INTRA I SASS - ALPINISMO - LETTERATURA - CINEMA - EVENTI - INCONTRI - STORIA...

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nota 199/02 del 11-12-02
 POLITICA  11 dicembre 2002.

E' veramente sconcertante la disinformazione da parte degli organi di stampa e delle televisioni nazionali nei confronti delle grandi manifestazioni che si sono svolte ieri in molte città d'Italia a favore della pace. Sembra di vivere in un paese di guerrafondai: telegiornali e quotidiani (fate un giro in rete oggi!) hanno pressoché ignorato la voce di migliaia di persone, relegandola al massimo nella cronaca provinciale. Questa volta è emersa senza attenuanti un'evidenza che mai si credeva possibile in un paese libero come l'Italia: non si può ignorare la voce di migliaia di cittadini se non mediante un controllo e una censura della libera informazione. Una vergogna. E' veramente ripugnante - vedi le dichiarazioni fatte dal direttore de Il Giornale su Rai 3 in tarda serata - sentire direttori di quotidiani nazionali parlare della guerra come mezzo necessario e considerare le marce per la pace (la voce dei cittadini) "suggestivo folklore" (ricordate la nota del 9 dicembre sul Tibet...), specie quando chi parla assume atteggiamenti da belloccio seduto su una comoda poltrona, profumatamente pagata, e non ha mai sentito l'odore marcio del sangue putrefatto o respirato la miseria e la disperazione che inquinano irreversibilmente le contrade di guerra. Certe persone non possiedono neppure la dignità di parlare seriamente della guerra, con atteggiamento di profonda preoccupazione. Non è il caso di Gino Strada (il fondatore di Emergency): esemplare la sua risposta di ieri alle sopra citate dichiarazioni. E non è il caso di molte altre persone tra cui anche l'amico Fausto De Stefani. Leggiamo L'alpinista che lotta per la pace su la Gazzetta di Mantova. Un invito ad impegnarci contro chi fa sopruso della libera informazione e considera la guerra una medicina preventiva per curare i mali del mondo dopo avere investito milioni di dollari per curare la malattia, reale o fittizia: quando mai e in quale modo potrà trovare sfogo l'enorme accumulo di potenza rappresentato da armamenti ed eserciti?!
 ECOLOGIA  11 dicembre 2002
Invitiamo le persone preoccupate delle sorti della Val Jumela (TN) di scaricarsi il modulo di raccolta firme fattoci avere dalla dott. Mara Maffei Gueret e da inviare alla sede di Italia Nostra, via Oss Mazzurana, 54 - 38100 TRENTO. Leggiamo le parole che accompagnano il modulo: «Due anni fa quasi 2000 persone contribuivano e firmavano a favore di un appello di diciannove fra ONLUS (Italia Nostra, WWF, Lega Ambiente, LIPU, per citare solo le più note) e altre prestigiose associazioni (tra cui l'Istituto Nazionale di Urbanistica, la Società Geografica Italiana) contro il dilagare del potere economico come unico indice di sviluppo (iniziativa "Per lo Sviluppo Sostenibile adottiamo la Val Jumela"). Il simbolo della protesta era e rimane la Val Jumela - una valle trentina geologicamente, botanicamente, faunisticamente ricca di patrimoni naturalistici studiati, comprovati e pluripubblicati. Malgrado tutto ciò, il 25 settembre 2000 la Giunta Provinciale trentina approva una Variante al Piano Urbanistico Provinciale che decreta l'ampliamento di una decina di aree sciistiche (tra cui la Val Jumela, finora vergine) - alcune delle quali interne a zone di Parco. Ivi si ipotizza anche l'uso di esplosivo per controllare bacini valanghivi sovrastanti aree sciistiche (vedi Val della Mite), si considerano appetibili per lo sci zone caratterizzate da pendenze e quote inadatte, si lambiscono biotopi esponendo quindi a rischio d'estinzione le specie che quei luoghi dovrebbero ospitare e proteggere. Ormai questo primato del massimo profitto ad ogni costo non è più un problema solo delle nostre montagne: è una questione planetaria. Dove andremo a ritemprarci, quando ogni spazio sarà invaso dai nostri rifiuti (materiali, ma anche sociali)?».
 STORIA DELL'ALPINISMO  11 dicembre 2002.
Curioso ritrovamento di un disegno scaturito dalle mani di Giusto Gervasutti, il Fortissimo: Un inedito di Gervasutti - A Paviotti un quadro realizzato dall'alpinista (Messaggero Veneto).


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nota 198/02 del 10-12-02
ALPINISMO  10 dicembre 2002.
Patagonia: Luca Maspes Rampikino ci scrive forse per l'ultima volta prima di rientrare in Italia. In una breve finestra di bel tempo è riuscito a salire una probabile nuova via di ghiaccio sul «bellissimo ed imponente Cerro Grande, una montagna che non conta più di 10 salite e solo una via tecnica su ghiaccio aperta da Casimiro Ferrari...». Compagno di cordata la guida alpina italiana Marcello Cominetti, alpinista molto esperto di terre patagoniche. Maspes ci aggiorna anche sull'andamento della stagione alpinistica sul Fitz Roy (salito tre volte quest'anno) e sulla Valle del Cerro Torre, dove alpinisti argentini hanno tentato di ripetere "Exocet" sul Cerro Standhart e altri sono dati in avvicinamento al Cerro Torre. E i tedeschi sul Cerro Piergiorgio (v. nota 190/02) come se la stanno passando? Per approfondire quanto detto e per conoscere l'evoluzione della questione cileno-argentina sul Passo Marconi, giunta in questi giorni a nuove "istanze" (scoprirete che sarebbe opportuno dire "stanze"), leggete il messaggio integrale di Rampikino.
Dolomiti: davvero da leggere l'intervista-racconto apparsa oggi sul Corriere delle Alpi che si sofferma sui particolari dell'incidente accaduto domenica allo scialpinista Antonio Da Pian di Belluno, sepolto da una slavina e salvato dall'amico. Ecco un passo esemplare: «Quando ho smesso di precipitare, sono riuscito a liberare le mani e a premerle sulla bocca perché non entrasse neve. Poi mi sono scavato un buco davanti alla bocca, della grandezza di un pallone. A quel punto non potevo fare di più. Ero come cementato nella neve». Leggete Sotto la slavina, pensavo di morire per sapere come è andata a finire.
 APPUNTAMENTI  10 dicembre 2002.
Lecco: Ben Laritti - Storia di una leggenda di Ruggero Meles è il secondo lavoro per la collana I RAMPICANTI della casa editrice milanese Versante Sud. Presentazione del libro con proiezioni di filmati sulle salite del Ragno morto il 22 luglio del 1983 a causa di una scossa di terremoto che lo colse mentre era in ricognizione sulle Pale di San Martino, questa sera, 10 dicembre, ore 21, presso la Sala Ticozzi in Via Ongania (zona stazione FS) a Lecco. Sarà presente l'autore.

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nota 197/02 del 09-12-02
ALPINISMO  9 dicembre 2002.
Nepal: le ultime notizie di alpinismo dalla capitale nepalese comunicano che due giapponesi hanno raggiunto recentemente la cima del Tengi Ragi Tau, importante montagna di 6943 metri situata nella regione del Solokhumbu e molto conosciuta e fotografata dai trekkers (v. foto pescata dalla rete). Questa bellissima montagna non era stata ancora salita. A seguito dell'apertura con la famosa 101 Peaks List redatta dal governo nepalese all'inizio di quest'anno un team di cinque scalatori giapponesi guidato da Koichi Ezaki è riuscito nell'ascensione senza l'utilizzo dell'ossigeno.
Tibet: è stata annunciato in pompa magna la settimana scorsa a Lhasa la partenza prevista per la prossima primavera di una spedizione «from southwest China's Tibet Autonomous Region» per il Makalu, la difficile montagna himalayana, quinta per altezza con i suoi 8463 metri. La spedizione sarà composta da 6 alpinisti provenienti dalla "regione autonoma cinese" del Tibet, capitanata da due cinesi e fa parte di un progetto di lunga durata che prevede l'ascensione dei 14 ottomila da parte di alpinisti tibetani. Il che è tutto da verificare considerando il fatto che di tibetani autentici in Tibet ce ne sono sempre di meno e che massacrare una cultura millenaria per erigerla a semplice folklore regionale fa parte dello stesso intento di assegnare a una cultura originaria valori che non sono mai stati suoi.
 POLITICA  9 dicembre 2002.
A tal proposito, in riferimento alle ultime righe e alla manipolazione dell'informazione sui fatti riguardanti il Tibet, segnaliamo l'articolo Lama tibetano condannato a morte, dove il Tibetan Centre for Human Rights and Democracy (TCHRD) dà notizia delle condanna a morte del lama Tenzin Deleg Rinpoche e del suo allievo Lobsang Dhondup, entrambi accusati di essere coinvolti nell'esplosione di una bomba avvenuta il 3 Aprile 2002 nella piazza principale di Chengdu, capoluogo della provincia del Sichuan. In realtà, si apprende dall'articolo, le mire persecutorie contro i due monaci tibetani sono indirizzate verso altri e riconosciuti obiettivi.
Parole Verticali: a congedo di queste note, frammiste di alpinismo e di dolore per la sorte di un popolo che subisce un'oppressione da molti anni (chi ha visto ieri notte il film Kundum di Martin Scorsese sulla vita del Dalai Lama?), leggiamo la poesia Congedo di Erri De Luca.


