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nota 202/03 del
23-12-03
INTRAISASS
23 dicembre 2003.
Festività:
con due recensioni - una strenna,
l'altra storica - vi
salutiamo dandovi appuntamento a subito dopo le feste. Molte novità
sono in arrivo su tutti i fronti, dall'alpinismo... al nostro sito,
alla
libreria.
Recensioni
1. Le Vie del Cielo dei nostri
sogni recensione di Flavio Faoro: «Ah, i libri
strenna... Quei bei volumoni inutili, pesanti come il piombo e molto
più costosi, grandi e imponenti in auspicata proporzione con l'effetto
che vorremmo facessero su chi li riceve come ringraziamento o, scusate
la parola, “ingraziamento”. Qualcuno lo abbiamo regalato tutti, dai,
ammettiamolo, e qualcuno lo abbiamo pure ricevuto, forse. E poi?
Sull'efficacia di quelli regalati non mi pronuncio, ma per quanto
riguarda quelli ricevuti, beh... si sa, qualche minuto di entusiasmo e
poi anni di oblio sugli scaffali, in bella mostra senz'altro, ma
aperti ben di rado...»
(Vie del Cielo. Le più belle
salite di cresta delle Alpi di Mario Colonel)
2. La Cima di Entrelor
recensione di Mauro Mazzetti:
«La Cima
di Entrelor,
intesa come libro, si affaccia con rammarico e con rimpianto sulla
vita dell'autore Renato Chabod. La cima di Entrelor, intesa come
montagna, si affaccia pigramente e bonariamente su Rhemes, in valle
d'Aosta. E' una vetta facile, alpinisticamente parlando: le difficoltà
sono contenute, poco più che una escursione da effettuare quando non
si ha niente di meglio di fare. Per questo motivo, Chabod non l'ha mai
salita, attratto da ben altre montagne e da ben altre vie. L'ha quindi
snobbata e messa in un angolo; almeno fino alla sua vecchiaia, ricolma
di ricordi e di emozioni. Ed adesso, che l'energia del corpo sta
venendo meno, egli non ha più la forza di salirla, e se ne
dispiace...»
(La
Cima di Entrelor di
Renato Chabod).
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nota 201/03 del
19-12-03
ECOLOGIA
e CULTURA
19 dicembre 2003.
Mountain
Wilderness: pubblichiamo con
un meditato anticipo il
comunicato culturale che annuncia la manifestazione internazionale
di Mountain Wilderness Italia "PROTEGGIAMO LE ALPI PATRIMONIO
D'EUROPA - 8 GIORNI ATTRAVERSO IL TRENTINO PER LA CONVENZIONE DELLE
ALPI". Nella settimana compresa tra domenica 15 e domenica 21 marzo
2004 si terrà in Trentino una manifestazione internazionale
organizzata da Mountain Wilderness Italia con il patrocinio di
CIPRA (Commissione Internazionale per la Protezione delle Alpi).
«L'obiettivo sarà quello di diffondere informazioni ed attirare
l'attenzione pubblica sui temi contenuti negli 8 protocolli della
Convenzione per la Protezione delle Alpi [...]. Verranno riportati
esempi di palese non adempienza al trattato presi dalla realtà
trentina ed italiana in genere. Racconteremo come situazioni analoghe
vengono gestite nelle altre nazioni d'Europa. Denunceremo la mancata
applicazione della legge che proibisce l'eliski in Trentino Alto-Adige
per introdurre il problema generale della motorizzazione in montagna.
Parleremo del rapporto tra il mondo dell'alpinismo e la montagna...» -
si legge comunicato culturale
integrale.
Eco-Himal: è pronto in rete il
nuovo sito di Eco-Himal, l'associazione di volontariato
ONLUS creata per promuovere la difesa delle aree himalayane attraverso
la cooperazione con le popolazioni che vi abitano. «L'idea di fondare
Eco-Himal è nata durante il lavoro di ricerca antropologica in
Nepal e in Tibet condotto da studiosi delle Università di Vienna,
Cambridge, Oxford e del progetto italiano Ev-K2-CNR» si legge nella
pagina di presentazione dell'associazione transalpina. Eco-Himal
esiste infatti nei paesi alpini Austria, Italia e Svizzera.
Dettagli in
www.unimondo.org/ecohimal.
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nota 200/03 del
18-12-03
ALPINISMO
18 dicembre 2003.
Himalaya:
un breve aggiornamento dalle due spedizioni attualmente impegnate in
progetti di ascensioni invernali su montagne di ottomila metri. Sul
Lhotse la spedizione giapponese guidata da Noboru Onoe e il
determinatissimo Osamu Tanabe è a buon punto sulla portentosa
quanto pericolosa Parete Sud. Una squadra di tre giapponesi +
sherpa hanno raggiunto e attrezzato la parete fino a 8300 metri,
superando di molto il tentativo del 2001, sempre d'inverno e sempre
con Osamu Tanabe come climbers leader, tentativo
arenatosi a 7600 metri per via delle condizioni pericolose e del
maltempo. Spostandoci leggermente più a Nord, sullo Shisha Pangma,
la spedizione polacca che doveva avere come capo spedizione
Krzysztof Wielecki (assente per problemi familiari) e che ha come
ospite l'italiano Simone Moro, dopo essere giunta al Campo Base
ha dovuto per il momento dare forfait, almeno per buona parte dei suoi
componenti, compreso l'alpinista italiano. Un virus micidiale «che ci
ha letteralmente disintegrato la salute e le forze. 5 su 7 componenti
hanno febbre alta...» si legge nel
sito del Simone nazionale, costretto a rientrare a
Kathmandu. Davvero sfigato?! Paese, o meglio, montagna che vai,
virus che trovi.
CULTURA
18 dicembre 2003.
Rovereto:Cime
tempestose. Della mente. Pittura e pensiero sulle vette: una sfida non
sempre finita bene. Da Dürer a noi EVENTI / MART. Apre da domani a
Rovereto «Montagna arte scienza mito» nell'interessante articolo
di Fiorenzo Degasperi.
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nota 199/03 del
17-12-03
RASSEGNA STAMPA
17 dicembre 2003.
Grignone:
leggiamo con curiosità
su La Provincia l'articolo
Vie nuove. Invenzione di Balatti e Poletti sul ghiaccio della parete
Ovest. Ecco la «Magic Line» del Grignone. Benigno Balatti
guarda con occhio nuovo uno dei canaloni meglio conosciuti della
Grigna.
Ortles + K2: sempre sulle
pagine de La Provincia curate da Giorgio Spreafico
apprendiamo le ultime novità sui protagonisti passati e futuri del K2:
Un Natale senza limiti. Marco Confortola salirà l'Ortles con una
statua [!]-
Per 25 esperti di alpinismo la versione ufficiale di Desio ha ormai
perso credibilità -
Telethon dona le gambe a un sogno. Enrico salirà ai piedi dell'Everest.
Storia dell'alpinismo: pochi
conoscono Lutz Chicken, medico e alpinista di Bressanone.
Ce ne parla Augusto Golin nell'articolo
Lutz, vita in verticale. Chicken, da Bolzano all'Himalaya, tutto d'un
fiato. ALPINISMO Presentata la biografia di un protagonista di 7 anni
in Tibet (Alto Adige) in occasione della presentazione del
libro "Durchs Jahrhundert - Mein Leben als Arzt und Bergsteiger".
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nota 198/03 del
15-12-03
CULTURA
15 dicembre 2003.
Trento:
si è svolto lo
scorso fine settimana presso la sala conferenze del Centro
Congressi Panorama, a Sardagna (TN), il V Convegno
Internazionale "Matriarcato e Montagna: la montagna è donna",
ideato dall'antropologa Michela Zucca. «Tra le relazioni più
applaudite, nell'affollata sala conferenze del Centro Multipolare per
lo Sviluppo Sostenibile, quella del Direttore Generale del Club Alpino
Italiano, Paola Peila, sul tema "Il CAI: donne che vanno in
montagna". Al Convegno è intervenuta fra l'altro il vice presidente
della Provincia Autonoma di Trento Wanda Chiodi...» si legge nel
comunicato stampa LA
MONTAGNA VISTA/VISSUTA DALLE DONNE dove è riportato un riassunto
dell'intervento di Paola Peila. Dell'importante due giorni
trentina siamo in attesa di un resoconto dalla nostra inviata
speciale, Paola Lugo, già nostra collaboratrice nella rubrica
Le recensioni letterarie di
intraisass e curatrice di due nuovi e singolari spazi della nostra
libreria: GRANDI VIAGGIATRICI e GRANDI SCRITTRICI. Uno spazio tutto
femminile per orientarsi nel grande oceano di libri dell'attuale
panorama librario italiano.
LA
CASA DI GIOVANNI cercherà di creare
selezionati "laghi di interesse"...
