nota 147/03 del 19-09-03
INTRAISASS
19 settembre 2003.
Recensioni
storiche:
ritorna il nostro Giovanni Busato nella sua veste di pacato e
inflessibile recensore storico per riportare alla nostra attenzione un
libro e una montagna di estrema attualità con l'anno a venire.
Rovistando nella sua soffitta polverosa, con la copertina stracciata,
è emerso K2 La montagna degli italiani - la seconda montagna del
mondo di Ardito Desio. Nella recensione
Il K2 degli Italiani, la
polemica infinita viene tracciata una breve e chiara
ricostruzione degli avvenimenti del luglio del 1954 sulla grande
montagna del Karakoram, con qualche scorcio sulle preziose
immagini del libro e qualche importante citazione/estratto a
sottolineare lo spirito e gli obiettivi dell'epoca, con uno sguardo
verso il futuro chiamando in causa gli alpinisti che a quel tempo
stavano rompendo con il passato: Walter Bonatti e Hermann
Buhl. Singolari a riguardo alcuni passaggi del nostro recensore
nel definire lo "Stile Desio" (in contrapposizione agli altri stili,
ad es. lo stile alpino) e l'"Alpinismo statale" (in
contrapposizione al grande alpinismo), pur sottolineando il grande
valore di Ardito Desio come scienziato, per certi aspetti
ancora insuperato. Che aggiungere? Buona lettura e prepariamoci al
2004, anno del 50° anniversario della Spedizione Desio sperando
di non sentire ripetere parole già usate nel caso di successo delle
spedizioni italiane che seguiremo con rispetto e attenzione, alla luce
soprattutto di certe prospettive statali che suggeriscono per alcuni
tratti lo stile dei tempi andati e delle recenti dichiarazioni
revisioniste di chi ci governa, in primis il ministro Giorgio
Alemanno, capo spedizione onorario di una delle future spedizioni.
Gli alpinisti di oggi dovrebbero mirare ad altro che al successo o al
prestigio di uno Stato.
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nota 146/03 del 18-09-03
RIFUGI
18 settembre 2003.
Alpi Apuane:
cogliamo l'occasione del
comunicato dell'ufficio stampa del Club Alpino Italiano
dove si legge: «IL RIFUGIO
CARRARA RICERCA UN GESTORE. La Sezione di Carrara del Club Alpino
Italiano indice un bando per l'assegnazione della struttura situata
nelle Alpi Apuane» - per pubblicare la
lettera
giunta questi giorni in redazione da parte di
Vinicio Vatteroni
(Commissione Centrale Rifugi e Opere Alpine del Club Alpino Italiano).
In Presidi per la tutela
dell'ambiente montano viene sottolineato il ruolo del
Rifugio come «...prezioso ed insostituibile presidio sia per la
sicurezza, per l'accoglienza, per il soccorso, l'aggregazione sociale
e culturale, e la tutela dell'ambiente montano. [...] Il Rifugio del
Club Alpino Italiano dovrà proiettarsi nel futuro qualificandosi non
come struttura Turistico Alberghiera ma quale centro di osservazione,
di studio e rispetto ambientale facendo riscoprire a tutti i fruitori
una forma di ospitalità più genuina e più semplice, alleggerita dalle
pretese di comfort, per non contribuire ad aumentare l'impatto
ambientale dovuto all'antropizzazione, a vantaggio dei fragili e
complessi ecosistermi alpini».
Internet: Restando in argomento vi
invitiamo a visitare il sito
www.rifugi-bivacchi.com
gestito da Giuseppe "Popi" Miotti, in continua costruzione
considerando la mole e la complessità dell'argomento. L'alpinista di
Sondrio, sempre attivo (v. la nota
04/03 di
presentazione al suo racconto
Cacao Meravigliao), è stato recentemente protagonista di una
nuova via sulla parete Sud del Sasso Nero, gruppo del
Bernina, insieme a Luca Maspes: "Ripidolite", 300 metri +
zoccolo con difficoltà fino al VI+/VII- come si apprende nelle
newsflash di
go-mountain.
