INTRA I SASS - ALPINISMO - LETTERATURA - CINEMA - EVENTI - INCONTRI - STORIA...

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nota 202/03 del 23-12-03
 INTRAISASS  23 dicembre 2003.
Festività: con due recensioni - una strenna, l'altra storica - vi salutiamo dandovi appuntamento a subito dopo le feste. Molte novità sono in arrivo su tutti i fronti, dall'alpinismo... al nostro sito, alla libreria.
Recensioni
1. Le Vie del Cielo dei nostri sogni recensione di Flavio Faoro: «Ah, i libri strenna... Quei bei volumoni inutili, pesanti come il piombo e molto più costosi, grandi e imponenti in auspicata proporzione con l'effetto che vorremmo facessero su chi li riceve come ringraziamento o, scusate la parola, “ingraziamento”. Qualcuno lo abbiamo regalato tutti, dai, ammettiamolo, e qualcuno lo abbiamo pure ricevuto, forse. E poi? Sull'efficacia di quelli regalati non mi pronuncio, ma per quanto riguarda quelli ricevuti, beh... si sa, qualche minuto di entusiasmo e poi anni di oblio sugli scaffali, in bella mostra senz'altro, ma aperti ben di rado...»
(Vie del Cielo. Le più belle salite di cresta delle Alpi di Mario Colonel)
2. La Cima di Entrelor recensione di Mauro Mazzetti:
«La Cima di Entrelor, intesa come libro, si affaccia con rammarico e con rimpianto sulla vita dell'autore Renato Chabod. La cima di Entrelor, intesa come montagna, si affaccia pigramente e bonariamente su Rhemes, in valle d'Aosta. E' una vetta facile, alpinisticamente parlando: le difficoltà sono contenute, poco più che una escursione da effettuare quando non si ha niente di meglio di fare. Per questo motivo, Chabod non l'ha mai salita, attratto da ben altre montagne e da ben altre vie. L'ha quindi snobbata e messa in un angolo; almeno fino alla sua vecchiaia, ricolma di ricordi e di emozioni. Ed adesso, che l'energia del corpo sta venendo meno, egli non ha più la forza di salirla, e se ne dispiace...»
(
La Cima di Entrelor di Renato Chabod)
.

 

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nota 201/03 del 19-12-03
 ECOLOGIA e CULTURA  19 dicembre 2003.
Mountain Wilderness: pubblichiamo con un meditato anticipo il comunicato culturale che annuncia la manifestazione internazionale di Mountain Wilderness Italia "PROTEGGIAMO LE ALPI PATRIMONIO D'EUROPA - 8 GIORNI ATTRAVERSO IL TRENTINO PER LA CONVENZIONE DELLE ALPI". Nella settimana compresa tra domenica 15 e domenica 21 marzo 2004 si terrà in Trentino una manifestazione internazionale organizzata da Mountain Wilderness Italia con il patrocinio di CIPRA (Commissione Internazionale per la Protezione delle Alpi). «L'obiettivo sarà quello di diffondere informazioni ed attirare l'attenzione pubblica sui temi contenuti negli 8 protocolli della Convenzione per la Protezione delle Alpi [...]. Verranno riportati esempi di palese non adempienza al trattato presi dalla realtà trentina ed italiana in genere. Racconteremo come situazioni analoghe vengono gestite nelle altre nazioni d'Europa. Denunceremo la mancata applicazione della legge che proibisce l'eliski in Trentino Alto-Adige per introdurre il problema generale della motorizzazione in montagna. Parleremo del rapporto tra il mondo dell'alpinismo e la montagna...» - si legge comunicato culturale integrale.
Eco-Himal: è pronto in rete il nuovo sito di Eco-Himal, l'associazione di volontariato ONLUS creata per promuovere la difesa delle aree himalayane attraverso la cooperazione con le popolazioni che vi abitano. «L'idea di fondare Eco-Himal è nata durante il lavoro di ricerca antropologica in Nepal e in Tibet condotto da studiosi delle Università di Vienna, Cambridge, Oxford e del progetto italiano Ev-K2-CNR» si legge nella pagina di presentazione dell'associazione transalpina. Eco-Himal esiste infatti nei paesi alpini Austria, Italia e Svizzera. Dettagli in www.unimondo.org/ecohimal.


 

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nota 200/03 del 18-12-03
 ALPINISMO  18 dicembre 2003.
Himalaya: un breve aggiornamento dalle due spedizioni attualmente impegnate in progetti di ascensioni invernali su montagne di ottomila metri. Sul Lhotse la spedizione giapponese guidata da Noboru Onoe e il determinatissimo Osamu Tanabe è a buon punto sulla portentosa quanto pericolosa Parete Sud. Una squadra di tre giapponesi + sherpa hanno raggiunto e attrezzato la parete fino a 8300 metri, superando di molto il tentativo del 2001, sempre d'inverno e sempre con Osamu Tanabe come climbers leader, tentativo arenatosi a 7600 metri per via delle condizioni pericolose e del maltempo. Spostandoci leggermente più a Nord, sullo Shisha Pangma, la spedizione polacca che doveva avere come capo spedizione Krzysztof Wielecki (assente per problemi familiari) e che ha come ospite l'italiano Simone Moro, dopo essere giunta al Campo Base ha dovuto per il momento dare forfait, almeno per buona parte dei suoi componenti, compreso l'alpinista italiano. Un virus micidiale «che ci ha letteralmente disintegrato la salute e le forze. 5 su 7 componenti hanno febbre alta...» si legge nel sito del Simone nazionale, costretto a rientrare a Kathmandu. Davvero sfigato?! Paese, o meglio, montagna che vai, virus che trovi.
 CULTURA  18 dicembre 2003.
Rovereto:Cime tempestose. Della mente. Pittura e pensiero sulle vette: una sfida non sempre finita bene. Da Dürer a noi EVENTI / MART. Apre da domani a Rovereto «Montagna arte scienza mito» nell'interessante articolo di Fiorenzo Degasperi.

 

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nota 199/03 del 17-12-03
 RASSEGNA STAMPA  17 dicembre 2003.
Grignone: leggiamo con curiosità su La Provincia l'articolo Vie nuove. Invenzione di Balatti e Poletti sul ghiaccio della parete Ovest. Ecco la «Magic Line» del Grignone. Benigno Balatti guarda con occhio nuovo uno dei canaloni meglio conosciuti della Grigna.
Ortles + K2: sempre sulle pagine de La Provincia curate da Giorgio Spreafico apprendiamo le ultime novità sui protagonisti passati e futuri del K2: Un Natale senza limiti. Marco Confortola salirà l'Ortles con una statua [!]- Per 25 esperti di alpinismo la versione ufficiale di Desio ha ormai perso credibilità - Telethon dona le gambe a un sogno. Enrico salirà ai piedi dell'Everest.
Storia dell'alpinismo: pochi conoscono Lutz Chicken, medico e alpinista di Bressanone. Ce ne parla Augusto Golin nell'articolo Lutz, vita in verticale. Chicken, da Bolzano all'Himalaya, tutto d'un fiato. ALPINISMO Presentata la biografia di un protagonista di 7 anni in Tibet (Alto Adige) in occasione della presentazione del libro "Durchs Jahrhundert - Mein Leben als Arzt und Bergsteiger".


 