Vicenza: domani sera, 16
dicembre ore 21, all'Auditorium Canneti continua l'intensa
stagione dei Martedì del CAI con La Scala dei Sogni
di Marco Anghileri. Così cita il finale del foglio informativo:
«Oltre a belle immagini di montagna, [l'alpinista lecchese] entrerà in dialogo con se stesso focalizzando aspetti interiori e morali del
vivere la montagna, evidenziando inoltre il lato più umano
dell'alpinista a cospetto di forti esperienze verticali».
ALPINISMO
15 dicembre 2003.
Nepal:
dopo la chiusura internazionale della settimana scorsa è turno dei
britannici di fare capolino tra le nostre news di alpinismo
extraeuropeo.
Nick Bullock
è riuscito a tirar fuori una nuova linea sull'inviolata parete Nord
del Teng Kangpoche (6500 m, v.
foto1!,
foto2!!) nella regione del Khumbu. L'ultima parte della
via, deviando dalla linea originaria, più difficile ma impercorribile
per le pessime condizioni del tempo, Bullock l'ha percorsa in
solitaria, spostandosi sul settore orientale della parete Nord e
sbucando sulla cresta Est. La cima non è stata raggiunta. Due
tentativi di tracciare una linea diretta sulla parete Nord
erano stati fatti con i compagni Al Powell e Jules
Cartwright nei giorni precedenti, avversati da condizioni
pericolose e malesseri vari.
Sichuan:
nell'oramai ambita regione cinese la coppia inglese Roger Payne
e Julie-Ann Clyma hanno salito nei primi giorni di novembre il
Monte Grosvenor, affascinate montagna vergine di 6376 metri. I
due alpinisti hanno salito un canale di misto sul versante
settentrionale accedendo alla lunga cresta Ovest (v.
foto).
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nota 197/03 del
12-12-03
ALPINISMO
12 dicembre 2003.
Groenlandia:
ricco
reportage fotografico dell'ultima impresa facente parte
dell'ambizioso "Russian Extreme Project". Momenti della salita
(e della discesa con il paracadute!!) sull'affascinante parete
Ovest del Nalumasortoq, nel Tasermiut Fjord. Da
notare le IN-credibili fotografie dell'alpinista impegnato a
posizionare un friend in una difficile fessura. Com-ple-ta-mente
capovolte. Di 180°! Capovolgimento che nulla toglie alla grande salita
dei russi, ma qualche piedistallo (almeno quello dello schermo) alla
redazione della rivista. E attenzione. Ruotare le fotografie è uno
stratagemma spesso usato pure dalle riviste italiane, anche
recentemente. Occhio in bolla... O meglio, a piombo!
Patagonia:
il 4 dicembre Stefan Glowacz e Robert Jasper
sono riusciti a
raggiungere la vetta del Murallòn, una delle cime più remote
della Patagonia meridionale. La vetta della montagna, celebre per il
tentativo del grande esploratore-alpinista inglese Eric Shipton,
fu raggiunta da una spedizione italiana, guidata da Casimiro
Ferrari nel 1984, che affrontò il difficile Pilastro
Nordorientale. Da ricordare che Casimiro Ferrari fece ben tre
viaggi a vuoto prima di riuscire a trovare la desolata montagna. I due
alpinisti di lingua tedesca hanno salito il Pilastro Settentrionale
tracciando una via lunga 1000 metri con difficoltà di misto (7+/M8).
Sicuramente una grande avventura. Dettagli sul
sito di
Robert Jasper.
Nuova Zelanda:
ci spostiamo di un altro bel passo sull'emisfero australe per segnalare
il grave incidente accaduto sul Mount Cook, la cima più alta
della Alpi Neozelandesi. Quattro alpinisti lettoni sono stati
trovati morti sulla via che porta alla vetta. Non si sa se stavano per
salire o per scendere, il fatto strano è, secondo le voci dell'articolo
apparso sul New Zeland Herald, che erano tutti legati insieme.
Due dei componenti del gruppo erano padre e figlia. E non un padre
lettone qualsiasi, ma Teodors Kirsis, l'alpinista più esperto
della Lettonia con all'attivo salite all'Everest e al
Dhaulagiri e fresco della Kosciuszko-version (che prevede
la salita della del Monte Kosciuszko, 2228 metri in Australia,
al posto della Piramide Carstensz) delle Seven Summits.
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nota 196/03 del
11-12-03
INTRAISASS
11 dicembre 2003.
Recensioni
letterarie:
«Canalone Hornbein: quante volte, leggendo le cronache dell'Everest,
abbiamo incontrato il nome di questo couloir sul versante
settentrionale, un verticale budello di ghiaccio che sale dalla ripida
parte fino quasi alla vetta. Il nome gli è stato attribuito dopo la
prima salita effettuata nel 1963 (altro anniversario, fra l'altro) da
parte degli americani Thomas Hornbein e Willi Unsoeld,
due determinati alpinisti della spedizione statunitense guidata da
Norman Dyhrenfurth, spedizione che, fra l'altro, raggiunse la
vetta anche dal Colle Sud, con quattro scalatori. Era l'epoca in cui
il successo di una spedizione si misurava con il raggiungimento della
cima anche di uno solo dei partecipanti, ritenendo la scalata
un'impresa corale alla quale tutti davano, con il proprio impegno, il
contributo determinante alla vittoria...» - Flavio Faoro così
introduce l'ultima novità in casa CDA&Vivalda
Everest,
Cresta Ovest di Thomas
F. Hornbein. Con l'occasione della
nuova recensione informiamo i
nostri lettori che tutti i titoli riportati nella rubrica
Le recensioni letterarie di
intraisass si possono trovare nella nuova libreria
LA
CASA DI GIOVANNI, con collane editoriali
integrali come già accennato nella nota
193/03. Per il
momento non attiviamo la libreria online se non per i numeri di
intraisass1
e
2
e invitiamo invece i lettori a visitare personalmente la nostra
libreria. Agevolazioni particolari per tutti gli amici che giungono da
fuori città, prima fra tutti un'esposizione libri di montagna che già
ora possiamo affermare tra le più ricche del Triveneto. Vi aspettiamo.
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nota 195/03 del
10-12-03
DOCUMENTARI
10 dicembre 2003.
Vicenza:
questa sera alle ore 20.30 (vedi
manifesto) presso la
Fiera di Vicenza sarà presentato in prima visione il film della
spedizione vicentina: "EVEREST... CINQUANT'ANNI DOPO!". La serata
organizzata dal FAI (Fondo per l'Ambiente Italiano) oltre al
film prevede un intermezzo canoro del Coro ANA di Vicenza.
Dettagli sull'articolo
Everest, un documentario vicentino (Il Giornale di Vicenza).
Da sottolineare la proiezione di un documentario inedito della
spedizione Monzino 1973, che portò per la prima volta alpinisti
italiani sulla «cima del tetto del mondo. Sulla vetta salirono fra gli
altri anche un vicentino, l'alpino Mirko Minuzzo, da tempo
residente ad Aosta ma originario di Vallonara di Marostica».
CRONACA
10 dicembre 2003.
Abruzzo:
sulle pagine di tutti i quotidiani l'epilogo tragico dell'escursione
sul Pizzo di Moscio (Monti della Laga). Ecco alcuni articoli:
Persi per 50 ore nella neve. Due in salvo, il terzo muore (Corriere
della Sera) -
«E' morto per la nostra salvezza» (La Stampa).
POLITICA
10 dicembre 2003.
Nepal:
appena rientrato dal Nepal ci scrive Gianni Tamiozzo del
Parnasssius Apollo Club Trekking: «Il Nepal è sempre
particolarmente suggestivo anche se gli ultimi sviluppi della
guerriglia maoista non fanno molto discutere nella cronaca quotidiana.
Riportiamo queste informazioni (v.
comunicato stampa) non
perché vogliamo sostenere una parte, ma perché a causa della censura
della stampa nel Paese, le versioni dei fatti si riducono ad una sola,
quella governativa. Queste notizie sono già riportate da una nostra
amica la Dott. Silvia Del Conte che da alcuni anni segue con molta
attenzione i "Diritti Civili" di questo enigmatico Paese dell'Himalaya.
Le versioni sono contrastanti da quelle poche ufficiali delle Agenzie
di Stampa che attingono dalle fonti governative. Vi consigliamo di
leggere il testo integrale
per capire la situazione politica e gli aspetti sociali di un paese
tra i più poveri del mondo e dove la democrazia è stata soppressa». Un
chiaro invito a leggere il
comunicato stampa di Silvia Conte (Apeiron onlus,
Baluwatar, Kathmandu - Nepal).
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nota 194/03 del
09-12-03
RASSEGNA STAMPA
9 dicembre 2003.