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nota 196/02 del 06-12-02
ALPINISMO  6 dicembre 2002.
Islamabad: mentre mercoledì comunicavamo i dati forniti dal Ministero del Turismo Pakistano per l'anno 2002 (v. nota 194/02), lo stesso governo accettava formalmente la proposta dei tour operator pakistani per estendere la riduzione del 50% delle royalties fino al 2004. La ratifica della proposta è stata controfirmata al Ministero del Turismo in presenza di Nazir Sabir, l'esperto alpinista primo pakistano a salire l'Everest nel 1999. Sabir ha puntualizzato che l'estensione della riduzione dovrebbe portare un po' di sollievo alle agenzie pakistane (e alle molte famiglie che ci girano intorno) duramente colpite dopo l'11 settembre 2001: «Questa decisone porterà un messaggio positivo alla comunità alpinistica internazionale a riguardo della normalizzazione della sicurezza in Pakistan dopo le recenti pacifiche elezioni che hanno visto il ritorno della democrazia. Inoltre - ha aggiunto - un ulteriore motivo sarà quello di celebrare il golden jubilee (il cinquantenario) delle prime ascensioni del Nanga Parbat e del K2, rispettivamente nel 2003 e nel 2004, offrendo il massimo incentivo agli alpinisti di tutto il mondo e creando un'opportunità unica di lavoro per i nostri associati». Ecco nel dettaglio le royalties con un breve ritocco al ribasso rispetto al 2002:
K2 (8611 m):  US $6.000 e US $1.000 per ogni membro aggiuntivo ai sette del permesso standard;
8001-8500 m: US $4.550 + US $750;
7501-8000 m: US $1.250 + US $250;
7001-7500 m: US $   750 + US $150;
6001-7000 m: US $   750 + US $100.
Sotto i 6000 metri non sono necessari permessi in zone di libero accesso (mentre sono necessari, anche per i trekking, nelle zone ad accesso limitato).
Jammu: buone nuove anche dal Kashmir. Gli ufficiali del governo indiano hanno tolto il veto agli alpinisti di entrare nelle affascinanti montagne del Kargil, dove il conflitto indo-pakistano ha causato più di 1000 morti tra i combattenti solo nel 1999. Le restrizioni erano state imposte dal governo centrale indiano dopo che milizie filopakistane avevano occupato le montagne sovrastanti la strada che collega Srinagar con Jammu, strada strategicamente importante. Sembra quindi che la tensione indo-pakistana si stia attenuando come probabile conseguenza dei risultati delle elezioni sopra citate. Tra le montagne del Kargil  s'innalzano celebri vette di oltre 7000 metri come il Nun e il Kun.
 APPUNTAMENTI  6 dicembre 2002.
Vi ricordiamo gli appuntamenti di questa sera anticipati nella nota 193/02, in particolare l'appuntamento di Vicenza dove ci vedrete particolarmente impegnati.


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nota 195/02 del 05-12-02
 INTRAISASS  5 dicembre 2002. 
La forza della natura
di Luisa Mandrino.
«L'Uomo dei viàz, Frankenstein, la Primula Rossa dell'alpinismo: in quanti modi è stato chiamato negli ultimi quarant'anni lo scalatore bellunese Franco Miotto? Quanti di questi appellativi nascono da una diretta conoscenza della persona in carne ed ossa, e quali al contrario sono frutto di storie e narrazioni che talvolta sfumano nel campo del racconto e della fantasia?...» - su grande richiesta arriva la recensione letteraria del libro biografico su Franco Miotto, il grande dolomitista bellunese protagonista e maestro di superbi itinerari sugli straordinari abissi verticali che solo le Dolomiti Bellunesi possono riservare agli alpinisti più coraggiosi. A introdurci al romanzo biografico, scritto con grande ricerca e capacità letterarie dalla piemontese Luisa Mandrino al suo primo libro, un bellunese doc, Marco Conte, anche lui al primo affacciarsi sulle pagine di intra
isass. Che dirgli? Benvenuto nell'ormai ricchissimo archivio autori della nostra rivista.
La montagna a mani nude di René Desmaison.
«Negli anni ’50 e ’60 gli sforzi e le aspirazioni degli alpinisti di punta erano dirette a risolvere i grandi problemi invernali; anche Desmaison non si sottrae al fascino di questa sirena, entrando in larvata competizione con Bonatti, l'altra primadonna alpinistica del periodo. E' così un susseguirsi ininterrotto di prime, di ripetizioni, di solitarie, il tutto accuratamente documentato e raccontato senza perdere di vista l'uomo, ossia il vero nucleo centrale, l'alimentatore che dà impulso e giustificazione all'esistenza...» - leggiamo invece con rinnovata curiosità le parole del nostro prolifico recensore genovese Mauro Mazzetti, che ci accompagna - attraverso una recensione storica - alla scoperta di un libro e dell'alpinista francese che hanno lasciato un segno indelebile nella storia dell'alpinismo.

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nota 194/02 del 04-12-02
ALPINISMO  4 dicembre 2002.
Himalaya: alle ore 13:10 (local time) della giornata di ieri Alberto Iñurrategi e Jon Beloki hanno raggiunto la cima del Cho Oyu riuscendo nel loro intento di scalare la sesta montagna della Terra nel periodo invernale (v. nota 172/02), stagione iniziata per la convenzione asiatica appena due giorni prima, il 1° di dicembre. I due baschi, partiti all'alba del 3 dicembre, hanno incontrato come maggiore ostacolo il grande freddo, tanto da fare dubitare Beloki di continuare dopo appena mezzora dalla partenza a causa di un principio di congelamento ai piedi. L'ascensione si è comunque chiusa nel migliore dei modi e gli alpinisti sono già sulla via del ritorno.
Pakistan: sono state diffuse dal Ministero del Turismo, dello Sport e della Cultura  le stime dell'anno 2002 riguardanti l'alpinismo e l'escursionismo. In generale, le entrate per l'industria del turismo hanno avuto un decremento del 90% (dai 500.000 turisti del 2001 si è passato ai 45.000 del 2002), decremento in parte assorbito dal calo specifico (-50%) degli alpinisti sulle grandi montagne del Pakistan. Delle 39 spedizioni registrate all'inizio dell'anno solo 29 hanno raggiunto il paese centro asiatico (8 al K2, 2 al Nanga Parbat, 2+2 ai due Gasherbrum classici, 1 al Gasherbrum IV, 6 al Broad Peak, 8 su altre montagne e 10 cancellate) per un totale di 204 alpinisti di cui, pensate, solo uno ha raggiunto la vetta di un 8000, il giapponese dal curioso nome Fumiaki Goto, in vetta al Gasherbrum I il 5 di agosto ed evacuato in elicottero dopo aver perso coscienza al Campo 3. La maggiore incidenza negativa per le entrate delle casse ministeriali sono state causate dalla riduzione drastica dei trekking, appena 24 per un totale di 97 trekkers. Un vero fallimento perciò l'Anno Internazionale della Montagna in Pakistan, dove guerre intestine (vedi la questione Indo-Pakistana sui territori del Nord-Est e la questione dei rapporti con l'Afghanistan a Nord-Ovest), terremoti (per l'ultimo v. nota 187/02) e contingenze politiche internazionali post 11 settembre hanno deviato molti viaggiatori lontano da una delle zone più affascinanti del pianeta. Per il 2003 il Ministero ha deciso di prorogare lo sconto del 50% sulle royalties a carico delle spedizioni alpinistiche.