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nota 198/03 del 15-12-03
 CULTURA  15 dicembre 2003.
Trento: si è svolto lo scorso fine settimana presso la sala conferenze del Centro Congressi Panorama, a Sardagna (TN), il V Convegno Internazionale "Matriarcato e Montagna: la montagna è donna", ideato dall'antropologa Michela Zucca. «Tra le relazioni più applaudite, nell'affollata sala conferenze del Centro Multipolare per lo Sviluppo Sostenibile, quella del Direttore Generale del Club Alpino Italiano, Paola Peila, sul tema "Il CAI: donne che vanno in montagna". Al Convegno è intervenuta fra l'altro il vice presidente della Provincia Autonoma di Trento Wanda Chiodi...» si legge nel comunicato stampa LA MONTAGNA VISTA/VISSUTA DALLE DONNE dove è riportato un riassunto dell'intervento di Paola Peila. Dell'importante due giorni trentina siamo in attesa di un resoconto dalla nostra inviata speciale, Paola Lugo, già nostra collaboratrice nella rubrica Le recensioni letterarie di intraisass e curatrice di due nuovi e singolari spazi della nostra libreria: GRANDI VIAGGIATRICI e GRANDI SCRITTRICI. Uno spazio tutto femminile per orientarsi nel grande oceano di libri dell'attuale panorama librario italiano. LA CASA DI GIOVANNI cercherà di creare selezionati "laghi di interesse"...
Vicenza: domani sera, 16 dicembre ore 21, all'Auditorium Canneti continua l'intensa stagione dei Martedì del CAI con La Scala dei Sogni  di Marco Anghileri. Così cita il finale del foglio informativo: «Oltre a belle immagini di montagna, [l'alpinista lecchese] entrerà in dialogo con se stesso focalizzando aspetti interiori e morali del vivere la montagna, evidenziando inoltre il lato più umano dell'alpinista a cospetto di forti esperienze verticali».
 ALPINISMO  15 dicembre 2003.
Nepal: dopo la chiusura internazionale della settimana scorsa è turno dei britannici di fare capolino tra le nostre news di alpinismo extraeuropeo. Nick Bullock è riuscito a tirar fuori una nuova linea sull'inviolata parete Nord del Teng Kangpoche (6500 m, v. foto1!, foto2!!) nella regione del Khumbu. L'ultima parte della via, deviando dalla linea originaria, più difficile ma impercorribile per le pessime condizioni del tempo, Bullock l'ha percorsa in solitaria, spostandosi sul settore orientale della parete Nord e sbucando sulla cresta Est. La cima non è stata raggiunta. Due tentativi di tracciare una linea diretta sulla parete Nord erano stati fatti con i compagni Al Powell e Jules Cartwright nei giorni precedenti, avversati da condizioni pericolose e malesseri vari.
Sichuan: nell'oramai ambita regione cinese la coppia inglese Roger Payne e Julie-Ann Clyma hanno salito nei primi giorni di novembre il Monte Grosvenor, affascinate montagna vergine di 6376 metri. I due alpinisti hanno salito un canale di misto sul versante settentrionale accedendo alla lunga cresta Ovest (v. foto).

 

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nota 197/03 del 12-12-03
 ALPINISMO  12 dicembre 2003.
Groenlandia: ricco reportage fotografico dell'ultima impresa facente parte dell'ambizioso "Russian Extreme Project". Momenti della salita (e della discesa con il paracadute!!) sull'affascinante parete Ovest del Nalumasortoq, nel Tasermiut Fjord. Da notare le IN-credibili fotografie dell'alpinista impegnato a posizionare un friend in una difficile fessura. Com-ple-ta-mente capovolte. Di 180°! Capovolgimento che nulla toglie alla grande salita dei russi, ma qualche piedistallo (almeno quello dello schermo) alla redazione della rivista. E attenzione. Ruotare le fotografie è uno stratagemma spesso usato pure dalle riviste italiane, anche recentemente. Occhio in bolla... O meglio, a piombo!
Patagonia: il 4 dicembre Stefan Glowacz e Robert Jasper sono riusciti a raggiungere la vetta del Murallòn, una delle cime più remote della Patagonia meridionale. La vetta della montagna, celebre per il tentativo del grande esploratore-alpinista inglese Eric Shipton, fu raggiunta da una spedizione italiana, guidata da Casimiro Ferrari nel 1984, che affrontò il difficile Pilastro Nordorientale. Da ricordare che Casimiro Ferrari fece ben tre viaggi a vuoto prima di riuscire a trovare la desolata montagna. I due alpinisti di lingua tedesca hanno salito il Pilastro Settentrionale tracciando una via lunga 1000 metri con difficoltà di misto (7+/M8). Sicuramente una grande avventura. Dettagli sul sito di Robert Jasper.
Nuova Zelanda: ci spostiamo di un altro bel passo sull'emisfero australe per segnalare il grave incidente accaduto sul Mount Cook, la cima più alta della Alpi Neozelandesi. Quattro alpinisti lettoni sono stati trovati morti sulla via che porta alla vetta. Non si sa se stavano per salire o per scendere, il fatto strano è, secondo le voci dell'articolo apparso sul New Zeland Herald, che erano tutti legati insieme. Due dei componenti del gruppo erano padre e figlia. E non un padre lettone qualsiasi, ma Teodors Kirsis, l'alpinista più esperto della Lettonia con all'attivo salite all'Everest e al Dhaulagiri e fresco della Kosciuszko-version (che prevede la salita della del Monte Kosciuszko, 2228 metri in Australia, al posto della Piramide Carstensz) delle Seven Summits.

 

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nota 196/03 del 11-12-03
 INTRAISASS  11 dicembre 2003.
Recensioni letterarie: «Canalone Hornbein: quante volte, leggendo le cronache dell'Everest, abbiamo incontrato il nome di questo couloir sul versante settentrionale, un verticale budello di ghiaccio che sale dalla ripida parte fino quasi alla vetta. Il nome gli è stato attribuito dopo la prima salita effettuata nel 1963 (altro anniversario, fra l'altro) da parte degli americani Thomas Hornbein e Willi Unsoeld, due determinati alpinisti della spedizione statunitense guidata da Norman Dyhrenfurth, spedizione che, fra l'altro, raggiunse la vetta anche dal Colle Sud, con quattro scalatori. Era l'epoca in cui il successo di una spedizione si misurava con il raggiungimento della cima anche di uno solo dei partecipanti, ritenendo la scalata un'impresa corale alla quale tutti davano, con il proprio impegno, il contributo determinante alla vittoria...» - Flavio Faoro così introduce l'ultima novità in casa CDA&Vivalda Everest, Cresta Ovest di Thomas F. Hornbein. Con l'occasione della nuova recensione informiamo i nostri lettori che tutti i titoli riportati nella rubrica Le recensioni letterarie di intraisass si possono trovare nella nuova libreria LA CASA DI GIOVANNI, con collane editoriali integrali come già accennato nella nota 193/03. Per il momento non attiviamo la libreria online se non per i numeri di intraisass1 e 2 e invitiamo invece i lettori a visitare personalmente la nostra libreria. Agevolazioni particolari per tutti gli amici che giungono da fuori città, prima fra tutti un'esposizione libri di montagna che già ora possiamo affermare tra le più ricche del Triveneto. Vi aspettiamo.

 

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nota 195/03 del 10-12-03
 DOCUMENTARI  10 dicembre 2003.
Vicenza: questa sera alle ore 20.30 (vedi manifesto) presso la Fiera di Vicenza sarà presentato in prima visione il film della spedizione vicentina: "EVEREST... CINQUANT'ANNI DOPO!". La serata organizzata dal FAI (Fondo per l'Ambiente Italiano) oltre al film prevede un intermezzo canoro del Coro ANA di Vicenza. Dettagli sull'articolo Everest, un documentario vicentino (Il Giornale di Vicenza). Da sottolineare la proiezione di un documentario inedito della spedizione Monzino 1973, che portò per la prima volta alpinisti italiani sulla «cima del tetto del mondo. Sulla vetta salirono fra gli altri anche un vicentino, l'alpino Mirko Minuzzo, da tempo residente ad Aosta ma originario di Vallonara di Marostica».
 CRONACA  10 dicembre 2003.
Abruzzo: sulle pagine di tutti i quotidiani l'epilogo tragico dell'escursione sul Pizzo di Moscio (Monti della Laga). Ecco alcuni articoli: Persi per 50 ore nella neve. Due in salvo, il terzo muore (Corriere della Sera) - «E' morto per la nostra salvezza» (La Stampa).
 POLITICA  10 dicembre 2003.
Nepal: appena rientrato dal Nepal ci scrive Gianni Tamiozzo del Parnasssius Apollo Club Trekking: «Il Nepal è sempre particolarmente suggestivo anche se gli ultimi sviluppi della guerriglia maoista non fanno molto discutere nella cronaca quotidiana. Riportiamo queste informazioni (v. comunicato stampa) non perché vogliamo sostenere una parte, ma perché a causa della censura della stampa nel Paese, le versioni dei fatti si riducono ad una sola, quella governativa. Queste notizie sono già riportate da una nostra amica la Dott. Silvia Del Conte che da alcuni anni segue con molta attenzione i "Diritti Civili" di questo enigmatico Paese dell'Himalaya. Le versioni sono contrastanti da quelle poche ufficiali delle Agenzie di Stampa che attingono dalle fonti governative. Vi consigliamo di leggere il testo integrale per capire la situazione politica e gli aspetti sociali di un paese tra i più poveri del mondo e dove la democrazia è stata soppressa». Un chiaro invito a leggere il comunicato stampa di Silvia Conte (Apeiron onlus, Baluwatar, Kathmandu - Nepal).