Incidenti:
nel primo fine settimana di neve e freddo molti sono gli incidenti che
hanno coinvolto alpinisti, specie in Dolomiti. Sabato quattro
giovani di Sesto Pusteria sono scivolati nell'ultimo tratto di un
canalone che porta alla cima dei Tre Scarperi. In
Operato uno degli alpinisti (Alto Adige) si apprende che
uno degli sfortunati protagonisti è in prognosi riservata. Sulle
Piccole Dolomiti, forse complici le particolari condizioni
ambientali che avevano visto venti di scirocco alternarsi a
temperature molte rigide, un altro giovane alpinista è stato coinvolto
in uno scivolone, questa volta mortale, lungo il Vajo Centrale
del Plische. Difficili le operazioni di soccorso ed « è morto
dopo una scivolata di trecento metri sotto gli occhi della fidanzata»
si legge in
Trentenne muore sul Carega e in
È stato tradito dal ghiaccio (L'Arena). Soccorso invece non
voluto da parte di un alpinista/escursionista padovano che stava
tranquillamente «svolgendo senza intoppi il programma che si era
prefisso con il bivacco e l'ascensione»: Sesto. Grande
operazione dopo l'allarme nella zona delle Tre Cime di Lavaredo.
Bivacco con 20 gradi sotto zero.
Ricerche affannose, trovato l'alpinista. Un padovano rintracciato ieri
mattina fra il Comici ed il Popera (Alto Adige).
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nota 193/03 del
03-12-03
INTRAISASS
3 dicembre 2003.
Redazione:
giorni di trasloco della redazione con computer da verificare e
sistemare. Ricominceremo i lavori al sito martedì 9 dicembre, dopo il
ponte dell'Immacolata che ci vedrà impegnati nell'apertura della
libreria. Sabato apriremo le porte de
LA
CASA DI GIOVANNI, per un primo periodo
di rodaggio. Stiamo facendo di tutto per avere la produzione integrale
di tutte le case editrici di montagna, così da poter offrire uno
spazio espositivo ai molti volumi che raramente escono dalla polvere
dei magazzini se non per esplicito ordine fatto dai lettori. Già dai
primi giorni sarà possibile trovare esposti argomenti completi dei
cataloghi delle seguenti case editrici: CDA&Vivalda, Tararà, Versante
Sud, Cierre, Nuovi Sentieri, Priuli&Verlucca, Athesia e altre in
arrivo tra oggi e domani...
Milano:
tra un editore e l'altro, domani sera faremo la prima replica delle
STANZE DI INTRAISASS
a Grezzago presso la Biblioteca Multimediale Memex, via
Roma 10, alle ore 21 (info 02.92010139). La serata fa parte del ciclo
PAROLE FUORI DAL COMUNE organizzato dal Sistema
Bibliotecario Vimercatese. Parteciperà l'attore Nicola Brugnolo
e sarà occasione per trovare il secondo volume di intraisass
ancora non distribuito nella provincia di Milano (capoluogo compreso).
ALPINISMO
3 dicembre 2003.
Jean-Christophe Lafaille:
per chi sa il francese segnaliamo un bell'articolo comparso ieri su
Le Monde dal titolo
Jean-Christophe Lafaille repart sur la route des "8 000".
L'alpinista francese racconta i tragici momenti che l'hanno visto a un
passo dalla morte durante la discesa dal Broad Peak, questa
primavera, stagione che lo ha visto portare a termine un prestigioso
trittico himalayano.
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nota 192/03 del
01-12-03
INTRAISASS
1 dicembre 2003.
Redazione:
come annunciato nella nota
176/03 il mese di
novembre ha preparato la strada per l'estensione del nostro progetto.
Non solo motivi di sopravvivenza ci spingono a questo nuovo passo. Non
occorre spiegarlo ai nostri fedeli lettori. Ciò che ci spinge ad
andare oltre è un fatto, una pulsione condivisa. Stiamo dunque per
aprire la nostra nuova libreria in Corso Matteotti 41, a Montecchio
Maggiore (VI), sulla strada che porta alle Piccole Dolomiti.
Chi di voi esce dall'autostrada per andare a Recoaro o giunge
da Vicenza per imboccare le
Valli dell'Agno e del Chiampo troverà la nostra
libreria/redazione lungo la strada, in centro paese, a 100 passi, non
15000 (ricordate uno dei casi letterari dello scorso anno scritto
dall'autore vicentino Vitaliano Trevisan,
I quindicimila
passi) dalla Chiesa di San Pietro, con parcheggio
sempre libero. Il nome della nuova libreria, LA CASA DI GIOVANNI,
andrebbe invece sì un po' spiegato. Almeno per dare appiglio alle
molte ipotesi dei nostri amici. Giovanni era nostro [mio] nonno.
Ricordate la nota
139/03. Il «Reggimento parte all'alba» volevamo dire con le parole
di Buzzati e concludevamo con le parole di LeRoi Jones
My grandfather was a big man - Mio nonno era un omone grosso...
Ecco, il nonno ci ha lasciato un pezzo di casa dove già lavoravamo per
tenergli compagnia, un pezzo che fu tra i negozi più antichi del paese
e che ora - per portare memoria (chi non lo conosceva in paese... il
nonno aveva visto 94 primavere) e omaggio - riapriamo con un nome
generoso di segni e familiarità. Ma Giovanni potrebbe anche essere l'Acer
protagonista dell'editoriale che apre intraisass2,
«Il corrispondente e la ringhiera», o il soldato semplice
Giuanin de
Il Sergente nella neve di Mario Rigoni Stern che
finalmente è "tornato a baita", o il futuribile Giovanni Lobokosky,
personaggio semi-veneto oramai prossimo all'uscita
dall'anonimato della nostra fantasia letteraria. Insomma, LA CASA DI
GIOVANNI sarà un luogo di memorie e sperimentazioni. Da sabato
prossimo, se le cose vanno per il verso giusto, dovremmo aprire le
porte al pubblico. Perciò pure questa settimana sarà sull'onda
polverosa del mese di
novembre. Con la redazione in caduta libera (verso il piano terra
terra) e la libreria in ri-animazione. Non abbandonateci e chi passa
dalle nostre parti sarà il benvenuto. Al momento vi affidiamo il primo
provvisorio link a
LA
CASA DI GIOVANNI, casa, anch'essa, che tenteremo di
imbrigliare tra la rete.
STORIA
E ALPINISMO
1 dicembre 2003.
Gino
Soldà:
non a caso scriviamo Storia E Alpinismo, quasi
richiamando il recente libro
di Alessandro Pastore. Da Il Giornale di Vicenza di ieri
abbiamo ripescato e rimesso in rete un interessane
articolo
di Claudio Tessarolo che svela uno degli aspetti meno
conosciuti del celebre alpinista di Recoaro, Gino Soldà, in arte
"Comandante Paolo": «Voleva uccidere il Duce. Gino Soldà era uomo
che sapeva ben coniugare le idee con l'azione. Ci aveva riflettuto a
lungo: eliminando Mussolini avrebbe posto fine all'agonia di un regime
che aveva portato l'Italia alla rovina. Le sue imprese alpinistiche,
esaltate dai fascisti prima e durante la guerra, gli consentivano una
certa libertà di movimento e una buona entratura fra i gerarchi della
Repubblica di Salò. Avrebbe potuto così avvicinare il duce, che
conosceva personalmente, senza destare sospetti e mettere in atto il
proprio progetto» in
Grande
alpinista, partigiano indomabile. Quando Soldà voleva uccidere il
Duce. Aveva la stima dei gerarchi, non gli riuscì l'impresa e lottò
nel battaglione Valdagno (Il Giornale di Vicenza,
30/11/2003, LIBRI/1 I documenti del Comandante "Paolo" recuperati da
Bepi Magrin).
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nota 191/03 del 28-11-03
RASSEGNA
STAMPA
28 novembre 2003.
Ambiente:
- «Salviamo il
ghiacciaio del Kilimangiaro. [...] La protezione di plastica
isolante non risolverà il problema, la neve continuerà a sciogliersi.
Ma molto più lentamente e ciò permetterà di fare rinascere le foreste
alle pendici del vulcano che negli ultimi decenni sono state deturpate
e ridotte a semi-savana dall'incuria dell'uomo» [...] E' la risposta
più fantasiosa, ma anche inquietante [...] di Euan Nisbet,
scienziato originario dello Zimbawe e oggi ricercatore presso
l'Istituto di Geologia all'Università di Londra - si legge nell'agghiacciante
articolo di Lorenzo Cremonesi
«Teli di plastica per salvare il Kilimangiaro». I ghiacciai rischiano
di scomparire: progetto per rallentare lo scioglimento della neve
(Corriere della Sera).