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nota 145/03 del 17-09-03
ESPLORAZIONE
17 settembre 2003.
Norvegia:
«C'è un dilemma che l'uomo si porta dentro fin dall'antichità: se
Arianna non avesse avuto il famoso filo da tenere in mano, avrebbe
potuto trovare ugualmente l'uscita dal labirinto del Minotauro?
Forse la domanda continua a incuriosire, ma non abbastanza da voler
sperimentare davvero l'eventualità di una risposta affermativa. Meglio
tenere saldamente il filo – la corda passata nello spit, la via
dettata dal gps, l'itinerario preimpostato dai segnavia, il segnale
persistente del telefonino, l'esistenza lasciata nelle mani del
Salvatore della Patria – e credere piuttosto al no: "uscire dal
labirinto senza guida può capitare per caso, ma non perché la realtà
abbia già in sé delle linee-guida solo apparentemente invisibili. Non
è dunque il caso di azzardare"...» - con questa riflessione inizia il
primo dei due reportage/anticipazioni che l'esploratore Franco
Michieli ha preparato per le pagine di intraisass.
Leggiamo Norvegia 2003 - 19 giorni nel
labirinto per scoprire il fascino di una delle regione più
selvagge della Norvegia - il Nordland settentrionale -
attraversata senza fili d'Arianna lo scorso maggio 2003. Nuova entrata
nei RACCONTI D'ALPINISMO - EUROPA.
ESPLORAZIONE
17 settembre 2003.
Archivio
Autori:
aggiornato l'archivio
autori di intraisass
(con indicato gli autori presenti anche nei
volumi cartacei 1 e 2).
Siamo arrivati a 119 autori (salvo dimenticanze). Chi sarà il 120°
autore? Continuate a seguirci e a
sostenerci.
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nota 144/03 del 16-09-03
ALPINISMO
16 settembre 2003.
Himalaya:
mentre Valery Babanov è in volo verso Lukla per
raggiungere il campo base del Nuptse dove tenterà per la terza
volta la salita della parete Sud-est della cima orientale (v.
nota 83/03),
accompagnato dall'esperto Yuri Koshelenko (tra i protagonisti
della prima ascensione al Lhotse Central o Middle,
maggio 2001, v. nota
135/01),
dalla parete Nord dello Jannu giunge notizia di un serio
incidente all'avanguardia del team guidato da Alexander Odintsov
(v. nota 140/03).
Dopo aver attrezzato 16 corde fisse sullo zoccolo ghiacciato della
parete, Michail Mihailov, mentre stava tentando di portare più
in alto possibile del materiale, a circa 5100 metri è stato investito
da una valanga di ghiaccio. Le conseguenze sono risultate subito
preoccupanti, fratture varie, con il pensiero di dovere evacuare il
ferito da una zona difficilmente accessibile. Il coraggio tuttavia del
pilota russo Victor Kolesnikov, comandante dell'elicottero da
soccorso fatto alzare appositamente per andare a prelevare il giovane
Michail, ha già chiuso positivamente questa brutta avventura.
Il giovane alpinista è appena giunto all'ospedale di Kathmandu,
mentre i suoi compagni hanno deciso di cambiare i piani. Attaccheranno
la parete da un punto diverso, teoricamente più sicuro anche se
tecnicamente più difficile.
CULTURA
16 settembre 2003.
OLTRE LE VETTE:
in arrivo i primi comunicati
stampa dell'importante rassegna culturale bellunese, appuntamento
tra i più importanti per la cultura e l'alpinismo in Italia. Il ricco
programma (letteratura, cinema, fotografia, arte) e tutti dettagli
della manifestazione che si terrà a Belluno dal 26 settembre al 12
ottobre nel nostro
comunicato culturale e nel sito
www.oltrelevette.it.
Corriere delle Alpi:
«Oltre le vette», edizione super.
Un mese di avvenimenti, con decine di appuntamenti. A
confronto i diversi "saperi" della montagna in un mese denso di eventi.
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nota 143/03 del 15-09-03
SOCCORSO
ALPINO
15 settembre 2003.