 

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nota 194/03 del 09-12-03
 RASSEGNA STAMPA  9 dicembre 2003.
Incidenti: nel primo fine settimana di neve e freddo molti sono gli incidenti che hanno coinvolto alpinisti, specie in Dolomiti. Sabato quattro giovani di Sesto Pusteria sono scivolati nell'ultimo tratto di un canalone che porta alla cima dei Tre Scarperi. In Operato uno degli alpinisti (Alto Adige) si apprende che uno degli sfortunati protagonisti è in prognosi riservata. Sulle Piccole Dolomiti, forse complici le particolari condizioni ambientali che avevano visto venti di scirocco alternarsi a temperature molte rigide, un altro giovane alpinista è stato coinvolto in uno scivolone, questa volta mortale, lungo il Vajo Centrale del Plische. Difficili le operazioni di soccorso ed « è morto dopo una scivolata di trecento metri sotto gli occhi della fidanzata» si legge in Trentenne muore sul Carega e in È stato tradito dal ghiaccio (L'Arena). Soccorso invece non voluto da parte di un alpinista/escursionista padovano che stava tranquillamente «svolgendo senza intoppi il programma che si era prefisso con il bivacco e l'ascensione»: Sesto. Grande operazione dopo l'allarme nella zona delle Tre Cime di Lavaredo. Bivacco con 20 gradi sotto zero. Ricerche affannose, trovato l'alpinista. Un padovano rintracciato ieri mattina fra il Comici ed il Popera (Alto Adige).

 

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nota 193/03 del 03-12-03
 INTRAISASS  3 dicembre 2003.
Redazione: giorni di trasloco della redazione con computer da verificare e sistemare. Ricominceremo i lavori al sito martedì 9 dicembre, dopo il ponte dell'Immacolata che ci vedrà impegnati nell'apertura della libreria. Sabato apriremo le porte de LA CASA DI GIOVANNI, per un primo periodo di rodaggio. Stiamo facendo di tutto per avere la produzione integrale di tutte le case editrici di montagna, così da poter offrire uno spazio espositivo ai molti volumi che raramente escono dalla polvere dei magazzini se non per esplicito ordine fatto dai lettori. Già dai primi giorni sarà possibile trovare esposti argomenti completi dei cataloghi delle seguenti case editrici: CDA&Vivalda, Tararà, Versante Sud, Cierre, Nuovi Sentieri, Priuli&Verlucca, Athesia e altre in arrivo tra oggi e domani...
Milano: tra un editore e l'altro, domani sera faremo la prima replica delle STANZE DI INTRAISASS a Grezzago presso la Biblioteca Multimediale Memex, via Roma 10, alle ore 21 (info 02.92010139). La serata fa parte del ciclo PAROLE FUORI DAL COMUNE organizzato dal Sistema Bibliotecario Vimercatese. Parteciperà l'attore Nicola Brugnolo e sarà occasione per trovare il secondo volume di intraisass ancora non distribuito nella provincia di Milano (capoluogo compreso).
 ALPINISMO  3 dicembre 2003.
Jean-Christophe Lafaille: per chi sa il francese segnaliamo un bell'articolo comparso ieri su Le Monde dal titolo Jean-Christophe Lafaille repart sur la route des "8 000". L'alpinista francese racconta i tragici momenti che l'hanno visto a un passo dalla morte durante la discesa dal Broad Peak, questa primavera, stagione che lo ha visto portare a termine un prestigioso trittico himalayano.

 

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nota 192/03 del 01-12-03
 INTRAISASS  1 dicembre 2003.
Redazione: come annunciato nella nota 176/03 il mese di novembre ha preparato la strada per l'estensione del nostro progetto. Non solo motivi di sopravvivenza ci spingono a questo nuovo passo. Non occorre spiegarlo ai nostri fedeli lettori. Ciò che ci spinge ad andare oltre è un fatto, una pulsione condivisa. Stiamo dunque per aprire la nostra nuova libreria in Corso Matteotti 41, a Montecchio Maggiore (VI), sulla strada che porta alle Piccole Dolomiti. Chi di voi esce dall'autostrada per andare a Recoaro o giunge da Vicenza per imboccare le Valli dell'Agno e del Chiampo troverà la nostra libreria/redazione lungo la strada, in centro paese, a 100 passi, non 15000 (ricordate uno dei casi letterari dello scorso anno scritto dall'autore vicentino Vitaliano Trevisan, I quindicimila passi) dalla Chiesa di San Pietro, con parcheggio sempre libero. Il nome della nuova libreria, LA CASA DI GIOVANNI, andrebbe invece sì un po' spiegato. Almeno per dare appiglio alle molte ipotesi dei nostri amici. Giovanni era nostro [mio] nonno. Ricordate la nota 139/03. Il «Reggimento parte all'alba» volevamo dire con le parole di Buzzati e concludevamo con le parole di LeRoi Jones My grandfather was a big man - Mio nonno era un omone grosso... Ecco, il nonno ci ha lasciato un pezzo di casa dove già lavoravamo per tenergli compagnia, un pezzo che fu tra i negozi più antichi del paese e che ora - per portare memoria (chi non lo conosceva in paese... il nonno aveva visto 94 primavere) e omaggio - riapriamo con un nome generoso di segni e familiarità. Ma Giovanni potrebbe anche essere l'Acer protagonista dell'editoriale che apre intraisass2, «Il corrispondente e la ringhiera», o il soldato semplice Giuanin de Il Sergente nella neve di Mario Rigoni Stern che finalmente è "tornato a baita", o il futuribile Giovanni Lobokosky, personaggio semi-veneto oramai prossimo all'uscita dall'anonimato della nostra fantasia letteraria. Insomma, LA CASA DI GIOVANNI sarà un luogo di memorie e sperimentazioni. Da sabato prossimo, se le cose vanno per il verso giusto, dovremmo aprire le porte al pubblico. Perciò pure questa settimana sarà sull'onda polverosa del mese di novembre. Con la redazione in caduta libera (verso il piano terra terra) e la libreria in ri-animazione. Non abbandonateci e chi passa dalle nostre parti sarà il benvenuto. Al momento vi affidiamo il primo provvisorio link a LA CASA DI GIOVANNI, casa, anch'essa, che tenteremo di imbrigliare tra la rete.
 STORIA E ALPINISMO  1 dicembre 2003.
Gino Soldà: non a caso scriviamo Storia E Alpinismo, quasi richiamando il recente libro di Alessandro Pastore. Da Il Giornale di Vicenza di ieri abbiamo ripescato e rimesso in rete un interessane articolo di Claudio Tessarolo che svela uno degli aspetti meno conosciuti del celebre alpinista di Recoaro, Gino Soldà, in arte "Comandante Paolo": «Voleva uccidere il Duce. Gino Soldà era uomo che sapeva ben coniugare le idee con l'azione. Ci aveva riflettuto a lungo: eliminando Mussolini avrebbe posto fine all'agonia di un regime che aveva portato l'Italia alla rovina. Le sue imprese alpinistiche, esaltate dai fascisti prima e durante la guerra, gli consentivano una certa libertà di movimento e una buona entratura fra i gerarchi della Repubblica di Salò. Avrebbe potuto così avvicinare il duce, che conosceva personalmente, senza destare sospetti e mettere in atto il proprio progetto» in Grande alpinista, partigiano indomabile. Quando Soldà voleva uccidere il Duce. Aveva la stima dei gerarchi, non gli riuscì l'impresa e lottò nel battaglione Valdagno (Il Giornale di Vicenza, 30/11/2003, LIBRI/1 I documenti del Comandante "Paolo" recuperati da Bepi Magrin).

 

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nota 191/03 del 28-11-03
 RASSEGNA STAMPA  28 novembre 2003.
Ambiente: - «Salviamo il ghiacciaio del Kilimangiaro. [...] La protezione di plastica isolante non risolverà il problema, la neve continuerà a sciogliersi. Ma molto più lentamente e ciò permetterà di fare rinascere le foreste alle pendici del vulcano che negli ultimi decenni sono state deturpate e ridotte a semi-savana dall'incuria dell'uomo» [...] E' la risposta più fantasiosa, ma anche inquietante [...] di Euan Nisbet, scienziato originario dello Zimbawe e oggi ricercatore presso l'Istituto di Geologia all'Università di Londra - si legge nell'agghiacciante articolo di Lorenzo Cremonesi «Teli di plastica per salvare il Kilimangiaro». I ghiacciai rischiano di scomparire: progetto per rallentare lo scioglimento della neve (Corriere della Sera).
Italia/K2: più riduttivo e semplicistico l'articolo Ma quanto traffico sul K2 di Sandro Mangiaterra apparso in questi giorni su Panorama.it, dove tuttavia emergono dati oggettivi che invitano alla riflessione (curiose l'entità del budget, la sua suddivisione e le quote/quantità del trekking) e un incipit letterario con effetto boomerang (il cognome del ragioniere, a mo' del Pinco Palla di turno, fu in realtà di un grande alpinista lombardo).

