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 Scheda Nuovo Itinerario 
 

26 settembre 2003
Redazione intraisass
Alberto Peruffo

 "Caro Potente Mass"

Pala di San Martino
Parete Sud

Vorremmo dedicare questa pagina a un alpinista fuori dagli schemi e dai circuiti classici della pratica  e dell'informazione/disinformazione alpinistica, a una persona che in oltre trent'anni d'attività vanta un curriculum di esperienze in Dolomiti difficilmente eguagliabile e paragonabile. A un alpinista che se gli chiedi il perché del suo girovagare tra le montagne ti risponde che gli uomini grandi hanno altro da fare che salire verticali pareti.

E vorremmo intitolare la pagina estrapolando tre parole di una lettera privata di Ettore De Biasio in cui ci annuncia la futura guida sulle Pale di San Lucano, il luogo prediletto dal nostro alpinista, e dove si legge che «il caro potente Mass è ormai diventato saggio (oltre che essere sempre all'altezza)». Una guida su una delle zone più affascinanti e selvagge delle Dolo-miti dove Lorenzo Massarotto continua instancabile la sua personale ricerca aprendo anno dopo anno decine di itinerari.

L'occasione sono tre giorni passati assieme per risolvere uno dei molti itinerari che la sua mente continua a sfornare e che questa volta l'ha portato sulla zona meridionale delle Pale di San Martino. Naturalmente il nostro soffre di claustrofobia, è come un animale randagio (da avvicinare all'etimo randa, che vaga sull'«orlo»), e dopo una visita al Rifugio Pradidali gestito dal nostro amico Duilio Boninsegna, ci siamo ritrovati a guardare le stelle, prima e dopo la via.

Basta con le parole, altrimenti il Mass, che santo non è e non vuole e non vogliamo farlo diventare, ci tira le orecchie. Lasciamo parlare le immagini per svelare ai molti amici che ci chiedono di lui lo stile, l'azione e la fisionomia di un uomo che nonostante si sia già bevuto da qualche anno il mezzo secolo di prosperità non mostra cedimenti alla sua profonda passione per le montagne.


>> cliccate sulle immagini per ingrandirle <<

Cima: Pala di San Martino, Parete Sud
Zona: Pale di San Martino, DOLOMITI
Sviluppo: 750 m (disl. 600 m), diff.max VI, diff.compl. TD+, 15 (18) lunghezze
Primi salitori: Alberto Peruffo, Lorenzo Massarotto (alt.) il 21 settembre 2003
Materiale: utilizzati 1 chiodo di via (tolto), 4 alle soste (2 lasciati + 1 cordino sulla sosta della fessura sopra la Cengia Gialla).

Attacco: dal Rifugio Pradidali (o dal Rifugio Rosetta) per sentiero 702 (1h).

Discesa: per la complessa cresta NNE (2/3h fino al Pradidali).

Relazione
Si attacca sul canale che divide la Pala dalla Cima Immink, raggiungendo il catino ghiaioso (una volta sede di un ghiacciaio pensile) fino alla base della riga nera (3 tiri, IV, IV+, II). Si attacca a destra della riga nera, proseguendo con dirittura per 3 lunghezze (V+, V, IV+). Si obliqua decisamente a dx andando a prendere una serie di camini-fessure fino alla sommità del pilastro grigio che muore sulla Cengia Gialla (3 tiri, V, IV+, IV). Si attraversa a dx per due lunghezze fino a una nicchia da dove parte una fessura strapiombante (II, V). Due tiri in verticale (VI, V). Si traversa a sinistra su difficile placca, all'inizio di un pilastrino per poi obliquare a destra su un camino giallo e uscire, zigzagando, sulla cresta di vetta (3 tiri, V+, IV, III).

    Il Rifugio Pradidali sovrastato
da Cima Canali. Uno dei luoghi
più belli del mondo...
    Duilio Boninsegna, gestore
del Pradidali, in posa.
Sullo sfondo, il MASS, ancora non
ben identificabile, sbircia i tracciati
delle vie sulla Canali
    Il MASS, si sa, è claustrofobico,
dorme sempre sotto le stelle...
per godere gli annunci della nuova
prodigiosa alba
    Prime luci sul Sass Maór...
    ...e sul bozzolo ancora misterioso
del futuro MASS, l'homo dolo-mitico
    MASS sul primo tiro del
canale in comune con la Langes...
    L'inizio della fessura diedro a
destra della riga nera
    La meravigliosa roccia dei
tiri centrali
    Si comincia a intravedere il MASS,
molto in alto sopra l'attacco
    I camini/budelli prima della
cengia gialla
    A due terzi di via, sulla Cengia
Gialla non si vede via d'uscita.
Roccia insicura e strapiombi gialli
sembrano chiudere la continuità
di bella roccia fin lì incontrata.
Finché...
    ...il difficile inizio della via d'uscita:
una stretta fessura di ottima roccia!
    Sul pilastrino che porta all'uscita...
    Il MASS! Finalmente un timido
primo piano:
"Fatta Anca Questa"
    Il momento che appaga ogni fatica.
Il MASS si affaccia sull'Altipiano.
Sullo sfondo Il Cimon della Pala,
la Vezzana e molto altro...
1

 

 

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