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nota 193/02 del 03-12-02
 APPUNTAMENTI  3 dicembre 2002.
Anticipiamo alcuni appuntamenti del prossimo fine settimana.
Conegliano (Tv): venerdì 6 dicembre si concluderà la ricca attività culturale organizzata dalla locale sezione del CAI per il 2002. Alle ore 18, alla libreria Quartiere Latino di Conegliano verrà presentato, dall'autrice Luisa Mandrino, il libro "La forza della natura. Franco Miotto, l'uomo dei viaz" (...è in arrivo su intraisass la recensione). Alle ore 21, all'Auditorium "Dina Orsi" si terrà la XVI Serata Augurale CAI-ANA, in collaborazione con l'Associazione Nazionale Alpini - Gruppo Città di Conegliano. L'alpinista Franco Miotto e la scrittrice Luisa Mandrino saranno ancora protagonisti, questa volta del filmato del regista Luigi Cammarota, presentato al Filmfestival di Trento, dal titolo "Risvegli e precipizi. Il Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi", prodotto dalla RAI e da Geo&Geo. Luisa Mandrino, che ha scritto i testi del film, ci parlerà di un territorio esteso e selvaggio, ricco di flora e di fauna, che racchiude ambienti molto diversi fra loro: foreste, praterie, rocce, altipiani carsici con la grotta più profonda e vasta d'Italia. Franco Miotto, forse il testimone più simbolico dell'evoluzione di queste montagne, un tempo incallito cacciatore ed oggi sincero protagonista della vita sui monti, ricorderà la storia del gruppo della Schiara e dei Monti del Sole. Saranno quindi resi noti i vincitori della mostra fotografica "Montagna di ieri. Montagna di oggi" aperta anche in dicembre, presso la libreria Quartiere Latino. Seguirà un'esibizione del coro "Code di Bosco" di Orsago i cui appartenenti si presentano in sala con una curiosa gavetta, per le "ombre" appesa alla cintola. Infine chiuderà la serata una bicchierata in allegria, con gli auguri di buone feste a tutti i convenuti (comunicato di Diego Della Giustina).
Clusone (BG): il CAI di Clusone organizza per venerdì 6 dicembre una serata sull'Eiger alla quale interverranno Armando Aste e i fratelli Dalla Longa, rispettivamente i fautori della prima salita italiana e della prima italiana invernale. La serata sarà articolata in tre momenti principali: una introduzione storica della parete, l'esposizione da parte degli alpinisti e un dibattito condotto da un moderatore.
«Vorremo proporre un'immagine diversa di alpinismo fatto di persone con grandi ideali, appunto Armando Aste, e di alpinisti che, come i fratelli Dalla Longa, rubano il tempo alla famiglia e volutamente rimangono un po' nell'anonimato» - così si legge nel comunicato dell'amico Mattia Tanza. L'incontro si svolgerà presso la sala teatro dell'Oratorio di Clusone in Via Dante alle ore 21.
Vicenza: e sarà proprio una serata all'insegna degli ideali e dei media alternativi quella che si terrà sempre venerdì 6 dicembre all'Auditorium Canneti, Levà degli Angeli, a Vicenza. La spedizione ADIQ Alpinisti Diabetici in Quota presenta in prima assoluta la straordinaria esperienza vissuta un paio di mesi fa ai confini tra il Nepal e il Tibet dove un gruppo affiatatissimo di amici ha salito la Dea del Turchese con stile impeccabile (senza sherpa, senza ossigeno e con l'utilizzo di due campi) sottoponendosi a impegnativi test medici che già stanno portando nuove speranze e inaspettati indirizzi terapeutici a tutte le persone affette dal diabete di tipo 1. Un diaporama in dissolvenza incrociata con immagini mozzafiato sugli altipiani tibetani, luogo privilegiato della ricerca medica, e a documento della salita saranno presentati dal gruppo ADIQ a partire dalle ore 21. Interverrà la redazione di intraisass al completo, curatrice del sito www.adiq.org dove troverete ogni dettaglio sul progetto ADIQ.


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nota 192/02 del 02-12-02
 INTRA I SASS  2 dicembre 2002. 
Cronaca di una disavventura in montagna di Marco Pancaldi. Nuova entrata nella sezione SPECIAL - PAROLE E SENTIERI di INTRAISASS. Cosa succede a un neofita della montagna partito dal Lago di Braies senza nulla conoscere e lasciando in preoccupante attesa l'inconsapevole compagna? «...All'improvviso, dopo un'ultima curva del sentiero, mi trovai di fronte ad uno spettacolo grandioso, impressionante: superato il limite della vegetazione arborea, la traccia si dirigeva verso un grande masso solitario al centro di una conca sassosa. Sulla conca incombeva una vasta e scoscesa distesa di ghiaia racchiusa fra le alte pareti di un imponente anfiteatro roccioso, che occupava quasi tutto l'orizzonte visivo. Il sentiero si snodava attraverso il ghiaione verso il suo limite superiore, ma ad una certa altezza si scorgeva il solco principale ramificarsi in numerose tracce secondarie, poco marcate, che finivano poi per perdersi in varie direzioni. Più su, tra le rocce, si apriva infine il valico che metteva in comunicazione i due versanti del massiccio montuoso. Giunto nei pressi del grande masso provai un senso di sgomento: era la prima volta che mi trovavo faccia a faccia con la montagna. Solo...» - L'escursionista romano Marco Pancaldi ci racconta la sua prima "movimentata" ed educativa esperienza.
Parole Verticali: All'alba di ieri, domenica mattina, dopo le intense piogge e le alluvioni dei giorni scorsi, ci torna alla mente una poesia del Mattino Domenicale di Wallace Stevens, il grande poeta americano della prima metà del secolo appena passato.

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nota 191/02 del 29-11-02
 INTRA I SASS  29 novembre 2002. 
Uomini & Pareti
di Fabio Palma – Eric Švab.
«Non credo ci fosse, in Italia, un libro così. Non so se i due autori hanno copiato l'idea da qualche volume straniero, in fondo non ha molta importanza. Il fatto è che un libro in cui, contemporaneamente, sedici top climbers vengono intervistati minuziosamente, il tutto inframmezzato da molte splendide foto a colori, con una rubrica di “consigli d'autore” per ogni scalatore sulle salite più belle...»  - ecco l'attesa recensione di Flavio Faoro su uno dei libri che sta riscuotendo grandi consensi tra i nostri amici della verticale. Uomini, pareti e verticalità sono infatti i tre parametri che discriminano i 18 protagonisti (16 intervistati + 2 intervistatori) del libro, un interessante quadro tra arrampicatori, alpinisti e ibridi (ex diverso genĕre nathus).
 STORIA DELL'ALPINISMO  29 novembre 2002.
Calalziocorte:
leggiamo su La Provincia di Lecco cosa racconta a sessant'anni di distanza la sorella di Ercolino Esposito, morto nel 1945, «una bella storia rimasta segreta»: Ruchin, l'alpinista che salvò due ebrei dalla deportazione.
 CULTURA  Appuntamenti del fine settimana.
Alta Valle Seriana (BG):
«siamo giunti alle ultime battute del "Gente di Montagna/die Bergluete": domani, 30 novembre alle ore 9:30 presso il Teatro Forzenigo di Villa d'Ogna, Alta Valle Seriana, ci sarà la giornata studio dedicata al "Ritorno del Lupo". Il tempo è completamente in tema (tempo da lupi) ma le strade per arrivare in Valle sono senza problemi. Vi invito caldamente a partecipare all'appuntamento direttamente perché i relatori sono veramente di "campo" e, forse, se continua a piovere, saranno ospiti anche dei lupi appositamente scesi dalla montagna. Vi aspetto». - Con questa breve ultima lettera il prof. Davide Torri ci invita all'ultimo appuntamento della ben riuscita rassegna culturale bergamasca. Per i dettagli entrate nel comunicato culturale.