 

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nota 190/03 del 27-11-03
 CULTURA  27 novembre 2003.
Torino: importante appuntamento domani alle ore 18 presso la Biblioteca Civica A. Geisser, Corso Casale 5 - Parco Michelotti. Sotto l'egida MONTAGNE IN CITTA' incontri fra teatro e letteratura di montagna sarà presentato il progetto speciale Mattia Zurbriggen con Ombretta Zaglio, regia Irina Favaro, testi a cura di Ombretta Zaglio, Irina Favaro, Carla Reschia, elaborazione immagine e sviluppo multimediale Simone Galiano, Irina Favaro. Per saperne di più sul progetto curato da Onda Teatro, Nonsoloteatro, Teatro del Rimbalzo entrate nel comunicato culturale.
 POLITICA  27 novembre 2003.
Erba: nell'articolo di Giorgio Spreafico leggiamo Oreste Forno lancia «Summit for peace» con un omaggio al Papa. Un progetto nato in terra lariana vuole portare il suo messaggio in ogni continente con alpinisti di tutta Italia. La pace scala le cime del mondo (La Provincia di Lecco).
Parole Verticali: per rivangare sui fatti di guerra delle ultime settimane prendiamo tra le mani I copi di Romano Pascutto, poesia dialettale (con traduzione) che avevamo preparato per la serata del 18 novembre, poi tenuta in serbo. L'immagine di sfondo è tratta dalla Stanza 4 di intraisass, fotografie di Alessandro Pianalto.

 

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nota 189/03 del 26-11-03
 INTRAISASS  26 novembre 2003.
Tre romani e una corda di Paolo Diotallevi
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Nuova entrata nella sezione RACCONTI D'ALPINISMO - EUROPA.
«Giugno di una estate di tanti, tanti anni fa. Siamo tre giovani ragazzi, io Attilio e Mino. Obiettivo: massiccio del Gran Sasso, Vetta Occidentale, parete Est. Via SUCAI, 350 metri di camini e placche, mediamente 4° grado, con passaggi di 5°-. Partiamo un sabato pomeriggio alla volta di Campo Imperatore, allegri e baldanzosi. Cioè loro allegri e baldanzosi, io invece fingo soltanto di esserlo, dato che so che sarò il capocordata per tutta la via e come al solito ho il mio bravo sorcio nello stomaco...» - il nostro nuovo autore, il medico di Roma Paolo Diotallevi, ci racconta una storia di molto anni fa. Tre giovani alpinisti si avventurano su una grande classica del Gran Sasso, ma le cose non vanno come dovrebbero andare. Al ritorno ad attenderli ci saranno i Carabinieri... e una riflessione sull'alpinismo, scritta col senno di poi e il disincanto della maturità.
 CINEMA  26 novembre 2003.
Canada:  nel link i vincitori del Kendal Mountain Film Festival. Il Gran Premio a Touching the Void, il film diretto da Kevin MacDonald ispirato al best-seller di Joe Simpson tradotto in italiano con il titolo La morte sospesa, la magistrale storia autobiografica dell'incidente sulla Siula Grande (6536 m), Ande Peruviane, nel 1985.

 

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nota 188/03 del 25-11-03
 ALPINISMO  25 novembre 2003.
Himalaya: è arrivata in questi giorni sulla stampa anglosassone la notizia della prima salita integrale della Cresta Sud-Ovest dell'Annapurna III (7555 m). Protagonisti i britannici Kenton Cool e Ian Parnell accompagnati dall'americano John Varco. Sette giorni per salire e tre per scendere lungo una cresta che è risultata più facile del previsto ma molto insidiosa per il pericolo di ghiaccio sospeso e per l'estrema friabilità della roccia. Il trio ha adottato lo stile alpino, se non per un tratto dell'iniziale sperone roccioso rimasto attrezzato con delle corde fisse durante una ritirata di un precedente tentativo (spedizione slovena, ottobre 2000).
Ricordiamo che l'Annapurna III (foto 1, foto 2) fu salito per la prima volta 25 anni fa da una spedizione italiana che portò in vetta il lombardo Giorgio Brianzi, il veneto Piero Radin e i valdostani Pino Cheney e Luigino Henry. Quest'ultimo, correva l'anno 1977, precipitò in discesa sotto gli occhi increduli dei compagni mentre scendevano dal colle a 7000 metri. Da lì iniziò l'odissea di Piero Radin coinvolto nell'incidente e miracolosamente sopravvissuto a uno dei salvataggi più difficili e lunghi che si ricordano nelle montagne himalayane. Da segnalare il recentissimo tentativo fallito di ripetere la via degli italiani da parte di Rudy Buccella, Giorgio Passino e Pierpaolo Role, guide alpine di Courmayeur partite i primi di ottobre di quest'anno per rendere omaggio a Luigino Henry nel venticinquesimo della sua morte (v. diario della spedizione da dove è stata tratta la foto del colle).

 TURISMO  25 novembre 2003.
Ferrata Sandro Pertini: nei giorni scorsi sulle pagine dei quotidiani del Trentino Alto Adige si trovavano le prime righe scritte in merito alla discussa quanto improvvisa costruzione di una ferrata dedicata a Sandro Pertini. Su Alto Adige di oggi infuria la polemica: Dannoso pedaggio al turismo. Hainz ed Eisendle sono concordi: è ora di finirla LE REAZIONI Due grandi alpinisti sono indignati - MESSNER È STUPEFATTO «Il primo contrario sarebbe stato Pertini. Lui amava la natura».

 

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nota 187/03 del 24-11-03
 INTRAISASS  24 novembre 2003.
Redazione: novembre è il mese della polvere, dei morti, dei progetti andati e venuti, nel bene e nel male. E' difficile ricominciare dopo la serata di martedì che ha rimestato qualche sacco di questa polvere. Ed è per questo che potremmo riservare una sorpresa per tutti, specie per coloro a cui non abbiamo potuto rispondere singolarmente e che "costringiamo" a seguirci. Pazientemente. Per dare un cenno alla serata e alle cinque stanze presentate a Vicenza, stanze che qualche buon geometra del Nordest non ha esitato di archiviare come condominio (termine, in origine, suggestivo), si è dibattuto molto in varie sedi se il tutto sia stato un fatto/modo/evento unico o non unico, se fosse lecito o non lecito fare saltare sulla scena un esercito di personaggi senza che ci fosse un Pippo Baudo pronto e capace di esercitare l'arte promiscua dello spettacolo e del distacco. Un dibattito che continueremo a in/seguire. Vorremmo nondimeno rilanciare la posta e invitare coloro che non hanno potuto assistere alla presentazione e ne parlano come ci fossero stati o coloro che vogliono ri/vederla concentrandosi solo sul fatto artistico (o pseudo che sia: le «cinque stanze»!), con le auspicabili migliorie tecniche del dopo e senza la presenza assillante dei molti personaggi importanti (la sola cosa per cui avevamo chiamato la presentazione unica), di farsi avanti, di scrivere a redazione@intraisass.it. Ci si può organizzare, l'attore teatrale Nicola Brugnolo ha dato disponibilità per delle repliche. Vi terremo aggiornati dove e quando, se succederà. Per chi invece si diverte ad abbaiare, magari sotto mentite spoglie, gli ricordiamo che la prima stanza, la prima poesia, l'ultima di intraisass1, era per lui, solo per lui. E martedì sera, se l'è sorbita, tutta, inconsapevolmente. Da gran signore ;-)
Ci aggiorniamo a domani.
In Galleria una nuova immagine (
versione esplora dettaglio) di Mario Crespan: la Spiza.

 

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nota 186/03 del 20-11-03
 INTRAISASS  20 novembre 2003.
Redazione: con tre immagini della presentazione di martedì 18 novembre vi diamo appuntamento a lunedì prossimo per ricominciare i nostri quotidiani aggiornamenti.


Monte Bianco - Loris De Barba (STANZA 5 e copertina intraisass2)


Tibet, altipiani di luce - Paolo Seraglio (STANZA 3)


Esterni di redAzione - Alessandro Pianalto (STANZA 4)

 

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nota 185/03 del 13-11-03
 
INTRAISASS  13 novembre 2003.
Redazione: per meglio preparare l'appuntamento di martedì 18 novembre l'aggiornamento delle news sarà interrotto per circa una settimana.
Dettagli della serata e mappa per arrivarci a seguire dell'immagine di Alessandro Pianalto.