Trentino:
davvero singolare il soccorso avvenuto la settimana scorsa sulle
montagne del Trentino e raccontatoci da Ermanno Salvaterra,
l'alpinista di Pinzolo non solo sensibile alle grandi pareti
verticali, ma anche alla sorte degli animali. Ermanno, di getto e con
le sue parole spontanee ci ha informato di come un gregge di un
centinaio di pecore si fosse incrodato a una quota di 3850 metri e del
conseguente impegnativo sforzo da parte del Soccorso Alpino,
sollecitato dallo stesso Ermanno dopo un suo e inutile personale
tentativo, per riportarle sane e salve alla base della parete.
Incuriositi abbiamo voluto vedere le foto di questo singolare soccorso
e abbiamo preparato una pagina
extra di intraisass per i nostri lettori. Anche per dare sfogo
alle parole di Ermanno che constata che ora le pecore «sono salve
perché altrimenti sarebbero morte tutte di stenti e noi tutti ne
saremmo stati colpevoli. E' triste pensare che molta gente se ne frega
degli animali. E' triste pensare che altri dicano dove si vanno a
spendere i soldi. Se non interveniva la Provincia sarei andato con
qualche amico ed un elicottero privato e lo avrei pagato io...».
Entriamo quindi in Un
soccorso singolare, una pagina di parole e immagini che ci
farà scoprire aspetti inconsueti delle pareti e degli alpinisti.
RASSEGNA STAMPA
15 settembre 2003.
Corriere delle
Alpi:
MESSNER, ombre sul Nanga. La morte del fratello, le accuse. E
ora lui tornerà: per ritrovarlo. ALPINISMO & TRIBUNALI L'assoluzione
per la morte di Günther. La salita maledetta di Augusto Golin.
Alto Adige:
Muore assiderato in un crepaccio.
Harald Satzinger (45 anni) era arrivato dalla Germania in bicicletta
TRAGEDIA SULL'ORTLES.
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nota 142/03 del 12-09-03
INTRAISASS
12 settembre 2003.
Le Gallerie:
rinnoviamo la copertina di intraisass.it
con due nuove immagini degli autori attualmente protagonisti delle
nostre gallerie: Mario Crespan nella
Galleria di intraisass ci
dona una nuova immagine
della splendida serie dedicata al
Monte Civetta
(visita la
versione
esplora dettaglio);
per la sezione i Fotografi di
intraisass il fotografo milanese Luca Chessa ci propone un
prezioso scatto dal titolo
Macugnaga: traversata dei camosci, immagine selezionata per le
pagine di intraisass2.
Ricordiamo che entrambi gli artisti fanno parte del nutrito gruppo di
autori che formano il volume
2 di intraisass. Per chi volesse approfondire la conoscenza degli
autori abbiamo preparato una
SCHEDA LIBRO.pdf
(o
versione web/word) comprensiva di
struttura dell'opera e note biografiche. Un rinnovato invito alla
centinaia di persone che seguono quotidianamente le nostre pagine a
sostenere il nostro lavoro
mediante il semplice acquisto di una copia della versione
cartacea, versione con 70% di materiale inedito (non pubblicato in
rete) e senza una goccia di pubblicità. Una scelta difficile.
Che può essere sostenuta finché dura.
ALPINISMO
12 settembre 2003.
Cervino:
mentre gli alpinisti extraeuropei cominciano ad avvicinarsi ai loro
obiettivi postmonsonici, un alpinista propriamente extraeuropeo
mette lo sguardo sullo scoglio più nobile d'Europa, il Cervino.