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nota 190/02 del 28-11-02
ALPINISMO  28 novembre 2002.
Patagonia: «dall'altro capo del mondo» arrivano notizie da Luca Maspes Rampikino. Il maltempo purtroppo continua a far da padrone e l'alpinista della Valmalenco è riuscito a effettuare solo un tentativo di via nuova in solitaria sulla parete Ovest del Techado Negro (Valle del Cerro Torre), circa 900 metri di misto, roccia e neve su un versante totalmente inviolato. Anche per le restanti spedizioni nulla di concreto. In arrivo il tedesco Thomas Tivadar accompagnato dall'ungherese Gabor Berecz, artificialisti esperti di big wall. Il loro obiettivo è la Nord Ovest del Cerro Piergiorgio, parete che vide Maspes impegnato nel 1997 sulla superba linea di Gringos Locos, la stessa parete dove andranno i Ragni di Lecco a gennaio. «Thomas non sa ancora dove tenteranno la via, ma la zona è vicina alla linea dei Ragni (credo a destra) e la fine del loro itinerario previsto passa per la grande rampa obliqua verso sinistra dove dovrebbero finire anche i Ragni lungo la linea iniziata da Casimiro Ferrari». Per leggere il messaggio completo, con le dovute considerazioni critiche sullo stile artificiale new wave che adotteranno i nuovi arrivati, rimandiamo alla pagina extra di intraisass.
 CULTURA  Appuntamenti del fine settimana.
Limana (BL): venerdì 29 novembre alle ore 20:30, presso la Sala conferenze del Municipio di Limana, Franco Miotto condurrà una serata di video e diaporama dal titolo "Le montagne della mia vita". Il programma verterà principalmente su escursionismo e alpinismo sulle montagne bellunesi, «dal gigantesco Burèl al Viaz dei camosci».
Costabissara (VI): in collaborazione con Giovanni Aldovini e gli Assessorati alla Cultura e allo Sport Unione dei comuni di Caldogno, Costabissara e Isola Vicentina, serata con l'alpinista Simone Moro, venerdì 29 novembre ore 21.00 presso il Teatro Comunale G. Verdi, Piazza Vittorio Veneto, Costabissara (VI). L'autore presenterà il seguente programma di diapositive in dissolvenza: spedizioni del 1997 con Anatoli Boukreev, salita dei 5 settemila dell'ex-URSS, traversata integrale delle Alpi Orobie, salita al Marble Wall di 6400 metri in invernale, salita al Cho Oyu e all’Everest con Mario Curnis.
Como: al Piano di di Porlezza, Carlazzo (Como), presso la Casa della Riserva al Lago di Piano - Comunità Montana Alpi Lepontine, sabato 30 novembre Marco Vasta presenta Dove i valichi toccano il cielo; il ritmo delle stagioni nell’antico regno tibetano di Ladakh fra Himàlaya e Karakorum.


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nota 189/02 del 27-11-02
 CULTURA  27 novembre 2002.
Barcellona: si è chiuso la settimana scorsa il Festival de Cine de Muntanya i Aventura de Torelló, uno degli appuntamenti più importanti nell'ambito del cinema di montagna. Il Great Prize Vila de Torelló è stato assegnato al film Everest: Le revé Acheve degli svizzeri Stephane Schaffer e Bernard Robert-Charruee, pellicola commemorativa della spedizione svizzera del 1952 (v. nota 186/02) che vide Raymond Lambert e lo sherpa Tensing Norgay toccare gli 8600 metri del colosso himalayano e preparare di fatto la strada per l'anno successivo allo stesso Norgay con il neozelandese Hillary. Il film riesuma i fatti del passato attraverso l'esperienza del presente che ha portato sui fianchi della montagna, nel cinquantesimo anniversario della spedizione, il nipote di Lambert e il figlio di Tensing. Il premio per il migliore film di montagna è invece andato alla pellicola spagnola Annapurna: sueño y vacío di Alberto Iñurrategi e Juanjo San Sebastián, dove si racconta il recente successo alla Cresta Est dello scalatore basco e del francese Jean Christophe Lafaille (v. nota 97/02). Tra i numerosi riconoscimenti segnaliamo il premio speciale della giuria aggiudicato a Patacorta,il film-documento sulla vita di Cesarino Fava diretto dall'italiano Elio Orlandi. Infine, da parte nostra, una nota di merito agli altri due italiani in concorso all'importante Festival, Valerio Folco con Yosemite e Andrea Salvá con Monte Perdido, pellicola e autore, quest'ultimi, a cui abbiamo dedicato l'ultima recensione cinematografica.
ALPINISMO 
27 novembre
2002.
Antartide: per la cronaca alpinistica prendiamo nota dell'arrivo in vetta al Mount Vinson il 24 novembre di Young Seok Park, l'alpinista sudcoreano tra i primi dieci alpinisti al mondo a chiudere il circuito degli ottomila (v. nota 187/01) e ora al termine dell'altro ambito trofeo per gli amanti dei numeri e delle statistiche (...le cose statiche, le creazioni medie e a volte mediocri della nostra mente), il Seven Summits. Sul Mount Vinson e sui "circuiti dell'avventura" v. nota 213/01.

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nota 188/02 del 26-11-02
 INTRA I SASS  26 novembre 2002. 
Ancora una volta
di Vittorino Mason. Nuova entrata nella sezione SUDAMERICA di INTRAISASS. Lo scrittore-viaggiatore-alpinista nativo di Loregge (PD) e residente a Castelfranco Veneto ci racconta la sofferta salita al Cotopaxi, il grande vulcano equadoregno celebre per le devastanti eruzioni del passato. Vittorino Mason, membro del GISM (Gruppo Italiano Scrittori di Montagna), poeta riconosciuto, nel 2000 ha conseguito il secondo premio al concorso di narrativa Carlo Mauri. Nel 2001 è uscito il suo libro Sui sentieri dei portatori himalayani (Piazza Editore).

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nota 187/02 del 25-11-02
ALPINISMO  25 novembre 2002.
Pakistan: trovano conferma le voci che volevano in partenza Krzysztof Wielicki per tentare il K2 d'inverno. Il grande alpinista polacco - sicuramente l'himalaysta in attività con le più straordinarie realizzazioni (lo ricordiamo l'inverno scorso impegnato sul Makalu, v. nota 11/01) partirà a metà dicembre alla volta del Pakistan in compagnia di un gruppo di alpinisti russi guidati da Gia Tortladze. Nel frattempo arrivano le stime ufficiali dei danni e delle vittime (21 persone) del recente terremoto che ha colpito la settimana scorsa i territori settentrionali del Pakistan. L'epicentro del sisma è stato individuato vicino a Gilgit, la capitale delle regioni del Nord, punto cruciale dell'orografia e della geografia politica mondiali, ultimo avamposto dell'ex impero britannico, luogo d'incontro delle tre catene montuose più grandi della Terra, Himalaya, Karakoram e Hindu Kush. Con punte massime del grado 5.5 della scala Richter, nella giornata di giovedì 21, il terremoto ha coinvolto 15.000 persone ora costrette ad affrontare l'inverno incombente al riparo delle tende di emergenza. Inevitabili le conseguenze disastrose per il già fragile percorso della Karakoram Highway, specie nel tratto dove la celebre strada affianca il Nanga Parbat. I collegamenti da Gilgit ad Astore sono al momento interrotti. Stessa situazione da Gilgit a Skardu, la maggiore città del Baltistan, punto di partenza per il Baltoro e il campo base del K2.
 CULTURA  25 novembre 2002.
Vicenza: secondo appuntamento domani sera, 26 novembre, per i martedì del CAI di Vicenza. Ospite della libreria Spazio Più in Stradella Santa Barbara 1/B, ore 20.30, Enrico Camanni presenta il libro "La nuova vita delle Alpi" (v. ns recensione). Ricordiamo Camanni non solo come fondatore e direttore per un decennio della rivista Alp, ma per le sue alte competenze in fatto di storia dell'alpinismo e cultura della montagna, sfociate attualmente nella direzione del nuovo periodico transnazionale L'Alpe.


