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 SOCCORSO ALPINO 

15 setttembre 2003
Ermanno Salvaterra
Lettera del 12/09/03

 

Un soccorso singolare

Montagne del Trentino

 

Domenica scorsa, 7 settembre,  un mio amico e membro del soccorso alpino è venuto a trovarmi al rifugio e mi ha comunicato che oltre 100 pecore ed una capretta erano incrodate su di una cima a quota m 2850 circa.

Erano già stati con l'elisoccorso della Provincia di Trento a fare un sopralluogo. Qualcuno aveva detto di lasciar perdere o meglio di lasciarle al loro destino. Credo tu sappia quanto sono importanti gli animali per me e quindi subito ho chiamato il capo del soccorso alpino di Pinzolo e poco dopo mi ha richiamato per dirmi che la mattina successiva saremmo andati su a provare qualcosa. La mattina il tempo era pessimo e quindi non si è fatto niente. Hanno parlato di rimandare a più avanti ma io stavo male al pensiero di quelle povere bestie. Il martedì sono quindi salito da solo a piedi finché ho sentito il lamento di una capretta e quindi ho individuato un parte delle pecore smarrite.

A fatica le ho raggiunte ma nonostante l'impegno non sono riuscito a fare niente per farle scendere quindi con gli occhi pieni di lacrime sono tornato a casa ed ancora mi sono sentito dire che gli elicotteri erano impegnati fino a sabato e le previsioni del tempo si facevano brutte. Il problema dell'elicottero era importante per poter portare su tutto il materiale necessario: circa 500 metri di corde oltre al resto dell'attrezzatura. Sono tornato al rifugio ed al mattino mi sono permesso di telefonare in Provincia ed ho avuto la comprensione e l'appoggio della Dottoressa Berasi, se non sbaglio Assessore all'Ambiente. Al pomeriggio l'elicottero è passato a prendermi al rifugio e con altri 5 membri del soccorso fra cui il Capo Maffei Martino ci siamo fatti scaricare sulla parete.

Dopo alcuni tentativi abbiamo individuato un posto attraverso il quale saremmo potuti scendere con le pecorelle. Alle 19.30 un gruppetto di 14 erano finalmente molto più in basso a brucare l'erba. Ieri mattina sempre con l'aiuto dell'elicottero e dei bravissimi piloti insieme ad altri 5 del Soccorso, siamo tornati lassù e dopo avere traversato ed attrezzato con corde fisse quasi 400 metri di parete abbiamo cominciato a spingere il gregge verso la salvezza. Mentre gli altri continuavano con le pecore in due siamo scesi dalla capretta che con il suo belare, non simile ma uguale ad un lamento di un bambino, ci ha permesso di raggiungerla. Non riesco a descriverti i posti in cui quei poveri animali sono passati, molti dei quali a noi ci sono voluti tutti ferri di bottega per passare. Si è anche messo a nevicare e vedere gli animali scivolare era per me un cosa tristissima. Purtroppo negli oltre dieci giorni trascorsi da loro su quella montagna circa venti sono cadute dalla parete ma ieri sera con altre 84 pecore e la capretta siamo riusciti a raggiungere i pascoli. Sai, questo per me è stato sicuramente il mio soccorso più impegnativo e gratificante della mia vita. Sono anche molto contento che ho trovato persone molto sensibili anche nella nostra cara Provincia di Trento.

Ti mando un caro saluto, ciao Ermanno

 

     

        

      

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