In
Arab mountaineer sets sights on Europe's toughest peak si legge
della nuova impresa dell'alpinista arabo Zed Al Refai, primo
arabo a calcare la vetta dell'Everest lo scorso maggio. La
Mission Matterhorn prevede una calata (speriamo non in doppia da
un elicottero...) dell'uomo d'affari arabo ai piedi delle Alpi, in
Svizzera, sponsorizzato da un lussuoso albergo di Zermatt e
dalle "Swiss International Air Lines". Già in corso, e a seguito,
meditate conferenze stampa, dall'ultima delle quali si apprende di
come per salire la montagna che detiene un quoziente di mortalità tra
i più elevati al mondo («its death rate is one of the highest in the
world») bisogna avere alti requisiti tecnici e occorerà cimentarsi
nell'uso di una corda da 10 metri, imbrago di sicurezza e calzare
speciali scarpe d'arrampicata con denti da 12 mm. Certamente una
scrittura curiosa per uno sguardo occidentale, ma accuratamente
selezionata per uno sguardo mediorientale. In altre parole, se il
quarto tentativo di Al Refai allo scoglio più difficile
d'Europa avrà buon fine, nuova consapevolezza arabo-alpinistica
crescerà (è prevista l'istituzione di un Arabian Alpine Club) e
nuovi fratelli arabi, con relative tonache e copricapi, compariranno
sull'orizzonte futuro delle nostre montagne. Non preoccupiamoci, siamo
tutti un po' arabi, specie gli alpinisti, nell'antico e prezioso
significato della parola arabo.
APPUNTAMENTI
12 settembre 2003.
Arsiero:
questa sera alle ore 20:45 presso il Cinema Patronato don Bosco
di
Arsiero, il comune vicentino all'imbocco della Val d'Astico,
covo del Gruppo Roccia 4 Gatti, ci sarà un incontro dal titolo
"L'alpinismo di Manrico dell'Agnola - dalle Dolomiti alla patagonia".
Nel corso della serata l'autore presenterà il suo libro
Uomini fuori posto.
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nota 141/03 del 11-09-03
STORIA E CULTURA
11 settembre 2003.
Leni
Riefenstahl:
la regista di
DIE WEISSE
HÖLLE VOM PIZ PALÜ (1929) e STÜRME ÜBER DEM MONTBLANC (1930) si è
spenta lunedì sera nella sua casa a Poecking, in Baviera. Nata a
Berlino nel 1902, «era stata la musa di Adolf Hitler», dirigendo nel
1935 il Trionfo della volontà, «mitico e raggelante
film-documento del congresso e della ascesa al potere dei nazisti che
precedette di un anno la realizzazione di Olympia, il suo
capolavoro sui Giochi del 1936». Un approfondimento sull'articolo
Riefenstahl, enigma lungo un secolo di Massimo Forti (Il
Messaggero) e
La regista del «Trionfo della volontà», artista prediletta da Hitler,
si è spenta a 101 anni di Bernardino Marinoni (La
Provincia di Lecco). Fotografie e filmografia sul sito
www.leni-riefenstahl.de.
Raymond Leininger: se n'è andato
in questi giorni un altro grande dell'alpinismo francese, il parigino
Raymond Leininger compagno nell'estate del 1935 di Pierre
Allain sulla difficile parete Nord del Petit Dru,
una delle più straordinarie ascensioni degli anni Trenta. Una foto di
Leininger, ritratto durante la spedizione franco-belga sulla
Cordillera Blanca del 1951, l'abbiamo recuperata visitando il sito
del Club Alpin Belge alla pagina
Historique.
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nota 140/03 del 10-09-03
ALPINISMO
10 settembre 2003.
Alpinismo
extraeuropeo:
finita la stagione in Karakoram si riapre la stagione
post-monsonica in Himalaya. Tra gli alpinisti più propositivi
ci sono ancora una volta gli alpinisti russi. Dopo aver portato a
termine una nuova via a fine luglio sulla parete Ovest del
Nalumasortoq, sul Tasermiut Fjord (Groenlandia), ad opera di
Arkady Seregin, Timur Ahmedkhanov, Alexander Lastochkin
con base jump finale del capo spedizione Valery Rozov (900
metri di caduta libera in 35 secondi), un altro forte team russo si
prepara per una nuova grande avventura prevista dall'ambizioso
progetto "Big Walls - Russian Routes" (v.
