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 Iniziative 

19 dicembre 2002
Mariano Storti


ASSOCIAZIONE DELLE SEZIONI VICENTINE
DEL CLUB ALPINO ITALIANO

ARZIGNANO-ASIAGO-BASSANO DEL GRAPPA-DUEVILLE-LONIGO-MALO-MAROSTICA-MONTEBELLO VICENTINO-MONTECCHIO MAGGIORE-RECOARO TERME-SCHIO-THIENE-VALDAGNO-VICENZA
 

Adottiamo un rifugio
UN PROGETTO DI COOPERAZIONE INTERNAZIONALE, L'ESPERIENZA DELL'ASSOCIAZIONE DELLE SEZIONI VICENTINE DEL CLUB ALPINO ITALIANO

Cari Lettori di Intraisass,
con piacere accetto l'invito della redazione di scrivere una relazione sul progetto ADOTTIAMO UN RIFUGIO.

Come ben sapete l'alpinismo è un fatto culturale ed è, anche se non ne siamo sempre consapevoli, specchio del suo tempo: Sausurre si portò sul Monte Bianco un pesante barometro per giustificare il suo credo illuminista, il romanticismo produsse un'idea di montagna come altro, come simbolo, il nazismo e il suo tremendo mito del superuomo produsse la tragica corsa all'Eiger…. il consumismo attuale, se da un lato ha innalzato enormemente le performance degli arrampicatori, spesso ha ridotto il simbolo montagna ad un lunapark, una sorta di Gardaland per il villaggio globale. L'emergenza ambientale ha spinto gli alpinisti più attenti e sensibili ad elaborare il progetto mountain wilderness. L'attacco alle Torri Gemelle dell'11 settembre 2001 ha profondamente intaccato il nostro modo di andare in montagna, spingendo un mito come Cesare Maestri a salire UN OTTOMILA PER LA PACE. L'ATTUALE LOGICA DELLA GLOBALIZZAZIONE ci ha portato e ci deve portare a dei progetti di solidarietà e cooperazione internazionale, al di là del nostro credo politico e religioso: andare sulle montagne del mondo per dare, anziché per prendere è una delle più belle avventure umane ed 'alpinistiche' che la vita ci possa riservare. Scendere da una grande montagna ed accorgersi degli altri, dei campesinos delle Ande, dei contadini indiani o pakistani è una grande occasione storica di confronto interculturale alla quale non possiamo sottrarci.

IL PROGETTO
Nella bellissima estate del 2001 sono stato ospite della Escuela de Alta Montagna Don Bosco en Los Andes di Marcarà, dell'Operazione Mato Grosso di Padre Ugo de Censi nella Cordillera Blanca, Ande del Perù. Ho vissuto un mese con i ragazzi, tra i più poveri della Cordillera, aspiranti guide di alta montagna, ho visitato i loro tre rifugi e il bivacco Longoni, a 5000 metri ed ho praticato lo scialpinismo, oggi lo chiamiamo anche Free-rider, salendo il Pisco (5752 m), l'Ishinca (5530 m) e, sempre con i ragazzi de La Escuela ho esplorato il versante ovest di Puntacuerno, un seimila remoto, salito una sola volta da est, nell'ormai lontano 1983. Ho trovato in Giancarlo Sardini, il direttore de La Escuela, nei volontari italiani, nei ragazzi peruviani degli amici che generosamente, senza voler nulla in cambio, mi hanno aiutato ed indicato un cammino.

In Italia abbiamo tentato di capire lo spirito che muove il progetto ANDINISMO DELL'OPERAZIONE MATO GROSSO ed abbiamo lanciato, COME ASSOCIAZIONE DELLE SEZIONI VICENTINE DEL CLUB ALPINO ITALIANO, in occasione dell'Anno Internazionale delle Montagne, il PROGETTO ADOTTIAMO UN RIFUGIO, raccolta di materiale alpinistico e fondi a favore dei ragazzi de La Escuela.

Lo scopo di questa iniziativa di solidarietà e di cooperazione internazionale tra Alpi e Ande è di aiutare i ragazzi a divenire guide di alta montagna e gestori dei nuovi rifugi anche per frenare l'esodo verso la tremenda megalopoli di disperati che sta divenendo Lima. Inoltre tutto ciò che l'OMG guadagna con la gestione dei rifugi è utilizzato in progetti di aiuto per i diseredati: fino a questo momento sono state costruite 250 case per poveri ed anziani indigenti.

Il progetto ADOTTIAMO UN RIFUGIO è apparso più volte sulla stampa nazionale ed è stato illustrato dallo scrivente all'Assemblea Generale dei Delegati del Cai nella primavera scorsa a Bormio: DUE CERCHI, IL CLUB ALPINO ITALIANO E L'OPERAZIONE MATO GROSSO CHE, IN OCCASIONE DELL'ANNO INTERNAZIONALE DELLE MONTAGNE, SI INCONTRANO SULLE ANDE IN UN GRANDE PROGETTO DI SOLIDARIETA' E DI COOPERAZIONE INTERNAZIONALE A FAVORE DEI POVERI DELLA CORDILLERA BLANCA.