Italia/K2:
più riduttivo e semplicistico l'articolo
Ma quanto traffico sul K2 di Sandro Mangiaterra apparso in
questi giorni su Panorama.it, dove tuttavia emergono dati
oggettivi che invitano alla riflessione (curiose l'entità del budget,
la sua suddivisione e le quote/quantità del trekking) e un incipit
letterario con effetto boomerang (il cognome del ragioniere, a mo' del
Pinco Palla di turno, fu in realtà di un grande alpinista lombardo).
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nota 190/03 del 27-11-03
CULTURA
27 novembre 2003.
Torino:
importante appuntamento domani alle ore 18 presso la Biblioteca
Civica A. Geisser, Corso Casale 5 - Parco Michelotti. Sotto
l'egida MONTAGNE IN CITTA' incontri fra teatro e letteratura di
montagna sarà presentato il progetto speciale
Mattia
Zurbriggen con Ombretta Zaglio, regia Irina Favaro,
testi a cura di Ombretta Zaglio, Irina Favaro, Carla Reschia,
elaborazione immagine e sviluppo multimediale Simone Galiano, Irina
Favaro. Per saperne di più sul progetto curato da Onda Teatro,
Nonsoloteatro, Teatro del Rimbalzo entrate nel
comunicato culturale.
POLITICA
27 novembre 2003.
Erba:
nell'articolo di Giorgio Spreafico leggiamo
Oreste Forno lancia «Summit for peace» con un omaggio al Papa.
Un progetto nato in terra lariana vuole portare il suo messaggio in
ogni continente con alpinisti di tutta Italia. La pace scala le cime
del mondo (La Provincia di Lecco).
Parole Verticali:
per rivangare sui fatti di guerra
delle ultime settimane prendiamo tra le mani I copi di
Romano Pascutto, poesia dialettale (con traduzione) che avevamo
preparato per la serata del 18 novembre, poi tenuta in serbo.
L'immagine di sfondo è tratta dalla Stanza 4 di intraisass,
fotografie di Alessandro Pianalto.
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nota 189/03 del 26-11-03
INTRAISASS
26 novembre 2003.
Tre romani e una corda di Paolo
Diotallevi.
Nuova entrata nella sezione RACCONTI D'ALPINISMO - EUROPA.
«Giugno di una estate di tanti, tanti anni fa. Siamo tre giovani
ragazzi, io Attilio e Mino. Obiettivo: massiccio del Gran Sasso, Vetta
Occidentale, parete Est. Via SUCAI, 350 metri di camini e placche,
mediamente 4° grado, con passaggi di 5°-. Partiamo un sabato
pomeriggio alla volta di Campo Imperatore, allegri e baldanzosi. Cioè
loro allegri e baldanzosi, io invece fingo soltanto di esserlo, dato
che so che sarò il capocordata per tutta la via e come al solito ho il
mio bravo sorcio nello stomaco...» - il nostro nuovo autore, il medico
di Roma Paolo Diotallevi, ci racconta una storia di molto anni
fa. Tre giovani alpinisti si avventurano su una grande classica del
Gran Sasso, ma le cose non vanno come dovrebbero andare. Al
ritorno ad attenderli ci saranno i Carabinieri... e una riflessione
sull'alpinismo, scritta col senno di poi e il disincanto della
maturità.
CINEMA
26 novembre 2003.
Canada:
nel
link i vincitori del Kendal Mountain Film Festival. Il Gran
Premio a
Touching the Void, il film diretto da Kevin MacDonald
ispirato al best-seller di Joe Simpson tradotto in italiano con
il titolo La morte sospesa, la magistrale storia autobiografica
dell'incidente sulla Siula Grande (6536 m), Ande Peruviane, nel
1985.
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nota 188/03 del 25-11-03
ALPINISMO
25 novembre 2003.
Himalaya:
è arrivata in questi giorni sulla stampa anglosassone la notizia della
prima salita integrale della Cresta Sud-Ovest dell'Annapurna
III (7555 m). Protagonisti i britannici Kenton Cool e
Ian Parnell accompagnati dall'americano John Varco. Sette
giorni per salire e tre per scendere lungo una cresta che è risultata
più facile del previsto ma molto insidiosa per il pericolo di ghiaccio
sospeso e per l'estrema friabilità della roccia. Il trio ha adottato
lo stile alpino, se non per un tratto dell'iniziale sperone roccioso
rimasto attrezzato con delle corde fisse durante una ritirata di un
precedente tentativo (spedizione slovena, ottobre 2000).
Ricordiamo che l'Annapurna III (foto
1,
foto 2) fu salito per la prima volta 25 anni fa da una
spedizione italiana che portò in vetta il lombardo Giorgio Brianzi,
il veneto Piero Radin e i valdostani Pino Cheney e
Luigino Henry. Quest'ultimo, correva l'anno 1977, precipitò in
discesa sotto gli occhi increduli dei compagni mentre scendevano dal
colle a 7000 metri. Da lì iniziò l'odissea di Piero Radin
coinvolto nell'incidente e miracolosamente sopravvissuto a uno dei
salvataggi più difficili e lunghi che si ricordano nelle montagne
himalayane. Da segnalare il recentissimo tentativo fallito di ripetere
la via degli italiani da parte di Rudy Buccella, Giorgio
Passino e Pierpaolo Role, guide alpine di Courmayeur
partite i primi di ottobre di quest'anno per rendere omaggio a
Luigino Henry nel venticinquesimo della sua morte (v.
diario della spedizione da dove è stata tratta la foto del colle).
TURISMO
25 novembre 2003.
Ferrata Sandro
Pertini:
nei giorni scorsi sulle pagine dei quotidiani del Trentino Alto Adige
si trovavano le prime righe scritte in merito alla discussa quanto
improvvisa costruzione di una ferrata dedicata a Sandro Pertini.
Su Alto Adige di oggi infuria la polemica:
Dannoso pedaggio al turismo. Hainz ed Eisendle sono concordi: è ora di
finirla LE REAZIONI Due grandi alpinisti sono indignati -
MESSNER È STUPEFATTO «Il primo contrario sarebbe stato Pertini. Lui
amava la natura».
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nota 187/03 del 24-11-03
INTRAISASS
24 novembre 2003.
Redazione:
novembre è il mese della polvere, dei morti, dei progetti andati e
venuti, nel bene e nel male. E' difficile ricominciare dopo la serata
di
martedì che ha rimestato qualche sacco di questa polvere. Ed è per
questo che potremmo riservare una sorpresa per tutti, specie per
coloro a cui non abbiamo potuto rispondere singolarmente e che
"costringiamo" a seguirci. Pazientemente. Per dare un cenno alla
serata e alle cinque stanze presentate a Vicenza, stanze che
qualche buon geometra del Nordest non ha esitato di archiviare come
condominio (termine, in origine, suggestivo), si è dibattuto molto
in varie sedi se il tutto sia stato un fatto/modo/evento unico o non
unico, se fosse lecito o non lecito fare saltare sulla scena un
esercito di personaggi senza che ci fosse un Pippo Baudo pronto e
capace di esercitare l'arte promiscua dello spettacolo e del distacco.
Un dibattito che continueremo a in/seguire. Vorremmo nondimeno
rilanciare la posta e invitare coloro che non hanno potuto assistere
alla presentazione e ne parlano come ci fossero stati o coloro che
vogliono ri/vederla concentrandosi solo sul fatto artistico (o
pseudo che sia: le «cinque stanze»!), con le auspicabili migliorie
tecniche del dopo e senza la presenza assillante dei molti personaggi
importanti (la sola cosa per cui avevamo chiamato la presentazione
unica), di farsi avanti, di scrivere a
redazione@intraisass.it.
Ci si può organizzare, l'attore teatrale Nicola Brugnolo ha
dato disponibilità per delle repliche. Vi terremo aggiornati dove e
quando, se succederà. Per chi invece si diverte ad abbaiare, magari
sotto mentite spoglie, gli ricordiamo che la prima stanza, la prima
poesia, l'ultima di intraisass1,
era per lui, solo per lui. E martedì sera, se l'è sorbita, tutta,
inconsapevolmente. Da gran signore ;-)
Ci aggiorniamo a domani.
In
Galleria una
nuova immagine (versione
esplora dettaglio)
di Mario Crespan: la Spiza.
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nota 186/03 del 20-11-03
INTRAISASS
20 novembre 2003.
Redazione:
con tre immagini della presentazione di
martedì 18 novembre
vi diamo appuntamento a lunedì prossimo per ricominciare i nostri
quotidiani aggiornamenti.

Monte Bianco - Loris De Barba
(STANZA 5 e copertina intraisass2)

Tibet, altipiani di luce -
Paolo Seraglio (STANZA 3)

Esterni di redAzione
- Alessandro Pianalto (STANZA 4)
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nota 185/03 del 13-11-03
INTRAISASS
13 novembre 2003.
Redazione:
per meglio preparare l'appuntamento di
martedì 18 novembre
l'aggiornamento delle news sarà interrotto per circa una settimana.