49/03). Dai
primi di settembre sette alpinisti guidati da Alexander Odintsov
tenteranno di risolvere uno dei grandi problemi irrisolti dell'himalaysmo
contemporaneo, una via diretta sulla parete Nord dello Jannu
(7710 m), la difficile montagna che la stampa russa non esita a
definire «La montagna del terrore». L'ultimo tentativo risale all'anno
scorso da parte di Erhard Loretan e compagni (v. note
99/03 e
147/02). Gli
alpinisti russi per acclimatarsi hanno salito recentemente la normale
del
Khan
Tengri (6995 m), passando più di una notte a 6400 metri. Il gruppo
è già ai piedi dello Jannu, pronto per il 18° tentativo alla
grande parete settentrionale. Vi terremo aggiornati. In arrivo anche
due nuovi reportage dalle Ande e dalla Norvegia.
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nota 139/03 del 07-09-03
INTRAISASS
7-8-9 settembre 2003.
Redazione:
l'8 settembre qui da noi è festa. Il «Reggimento parte all'alba»
vorremmo dire con le parole di Buzzati. Ma non sempre è cosi.
A volte
parte qualche ora prima. La notte del 7 settembre se n'è andato nostro
[mio] nonno, è passato il suo reggimento. Nostro perché sosteneva
fisicamente la redazione, abitava al piano di sotto, lui ci teneva
compagnia nelle ore in cui pensavamo ad altro. Non di sole montagne è
fatto l'uomo. Da oggi le cose cambiano, lui non c'è più, he's
gone, dopo 94 primavere e un soffio di vento, il nostro ultimo
bacio, l'ultima sera, su di una fronte consunta. Ci piace ricordarlo
con le parole di LeRoi Jones, che iniziano...
My grandfather was a big man
who made a big corpse
when they killed him. Crazy
as he was, stalking the chalk city
at night, naming my poems...
Mio nonno era un omone grosso
che lasciò un cadavere ancora più grosso
quando lo uccisero. Matto
com'era, si aggirava per la città di gesso
di notte, declamando le mie poesie.
Oh, per l'amore di chiunque
da ascoltare per il Dio di chiunque. Io sostengo
che questa non è la condizione generale
dell'uomo. Questa non è
l'agonia e la morte di chiunque.
Mi condussero là nella sua giacchetta accorciata.
Guardavo mentre lo calavano giù. Oh,
dio di Chiunque, faceva un freddo tale, e la pioggia
mi veniva addosso così forte. Mi tirai su la giacca
contro la faccia. E diedi un calcio alla cassa;
e i becchini la lasciarono cadere imprecando.
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nota 138/03 del 05-09-03
ALPINISMO
5 settembre 2003.
Groenlandia:
tra le grandi ascensioni di
quest'estate un posto di riguardo se lo ricavano la spagnola
Cecilia Buil e la brasiliana Roberta Nunes tracciando una
nuova via su una delle scogliere più alte del mondo, il Thumbnail,
1500 metri di ottima roccia a picco sul freddo mare pre-artico. Le due
provette alpiniste (per chi non lo sapesse Cecilia Buil è una
delle più forti scalatrici spagnole, specialista in artificiale
estremo, mentre Roberta Nunes ha un notevole curriculum sulle
big wall americane, con qualche exploit in Patagonia) nella prima
decade di agosto, in due tempi, sono riuscite a tracciare un
itinerario di grande impegno (31 lunghezze, VI diff. max 6c+/7a e
A2+). Lungo i 1620 metri di sviluppo di Hidrofilia, così è
stato chiamato il nuovo itinerario, non sono state utilizzate corde
fisse e protezioni modificanti la roccia (solo protezioni naturali: no
spit). Notizie sulla salita sulle
pagine web
di Cecilia Buil, tra le quali è possibile scovare qualche
dettaglio
grazie alle foto del cineoperatore Jesus Bosque che ha
seguito le due alpiniste per parte dell'ascensione.