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nota 186/02 del 22-11-02
 STORIA DELL'ALPINISMO  22 novembre 2002.
Ginevra:
se ne andato in questi giorni un altro grande dell'alpinismo mondiale, lo svizzero André Roch, tra le figure di spicco dell'alpinismo esplorativo sulle grandi montagne del mondo e uno dei primi studiosi della neve e delle valanghe sopra la valle di Davos, sede del celebre Istituto Federale di Weissfluhjoch. Roch è ricordato nella storia dell'alpinismo soprattutto per aver guidato la spedizione svizzera del 1952 all'Everest, spedizione che aprì la strada verso il Colle Sud alla vittoriosa spedizione britannica del 1953. Nessuno prima di Roch aveva avuto l'intuizione e il coraggio di avventurarsi tra le insidie dell'Ice Fall, oltre cui la via per la cima sembrava essere alla portata degli alpinisti. Gli svizzeri furono costretti a retrocedere per le difficili condizioni della montagna e per le grandi energie spese durante l'esplorazione del difficile percorso tra gli immensi ghiacci del Western Cwm. Tornato in Svizzera Roch non esitò a condividere le sue scoperte con gli inglesi capitanati dal colonello John Hunt, prossimi alla partenza e intenzionati in un primo momento di ritornare da Nord per proseguire l'itinerario dove erano scomparsi Mallory e Irvine.
Salutiamo André Roch, nato il 21 agosto del 1906 a Hermance, piccola località sul fianco destro del Lago di Ginevra, e morto 1l 19 novembre di quest'anno nella capitale dello Stato omonimo, la città che accoglie il Rodano.
 CULTURA  Novembre 2002.
Padova: è stata inaugurata mercoledì 20 novembre la mostra "Luce e Silenzio delle Dolomie", fotografie di Giancarlo Pavan presso l'ex Fornace Carotta (Piazza Napoli, Via Siracusa). L'esposizione, promossa dal Comune di Padova e dal Centro Nazionale di Fotografia, rimarrà aperta fino all'8 dicembre 2002, con il seguente orario: martedì - venerdì: 16-19; sabato e domenica: 10-12 / 16-19; lunedì chiuso.
Modena: la locale Sezione del CAI organizza in collaborazione con il Circolo degli Artisti una mostra nazionale di pittura dal titolo "Ambiente e cultura della montagna" a cui parteciperanno, con le loro opere, artisti provenienti da ogni parte d'Italia. Accanto ai dipinti saranno esposti bronzetti francesi e austriaci del secolo scorso rappresentanti animali della fauna alpina e appartenenti a collezioni private. Sabato 23 alle 17, in via Castelmaraldo, saranno presenti all'inaugurazione della mostra gli alpinisti modenesi della spedizione Kokshall Too 2002 che hanno partecipato all'esplorazione in Kirghizistan (v. nota 153/02). La rassegna resterà aperta dal 23 novembre al 24 dicembre.


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nota 185/02 del 21-11-02
ALPINISMO  21 novembre 2002. 
Monte Pasubio: abbiamo sentito ieri sera per telefono Andrea Dalle Nogare per farci raccontare la sua ultima avventura sulla temibile Quinta gialla del Soglio Rosso in compagnia dell'esperto Andrea Micheletto (entrambi di Torrebelvicino, in provincia di Vicenza) e del giovane Alessandro Galasso (di Valli del Pasubio). Era da un po' di tempo che tenevamo d'occhio il terzetto che sapevamo impegnato sulle verticali pareti dei Sogli, pareti che hanno visto le gesta di scalatori del calibro di Raffaele Carlesso e Renato Casarotto. I tre alpinisti della Val Leogra sono riusciti a portare fuori una delle vie che si preannuncia tra le più difficili del Gruppo. Dopo essere saliti per i 150 metri della classica via del Gran Solco, si sono spostati sulla sinistra per tirare diritti su roccia strapiombante ricercando una linea attraverso gli spettacolari tetti gialli della parete. Dopo 5 tentativi (corde fisse lasciate in parete fino all'ultimo tentativo di domenica 10 novembre) il risultato è un itinerario indipendente di circa 250 metri, 8 tiri di corda con difficoltà di A2/A3 e libera obbligatoria di VIII (7a con chiodi normali). Il tutto con protezioni tradizionali (alpinistiche). Dalle Nogare ha sottolineato la bravura e la caparbietà di Andrea Micheletto, forestale e nuovo gestore del Settimo Alpini alla Schiara (già protagonista di altri itinerari in Pasubio), nel ricercare la via nel pieno rispetto della natura della roccia. I nostri complimenti.

 CULTURA  21 novembre 2002.
Ferrara: interessante conferenza, molta vicina agli intenti della nostra rivista (v. Parole Verticali), questa sera alla Biblioteca Comunale Giorgio Bassani. Monica Farnetti dell'Università di Firenze parlerà di “Alpinisti ciabattoni” immagini della montagna nella letteratura. Per conoscere nel dettaglio il programma del ciclo di incontri Van gli uomini sulle montagne… - organizzato dalle biblioteche del Comune di Ferrara in collaborazione con la Sezione CAI e l'Accademia d'Arte Città di Ferrara - entrate nel comunicato culturale.


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nota 184/02 del 20-11-02
 INTRA I SASS  20 novembre 2002. 
Malato di montagna
di Hans Kammerlander.
«Chi identifica Hans Kammerlander come una emanazione specializzata di Reinhold Messner, una sua appendice ‘estrema’, potrà tranquillamente ricredersi dopo la lettura di “Malato di montagna”» con questa curiosa riflessione storica comincia la recensione di Mauro Mazzetti che riapre la nostra rubrica di recensioni letterarie e introduce all'autobiografia del celebre alpinista altoatesino. La recensione del libro di Kammerlander, seppur leggermente datato, soddisfa le richieste di alcuni nostri amici altoatesini che ci invitano a seguire più da vicino l'attività dei loro alpinisti di punta. Attendiamo notizie.
Galleria: adeguandosi ai colori della stagione incorso, dove la luminosità delle foglie autunnali lascia il posto ai colori tenui che preannunciano l'inverno, la nostra copertina cambia dipinto affidandosi ancora una volta ai delicati pennelli di Maurizio Camposeo.

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nota 183/02 del 19-11-02
 CULTURA  19 novembre 2002.
Numerosissimi gli appuntamenti di alpinismo e cultura di montagna previsti per la seconda metà di novembre. Molte le richieste pervenuteci di pubblicare i programmi delle serate. Richieste a volte difficili da esaudire per le attuali possibilità della nostra redazione di smaltire il già oneroso materiale letterario e spesso per i formati digitali dei comunicati. Vi invitiamo a inviare questi ultimi come allegati di posta elettronica e in forma di documenti di testo. Faremo il possibile per pubblicarli.
Vicenza: questa sera da segnalare l'inizio dei classici martedì del CAI all'auditorium Canneti con una serata in ricordo del grande alpinista e sciatore estremo triestino Mauro Rumez (v. nota 07/02). Parteciperanno la compagna e Spiro Dalla Porta Xydias.
Castelfranco Veneto: venerdì 22, ore 21:00, secondo incontro della rassegna di diapositive "La voce dei monti" presso la Cooperativa del Biologico il Girasole a Treville di Castelfranco Veneto con l'accademico e istruttore nazionale Giuliano Bressan che presenterà "Montagne e deserti" raccontando le sue esperienze verticali sulle pareti dell'Hoggar (Algeria), del Wadi Rum (Giordania), del Sinai (Egitto) e della Main de Fatma (Mali).
Conegliano: ultimo appuntamento, venerdì 22, del ciclo "Montagna Insieme - Spettacolo Montagna" organizzato dalla locale sezione del CAI, con Umberto Tecchiati, archeologo della Soprintendenza ai Beni culturali della Provincia di Bolzano che presenterà "Otzi. L'uomo venuto dal ghiaccio", presso l'auditorium "Dina Orsi" di Conegliano. La conferenza con diapositive approfondirà la misteriosa storia dell'uomo dell'Età del Rame ritrovato nel gruppo delle Otzaler Alpen nel 1991. Da segnalare pure per sabato 23 novembre, presso la Libreria Quartiere Latino di Conegliano, ore 17:30, l'inaugurazione della mostra fotografica dei soci della Sezione CAI di Conegliano, denominata "Montagna di Ieri - Montagna di Oggi".
Aosta: singolare e ricca di suggestioni per chi ama l'arte e la montagna si preannuncia la rassegna espositiva DA CIMA A FONDO. Sabato 23 novembre, ore 18, sarà inaugurata MYSTIC MOUNTAINS, la prima mostra di un lodevole progetto artistico che si articola in cinque esposizioni che si susseguiranno alla Tour Fromage di Aosta. "Opere di giovani artisti italiani e stranieri saranno selezionate da curatori altrettanto giovani nell'intento di mostrare come viene percepita la montagna ai giorni nostri" si legge nel comunicato culturale pervenutoci dall'ufficio stampa della rassegna che durerà fino al settembre del 2003.