Dettagli della serata e mappa per arrivarci a seguire
dell'immagine di
Alessandro Pianalto.
La serata di
martedì 18 novembre si
preannuncia molto particolare e ricca di arte, alpinismo e avventura.
Abbiamo composto cinque cortometraggi utilizzando innovative tecniche
di composizione digitale e coniugando fotografia, pittura, alpinismo e
parole. Sarà come assistere a una rappresentazione teatrale, a un
cinema e a un concerto nella stessa sera. In altre parole una serata
d'alpinismo e cultura sui generis a cui hanno già dato adesione quasi
tutti gli autori del secondo volume (l'80% finora!), mentre ospiti
speciali quali autori del primo volume
e di intraisass.it hanno assicurato la loro
presenza in sala, a partire da Manrico Dell'Agnola, Lorenzo Massarotto
e molti altri. Esporranno gli artisti Piera Biliato, Maurizio Camposeo,
Mario Crespan, Loris De Barba e Alessandro Pianalto. Voce recitante
l'attore teatrale Nicola Brugnolo. Immagini di alpinismo dal Tibet,
Pakistan e Alpi.
Regia di Alberto Peruffo.
Mappa: segui il
link
(oppure seleziona Levà degli Angeli - VI su
www6.mappy.com) ovvero domanda per il Teatro Olimpico (L'Auditorium
Canneti fa parte dello stesso complesso edilizio), al termine
orientale di Corso Palladio. Ampio parcheggio a due piani (PARK
CONTRA' CANOVE VECCHIE) a un
centinaio di metri dalla sala.
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nota 184/03 del 12-11-03
ALPINISMO
12 novembre 2003.
Dolomiti:
«Oltre a fare la guida in giro per le Dolomiti ho ripetuto con amici
alcune belle vie, tra cui anche il mitico Diedro Casarotto allo
Spiz di Lagunaz, che mi avevate consigliato in primavera a
Trento. Davvero una stupenda salita, lungo una delle architetture più
singolari e suggestive che io abbia visto nelle Dolomiti! Vi mando
inoltre le relazioni di quattro vie nuove, tracciate con amici
gardenesi. Si tratta di quattro salite brevi ma molto intense
(«intense come una schioppettata» per usare un termine di Tita Piaz)...»
- indovinate chi ci sta scrivendo? Nientemeno che Ivo Rabanser,
la guida di Santa Cristina in Val Gardena, tra gli autori di
intraisass2
e tra i protagonisti della serata di
martedì 18 novembre
a Vicenza. Per sapere che cosa ha combinato Rabanser
questa estate nelle Dolomiti di casa insieme con i suoi forti compagni
gardenesi entrate nella nuova
pagina extra di
intraisass. Un breve reportage
fotografico e relazioni per i nostri lettori.
CULTURA
12 novembre 2003.
Milano:
come già appreso dal
comunicato culturale del 28 ottobre, sottolineiamo l'importante
incontro di domani 13 novembre, ore 18:30, al Centro Culturale
Svizzero – Pro Helvetia, Via Vecchio Politecnico 1/3 (Piazza
Cavour). Silvio Montanaro e Andrea Bocchiola
presenteranno Le montagne
del sapone, documentario video con musiche originali del
maestro Giovanni Guaccero. Seguirà un incontro dibattito con
gli autori e i filosofi Prof. Carlo Sini (ordinario di
filosofia teoretica all'Università degli Studi di Milano ed accademico
dei Lincei), Prof. Lucio Saviani (Istituto per gli studi
filosofici di Napoli) e con il Prof. Michael Jakob (Università
di Ginevra e direttore della collana «di monte in monte» per la
casa editrice Tararà). Per una scheda degli autori e un
approfondimento del progetto entrate sul nostro
comunicato culturale.
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nota 183/03 del 11-11-03
ALPINISMO
11 novembre 2003.
Pakistan:
ricollegandoci alla nota di ieri, in prospettiva della celebrazione
del cinquantenario della salita al K2, è ormai ufficiale
l'annuncio fatto dal governo pakistano di ridurre del 50% le
royalties per le cime al di sopra dei 6500 metri. Al di sotto di
questa quota invece l'accesso alle montagne è libero dalle ingombranti
tasse governative. Ricordiamo che rientrano in quest'ultima categoria
splendide montagne ancora da salire o altre già salite e di grande
fascino come le celebri Torri di Trango. Tariffe agevolate pure
per le spedizioni interessate a più di un ottomila nella stessa
stagione. Dettagli su richiesta nel sito dell'agenzia
www.focusworldexpeditions.com.
Lutto: ha lasciato molti amici e
un profondo ricordo di sé Alberto Busettini, il "Buse",
l'alpinista tarvisiano deceduto domenica sul Gran Sasso. Lo
ricordiamo compagno di Nives Meroi e Romano Benet nella
prima invernale del Pilastro NE del Mangart e in molte altre
avventure extraeuropee. Alcune parole degli amici sull'articolo de
Il Gazzettino:
Busettini, una tragedia inspiegabile.
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nota 182/03 del 10-11-03
CULTURA
10 novembre 2003.
Trento:
«In archivio l'anno dell'Everest ora i riflettori si spostano
sul K2, “l'ottomila degli italiani”. E sarà proprio il
Filmfestival internazionale della Montagna Esplorazione Avventura
“Città di Trento”, la più antica rassegna cinematografica mondiale
dedicata al cinema di alpinismo, avventura, esplorazione, ad aprire
ufficialmente le manifestazioni dedicate al cinquantenario della prima
salita del K2, montagna riportata anche nella
locandina dell'edizione
2004 (una foto del 1909 di Vittorio Sella).
La 52° edizione della rassegna promossa dal Club Alpino
Italiano e dal Comune di Trento nel 1952 e, più recentemente, anche
dal Comune di Bolzano, si svolgerà dal 2 al 9 maggio 2004.
Il nuovo Regolamento 2004 è già disponibile e scaricabile
insieme alla scheda di partecipazione sul sito internet ufficiale del
Filmfestival
www.mountainfilmfestival.trento.it. Sono numerose le novità
introdotte dalla Direzione del Festival nel Regolamento 2004...» - nel
comunicato stampa di
Marco Benedetti con in anteprima la nuova
locandina per l'edizione
2004.
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nota 181/03 del 07-11-03
INTRAISASS
07 novembre 2003.
Parole Verticali:
con una poesia dialettale di Giacomo Ca'
Zorzi, in arte Giacomo Noventa, chiudiamo questa difficile
settimana. Perdonate se è poco... In verità non lo è.
Da oggi in rete la
bozza del manifesto della serata di
martedì 18 novembre
a Vicenza. Non abbiamo ancora avuto il tempo di spedire e-mail,
lettere, newsletter di invito ad autori e lettori. Tuttavia molti,
specie degli autori del
secondo volume, hanno già comunicato la loro spontanea
partecipazione. Ringraziamo fin d'ora tutti gli amici che
divulgheranno attraverso le loro newsletter la notizia della
presentazione.
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nota 180/03 del 06-11-03
RASSEGNA
STAMPA
06 novembre 2003.
La Provincia:
sulla consueta pagina Montagna del giovedì curata da Giorgio
Spreafico leggiamo
Duello in parete: via gli spit dallo Spigolo Vinci. Una guida svizzera
li aveva piazzati sul Cengalo, tre colleghi della Val Masino li hanno
tolti. Significative le parole di Luca Maspes: «L'abbiamo
fatto, e non ce ne siamo certo pentiti, anzi, ripensando alla cosa con
più calma. Il fatto è che nessuno può permettersi di violare un
itinerario classicissimo come lo spigolo Vinci, e non solo per ciò che
rappresenta ma anche per le caratteristiche stesse della roccia su cui
si sviluppa. Come si può pretendere di mettere in sicurezza una via
che è già sicura, che passa da una fessura all'altra, che non attacca
placche dove ci si può andare ad ammazzare, una via entusiasmante e
amata, non a caso frequentatissima così com'è da più di mezzo secolo?
Insomma, i friend sono stati inventati vent'anni fa, forse è il caso
che anche in Svizzera se ne prenda atto».
Sempre tramite le pagine de La Provincia segnaliamo il doppio
appuntamento di sabato prossimo a Lecco, 8 novembre ore 18:00,
presso la Libreria dell'Angelo:
La Val di Mello e «Intraisass» sabato in libreria. Molto
lusinghiero il commento sul nostro lavoro, specie quando è fatto da un
giornalista che scrive da 25 anni di montagna e alpinismo. Annuncio
con cover libri della doppia presentazione anche sulla
pagina di Alpinia.net (ovviamente a Lecco porteremo
una breve anticipazione di ciò che presenteremo
martedì 18 novembre
a Vicenza, oltre che ai nuovi volumi di intraisass
non ancora distribuiti nelle librerie della Lombardia ad eccezione
della Libreria dell'Angelo).