Monte Bianco: un nostro caro
lettore, a proposito di protezioni naturali ci fa notare la chicca
espressiva apparsa recentemente sul resoconto della nuova
salita di Patrik Gabarrou ed Ezio Marlier sul Pilier
Rouge dell'Aiguille de Blatiere. Si narra, testualmente «...utilizzando
un sistema di chiodatura che non prevede l'utilizzo di mezzi
artificiali, se non quelli donati da madre natura... ». Davvero
curioso questo "donati da madre natura". Si tratta, ovviamente o si
spera, di un lapsus lessicale (guai per noi se fosse concettuale...),
poiché non è mai stato dimostrato scientificamente che la natura possa
donare mezzi artificiali (la dicotomia artificiale/naturale è una
delle cose che più fa impazzire i cervelloni
peri[e]patetici).
L'infausto autore - e relative redazioni consenzienti che forse
neanche leggono i reportage degli alpinisti famosi - voleva
sicuramente dire "permessi da madre natura". Anche se, nel leggere
integralmente il testo, qualche dubbio insorge. Che sia veramente
masochista questa madre natura che si fa trapanare per lasciare
passare indenni i suoi amanti cantori (v.
foto in go-mountain)? Come può una madre natura trovare piacere
nell'essere sfiorata per un tratto e snaturata per degli altri.
NATURAlmente è lei che lo sa, che permette, che dona, che suggerisce
che l'alpinismo, contrariamente a quanto si considera a fine articolo,
su questo pareti è veramente finito, poiché, benché si affermi il
contrario, si parla ancora di numeri, di gradi, di spit a ogni tiro di
corda. E' lei la madre snaturata a cui non sappiamo più regalare
sensazioni e che ci invita al Coito Interrotto (una via di
Rolando Larcher se-non-sbaglio), interrotto dagli spit che
finiscono o dalla batteria del trapano, che maledetto, si è scaricato.
Ma gli avete letti gli ultimi reportage dei grandi liberatori di vie?
Neanche/solo un cercopiteco racconterebbe così l'ultimo amplesso,
straordinario, con una madre snaturata, limitandosi a sole sensazioni
tattili e a potenziali - disastrose! - cadute di tono pelvico. Ma la
storia è cosi. Madri che si lasciano accarezzare da belle e forti
ragazze e madri che si lasciano de-naturare, consumare, da forti ed
esuberanti maschietti. La carezza è reversibile. Il consumo è
irreversibile. Una è per pochi. L'altro è di tutti. E una madre che si
consuma non chiamiamola più madre.
Perdonate la divagazione. Un semplice
esercizio letterario. Forse.
Da oggi, fino a lunedì, per fortuna, siamo in festa... :-)
INTERNET
4 settembre 2003.
AmbienteTrentino.it:
al
Caffè Durer, l'e-magazine per il dialogo tra uomo e ambiente
di
AmbienteTrentino.it si legge intraisass:
il
sito della settimana.
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nota 137/03 del 04-09-03
ALPINISMO
4 settembre 2003.
Ande Centrali:
stagione ricca di novità tra i
monti del Sud America, nonostante le condizioni delle pareti
siano state precarie in molte montagne per buona parte del periodo
(ricordiamo la tragedia sulla via Ferrari all'Alpamayo
di fine luglio di cui un accenno lo si troverà anche nel
racconto/reportage che stiamo per presentarvi). Da segnalare la
difficile via aperta dagli sloveni Matevz Kramer, Matej
Mejovsek e Tadej Zormansulla sulla parete Nordest
dello Yerupaja (6617 m) nella Cordillera Huayhuash.
L'itinerario "Limitless Madness" (Follia Infinita) aperto tra
il 28 e il 30 luglio si sviluppa per 38 lunghezze, 1900 metri di
sviluppo su terreno misto di notevole difficoltà.
Passando alla Cordillera Blanca siamo invece onorati non solo
di comunicare la notizia della bella prima ascensione della parete
Nordovest del Pucahirca Norte (6046 m) da parte di
Carlos Buhler e del giovanissimo Thaddeus Josephon, sempre
a fine luglio 2003, ma soprattutto felici di potere presentarvi il
racconto esclusivo della
salita speditoci da Carlos, accompagnato da un breve
reportage fotografico.
INTRAISASS
4 settembre 2003.
Parete Nordovest. Il "carattere" di
un'ascensione di Carlos Buhler. Nuova entrata nei
RACCONTI D'ALPINISMO - SUDAMERICA.