La serata di martedì 18 novembre si preannuncia molto particolare e ricca di arte, alpinismo e avventura. Abbiamo composto cinque cortometraggi utilizzando innovative tecniche di composizione digitale e coniugando fotografia, pittura, alpinismo e parole. Sarà come assistere a una rappresentazione teatrale, a un cinema e a un concerto nella stessa sera. In altre parole una serata d'alpinismo e cultura sui generis a cui hanno già dato adesione quasi tutti gli autori del secondo volume (l'80% finora!), mentre ospiti speciali quali autori del primo volume e di intraisass.it hanno assicurato la loro presenza in sala, a partire da Manrico Dell'Agnola, Lorenzo Massarotto e molti altri. Esporranno gli artisti Piera Biliato, Maurizio Camposeo, Mario Crespan, Loris De Barba e Alessandro Pianalto. Voce recitante l'attore teatrale Nicola Brugnolo. Immagini di alpinismo dal Tibet, Pakistan e Alpi.
Regia di Alberto Peruffo.
Mappa: segui il link (oppure seleziona Levà degli Angeli - VI su www6.mappy.com) ovvero domanda per il Teatro Olimpico (L'Auditorium Canneti fa parte dello stesso complesso edilizio), al termine orientale di Corso Palladio. Ampio parcheggio a due piani (PARK CONTRA' CANOVE VECCHIE
) a un centinaio di metri dalla sala.

 

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nota 184/03 del 12-11-03
 ALPINISMO  12 novembre 2003.
Dolomiti: «Oltre a fare la guida in giro per le Dolomiti ho ripetuto con amici alcune belle vie, tra cui anche il mitico Diedro Casarotto allo Spiz di Lagunaz, che mi avevate consigliato in primavera a Trento. Davvero una stupenda salita, lungo una delle architetture più singolari e suggestive che io abbia visto nelle Dolomiti! Vi mando inoltre le relazioni di quattro vie nuove, tracciate con amici gardenesi. Si tratta di quattro salite brevi ma molto intense («intense come una schioppettata» per usare un termine di Tita Piaz)...» - indovinate chi ci sta scrivendo? Nientemeno che Ivo Rabanser, la guida di Santa Cristina in Val Gardena, tra gli autori di intraisass2 e tra i protagonisti della serata di martedì 18 novembre a Vicenza. Per sapere che cosa ha combinato Rabanser questa estate nelle Dolomiti di casa insieme con i suoi forti compagni gardenesi entrate nella nuova pagina extra di intraisass. Un breve reportage fotografico e relazioni per i nostri lettori.
 CULTURA  12 novembre 2003.
Milano: come già appreso dal comunicato culturale del 28 ottobre, sottolineiamo l'importante incontro di domani 13 novembre, ore 18:30, al Centro Culturale Svizzero – Pro Helvetia, Via Vecchio Politecnico 1/3 (Piazza Cavour). Silvio Montanaro e Andrea Bocchiola presenteranno Le montagne del sapone, documentario video con musiche originali del maestro Giovanni Guaccero. Seguirà un incontro dibattito con gli autori e i filosofi Prof. Carlo Sini (ordinario di filosofia teoretica all'Università degli Studi di Milano ed accademico dei Lincei), Prof. Lucio Saviani (Istituto per gli studi filosofici di Napoli) e con il Prof. Michael Jakob (Università di Ginevra e direttore della collana «di monte in monte» per la casa editrice Tararà). Per una scheda degli autori e un approfondimento del progetto entrate sul nostro comunicato culturale.

 

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nota 183/03 del 11-11-03
 ALPINISMO  11 novembre 2003.
Pakistan: ricollegandoci alla nota di ieri, in prospettiva della celebrazione del cinquantenario della salita al K2, è ormai ufficiale l'annuncio fatto dal governo pakistano di ridurre del 50% le royalties per le cime al di sopra dei 6500 metri. Al di sotto di questa quota invece l'accesso alle montagne è libero dalle ingombranti tasse governative. Ricordiamo che rientrano in quest'ultima categoria splendide montagne ancora da salire o altre già salite e di grande fascino come le celebri Torri di Trango. Tariffe agevolate pure per le spedizioni interessate a più di un ottomila nella stessa stagione. Dettagli su richiesta nel sito dell'agenzia www.focusworldexpeditions.com.
Lutto: ha lasciato molti amici e un profondo ricordo di sé Alberto Busettini, il "Buse", l'alpinista tarvisiano deceduto domenica sul Gran Sasso. Lo ricordiamo compagno di Nives Meroi e Romano Benet nella prima invernale del Pilastro NE del Mangart e in molte altre avventure extraeuropee. Alcune parole degli amici sull'articolo de Il Gazzettino: Busettini, una tragedia inspiegabile.


 

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nota 182/03 del 10-11-03
 CULTURA  10 novembre 2003.
Trento: «In archivio l'anno dell'Everest ora i riflettori si spostano sul K2, “l'ottomila degli italiani”. E sarà proprio il Filmfestival internazionale della Montagna Esplorazione Avventura “Città di Trento”, la più antica rassegna cinematografica mondiale dedicata al cinema di alpinismo, avventura, esplorazione, ad aprire ufficialmente le manifestazioni dedicate al cinquantenario della prima salita del K2, montagna riportata anche nella locandina dell'edizione 2004 (una foto del 1909 di Vittorio Sella).
La 52° edizione della rassegna promossa dal Club Alpino Italiano e dal Comune di Trento nel 1952 e, più recentemente, anche dal Comune di Bolzano, si svolgerà dal 2 al 9 maggio 2004.
Il nuovo Regolamento 2004 è già disponibile e scaricabile insieme alla scheda di partecipazione sul sito internet ufficiale del Filmfestival www.mountainfilmfestival.trento.it. Sono numerose le novità introdotte dalla Direzione del Festival nel Regolamento 2004...» - nel comunicato stampa di Marco Benedetti con in anteprima la nuova locandina per l'edizione 2004.


 

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nota 181/03 del 07-11-03
 INTRAISASS  07 novembre 2003.
Parole Verticali: con una poesia dialettale di Giacomo Ca' Zorzi, in arte Giacomo Noventa, chiudiamo questa difficile settimana. Perdonate se è poco... In verità non lo è.
Da oggi in rete la bozza del manifesto della serata di martedì 18 novembre a Vicenza. Non abbiamo ancora avuto il tempo di spedire e-mail, lettere, newsletter di invito ad autori e lettori. Tuttavia molti, specie degli autori del secondo volume, hanno già comunicato la loro spontanea partecipazione. Ringraziamo fin d'ora tutti gli amici che divulgheranno attraverso le loro newsletter la notizia della presentazione.


 

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nota 180/03 del 06-11-03
 RASSEGNA STAMPA  06 novembre 2003.
La Provincia: sulla consueta pagina Montagna del giovedì curata da Giorgio Spreafico leggiamo Duello in parete: via gli spit dallo Spigolo Vinci. Una guida svizzera li aveva piazzati sul Cengalo, tre colleghi della Val Masino li hanno tolti. Significative le parole di Luca Maspes: «L'abbiamo fatto, e non ce ne siamo certo pentiti, anzi, ripensando alla cosa con più calma. Il fatto è che nessuno può permettersi di violare un itinerario classicissimo come lo spigolo Vinci, e non solo per ciò che rappresenta ma anche per le caratteristiche stesse della roccia su cui si sviluppa. Come si può pretendere di mettere in sicurezza una via che è già sicura, che passa da una fessura all'altra, che non attacca placche dove ci si può andare ad ammazzare, una via entusiasmante e amata, non a caso frequentatissima così com'è da più di mezzo secolo? Insomma, i friend sono stati inventati vent'anni fa, forse è il caso che anche in Svizzera se ne prenda atto».
Sempre tramite le pagine de La Provincia segnaliamo il doppio appuntamento di sabato prossimo a Lecco, 8 novembre ore 18:00, presso la Libreria dell'Angelo: La Val di Mello e «Intraisass» sabato in libreria. Molto lusinghiero il commento sul nostro lavoro, specie quando è fatto da un giornalista che scrive da 25 anni di montagna e alpinismo. Annuncio con cover libri della doppia presentazione anche sulla pagina di Alpinia.net (ovviamente a Lecco porteremo una breve anticipazione di ciò che presenteremo martedì 18 novembre a Vicenza, oltre che ai nuovi volumi di intraisass non ancora distribuiti nelle librerie della Lombardia ad eccezione della Libreria dell'Angelo).