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nota 179/03 del 05-11-03
ALPINISMO
05 novembre 2003.
Himalaya:
ce l'hanno fatta!
Valery Babanov e Yuri Koshelenko
hanno toccato la cima inviolata del Nuptse Est dopo oltre un
mese di tentativi e preparazione dei campi d'alta quota. Dal
campo a 6400 metri è stato adottato lo stile alpino. I più
vivi complimenti al tenace e determinatissimo Valery Babanov
che ha giocato con grande intelligenza e perseveranza (siamo alla
terza stagione consecutiva) la sua partita a scacchi con la difficile
montagna. Le ultime mosse hanno visto i due alpinisti aspettare due
notti freddissime al riparo di una misera tendina e con
equipaggiamento ridotto ai minimi termini, a quota 7450 metri. Quindi
il 2 novembre l'uscita decisiva alle ore 08:40 per toccare i 7855
metri della vetta alle ore 19:30, superando difficoltà di misto di grado M4 e
M5 (con tratti di 5a e 5b su roccia). Rientrati al Campo Base ieri pomeriggio, i due alpinisti
riposeranno tre giorni per poi ritornare sulla montagna a recuperare
le corde fisse rimaste in parete. Dettagli di una delle salite più
importanti dell'alpinismo contemporaneo degli ultimi tempi sul sito di Valery
www.babanov.com.
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nota 178/03 del 04-11-03
INTRAISASS
04 novembre 2003.
Recensioni storiche:
«Arrampicarsi all'inferno
fu scritto da Jack Olsen nel 1962. Frutto di una minuziosa
ricerca di testimonianze, fa luce su una delle pagine più drammatiche
e discusse dell'alpinismo europeo degli anni '50, il mito dell'Eiger,
il dramma della cordata italiana, la scomparsa della cordata tedesca e
le successive polemiche, il salvataggio. Recentemente è stata
pubblicata una riedizione nella collana “I Tascabili” del Centro
Documentazione Alpina di Torino ma esiste una ‘perla' per i
collezionisti ed è la traduzione del 1964 (oggetto di questa
recensione), edita da Longanesi in almeno due edizioni e impreziosita
(e questo è il pregio) da una prefazione bellissima del grande Gianni
Brera, che all'epoca dirigeva la collana “La vostra via sportiva”.
Brera presenta il libro da estraneo all'ambiente alpinistico, anzi,
atterrito da questo, tuttavia non si ferma allo scontato “ma chi te
l'ha fatto fare..!” ma partendo da un'analisi storica cerca di
definire la figura dell'alpinista chiedendosi in che misura
l'alpinismo possa essere considerato solamente uno sport o, invece,
non sia qualcos'altro» - ritorna Giovanni Busato a riproporci
una delle sue polverose
recensioni storiche,
recensioni spesso focalizzate sul valore aggiunto di edizioni storiche
caratterizzate da traduzioni, prefazioni e documentazione iconografica
di particolare rilievo.
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nota 177/03 del 03-11-03
ALPINISMO e POLITICA
03 novembre 2003.
Himalaya:
mentre sul Nuptse Est gli alpinisti russi
Valery Babanov e Yuri Koshelenko
sono impegnati nel loro terzo tentativo alla vetta e registriamo la
futura partenza di Simone Moro per lo Shisha Pangma
invernale (v.
pareti news), dallo scrittore-viaggiatore Marco Vasta ci
arriva la seguente segnalazione sugli ultimi sviluppi della situazione
guerriglia in Nepal estratta dal bollettino di
www.misna.org:
«Oltre mille persone sono morte in Nepal da quando, il 27 agosto
scorso, i ribelli maoisti attivi da quasi otto anni nel Paese asiatico
hanno annunciato la fine del cessate-il-fuoco che durava da gennaio
2002. Lo riferisce l'‘Informal Sector Service Center’ (Insec),
organizzazione no-profit fondata nel 1988 nella capitale nepalese
Kathmandu per la difesa dei diritti umani. Si stima quindi che, dal
1996, siano in tutto almeno 8.000 le persone che hanno perso la vita
nella guerriglia. Oltre a fornire i dati sui decessi, l'Insec
sottolinea che negli ultimi tempi è aumentato anche il numero di
sequestri e arresti. Gli attivisti aggiungono che di molte persone,
arrestate in modo arbitrario dalle forze di sicurezza nepalesi, non si
ha più notizia. D'altra parte i guerriglieri, prosegue l'Insec,
tengono tuttora sotto sequestro diversi politici e attivisti. Infine
l'organizzazione ribadisce che molti civili sono rimasti uccisi nei
periodici scontri tra estremisti e governativi. Guidati dal loro
leader Pushpa Kamal Dahal (detto ‘compagno Prachanda', il Terribile),
gli armati che si ispirano agli insegnamenti di Mao Tze-tung lottano
per ottenere una radicale riforma agraria e rovesciare la monarchia
costituzionale. Il fallimento del recente tentativo di dialogo
nazionale è dovuto proprio alle diversità di vedute tra le parti sul
ruolo della monarchia nel Paese himalayano. A questo proposito i
ribelli chiedevano la riforma della costituzione attraverso una nuova
assemblea costituente, ma il governo non ha mai accettato la proposta»
da MISNA, NEPAL 31/10/2003 0:20 MILLE MORTI NEGLI ULTIMI DUE
MESI DI GUERRIGLIA. Spostando l'attenzione sulla situazione politica
in Tibet sempre Marco Vasta ci informa che Tenzin Gyatso,
14° Dalai Lama del Tibet, sarà in visita a Roma dal 26
al 28 novembre. Su invito della Associazione Italia Tibet e del
Gruppo Interparlamentare per il Tibet, il Dalai Lama terrà una
pubblica conferenza dal titolo "Il cammino verso la libertà" il
giorno 26 novembre alle ore 17:30 presso la Sala Santa Cecilia
dell'Auditorium del Parco della Musica (Viale De Coubertin, Roma,
apertura cancelli ore 15).
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nota 176/03 del 31-10-03
INTRAISASS
31 ottobre 2003.
L'evoluzione del
nostro progetto: con l'arrivo
di novembre grossi scossoni subirà la nostra redazione. In tutti i
sensi. Dall'alto cadrà in basso. Dal dolce isolamento diurno di una
soffitta (mai fitta) - salveremo il notturno - passeremo
letteralmente on the road, sulla strada, al piano terra terra,
per dare accesso al pubblico. Abbiamo deciso di uscire qualche ora al
giorno dalla nostra semenza virtuale (rischiavamo veramente di
diventare semi...reali, semi che non producono grano) per
appropriarsi di una presenza fisica... e metterla a disposizione di
tutti i nostri amici e lettori. Insomma, stiamo per aprire una
libreria, vera, non virtuale, dove continueremo il nostro lavoro
di editori dell'oramai consolidata realtà che è intraisass.it
(il mese di ottobre, ad oggi, registra un ulteriore
incremento superiore al 10% del già eccezionale mese di settembre) e
al contempo renderemo disponibili le nostre competenza e passione per
un'ampia e mirata selezione di libri di montagna e non solo. Punteremo
molto sulla letteratura italiana contemporanea, nonché sull'arte e la
fotografia, con possibilità di piccoli spazi espositivi. Molte sono le
idee e le agevolazioni che stiamo pensando per i nostri lettori che
giungeranno da fuori. Al tempo vi daremo maggiori delucidazioni e per
il momento non sveliamo il nome della futura libreria. Che ha una sua
storia. Molto semplice. Per ora vi basti sapere che il prossimo mese
sarà per noi a corrente alternata. Lavoreremo su più fronti che
significa che qualche pubblicazione/news/mail potrà scivolare fuori
direzione pur cercando di mantenere intatto ed efficiente il nostro
sito. Dunque solo qualche ritardo e inadempienza, specie nelle
lettere. Mettere in piedi una libreria non è cosa facile. Fosse solo
per questo, ma - forse proprio approfittando di questo mese di scosse
per futuri assestamenti - sarà un altro evento che fagociterà quasi
tutte le nostre forze residue nei prossimi venti giorni. Finalmente
abbiamo la data definitiva. La presentazione ufficiale di intraisass2
sarà martedì 18 novembre all'Auditorium Canneti (il Teatro
con la migliore acustica della città) di Vicenza. Chi ha
assistito l'anno scorso alla serata unica della presentazione del
numero 1 ci confidava che sarebbe stato difficile superarsi, o
addirittura ripetersi. Ci stiamo provando e dai primi risultati visti
in studio di montaggio ci stiamo credendo. Abbiamo tra le mani, in
fase di composizione, un'altra presentazione fuori da ogni schema
conosciuto per quanto riguarda le serate di montagna, dove nuove
tecnologie di multivisione e software cinematografici porteranno il
loro forte carico di innovazione. Una specie di rappresentazione
semi-teatrale/cinematografica con musiche d'eccezione che ripercorrerà
le tappe dei due libri con fotografie, immagini, dipinti dei nostri
formidabili autori. Non mancheranno il background che fornisce
linfa e idee alla nostra redazione con immagini inedite dei suoi
collaboratori impegnati in esperienze extraeuropee, sopratutto
esplorative, che partendo dall'estremo Pakistan Nordoccidentale,
passando per il Tibet, giungeranno alla microesplorazione sulle Alpi.