«E' stato sorprendente arrampicare con il giovane, forte Thaddeus. E'
veramente un bravo alpinista, sebbene fosse totalmente nuovo a questo
genere di esperienze. Ha retto alla sfida giorno dopo giorno,
impugnandola con grazia. E' stato impressionante. Non aveva idea cosa
comportasse affrontare un itinerario come questo. Dopo 4 giorni sulla
via, ha cominciato a capire. Mi sono reso conto che uno dopo aver
letto sulle riviste potrebbe pensare "Ok, si va giù in Perù e si
risolve uno di questi itinerari in una settimana o 10 giorni. Siccome
abbiamo a disposizione 7 settimane, dovremmo essere capaci di tirar
fuori almeno 4, forse 5 itinerari come questo". Divertente... Siamo
stati fortunati a portarne a casa uno di buono!...» - così inizia il
racconto del grande alpinista americano. Come introduzione abbiamo
preparato una pagina extra di
intraisass, dove troverete alcune foto della salita e curiosità
storiche con cenni della prima salita della montagna (del giapponese
Tamotsu
Nakamura) e di un tentativo italiano alla parete Nordovest (ad opera
di un gruppo di bergamaschi guidati da Mario Curnis).
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nota 136/03 del 03-09-03
INTRAISASS
3 settembre 2003.
Recensioni
letterarie:
«La montagna,
come peraltro il mare è sempre stata ispiratrice di imprese che poi si
sono tradotte in libri, oppure, semplicemente, ha ispirato romanzi
poesie e racconti, come anche dipinti e sculture; insomma, a fianco
degli alpinisti, si sono dedicati alla montagna anche scrittori,
poeti, pittori, scienziati. Nonostante, come dice bene Giardina, la
montagna sia il luogo del silenzio, è, in realtà, un luogo
estremamente ricco di "parole" e "pensieri". E' molto piacevole dopo
una indigestione di imprese alpinistiche, specie in periodi di
anniversari, di dispute tecniche e quant'altro sminuisce la montagna,
dopo i mefitici libri di Krakauer e affini, leggere la montagna dei
"classici", le loro poesie; non più quello che l'alpinista va a fare
in montagna, ma quello che la montagna suscita, ispira» - nella nuova
recensione letteraria di
Giovanni Busato vi presentiamo «un libro che non deve mancare
tra i libri di montagna della propria biblioteca; un libro scritto con
il cuore e non con chiodi e piccozze, uno spaccato culturale di tre
secoli che stimola la curiosità, la ricerca e lo studio»:
Andrea Giardina, Le parole
della montagna Escursioni
nelle vette letterarie.
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nota 135/03 del 02-09-03
ALPINISMO
2 settembre 2003.
Karakoram:
si è chiusa con il mese di agosto
la stagione nelle montagne pakistane. Anche quest'anno il K2 è
resistito all'assalto di numerose spedizioni provenienti da varie
parti del mondo (v. note
124/03 e
128/03). L'ultima
salita della «Grande Montagna» (Chogori) risale all'estate del
2001. Per il prossimo anno, cinquantenario della Spedizione Desio,
si stanno nel frattempo muovendo le forze italiane, rappresentate da
più di una spedizione (v.