 

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nota 179/03 del 05-11-03
 ALPINISMO  05 novembre 2003.
Himalaya: ce l'hanno fatta! Valery Babanov e Yuri Koshelenko hanno toccato la cima inviolata del Nuptse Est dopo oltre un mese di tentativi e preparazione dei campi d'alta quota. Dal campo a 6400 metri è stato adottato lo stile alpino. I più vivi complimenti al tenace e determinatissimo Valery Babanov che ha giocato con grande intelligenza e perseveranza (siamo alla terza stagione consecutiva) la sua partita a scacchi con la difficile montagna. Le ultime mosse hanno visto i due alpinisti aspettare due notti freddissime al riparo di una misera tendina e con equipaggiamento ridotto ai minimi termini, a quota 7450 metri. Quindi il 2 novembre l'uscita decisiva alle ore 08:40 per toccare i 7855 metri della vetta alle ore 19:30, superando difficoltà di misto di grado M4 e M5 (con tratti di 5a e 5b su roccia). Rientrati al Campo Base ieri pomeriggio, i due alpinisti riposeranno tre giorni per poi ritornare sulla montagna a recuperare le corde fisse rimaste in parete. Dettagli di una delle salite più importanti dell'alpinismo contemporaneo degli ultimi tempi sul sito di Valery www.babanov.com.

 

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nota 178/03 del 04-11-03
 INTRAISASS  04 novembre 2003.
Recensioni storiche: «Arrampicarsi all'inferno fu scritto da Jack Olsen nel 1962. Frutto di una minuziosa ricerca di testimonianze, fa luce su una delle pagine più drammatiche e discusse dell'alpinismo europeo degli anni '50, il mito dell'Eiger, il dramma della cordata italiana, la scomparsa della cordata tedesca e le successive polemiche, il salvataggio. Recentemente è stata pubblicata una riedizione nella collana “I Tascabili” del Centro Documentazione Alpina di Torino ma esiste una ‘perla' per i collezionisti ed è la traduzione del 1964 (oggetto di questa recensione), edita da Longanesi in almeno due edizioni e impreziosita (e questo è il pregio) da una prefazione bellissima del grande Gianni Brera, che all'epoca dirigeva la collana “La vostra via sportiva”. Brera presenta il libro da estraneo all'ambiente alpinistico, anzi, atterrito da questo, tuttavia non si ferma allo scontato “ma chi te l'ha fatto fare..!” ma partendo da un'analisi storica cerca di definire la figura dell'alpinista chiedendosi in che misura l'alpinismo possa essere considerato solamente uno sport o, invece, non sia qualcos'altro» - ritorna Giovanni Busato a riproporci una delle sue polverose recensioni storiche, recensioni spesso focalizzate sul valore aggiunto di edizioni storiche caratterizzate da traduzioni, prefazioni e documentazione iconografica di particolare rilievo.

 

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nota 177/03 del 03-11-03
 ALPINISMO e POLITICA  03 novembre 2003.
Himalaya: mentre sul Nuptse Est gli alpinisti russi Valery Babanov e Yuri Koshelenko sono impegnati nel loro terzo tentativo alla vetta e registriamo la futura partenza di Simone Moro per lo Shisha Pangma invernale (v. pareti news), dallo scrittore-viaggiatore Marco Vasta ci arriva la seguente segnalazione sugli ultimi sviluppi della situazione guerriglia in Nepal estratta dal bollettino di www.misna.org: «Oltre mille persone sono morte in Nepal da quando, il 27 agosto scorso, i ribelli maoisti attivi da quasi otto anni nel Paese asiatico hanno annunciato la fine del cessate-il-fuoco che durava da gennaio 2002. Lo riferisce l'‘Informal Sector Service Center’ (Insec), organizzazione no-profit fondata nel 1988 nella capitale nepalese Kathmandu per la difesa dei diritti umani. Si stima quindi che, dal 1996, siano in tutto almeno 8.000 le persone che hanno perso la vita nella guerriglia. Oltre a fornire i dati sui decessi, l'Insec sottolinea che negli ultimi tempi è aumentato anche il numero di sequestri e arresti. Gli attivisti aggiungono che di molte persone, arrestate in modo arbitrario dalle forze di sicurezza nepalesi, non si ha più notizia. D'altra parte i guerriglieri, prosegue l'Insec, tengono tuttora sotto sequestro diversi politici e attivisti. Infine l'organizzazione ribadisce che molti civili sono rimasti uccisi nei periodici scontri tra estremisti e governativi. Guidati dal loro leader Pushpa Kamal Dahal (detto ‘compagno Prachanda', il Terribile), gli armati che si ispirano agli insegnamenti di Mao Tze-tung lottano per ottenere una radicale riforma agraria e rovesciare la monarchia costituzionale. Il fallimento del recente tentativo di dialogo nazionale è dovuto proprio alle diversità di vedute tra le parti sul ruolo della monarchia nel Paese himalayano. A questo proposito i ribelli chiedevano la riforma della costituzione attraverso una nuova assemblea costituente, ma il governo non ha mai accettato la proposta» da MISNA, NEPAL 31/10/2003 0:20 MILLE MORTI NEGLI ULTIMI DUE MESI DI GUERRIGLIA. Spostando l'attenzione sulla situazione politica in Tibet sempre Marco Vasta ci informa che Tenzin Gyatso, 14° Dalai Lama del Tibet, sarà in visita a Roma dal 26 al 28 novembre. Su invito della Associazione Italia Tibet e del Gruppo Interparlamentare per il Tibet, il Dalai Lama terrà una pubblica conferenza dal titolo "Il cammino verso la libertà" il giorno 26 novembre alle ore 17:30 presso la Sala Santa Cecilia dell'Auditorium del Parco della Musica (Viale De Coubertin, Roma, apertura cancelli ore 15).

 

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nota 176/03 del 31-10-03
 INTRAISASS  31 ottobre 2003.
L'evoluzione del nostro progetto: con l'arrivo di novembre grossi scossoni subirà la nostra redazione. In tutti i sensi. Dall'alto cadrà in basso. Dal dolce isolamento diurno di una soffitta (mai fitta) - salveremo il notturno - passeremo letteralmente on the road, sulla strada, al piano terra terra, per dare accesso al pubblico. Abbiamo deciso di uscire qualche ora al giorno dalla nostra semenza virtuale (rischiavamo veramente di diventare semi...reali, semi che non producono grano) per appropriarsi di una presenza fisica... e metterla a disposizione di tutti i nostri amici e lettori. Insomma, stiamo per aprire una libreria, vera, non virtuale, dove continueremo il nostro lavoro di editori dell'oramai consolidata realtà che è intraisass.it (il mese di ottobre, ad oggi, registra un ulteriore incremento superiore al 10% del già eccezionale mese di settembre) e al contempo renderemo disponibili le nostre competenza e passione per un'ampia e mirata selezione di libri di montagna e non solo. Punteremo molto sulla letteratura italiana contemporanea, nonché sull'arte e la fotografia, con possibilità di piccoli spazi espositivi. Molte sono le idee e le agevolazioni che stiamo pensando per i nostri lettori che giungeranno da fuori. Al tempo vi daremo maggiori delucidazioni e per il momento non sveliamo il nome della futura libreria. Che ha una sua storia. Molto semplice. Per ora vi basti sapere che il prossimo mese sarà per noi a corrente alternata. Lavoreremo su più fronti che significa che qualche pubblicazione/news/mail potrà scivolare fuori direzione pur cercando di mantenere intatto ed efficiente il nostro sito. Dunque solo qualche ritardo e inadempienza, specie nelle lettere. Mettere in piedi una libreria non è cosa facile. Fosse solo per questo, ma - forse proprio approfittando di questo mese di scosse per futuri assestamenti - sarà un altro evento che fagociterà quasi tutte le nostre forze residue nei prossimi venti giorni. Finalmente abbiamo la data definitiva. La presentazione ufficiale di intraisass2 sarà martedì 18 novembre all'Auditorium Canneti (il Teatro con la migliore acustica della città) di Vicenza. Chi ha assistito l'anno scorso alla serata unica della presentazione del numero 1 ci confidava che sarebbe stato difficile superarsi, o addirittura ripetersi. Ci stiamo provando e dai primi risultati visti in studio di montaggio ci stiamo credendo. Abbiamo tra le mani, in fase di composizione, un'altra presentazione fuori da ogni schema conosciuto per quanto riguarda le serate di montagna, dove nuove tecnologie di multivisione e software cinematografici porteranno il loro forte carico di innovazione. Una specie di rappresentazione semi-teatrale/cinematografica con musiche d'eccezione che ripercorrerà le tappe dei due libri con fotografie, immagini, dipinti dei nostri formidabili autori. Non mancheranno il background che fornisce linfa e idee alla nostra redazione con immagini inedite dei suoi collaboratori impegnati in esperienze extraeuropee, sopratutto esplorative, che partendo dall'estremo Pakistan Nordoccidentale, passando per il Tibet, giungeranno alla microesplorazione sulle Alpi. Perciò, fin da ora, un invito a tutti voi, cari amici lettori/autori, di partecipare numerosi e di fare girare la notizia. Secondo previsioni - l'anno scorso fu massiccia la partecipazione - molti degli autori del secondo volume, e non solo, saranno presenti.
 ALPINISMO  31 ottobre 2003.
Per non perdere contatto con uno dei temi predominanti delle nostre news, una breve notizia dall'Italia che in futuro approfondiremo. Altre dello stesso genere in arrivo.
Dolomiti: l'accademico veronese Silvio Campagnola con il consueto e forte compagno Gigi Pinamonte ha aperto due belle vie la scorsa estate in Dolomiti. La prima sul Massiccio Centrale delle Pale di San Martino, parete Sud della Punta Anna, Campanile Müller (via Elefante Grigio, 460 m di sviluppo su buona roccia, spesso ottima, diff. V/V+, due passaggi di VI- e uno di VI). La seconda sulla celebre e magnifica roccia della Cima D'Ambiez nelle Dolomiti Di Brenta, dove i due alpinisti dopo aver ripetuto tutti gli itinerari della parete Sudest, sono riusciti a trovare una linea completamente indipendente tra le vie Aste-Salice la Fox-Stenico (incrociando quest'ultima all'altezza dell'orecchio, superato direttamente). La Via dei Cent'anni - tale è la somma d'età dei due apritori - si sviluppa per 390 metri di roccia ottima, diff. V+, passaggi di VI, tratti di VI+ e un passaggio di VII-.