Per l'occasione abbiamo stampato 3.300 manifesti ufficiali, diffusi in tutta Italia e nei principali paesi europei, per promuovere la raccolta di fondi e materiale alpinistico PRO ANDES. A questa cordata di solidarietà hanno aderito tutti e 9 i rifugi delle Piccole Dolomiti e del Pasubio: sono state stampate 50.000 tovagliette con il logos Adottiamo un rifugio per raccogliere fondi a favore de La Escuela tra gli escursionisti e gli alpinisti.

Alla data attuale sono stati raccolti nei rifugi, durante le serate di testimonianza e da donazioni provenienti da tutta Italia fondi per 12.000 euro e materiale alpinistico quantificabile in altri 13.000 euro.

Nell'estate 2002 la Sezione di Malo ha organizzato un trekking e una spedizione alpinistica con l'appoggio logistico de La Escuela e ben 42 vicentini, guidati da Bruno Vajente, Presidente della Sezione Cai di Malo, da Franco Brunello e da Tarcisio Bellò si sono recati nella Cordillera per praticare l'alpinismo, in preparazione della spedizione all'Everest programmata per la primavera del 2003, ma anche e soprattutto per regalare il loro tempo ai diseredati: Franco Brunello ha lavorato nella progettazione di 8 centraline idroelettriche, alcuni hanno prestato la loro opera come medici, altri hanno lavorato come falegnami-istruttori, altri ancora hanno insegnato a leggere ed a scrivere ai bambini della cordillera in un pueblo lontano.

Lungo il cammino è nato un altro progetto: COSTRUIRE UN RIFUGIO, RIADATTANDO DELLE BARACCHE ABBANDONATE DELL'IDRO ANDINA, POSTE SOTTO L'ALPAMAYO ,E DI TRASFORMARLE IN UN RIFUGIO DA DEDICARE AL GRANDE ALPINISTA ITALIANO RENATO CASAROTTO. Renato Casarotto, l'ultimo alpinista romantico del ventesimo secolo, caduto sul K2 nel 1986 dopo un tentativo solitario sulla Magic Line è ancora oggi molto ricordato in Perù per aver tracciato in 17 giorni di arrampicata solitaria una durissima via sulla parete Nord dello Huascaràn Norte. Goretta Traverso, la vedova dello sfortunato alpinista, ha accolto commossa la nostra proposta.

Il rifugio, dotato di centralina idroelettrica, sorgerà come ricostruzione e sarà edificato, nello spirito con cui sono stati costruiti i rifugi Pisco, Ishinca e Don Bosco allo Huascaràn, nel pieno rispetto dell'ambiente, una sorta di isola ecologica in un ambiente d'alta montagna oggi degradato e ridotto ad alcune baracche abbandonate.

Il Rifugio Renato Casarotto sarà di proprietà dei giovani peruviani dell'Operazione Mato Grosso di Padre Ugo de Censi e i proventi derivanti dalla sua gestione saranno destinati a progetti di aiuto per la popolazione della Cordillera Blanca, frenando l'esodo verso la megalopoli di Lima.

Nel nome di una grande figura dell'alpinismo italiano, nell'Anno internazionale delle montagne, sarà data un'opportunità di lavoro e di un'educazione morale ai ragazzi peruviani e si cementerà una grande amicizia tra L'Italia ed il Perù, tra il Club Alpino Italiano e La Escuela, nello spirito di cooperazione internazionale auspicato dall'ONU PER L'ANNO INTERNAZIONALE DELLE MONTAGNE e dal nostro Ambasciatore a Lima Dott. Sergio Busetto.

Alla prossima suerte
Mariano Storti
Coordinatore del progetto " Adottiamo un rifugio " per L'ASSOCIAZIONE DELLE SEZIONI VICENTINE DEL CAI
 


ALCUNE NOTE ORGANIZZATIVE
La Escuela de Alta Montagna Don Bosco en Los Andes ha bisogno dell'aiuto di tutti. Chi vuole può organizzare spedizioni alpinistiche nella Cordillera Blanca, acclimatandosi nei Rifugi OMG, usufruendo dell'appoggio logistico delle Guide: basta mettersi in contatto con la direzione della scuola: giancarlosardini@virgilio.it.
Chi ha materiale alpinistico da regalare, purché in buono stato, può inviarlo a Sez. CAI G. Soldà, casella postale 81 36076 Recoaro T. (VI), utilizzando normali pacchi postali.
Chi vuole dare un contributo per il RIFUGIO RENATO CASAROTTO può versare sul conto corrente n. 508/28 della BCI-INTESA, FILIALE DI RECOARO TERME, ABI03069 CAB60670, SPECIFICANDO LA CAUSALE " RIFUGIO R. CASAROTTO ".
Per serate e diaconferenze scrivere a storti.mariano@katamail.com.
 

                                                                
 

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