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nota 182/02 del 18-11-02
 INTRA I SASS  18 novembre 2002. 
Esploratori all'incontrario
di Franco Michieli. Nuova entrata negli SCRITTI TEORICI E RIFLESSIONI della sezione ALPINISMO ANTE LITTERAM di INTRAISASS. Dopo la riflessione di Alessandro Gogna di qualche mese fa entra fra le pagine di intraisass - appositamente riveduto - uno scritto che lascerà un segno indelebile sui lettori più attenti e sensibili al tema dell'esplorazione, interiore ed esteriore. Dopo aver proposto nel 2000 sulle pagine di celebri riviste cartacee una nuova concezione dell'esplorazione classicamente intesa, Franco Michieli approda sugli ampi spazi della rete per raccontarci la sua esplorazione inversa, non più basata su carte e rilievi topografici, o mossa da motivazioni di superficie che si soffermano con uno  sguardo parziale sulle complessità del paesaggio, ma un'esplorazione vissuta, giorno per giorno, colle dopo colle, incognita su incognita, a riscoprire la gioia profonda che ogni uomo prova quando si affaccia di fronte a se stesso immerso, libero e capace, in una natura incontaminata dai preconcetti insalubri delle nostre culture. Un testo e una concezione difficili da capire e da praticare. Un passo in avanti, riservato a pochi, non tanto nella storia dell'esplorazione "oggettiva", ma nella storia della persona.
Una breve
postilla letteraria: nel rileggere il testo di Franco, depurato dalle immagini del suo splendido viaggio in Norvegia, viaggio da cui trae spunto per riflettere sull'esplorazione contemporanea, risalta con grande evidenza la potenza della scrittura quando non è - per così dire - inquinata da fotografie che documentano i luoghi dell'avventura e deviano la nostra attenzione dal testo letterario in sé stesso. Non c'è dubbio che concentrarsi sulla scrittura, sulla lettura, senza divagazioni di altro genere aiuta il lettore ad entrare meglio nella natura di chi scrive e ad interpretare, portare dentro di sé, quasi a rivivere secondo la natura del lettore, ciò che si legge.
Chiudiamo questa nota insolita rimandandovi alla recentissima esplorazione letteraria in Parole Verticali fatta da uno dei protagonisti delle note della settimana scorsa, Erri De Luca, in veste non solo di esploratore verticale della roccia, ma pure delle parole. Quand'è che le parole diventano verticali, non solo nei contenuti ma anche nella forma, se non nella poesia.

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nota 181/02 del 15-11-02
ALPINISMO  15 novembre 2002.
Patagonia: come saranno andate le cose a Luca Maspes sul massiccio del San Lorenzo dove insieme con Diego Fregona stava tentando di aprire una via nuova? Purtroppo il tentativo di salire la parete Nord-est della montagna è fallito a causa delle avverse condizioni meteorologiche (un periodo di caldo eccessivo con continue scariche di ghiaccio e pietre). Tuttavia i due si erano già cimentati su una cima inviolata i giorni precedenti percorrendo in prima ascensione un itinerario di ghiaccio e misto lungo 1200 metri (passi di V+ su roccia marcia, goulotte di ghiaccio fino a 70 gradi e molto misto). Il nome proposto per la nuova cima è Cumbre Silvia e fa parte del Cerro Hermoso, la montagna che si erge di fronte al San Lorenzo. Ma per saperne di più sull'avventura dei due italiani e sulla situazione patagonica (in arrivo Bubu Bole per tentare la Maestri-Egger al Cerro Torre... e Rolando Garibotti) rimandiamo alla lettera-racconto arrivataci dallo stesso Maspes. Scoprirete che se ne starà via un altro mese prima di tornare tra gli amici di go-mountain.
 RASSEGNA STAMPA  
Gabriele Villa
:
grande successo per l'ultimo racconto L'uomo che intarsiava i bachet del nostro autore ferrarese che ha riscosso un notevole successo non solo tra i nostri lettori, ma anche tra le pagine del quotidiano Corriere delle Alpi: Tra Agordino e Maè i racconti dell'alpinista Villa. Un bel regalo per il recente compleanno del nostro affezionato scrittore.
Sergio Martini: sempre sulle pagine dello stesso quotidiano leggiamo l'intervista -
Sergio Martini racconta i suoi Ottomila - fatta dalla giornalista Michela Canova al grande alpinista roveretano in occasione della serata conclusiva di Oltre le vette. Molto importanti le considerazioni finali sul trasferimento dei "nostri errori" sulle grandi montagne del mondo.

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nota 180/02 del 14-11-02
 STORIA DELL'ALPINISMO  14 novembre 2002.
Alpi Orientali:
rifacendosi alla nostra nota 178/02 sulla terza età ecco una riflessione/aneddoto arrivata in redazione. L'autore è Ivo Ferrari, il forte alpinista di Treviglio amante delle grandi e selvagge pareti dolomitiche, qui impegnato in una straordinaria avventura umana: "Lo scorso fine settimana ho fatto la conoscenza di una persona fuori dal normale. Ho incontrato nel corso degli anni parecchi alpinisti, ma nessuno di questi mi aveva dato la sensazione di trovarmi di fronte a un uragano in azione! Sabato è iniziata la nostra 'avventura': io, Federica Maslowsky ed Ettore De Biasio siamo infatti andati a trovare Franco Miotto, nella sua bellissima casa e mi sono subito reso conto che razza di personaggio straordinario avevo dinnanzi! Intarsi, lampadari-sculture, sedie, madie scolpite e dipinte, capolavori di tutti i tipi... e una miriade di cose tutte uscite dalle sue mani, meravigliose, come meravigliose sono le sue vie del passato che ci ha donato per il futuro. E di queste ci ha raccontato insieme a tanti episodi degli anni passati. Il tutto accompagnato da un ottimo vino friulano! Ci siamo lasciati convincere facilmente su come trascorrere il giorno successivo e domenica mattina di buon ora eravamo già in sua compagnia, in cammino lungo la selvaggia Val de Piero. L'abbiamo seguito entusiasti su per ripidi canali fino a raggiungere la cengia che attraversa il Burèl [v. Burèl d'inverno] in tutta la sua estensione e che divide in due l'altrimenti infinita parete. Sono rimasto impressionato dalla tranquillità con cui Franco, 70 anni portati splendidamente, percorreva il 'suo' viaz. Quasi saltellando qua e la, sospeso a 600 metri da terra, ricordava i suoi itinerari, vie e viaz, trasmettendo amore e passione per i 'suoi' monti. Sono passati tre giorni e ogni momento mi tornano in mente quei monti e Franco Miotto, generoso, caparbio ed amante dei monti, una vera Forza della Natura!" [Per l'omonimo libro v. nota 166/02].
 INTERNET  Club Alpino Italiano: finalmente in rete, seppure a regime di costante integrazione per l'enorme mole di potenziali contenuti, le pagine della Commissione Centrale per i Materiali e le Tecniche,  presieduta dall'INA-CAAI Giuliano Bressan, amico e autore di intraisass. E' infatti con complicità che segnaliamo il sito www.caimateriali.org, ai cui lavori iniziali di organizzazione ha partecipato anche la nostra redazione. Sulle pagine del sito, oltre a una breve cronistoria seguita dagli sviluppi attuali della Commissione, sono già consultabili alcuni preziosi Articoli tecnici e le Norme UIAA. Nelle intenzioni degli autori c'è l'indubitabile utilità di offrire uno strumento dinamico e facilmente accessibile per condividere contenuti tecnici in continua evoluzione.

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nota 179/02 del 13-11-02
ALPINISMO  13 novembre 2002.
Himalaya: interessante prima ascensione del Num Ri, affascinante montagna di circa 6600 metri situata all'interno del Sagarmatha National Park a pochi chilometri a sud-est dell'Everest. Protagonisti dell'ascensione un gruppo di alpinisti tedeschi di Lipsia guidati da Olaf Rieck. Il percorso di salita segue in diagonale l'ampia parete Ovest e ha permesso di arrivare in vetta il 6 di novembre con l'installazione di un solo campo. Gli alpinisti avevano avuto la possibilità di studiare l'itinerario nel 1999 quando, sempre in prima ascensione, scalarono il Cho Polu (6735 m), un'altra bella montagna vicina al celebre e facile Island Peak. Congratulazioni al gruppo tedesco: questa forma di alpinismo, che spesso passa in sordina ed è trascurata (o meglio oscurata) dalle riviste specializzate, è autentico alpinismo, molto di più di quello che viene portato alla ribalta dalle loro cronache. Per dettagli, fotografie e cronologia della spedizione entrate in Erstbesteigung des Num Ri 2002.