 

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nota 175/03 del 30-10-03
 RASSEGNA STAMPA  30 ottobre 2003.
Corsa agli 8000: sul Giornale di Brescia si parla di Silvio Mondinelli, L'alpinista della Valle Trompia vicino al traguardo della salita di tutte le quattordici cime più alte della Terra «Siamo i conquistatori dell'inutile» nell'intervista di Camillo Facchini. Su La Provincia Giorgio Spreafico riassume gli ultimi avvenimenti in L'Annapurna dice no, come lo Shisha Pangma a Mondinelli e lo Jannu ai russi. L'ultimo 8000 di Blanc non finisce mai e ci parla dell'incontro di preparazione di Domani e venerdì in vista della doppia spedizione al K2 e all' Everest. Alpinisti e scienza in cordata allo Stelvio.
Divieto sci alpinismo: leggiamo sul Corriere della Sera Sci alpinismo vietato sulle piste. Protestano Cai e gruppi sportivi. PIÙ SICUREZZA SULLA NEVE di Franco Brevini; Documento sottoscritto da Club Alpino, Consorzi e associazioni della Valtellina in rappresentanza di 5 mila sportivi - Piste vietate, protestano gli sci alpinisti - La Regione chiude agli escursionisti i tracciati battuti - Il Cai: «Non ci hanno neanche consultato» - Il tecnico: «Un brutto passo» (nelle parole di Rolando Canuti, presidente della Commissione nazionale del Club Alpino Italiano che si occupa di scuole di alpinismo e di sci alpinismo) di Laura Guardini.


 

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nota 174/03 del 29-10-03
 CULTURA  29 ottobre 2003.
Dolomiti: DOLOMIEU, il padre - Storia & montagna. Una ricerca di Zanzi sull'«inventore» delle Dolomiti (Alto Adige). E' uscito in libreria edito da Jaca book il volume (559 pagine) «Dolomieu, un avventuriero nella storia della natura» scritto da Luigi Zanzi, docente di metodologia delle scienze storiche a Pavia e autore di scritti di scienza e montagna. Un'anticipazione e un bel ritratto di «Deodat Gratet de Dolomieu, con H.B. de Saussure uno dei più grandi scienziati-alpinisti del Settecento, oltre che scopritore della 'dolomite' [...] anche uno scienziato di grande rilievo nella scienza e nella conoscenza del suo tempo» sulla pagina della Cultura del Corriere delle Alpi.
 APPUNTAMENTI  29 ottobre 2003.
Foresta del Cansiglio: pubblichiamo per tempo il comunicato della
17° MANIFESTAZIONE DI ALPINISTI ED AMBIENTALISTI IN DIFESA DELL'ANTICA FORESTA DEL CANSIGLIO. INCONTRO TRA VENETI E FRIULANI A FORCELLA PALANTINA previsto per domenica 9 novembre. Nel comunicato l'aggiornamento sulla delicata situazione della zona del Cansiglio, da anni vittima di speculazioni turistico-ambientali e di una curiosa malattia, il mal della cava, molto diffusa sull'arco prealpino.


 

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nota 173/03 del 28-10-03
 ALPINISMO  28 ottobre 2003.
Pakistan: non conosciamo ancora i dettagli, ma ci basta la foto per ammirare la nuova via tracciata quest'estate dagli alpinisti ucraini guidati da Vladimir Mogila sulla parete Sudovest della Torre Grande di Trango: Ukrainian Route, Great Tower Trango, Southwest Summit, Northwest face (Mountain.Ru).
 CULTURA  28 ottobre 2003.
Centro Culturale Svizzero: inizia dopodomani a Milano, giovedì 30 ottobre, il Ciclo di mostre, proiezioni e incontri sulla montagna PANORAMI organizzato dal CCS Centro Culturale Svizzero in Via Vecchio Politecnico 1/3 (P.zza Cavour). Leggiamo il comunicato culturale che annuncia l'inaugurazione della mostra di fotografie e video a cura di Nicolas Savary e Tilo Steireif dal titolo Sauver/Capturer Dalla pianura padana alle Alpi bernesi. Approfondiremo gli altri importanti eventi correlati nel corso del mese di novembre.

 

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nota 172/03 del 27-10-03
 INTRAISASS  27 ottobre 2003.
Sudamerica: continuano ad affluire in redazione reportage sull'estate appena trascorsa. Ritorniamo sulle montagne del Sudamerica per scoprire il legame tra il grande Deserto di Atacama e gli eventi sociali e politici che nel secolo scorso segnarono le aride terre del deserto assoluto, qui inteso non solo in senso geologico, ma anche per vicende umane spesso non conosciute. A parlarcene i vicentini Mariano Storti e Andrea Sartori di ritorno dalla spedizione ATACAMA 2003 FREERIDER OLTRE QUOTA 6000, conclusasi con la salita e discesa con gli sci dei vulcani PARINACOTA (6340 m) e POMERAPE (6280 m). Entrate nel reportage CILE: ATACAMA, IL DESERTO ASSOLUTO 11 settembre 1973: Golpe di Pinochet LE CITTA' FANTASMA DI HUMBERSTONE E SANTA LAURA.
 ALPINISMO  27 ottobre 2003.
Cordillera Blanca: sempre Mariano Storti - promotore dell'iniziativa Adottiamo un rifugio - ci informa che «Le Guide della Escuela de Alta Montaña "Don Bosco en los Andes" Cesar Rosales (21 anni) e Miguel Martinez (21 anni) e le Guide Alpine Piemontesi Fabrizio Manoni e Enrico Rosso hanno scalato in prima assoluta la cresta Sud integrale del Nevado Copa (6188 m) nella Cordillera Blanca (Ande Peruviane) di oltre due chilometri di lunghezza. Le Guide della Escuela de Alta Montaña sono state formate in un istituto superiore voluto dal Padre Salesiano Padre Ugo de Censi e diretto dal bresciano Giancarlo Sardini. La spedizione è tata organizzata con l'apporto della scuola di guide Don Bosco e coordinata dalla Guida Alpina Valerio Bertoglio (torinese) che ha partecipato direttamente alla scalata di acclimatazione del gruppo sul Nevado Artensonraju di 6025 m. Il gruppo si è poi rivolto alla vergine cresta sud del Nevado Copa, un evidente via verso la cima del grande massiccio glaciale che domina gran parte della Valle del Rio Santa ed in particolare il Villaggio di Marcarà dove ha sede la Escuele de Alta Montaña "Don Bosco en los Andes. L'intenzione della scalata era quella di ripercorrere i passi di Battistino Bonali con il suo "Salire in Alto per aiutare chi sta in basso" con le Giovani Guide Don Bosco en los Andes (scuola nata dopo la scomparsa di Bonali e Ducoli)».