Perciò, fin da ora, un invito a tutti voi, cari amici lettori/autori,
di partecipare numerosi e di fare girare la notizia. Secondo
previsioni - l'anno scorso fu massiccia la partecipazione - molti
degli autori del secondo
volume, e non solo, saranno presenti.
ALPINISMO
31 ottobre 2003.
Per non perdere contatto con uno dei temi predominanti delle nostre
news, una breve notizia dall'Italia che in futuro approfondiremo.
Altre dello stesso genere in arrivo.
Dolomiti:
l'accademico veronese Silvio Campagnola con il consueto e forte
compagno Gigi Pinamonte ha aperto due belle vie la scorsa
estate in Dolomiti. La prima sul Massiccio Centrale
delle Pale di San Martino, parete Sud della Punta
Anna, Campanile Müller (via Elefante Grigio, 460 m
di sviluppo su buona roccia, spesso ottima, diff. V/V+, due passaggi
di VI- e uno di VI). La seconda sulla celebre e magnifica roccia della
Cima D'Ambiez nelle Dolomiti Di Brenta, dove i due
alpinisti dopo aver ripetuto tutti gli itinerari della parete
Sudest, sono riusciti a trovare una linea completamente
indipendente tra le vie Aste-Salice la Fox-Stenico
(incrociando quest'ultima all'altezza dell'orecchio, superato
direttamente). La Via dei Cent'anni - tale è la somma d'età dei
due apritori - si sviluppa per 390 metri di roccia ottima, diff.
V+, passaggi di VI, tratti di VI+ e un passaggio di VII-.
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nota 175/03 del 30-10-03
RASSEGNA STAMPA
30 ottobre 2003.
Corsa agli 8000:
sul Giornale di Brescia si parla di Silvio Mondinelli,
L'alpinista della Valle Trompia vicino al traguardo della salita di
tutte le quattordici cime più alte della Terra «Siamo i conquistatori
dell'inutile» nell'intervista di Camillo Facchini. Su La Provincia
Giorgio Spreafico riassume gli ultimi avvenimenti in
L'Annapurna dice no, come lo Shisha Pangma a Mondinelli e lo Jannu ai
russi. L'ultimo 8000 di Blanc non finisce mai e ci parla
dell'incontro di preparazione di
Domani e venerdì in vista della doppia spedizione al K2 e all'
Everest. Alpinisti e scienza in cordata allo Stelvio.
Divieto sci alpinismo: leggiamo
sul Corriere della Sera
Sci alpinismo vietato sulle piste. Protestano Cai e gruppi sportivi.
PIÙ SICUREZZA SULLA NEVE di Franco Brevini; Documento
sottoscritto da Club Alpino, Consorzi e associazioni della Valtellina
in rappresentanza di 5 mila sportivi -
Piste vietate, protestano gli sci alpinisti - La Regione chiude
agli escursionisti i tracciati battuti - Il Cai: «Non ci hanno neanche
consultato» -
Il tecnico: «Un brutto passo» (nelle parole di Rolando Canuti,
presidente della Commissione nazionale del Club Alpino Italiano che si
occupa di scuole di alpinismo e di sci alpinismo) di Laura Guardini.
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nota 174/03 del 29-10-03
CULTURA
29 ottobre 2003.
Dolomiti:
DOLOMIEU, il padre - Storia & montagna. Una ricerca di Zanzi
sull'«inventore» delle Dolomiti
(Alto Adige). E' uscito in libreria edito da Jaca book
il volume (559 pagine) «Dolomieu, un avventuriero nella storia
della natura» scritto da Luigi Zanzi, docente di
metodologia delle scienze storiche a Pavia e autore di scritti di
scienza e montagna. Un'anticipazione e un bel ritratto di «Deodat
Gratet de Dolomieu, con H.B. de Saussure uno dei più grandi
scienziati-alpinisti del Settecento, oltre che scopritore della 'dolomite'
[...] anche uno scienziato di grande rilievo nella scienza e nella
conoscenza del suo tempo» sulla
pagina della Cultura del Corriere delle Alpi.
APPUNTAMENTI
29 ottobre 2003.
Foresta del Cansiglio:
pubblichiamo per tempo il comunicato della
17° MANIFESTAZIONE DI
ALPINISTI ED AMBIENTALISTI IN DIFESA DELL'ANTICA FORESTA DEL
CANSIGLIO. INCONTRO TRA VENETI E FRIULANI A FORCELLA PALANTINA
previsto per domenica 9 novembre. Nel
comunicato
l'aggiornamento sulla delicata situazione della zona del Cansiglio,
da anni vittima di speculazioni turistico-ambientali e di una curiosa
malattia, il mal della cava, molto diffusa sull'arco prealpino.
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nota 173/03 del 28-10-03
ALPINISMO
28 ottobre 2003.
Pakistan:
non conosciamo ancora i dettagli, ma ci basta la
foto per ammirare la nuova via tracciata quest'estate dagli
alpinisti ucraini guidati da Vladimir Mogila sulla parete
Sudovest della Torre Grande di Trango:
Ukrainian Route, Great Tower Trango, Southwest Summit, Northwest face
(Mountain.Ru).
CULTURA
28 ottobre 2003.
Centro Culturale
Svizzero: inizia dopodomani a
Milano, giovedì 30 ottobre, il
Ciclo di mostre, proiezioni e
incontri sulla montagna PANORAMI organizzato dal CCS Centro
Culturale Svizzero in Via Vecchio Politecnico 1/3 (P.zza Cavour).
Leggiamo il comunicato
culturale che annuncia l'inaugurazione della mostra di fotografie
e video a cura di Nicolas Savary e Tilo Steireif dal
titolo Sauver/Capturer Dalla pianura padana alle Alpi bernesi.
Approfondiremo gli altri importanti eventi correlati nel corso del
mese di novembre.
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nota 172/03 del 27-10-03
INTRAISASS
27 ottobre 2003.
Sudamerica:
continuano ad affluire in redazione reportage sull'estate appena
trascorsa. Ritorniamo sulle montagne del Sudamerica per
scoprire il legame tra il grande Deserto di Atacama e gli
eventi sociali e politici che nel secolo scorso segnarono le aride
terre del deserto assoluto, qui inteso non solo in senso
geologico, ma anche per vicende umane spesso non conosciute. A
parlarcene i vicentini Mariano Storti e Andrea Sartori
di ritorno dalla spedizione ATACAMA 2003 FREERIDER OLTRE QUOTA 6000,
conclusasi con la salita e discesa con gli sci dei vulcani PARINACOTA
(6340 m) e POMERAPE (6280 m). Entrate nel reportage
CILE: ATACAMA, IL DESERTO
ASSOLUTO 11 settembre 1973: Golpe di Pinochet LE CITTA' FANTASMA DI
HUMBERSTONE E SANTA LAURA.
ALPINISMO
27 ottobre 2003.
Cordillera
Blanca: sempre Mariano Storti - promotore
dell'iniziativa
Adottiamo un rifugio - ci
informa che «Le Guide della Escuela de Alta Montaña "Don Bosco en los
Andes" Cesar Rosales (21 anni) e Miguel Martinez (21
anni) e le Guide Alpine Piemontesi Fabrizio Manoni e Enrico
Rosso hanno scalato in prima assoluta la cresta Sud integrale
del Nevado Copa (6188 m) nella Cordillera Blanca (Ande
Peruviane) di oltre due chilometri di lunghezza. Le Guide della
Escuela de Alta Montaña sono state formate in un istituto superiore
voluto dal Padre Salesiano Padre Ugo de Censi e diretto dal
bresciano Giancarlo Sardini. La spedizione è tata organizzata
con l'apporto della scuola di guide Don Bosco e coordinata dalla Guida
Alpina Valerio Bertoglio (torinese) che ha partecipato
direttamente alla scalata di acclimatazione del gruppo sul Nevado
Artensonraju di 6025 m. Il gruppo si è poi rivolto alla vergine
cresta sud del Nevado Copa, un evidente via verso la cima del grande
massiccio glaciale che domina gran parte della Valle del Rio Santa ed
in particolare il Villaggio di Marcarà dove ha sede la Escuele de
Alta Montaña "Don Bosco en los Andes. L'intenzione della scalata
era quella di ripercorrere i passi di Battistino Bonali con il
suo "Salire in Alto per aiutare chi sta in basso" con le Giovani Guide
Don Bosco en los Andes (scuola nata dopo la scomparsa di Bonali e
Ducoli)».