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nota 178/02 del 12-11-02
 CURIOSITA'  12 novembre 2002.
Trieste:
è rimbalzata su tutti i web-magazine (v. Pareti) la notizia della straordinaria prestazione sportiva dello scrittore Erri De Luca (peraltro nostro autore in intraisass1, v. demoParte2.pdf) che ha ripetuto una via di difficoltà elevatissima alla Grotta dell'Arenauta, Sperlonga. Sottoscriviamo i complimenti. Non trattando tuttavia la nostra rivista di arrampicata sportiva la notizia sarebbe volata via dalle nostre pagine se non fosse che nella quotidiana ricerca di news la nostra redazione ha pescato un simpatico approfondimento che dalla seconda età (i cinquant'anni di De Luca) ci permette di passare di soppiatto alla terza età. Leggiamo su Il Piccolo di Trieste: «Pensavamo si fosse fatta male una ragazza, invece ci siamo trovati di fronte a una gentile nonnina con tanto di imbracatura, moschettoni e sacchetto col magnesio...» - Dall'articolo si deduce che la passione verticale (non solo l'arrampicata, che ne è una parte, ma pure l'alpinismo e la speleologia) non ha età né limiti ed è in costante aumento tra gli anziani. La nonnina "free climber" avrà 73 anni il prossimo febbraio e - a quanto pare - tirava da prima!
In limine, una poesia dedicata ai magnifici leoni, di cui sopra e sotto, in Parole Verticali.

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nota 177/02 del 11-11-02
 INTRA I SASS  11 novembre 2002. 
L'uomo che intarsiava i bachet
di Gabriele Villa
Lu sassu di lu Gran Sassu
di Enea Fiorentini.
Nuove entrate negli SCRITTI STORICI della sezione ALPINISMO ANTE LITTERAM di INTRAISASS.
Nel primo racconto uno dei nostri più prolifici autori, Gabriele Villa, che qui scopriamo di origini agordine per parte di madre, ci narra la semplice storia - ma straordinaria per certi aspetti - di un suo zio, recentemente scomparso, e che probabilmente molti di noi, frequentatori della Civetta e di Malga Pioda, abbiamo inconsapevolmente incontrato e conosciuto.
Nel secondo testo ci lasciammo introdurre nella leggenda del Gran Sasso da chi ha vissuto su questa montagna innumerevoli avventure e continua con mirabile passione percorrerne sentieri e pareti sia d'estate che d'inverno. Enea Fiorentini, nativo di Aosta ma residente a Roma, è un personaggio da conoscere e in futuro vi racconteremo altre cose su di lui e sugli amici romani.

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nota 176/02 del 08-11-02
 LETTERATURA  8 novembre 2002.
Due importanti premi letterari caratterizzano i prossimi due fine settimana. Andiamo per ordine di tempo.
Londra: questa sera presso la prestigiosa sede della Royal Geographical Society si assegnerà il Boardman Tasker Prize for mountain literature giunto alla sua 19a edizione. Il premio per la letteratura di montagna in lingua inglese sarà presentato nell'ambito della conferenza Peter Boardman and Joe Tasker TWENTY YEARS ON per ricordare i due forti alpinisti scomparsi vent'anni fa sull'Everest (v. la nostra recensione di Confine Incerto). Le nominations di quest'anno dalle quali salterà fuori il vincitore sono consultabili nella pagina del sito boardertasker.com dedicata al premio.
Treviso: sabato 16 novembre sarà invece il turno della serata celebrativa del 20o Premio Gambrinus "Giuseppe Mazzotti". La giuria del premio, costituita da «personaggi che nel nostro Paese sono conosciuti e riconosciuti per essere fra i massimi esperti nel campo dell'alpinismo, dell'ecologia e dell'esplorazione oltre che per essere scrittori, giornalisti, "comunicatori dell'ambiente"», si è già pronunciata per le cinque sezioni e per i premi speciali. Per conoscere i vincitori e le manifestazioni parallele leggete il comunicato stampa presente nel sito premiomazzotti.it.


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nota 175/02 del 07-11-02
 AVVENTURA  7 novembre 2002.
Patagonia: è partita la spedizione bellunese che tenterà la prima attraversata in totale autonomia dello Hielo Continental Sur, il più esteso ghiacciaio del continente sudamericano. Per attraversare i 400 chilometri di ghiaccio e neve il quartetto bellunese - Manrico Dell'Agnola, Antonella Giacomini, Giuliano De Marchi e Luigi Zampieri - utilizzerà un'attrezzatura di tipo scialpinistico (sci ed attacchi leggeri con scarponi confortevoli) trainando ogni componente una slitta in vetroresina di circa 100 chili. Sottolineiamo che tra i componenti del quartetto bellunese - già ampiamente collaudato nelle spedizioni in Terra di Baffin e in Groenlandia (v. Artico e Nordamerica) - Antonella Giacomini sarà la prima donna ad avventurarsi in un'impresa del genere. I nostri migliori auguri agli amici bellunesi. Per i particolari leggete Avventura bellunese sui ghiacci delle Ande sul Corriere delle Alpi.
 TURISMO  Nepal: interessante per districarsi tra il mare di notizie contraddittorie apparse sui giornali in questi ultimi giorni la testimonianza diretta di un viaggiatore amico di Marco Vasta. Nel  sito da lui curato, in Una testimonianza dal Nepal - Trekker e maoisti nel Khumbu, si apprende che solo certe zone del Nepal e della capitale sarebbero interessate dalle azioni dei ribelli maoisti, spesso ragazzi giovanissimi «che fermano i turisti per spiegare le motivazioni della lotta, a volte [richiedendo] una "donazione"».
 CURIOSITA'  Italia: avete mai sentito parlare di Tom Perry, l'alpinista scalzo? Noi, a dire il vero, sì. E subito ci eravamo messi a ridere. Si diceva che fosse un americano bizzarro che per suscitare clamore tra le anime sbiadite dei giornalisti e dei frequentatori della montagna, aveva scelto di salire e scendere le montagne a piedi nudi, rigorosamente. Aveva compiuto addirittura una sua "grande impresa" non distante da noi, in Piccole Dolomiti, scendendo di rifugio in rifugio tra gli abbondanti ghiaioni del Carega. E' invece di questi giorni la curiosa scoperta. Tom Perry non è americano e il suo genere di alpinismo non è una delle trovate che di solito addebitiamo alle sclerosi del nuovo continente. Tom Perry non è altro che Antonio Peretti, un balzano guardacaccia provinciale di 42 anni che abita a pochi chilometri dalla nostra sede e che si diverte a fare un alpinismo non certo di contemplazione (già troppa forse ne fa durante il suo lavoro...), ma di sensazione, ovviamente sulle pagine dei giornali, o perlomeno sui suoi straordinari piedi. Per le ultime avventure di Tom Perry consultate Salirà e scenderà dal Sinai. E senza i calzari di Mosè (Il Giornale di Vicenza).

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nota 174/02 del 06-11-02
 ECOLOGIA  6 novembre 2002.
Cansiglio: ecco il programma definitivo del "QUINDICESIMO INCONTRO DI ALPINISTI ED AMBIENTALISTI IN DIFESA DELL'ANTICA FORESTA DEL CANSIGLIO" nel documento inviatoci  da Toio de Savorgnani. Esplicito e necessario (per la salvaguardia di una delle foreste più belle d'Italia) l'invito a partecipare alla due giorni del prossimo fine settimana. Dopo il Convegno a Budoia di sabato 9 novembre, domenica 10 si scenderà in piazza a Col Indes e a Piancavallo per un corteo di protesta che si riunirà a Casera Palantina, tra Veneto e Friuli, punto chiave del riproposto collegamento sciistico o stradale con Piancavallo.
 CULTURA  Seriate (BG): si preannuncia davvero interessante e unico nel suo genere l'incontro che il prof. Davide Torri ha organizzato per il 16 novembre all'interno della rassegna bergamasca di cultura Gente di Montagna. Per l'intera giornata di sabato si svolgerà DONNE DI MONTAGNA "giornata-incontro con le storie al femminile di chi ha legato la propria vita quotidiana alla montagna". Parteciperanno VITTORIA CASTAGNETO, regista e conoscitrice della montagna; ANTONELLA CICOGNA, giornalista e alpinista; EVELINA COLAVITA, responsabile della OMID ONG operante in Afganistan; PAOLA ORTENSI, presidente di Donne in Campo; CONCETTA PUGLIESE, agronoma del CELIT; PATRIZIA ROSSI, direttrice del Parco Alpi Marittime; SILVIA TENDERINI, archeologa e ricercatrice; MICHELA ZUCCA, antropologa del C.E.Alp. di Trento. E' prevista anche la partecipazione della pittrice SERENELLA OPRANDI. Per i dettagli dell'incontro entrate nel comunicato culturale.