 

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nota 171/03 del 24-10-03
 INTRAISASS  24 ottobre 2003.
Sciopero generale: leggiamo A casa in Parole Verticali di Umberto Fiori, per non perdere contatto con la poesia italiana contemporanea e le nostre attuali vicissitudini.

 

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nota 170/03 del 23-10-03
 ALPINISMO  23 ottobre 2003.
Himalaya: venti fortissimi in alta quota hanno costretto alla rinuncia il forte gruppo guidato da Abele Blanc sull'Annapurna, si apprende leggendo l'ultimo messaggio della spedizione valdostana: 23/10/03 Annapurna finish. Sul Nuptse Est stessa sorte per Valery Babanov e Yuri Koshelenko, respinti al Campo Base dopo il secondo tentativo alla cima. I due alpinisti sono tuttavia in forma e aspettano il momento buono per ritornare sulla montagna.
 CULTURA  23 ottobre 2003.
Torino: oggi importante inaugurazione della nuova Area Documentazione del Museo della Montagna: «Giovedì 23 ottobre, giorno di fondazione del CAI a Torino, 140 anni dopo, sotto lo storico tetto del Monte dei Cappuccini, dove il CAI e la Città di Torino operano dal 1874, si inaugura la più importante struttura di documentazione della montagna: biblioteca, archivi, fototeca, film, video, iconografia» - nel comunicato stampa tutti i dettagli della struttura e delle giornate di inaugurazione + la scheda del volume pubblicato per l'occasione - Dalle montagne al mondo in cento anni di fotografie - curato da Aldo Audisio e Pierangelo Cavanna.
 STORIA DELL'ALPINISMO  23 ottobre 2003.
Lecco: leggiamo su La provincia di Sondrio Grigna, la favola infinita
I ricordi degli accademici italiani riuniti a Lecco Un laboratorio alpinistico proiettato nel futuro
di Giorgio Spreafico.
Go Mountain: se anche Marco Vegetti si è dimenticato di noi non certo si dimentica di tirare fuori dal suo magico cilindro storico un'altra delle sue chicche pubblicata in questi giorni sulla cover di Go Mountain: John Fitzgerald Kennedy che scala sui bastioni delle mura di Carcassonne. Volevamo segnalarvelo appena visto, ma non sempre le cose vanno per il verso giusto. Neppure le menti.


 

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nota 169/03 del 22-10-03
 INFORMAZIONE  22 ottobre 2003.
L'altrove non abita più qui. Fuori dalla nostra piccolissima casa editrice, povera di risorse e ricca di humour, c'è scritto: non facciamo sconto a nessuno, specie agli amici. Con questo spirito abbiamo atteso e finalmente letto l'articolo di Marco Vegetti sull'incontro L'ESPLORAZIONE DELL'ALTROVE tenutosi il 4 ottobre a Belluno e comparso ieri su Il Volo dell'Aquila. Una zappa sui piedi. Non si sa di chi. Speravamo in una critica profonda o perlomeno in un riassunto critico, anche se non equilibrato, de gustibus, degli interventi. Non ci è parso così. Probabilmente l'amico giornalista dormiva - forse per riservarsi l'esclusiva della critica - durante qualche intervento, specie il nostro. Infatti per arrivare a scrivere che poco o nulla si è detto sull'editoria di montagna e sulla pochezza delle riviste di alpinismo il caro Marco forse aveva la sua attenzione rivolta altrove. Qualche bella alpinista. Un altrove concreto. D'altra parte non possiamo non apprezzare gli sforzi e l'operato del coordinatore di Oltre le vette che ha organizzato una conferenza con un numero più che sufficiente di relatori riuniti in una giornata che alla fine è risultata forse anche troppo intensa. Non era questa sicuramente una tavola rotonda sull'editoria di montagna, base dell'articolo del nostro. Il tema della conferenza era molto più ampio. Per nulla monografico. Ma che ce ne facciamo di giornalisti che dormono nelle poche occasioni in cui bisogna stare svegli? E perché Marco se n'è andato quando nel pomeriggio, secondo scaletta, c'è stata più di un'ora di discussione? Avrà avuto i suoi buoni motivi ma non ci venga a riportare che non c'erano giornalisti di montagna. Possiamo elencarne almeno cinque che conoscevamo di persona. Non saranno quelli del solito giro, dell'Associazione Giornalisti Italiani della Montagna o del CAI generale. E c'è stato libero dibattito. L'intento della conferenza era indicare delle strade di riflessione sugli altrove legati alla montagna, non solo all'editoria, indicarle ai presenti in sala, non solo agli esperti del settore. Strade che sono state indicate e neppure riportate o appena accennate nell'articolo del nostro amico. E se è vero che nel pomeriggio le persone in sala sono sensibilmente diminuite (pochi ma buoni si dice... chi c'era di voi astuti giornalisti di alpinismo non invitati, l'indomani, al bellissimo intervento dell'illustre poeta Fernando Bandini? Nessuno!) non si dice che al mattino la sala era piena per ascoltare non certo noi o altri che parlavano di alpinismo, ma un grande e profondo Mario Rigoni Stern che è andato ben al di là degli steccati dell'alpinismo, alpinismo che resterà una sottocultura finché non solo gli alpinisti usciranno dalle loro aride specializzazioni, ma anche i detentori dell'informazione, in primis i giornalisti, dalla mistificazione e/o dalle loro beghe personali.
Di seguito e a documento di quanto detto riportiamo due degl'interventi che siamo riusciti finora a recuperare integralmente e che erano già previsti nel nostro programma pubblicazioni.
L'altrove delle Dolomiti: tra editoria e scrittura di Luciano Marisaldi.
Alpinismo e letteratura tra innovazione e tradizione di Alberto Peruffo.


 

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nota 168/03 del 21-10-03
 INTRAISASS  21 ottobre 2003.
Recensioni letterarie: «Güllich è un nome noto agli arrampicatori sportivi, per aver più volte innalzato il livello in arrampicata libera (raggiungendo infine il 9a della scala francese, nel 1991), per aver scritto il primo manuale di arrampicata sportiva, tutt'oggi ristampato, e per essere – non ultimo – riuscito a vivere di sola arrampicata.
Quindi – sembrerebbe logico dedurre – questo libro è indirizzato principalmente a chi  s'interessa di arrampicata sportiva, riuscendo invece di scarso interesse per l'appassionato di alpinismo?
No. Innanzitutto perché supporre che la storia dell'alpinismo non sia campo per un uomo che ha aperto Eternal Flame (IX-/A2 - Himalaya a 6000 metri di quota) e Riders on the storm (36 tiri fino al IX/A3 sulle Torri del Paine in Patagonia) è un'assurdità. Poi, perché ostinarsi a vedere Güllich in pantaloncini a torso nudo che scala a Finale Ligure è voler vedere solo quello che permette di mantenere invariati i nostri pregiudizi, spesso dovuti alle nostre reali incapacità» - Wolfang Güllich - Action Directe di Tilmann Hepp. Leggiamo la recensione di Marco Bellini incentrata sull'importanza del grande arrampicatore tedesco per l'evoluzione dell'alpinismo contemporaneo.


 

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nota 167/03 del 20-10-03
 SCIENZA  20 ottobre 2003.
Parigi: in attesa di leggere la recensione di uno dei libri più attesi della stagione, Wolfgang Güllich ACTION DIRECTE, recensione slittata a oggi pomeriggio o al massimo a domani mattina, leggiamo il simpatico e scientifico articolo Le mont Blanc a perdu 2 mètres depuis 2001 apparso su Le Monde venerdì scorso. Simpatico in quanto curioso nei suoi passaggi tipicamente francesi, specie quando si legge che una delle cause, seppur minima ma non trascurabile, dell'abbassamento della cima di ben 2 metri è dovuta in parte alla forte fréquentation des alpinistes, o meglio ancora laddove si appura che un très léger déplacement d'environ 70 cm du sommet dans le sens nord-ouest, un leggerissimo spostamento della sommità di 70 centimetri, è avvenuto, guarda caso, in direzione di Parigi, a scapito dell'Italia. Ovviamente tutto scientificamente riportato nello studio dell'equipe coordinata dal geometra delle vette Pierre Bibollet, il cui risultato finale attesta la quota del Monte Bianco a 4808,45 metri, 10 centimetri più, 10 centimetri meno, contro i 4 810,40 metri del 2001.

 

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