In archivio una grande edizione di Oltre
le vette
E’ finita, con piena soddisfazione, la
settima edizione di Oltre le vette, metafore, uomini, luoghi della
montagna, la manifestazione organizzata dall’Assessorato alla Cultura
del Comune di Belluno con il sostegno economico di Regione Veneto e Banca
Unicredito. Un’edizione imponente, partita – e sembra lontano – il 26
settembre e conclusasi il 12 ottobre, con pochissimi momenti di
intervallo. Un’edizione che ha dovuto "convivere", e ne è stata solo in
parte condizionata, con due avvenimenti del calibro della visita del
Presidente della Repubblica Ciampi e dell’inaugurazione delle grandi
mostre sull’Impressionismo a Palazzo Crepadona.
Belluno in questo periodo è diventata
come e più degli altri anni meta quotidiana di visitatori delle mostre e
spettatori delle serate provenienti dal resto del Veneto, dal Friuli
occidentale, dal Trentino e, in qualche caso, addirittura dall’Emilia.
Oltre, ovviamente, ai molti che hanno raggiunto il capoluogo dal resto
della provincia. Un vero e proprio movimento turistico, insomma,
quantificabile in oltre ventimila persone, con un significativo riflusso
anche sulle attività economiche cittadine.
Un commento sui molti eventi di questa
settima edizione occuperebbe davvero troppo spazio, ma si possono almeno
citare il ciclo I pomeriggi del libro, con la presentazione di ben
otto novità editoriali, sempre seguito da un pubblico, anche quando non
numeroso, interessato e partecipe. Oppure le serate con i tre grandi
alpinisti ospiti di quest’anno – Wielicki, Larcher e Zak – con quest’ultimo
letteralmente costretto a ripetere per due volte il suo applauditissimo
show per un pubblico costretto negli spazi angusti dell’Auditorum, dopo il
trasferimento dal Teatro Comunale occupato per il Presidente Ciampi. O,
ancora, il convegno sulla letteratura e l’esplorazione, con personaggi del
calibro di Rigoni Stern, Corona, Mantovani, Michieli ad affascinare un
pubblico di giovani, il mattino, e di esperti il pomeriggio. E poi il
teatro, con lo spettacolo Nix, nivis..., con un grande Sandro
Buzzatti, e A me occorrono precipizi, con i sei attori della
compagnia Onda Teatro di Torino a incantare con la favola della nascita
dell’alpinismo il pubblico di Oltre le vette.
A proposito di alpinismo, davvero
successo ha avuto la serata dedicata all’Everest, nei cinquant’anni della
prima salita, con alpinisti, psicologi, tour operator e studiosi a parlare
delle motivazioni di chi tenta la scalata della montagna che in mezzo
secolo ha compiuto tutta l’evoluzione da mito da conquistare a moderno
prodotto di consumo. Serata, come diverse altre, magistralmente condotta
da Antonella Rossa, da quest’anno collaboratrice e presentatrice
"ufficiale" di Oltre le vette.
Per il cinema da segnalare la prima del
film Il postino di montagna, con soggetto di Dino Buzzati,
spettacolo che ha riunito al Teatro Comunale molti residenti a Colle Santa
Lucia o oriundi, e fra questi il sindaco del paese scelto dal regista
Alberto Baruffi per girare il suo cortometraggio. E, sempre per il cinema,
grandi applausi ha riscosso la proiezione dei film vincitori al
Filmfestival di Trento, primo fra tutti Your Himalayas, di Alberto
Inurrategi, il cui testo originale è stato tradotto dallo staff di
Oltre le vette, come per altre pellicole proveniente dall’estero,
mentre la traduzione è stata letta in diretta in sala dal bravo Alessandro
Rossi.
Potremmo parlare ancora della serata
dedicata a Piero Rossi, o della premiazione delle opere vincitrici del
concorso fotografico del Parco nazionale delle Dolomiti Bellunesi, o delle
mostre, visitate da centinaia – e per qualcuna, migliaia – di persone. Fra
queste, almeno un cenno merita la mostra di libri di montagna dedicati ai
ragazzi, esposizione allestita alle scuole elementari Gabelli e che ha
avuto un’importante partecipazione di giovani potenziali lettori con i
loro insegnanti. Da ricordare anche, per i molti apprezzamenti del
pubblico, l’esposizione dei disegni di Mario Crespan al Teatro Comunale, e
le tele del giovane pittore Dunio Piccolin, una sorpresa anche per molti
esperti. Preziose e apprezzate, inoltre, le stampe della mostra
proveniente dal Museo Civico di Bolzano Le dolomiti nelle antiche
vedute, le cui immagini hanno fatto da sfondo elegante a tutti gli
avvenimenti del Teatro Comunale.
E ancora, come negli anni precedenti ha
funzionato la collaborazione con altri enti ed associazioni, privati e
pubblici, che hanno trovato in Oltre le vette un’importante
occasione per manifestare il proprio lavoro e le proprie competenze.
Ricordarli tutti sarebbe lungo, ma proprio queste molte realtà, locali e
non, che operano nel campo della cultura della montagna e che
interagiscono con Oltre le vette sono una della chiavi del successo
della manifestazione.
Ma un dettaglio degli avvenimenti,
dicevamo, sarebbe troppo lungo. Resta la soddisfazione per una settima
edizione ricchissima di eventi (e forse una tale "abbondanza" sarà
difficilmente ripetibile) e per un pubblico in crescita costante, per una
città che per due settimane diventa davvero capocordata nazionale della
cultura di montagna.
^UP^