K2 1954-2004 50 anni dopo l'Italia raddoppia). Gli exploit della
stagione in Karakoram parlano femminile. Dopo la doppietta
G1/G2 + Lhotse della basca Edurne Pasaban (v. nota
129/03) anche la
nostra Nives Meroi sfodera un trittico stupefacente. Avevamo
lasciato l'alpinista tarvisiana e i suoi compagni sulla vetta del
G1 il 26 di luglio. L'8 di agosto il terzetto è riuscito a
completare lo straordinario trittico raggiungendo gli 8047 metri del
Broad Peak: tre Ottomila in un colpo solo. Per Nives è il suo
sesto Ottomila, con il quale balza in testa nella classifica delle
donne in corsa sulle più alte montagne della Terra. Questo per gli
amanti dei numeri (che spesso dimenticano le esperienze),
amanti che già retrocedono la Meroi di un gradino avendo tra gli
Ottomila la vetta centrale dello Shisha Pangma, di qualche
metro inferiore rispetto alla sommità principale. Metri che potrebbero
essere una macchia nel palmares di chi rincorre tutti gli Ottomila,
come recentemente dichiarato da Silvio Mondinelli prossimo alla
partenza per la stessa incriminata montagna. Ma non tutti amano i
numeri (se da un lato abbiamo un Juanito Oiarzabal che ritorna
anche quest'autunno sul Cho Oyu per il suo 19° Ottomila che lo
porterebbe al primo posto superando Reinhold Messner ed
eguagliando Ang Rita Sherpa, chi di noi potrebbe dimenticare lo
stile e la ricerca alpinistica che Nives e i suoi compagni stanno
portando avanti da molti anni?) ...e seppur affascinati dalle
altissime quote, ci piace ricordare la positiva esperienza dei
padovani al battessimo di quota 8000 con il Gasgerbrum II:
Piero
Mioni, Francesco Cappellari e Zilio Leri, in vetta
alla montagna tra luglio e agosto in compagnia del genovese Armando
Antola e del comense Antonello Martines.
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nota 134/03 del 01-09-03
INTRAISASS
1 settembre 2003.
Settembre:
cosa è successo nel mondo dell'alpinismo durante il mese di agosto? Si
è mosso qualcosa (a parte qualche montagna delle nostre Alpi scossa
dal troppo caldo)? La redazione news di intraisass
riapre oggi i i classici lavori di scrematura notizie e messaggi per
potere compilare le note di alpinismo che già nei prossimi giorni ci
accompagneranno a scoprire i fatti salienti del mese appena trascorso.
In preparazione gli approfondimenti di alpinismo extraeuropeo con
qualche esclusiva come il racconto e le foto della recente salita
sulla parete Nord-Ovest del Nevado Pucahirca Norte (6046
m) da parte degli americani Carlos Buhler e Thaddeus
Josephson. Ma molte altre sono le novità previste per il mese di
settembre, dagli arretrati non pubblicati in agosto (nuove
recensioni letterarie e il nuovo
ritratto d'alpinismo),
ai non mai prevedibili contenuti letterari e artistici. Tra i nostri
sostenitori nuova entrata di
Ercole Sport, da sempre nostro consulente e fornitore delle nostre
spedizioni extraeuropee, da oggi tra i competenti promotori del nostro
progetto culturale. Sottolineiamo inoltre che comincia ufficialmente
da questa settimana la promozione e la distribuzione di intraisass2.
Il volume sarà distribuito in modo capillare - con buona probabilità
(siamo in trattativa con il distributore) - solo nelle librerie del
Triveneto. Nel resto d'Italia ci si appoggerà a poche librerie
specializzate. Per il momento, il modo più veloce, sicuro ed economico
per ricevere il volume è di seguire le indicazioni della
pagina intraisass2.
Nell'ultima decade di luglio abbiamo fatto un record di consegne
tramite le Poste Italiane tutte domiciliate senza alcun
problema. Dalla prima all'ultima. Ciò conferma la grande attesa per il
volume 2 e la qualità del servizio postale. Per chiudere e per bene
iniziare il nuovo mese vi invitiamo a leggere l'ultima
parte de Lo spigolo Vinci, di Gianni Fantini,
il racconto erotico-noir-alpinistico che ha scardinato le classifiche
di intraisass.it nel mese di agosto: «...Alex e Jacopo furono
chiamati una settimana dopo al commissariato di Polizia. Volevano
sapere cosa era successo su quello Spigolo. Il soccorso alpino aveva
notificato che c'era stato qualche cosa di strano nella dinamica
dell'incidente.[...] Il commissario non capiva un accidente di
montagna e considerava l'alpinismo uno sport idiota per
aspiranti suicidi. Qualche anno dopo per Natale arrivò ad Alex un
biglietto di auguri firmato da Antonia. Alex e Jacopo non sono ancora
tornati sullo Spigolo Vinci. Forse la prossima estate!».
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