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nota 171/03 del 24-10-03
INTRAISASS
24 ottobre 2003.
Sciopero generale:
leggiamo A casa in
Parole Verticali
di Umberto Fiori,
per non perdere contatto con la poesia italiana contemporanea e le
nostre attuali vicissitudini.
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nota 170/03 del 23-10-03
ALPINISMO
23 ottobre 2003.
Himalaya:
venti fortissimi in alta quota hanno costretto alla rinuncia il forte
gruppo guidato da Abele Blanc sull'Annapurna, si
apprende leggendo l'ultimo messaggio della spedizione valdostana:
23/10/03 Annapurna finish. Sul Nuptse Est stessa sorte per
Valery Babanov e Yuri Koshelenko,
respinti al Campo Base dopo il secondo tentativo alla cima. I due
alpinisti sono tuttavia in forma e aspettano il momento buono per
ritornare sulla montagna.
CULTURA
23 ottobre 2003.
Torino:
oggi importante inaugurazione della nuova Area Documentazione del
Museo della Montagna: «Giovedì 23 ottobre, giorno di fondazione
del CAI a Torino, 140 anni dopo, sotto lo storico tetto del Monte dei
Cappuccini, dove il CAI e la Città di Torino operano dal 1874, si
inaugura la più importante struttura di documentazione della montagna:
biblioteca, archivi, fototeca, film, video, iconografia» - nel
comunicato stampa tutti
i dettagli della struttura e delle giornate di inaugurazione + la
scheda del volume pubblicato per l'occasione - Dalle montagne al
mondo in cento anni di fotografie - curato da Aldo Audisio
e Pierangelo Cavanna.
STORIA
DELL'ALPINISMO
23 ottobre 2003.
Lecco:
leggiamo su La provincia di Sondrio
Grigna, la favola infinita
I ricordi degli accademici italiani riuniti a Lecco Un laboratorio
alpinistico proiettato nel futuro di Giorgio Spreafico.
Go Mountain: se anche Marco
Vegetti si è dimenticato di noi non certo si dimentica di tirare
fuori dal suo magico cilindro storico un'altra delle sue chicche
pubblicata in questi giorni sulla cover di Go Mountain:
John Fitzgerald
Kennedy che scala sui bastioni delle mura di Carcassonne. Volevamo
segnalarvelo appena visto, ma non sempre le cose vanno per il verso
giusto. Neppure le menti.
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nota 169/03 del 22-10-03
INFORMAZIONE
22 ottobre 2003.
L'altrove non abita
più qui.
Fuori dalla nostra piccolissima casa editrice, povera di risorse e
ricca di humour, c'è
scritto: non facciamo sconto a nessuno, specie agli amici. Con
questo spirito
abbiamo atteso e finalmente letto
l'articolo di Marco Vegetti sull'incontro
L'ESPLORAZIONE DELL'ALTROVE tenutosi il
4 ottobre a Belluno
e comparso ieri su
Il Volo dell'Aquila. Una zappa sui piedi. Non si sa
di chi. Speravamo in una critica profonda o perlomeno in un riassunto
critico, anche se non equilibrato, de gustibus, degli interventi. Non
ci è parso così. Probabilmente l'amico giornalista dormiva - forse per
riservarsi l'esclusiva della critica - durante qualche intervento,
specie il nostro. Infatti per arrivare a scrivere che poco o nulla si
è detto sull'editoria di montagna e sulla pochezza delle riviste di
alpinismo il caro Marco forse aveva la sua attenzione rivolta
altrove. Qualche bella alpinista. Un altrove concreto.
D'altra parte non possiamo non apprezzare gli sforzi e l'operato del coordinatore di
Oltre le vette che ha organizzato una conferenza con un
numero più che
sufficiente di relatori riuniti in una giornata che alla
fine è risultata forse anche troppo intensa. Non era questa sicuramente
una tavola rotonda sull'editoria di montagna, base dell'articolo del
nostro. Il tema della conferenza era molto più ampio. Per nulla
monografico. Ma che ce ne
facciamo di giornalisti che dormono nelle poche occasioni in cui
bisogna stare svegli? E perché Marco se n'è andato quando nel
pomeriggio, secondo scaletta, c'è stata più di un'ora di discussione?
Avrà avuto i suoi buoni motivi ma non ci venga a riportare che non
c'erano giornalisti di montagna. Possiamo elencarne almeno cinque che
conoscevamo di persona. Non saranno quelli del solito giro, dell'Associazione
Giornalisti Italiani della Montagna o del CAI generale. E
c'è stato libero dibattito. L'intento della conferenza era indicare
delle strade di riflessione sugli altrove legati alla montagna,
non solo all'editoria, indicarle ai presenti in sala, non solo agli
esperti del settore. Strade che sono state indicate e neppure
riportate o appena accennate nell'articolo del nostro amico. E se è vero che nel
pomeriggio le persone in sala sono sensibilmente diminuite (pochi ma buoni
si dice... chi
c'era di voi astuti giornalisti di alpinismo non invitati, l'indomani,
al bellissimo intervento dell'illustre poeta Fernando Bandini?
Nessuno!) non si dice che al mattino la sala era piena per ascoltare
non certo noi o altri che parlavano di alpinismo, ma un grande e
profondo Mario Rigoni Stern che è andato ben al di là degli
steccati dell'alpinismo, alpinismo che resterà una sottocultura finché
non solo gli alpinisti usciranno dalle loro aride specializzazioni, ma
anche i detentori dell'informazione, in primis i giornalisti, dalla
mistificazione e/o dalle loro beghe personali.
Di seguito e a documento di quanto detto riportiamo due degl'interventi che siamo riusciti finora a
recuperare integralmente e che erano già previsti nel nostro programma
pubblicazioni.
L'altrove delle Dolomiti:
tra editoria e scrittura di Luciano Marisaldi.
Alpinismo e letteratura tra
innovazione e tradizione di Alberto Peruffo.
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nota 168/03 del 21-10-03
INTRAISASS
21 ottobre 2003.
Recensioni letterarie:
«Güllich è un nome noto agli
arrampicatori sportivi, per aver più volte innalzato il livello in
arrampicata libera (raggiungendo infine il 9a della scala francese,
nel 1991), per aver scritto il primo manuale di arrampicata sportiva,
tutt'oggi ristampato, e per essere – non ultimo – riuscito a vivere di
sola arrampicata.
Quindi – sembrerebbe logico dedurre – questo libro è indirizzato
principalmente a chi s'interessa di arrampicata sportiva, riuscendo
invece di scarso interesse per l'appassionato di alpinismo?
No. Innanzitutto perché supporre che la storia dell'alpinismo non sia
campo per un uomo che ha aperto Eternal Flame (IX-/A2 -
Himalaya a 6000 metri di quota) e Riders on the storm (36 tiri
fino al IX/A3 sulle Torri del Paine in Patagonia) è un'assurdità. Poi,
perché ostinarsi a vedere Güllich in pantaloncini a torso nudo che
scala a Finale Ligure è voler vedere solo quello che permette di
mantenere invariati i nostri pregiudizi, spesso dovuti alle nostre
reali incapacità» - Wolfang Güllich - Action
Directe di Tilmann Hepp. Leggiamo la recensione di
Marco Bellini incentrata sull'importanza del grande arrampicatore
tedesco per l'evoluzione dell'alpinismo contemporaneo.
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nota 167/03 del 20-10-03
SCIENZA
20 ottobre 2003.
Parigi:
in attesa di leggere la recensione di uno dei libri più attesi della
stagione, Wolfgang Güllich
ACTION DIRECTE, recensione slittata a oggi pomeriggio o al massimo
a domani mattina, leggiamo il simpatico e scientifico articolo
Le mont Blanc a perdu 2 mètres depuis 2001 apparso su Le
Monde venerdì scorso. Simpatico in quanto curioso nei suoi
passaggi tipicamente francesi, specie quando si legge che una delle
cause, seppur minima ma non trascurabile, dell'abbassamento della cima
di ben 2 metri è dovuta in parte alla forte fréquentation des
alpinistes, o meglio ancora laddove si appura che un très léger
déplacement d'environ 70 cm du sommet dans le sens nord-ouest, un
leggerissimo spostamento della sommità di 70 centimetri, è avvenuto,
guarda caso, in direzione di Parigi, a scapito dell'Italia. Ovviamente
tutto scientificamente riportato nello studio dell'equipe coordinata
dal geometra delle vette Pierre Bibollet, il cui risultato
finale attesta la quota del Monte Bianco a 4808,45 metri, 10
centimetri più, 10 centimetri meno, contro i 4 810,40 metri del
2001.
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