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nota 173/02 del 5-11-02
ALPINISMO  5 novembre 2002.
Alpi Orientali: significativa nuova realizzazione del ferrarese Francesco Pompoli col compagno Michele Scuccimarra sulla parete Sud della Punta SW del Colbricon, in Lagorai. Con ottima dirittura di linea e nel pieno rispetto della parete hanno aperto una nuova via con sviluppo di 250 metri, difficoltà max VI-, fino alla cresta da percorrere per 200 metri prima di raggiungere la cima. L'itinerario, caratterizzato da un bel diedro nella parte superiore, è stato dedicato a Franco Pedrazzi, il socio del CAI di Ferrara recentemente scomparso per una leucemia fulminante, amico e compagno degli alpinisti. Prima di sottoporvi una breve scheda + foto della via vorremmo riportare la chiusura della lettera con cui Francesco ci annuncia la notizia, quasi a sottolineare che il significato di una via non è prerogativa esclusiva della difficoltà: "...c'è tutto il senso dell'alpinismo in una via del genere: amicizia, libertà, etica, amore per la montagna. La difficoltà è un piccolissimo dettaglio che non aggiunge né toglie nulla alle sensazioni vissute in parete". Non c'è dubbio e notizie su vie del genere non sfigurano affatto di fronte a quelle che portano alla luce della ribalta solo le vie di altissima difficoltà, itinerari che sovente con l'alpinismo hanno poco a che fare.
Diedro Franco Pedrazzi
: scheda + foto.
 INTERNET E STORIA  5 novembre 2002.
A seguito della commemorazione dell'Unità Nazionale di ieri e per ricordare le migliaia di caduti sulle montagne di casa nostra, da una parte e dall'altra, vi segnaliamo un prezioso sito realizzato dalla Classe 5TB del Liceo N. Tron di Schio, la cittadina vicentina ai piedi del Monte Pasubio. L'indirizzo del sito è www.grandeguerrasulpasubio.net: troverete un'accurata descrizione di un itinerario storico-didattico sulla grande guerra nel celebre massiccio, percorribile in tre giorni. Ricordiamo che questa stagione, prima delle neve, è una delle più affascinanti per percorrere gli itinerari di media montagna, come si trovano in Pasubio. Per esempio, dalle faggete, in veste autunnale, della Vallarsa si può risalire agli acrocori del monte, passando per boschi di larici indorati, come nel caso del lungo e articolato sentiero che porta al Corno Battisti. Per approfondire la storia dei militi ignoti morti sulle nostre montagne e la relazione con il Milite Ignoto divenuto il punto centrale della celebrazione del IV novembre vi invitiamo a leggere l'articolo Gloria al soldato senza nome di Giovanni Morandi, comparso ieri su molti quotidiani nazionali.


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nota 172/02 del 4-11-02
ALPINISMO  4 novembre 2002.
Himalaya.
Nuptse: con una breve comunicazione dal Campo Base del Nuptse, Valery Babanov annuncia la fine del suo tentativo al Pilastro Sud-Est della difficile montagna che fa da satellite all'Everest. Forti venti d'uragano, costante della spedizione, e la fine del permesso di scalata sono le cause del ritiro del forte alpinista russo.
Shisha Pangma: restando tra gli alpinisti dell'est segnaliamo la salita in extremis di stagione dello Shisha Pangma da parte del caucasico Denis Urubko (residente in Kazakhistan). Con lui in vetta il 25 di ottobre Alexey Raspopov, Vassiliy Pivtsov e Maxut Zhumayev. Il gruppo, transitato per la cima centrale, ha raggiunto gli 8046 metri della cima principale nonostante il fastidioso vento.
Cho Oyu: dopo aver festeggiato il suo 34° compleanno questa primavera con la difficile cresta Est dell'Annapurna in compagnia di Jean Christophe Lafaille, Alberto Iñurrategi si accinge a partire di nuovo per il Tibet. Il suo ambizioso obiettivo sarà la "Dea del Turchese" d'inverno. Ricordiamo che l'alpinista basco ha completato con l'Annapurna la salita dei 14 ottomila. Anche questa volta, fino al 16 dicembre (data prevista per il rientro), suo compagno di avventura sarà il fedele Jon Beloki.

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nota 171/02 del 31-10-02
 RASSEGNA STAMPA  31 ottobre 2002.
Prima
di lasciarvi per il ponte dei Santi, una breve rassegna stampa dall'Italia e dall'estero.
Nepal: si è risolta la poco chiara avventura di Stevie Haston e compagni. Le notizie delle agenzie e sui quotidiani sono discordanti: Climber Haston reunited with wife after Himalayan rescue; Climber is left with £4,000 bill for rescue - L'unica cosa certa è che gli alpinisti sono stati evacuati mediante l'utilizzo dell'elicottero dal villaggio in cui si trovavano in due gruppi distinti. Nel primo si trovava Haston con un alpinista ammalato e nel secondo la moglie con il resto del gruppo.
Marmolada: Scoppia di nuovo la guerra in Marmolada - Niente pace per la Marmolada dopo il poco lungimirante accordo sui confini ratificato 5 mesi fa. Sembra che ancora una volta gli interessi speculativi sul ghiacciaio della Marmolada calpestino una mirata riqualificazione ambientale e paesaggistica della "Regina delle Dolomiti". Escursionisti e alpinisti dovrebbero essere in prima linea per difendere i continui soprusi che il turismo della fruizione immediata e irrispettosa dell'ambiente perpetua di giorno in giorno, mese dopo mese, anno dopo anno.
Belluno: si è chiuso positivamente Oltre le vette, la rassegna culturale bellunese, con un grande numero di partecipanti e un'alta qualità delle proposte. Tra gli alpinisti intervenuti anche Marco Anghileri. Sentiamo dall'intervista di Marco Conte come se la passa ultimamente e alcune sue considerazioni sull'alpinismo del futuro: L'alpinismo oggi secondo Anghileri.

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nota 170/02 del 30-10-02
 INTRA I SASS  30 ottobre 2002. 
Uomini di pietra
di Enrico Bernieri. Nuova entrata nella rubrica ALPINISMO ANTE LITTERAM di INTRAISASS - SPECIAL. L'alpinista romano, nato a Caserta, pescando negli archivi dei suoi scritti e della sua memoria ci regala un racconto di pietre e di uomini, un intimo viaggio attraverso l'inutilità delle nostre azioni e i sedimenti della nostra cultura.

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nota 169/02 del 29-10-02
ALPINISMO  POLITICA  29 ottobre 2002.
Nepal: se ieri parlavamo di attentati cittadini messi a segno molto probabilmente dai ribelli maoisti oggi invece a farne le spese sono un gruppo di alpinisti sloveni e britannici tra le cui fila figura il forte arrampicatore e alpinista Stevie Haston. Da quanto si apprende dai quotidiani inglesi (Nepal climber held to ransom) Haston e compagni sarebbero tenuti in ostaggio da un gruppo di ribelli che non si sa se meglio identificarli come banditi, in cerca di denaro, o maoisti. Gli alpinisti, al ritorno dopo avere scalato il Ramtang Chang Peak, una montagna di 6750 metri nella regione del Kanchenjungha (ai confini col Tibet e facente parte della lista delle 103 nuove montagne aperte all'alpinismo nel 2002), sono stati vittime di un'imboscata in un punto obbligato di passaggio di una valle. I rapinatori hanno permesso di scalare la montagna a condizione di pagare 3000 dollari in occasione del ritorno, ora giunta. Haston è riuscito a mettersi in contatto ieri con la BBC Radio Five Live dichiarando di essere intrappolato con la moglie e i nove compagni di avventura sloveni in un villaggio e che potrebbero essere attaccati da un momento all'altro. Da parte del console britannico a Kathmandu si spera che il gruppo di Haston possa essere evacuato con un elicottero come successo di recente per una spedizione spagnola. Per chi volesse approfondire la poliedrica attività di Stevie Haston rimandiamo al sito www.steviehaston.com.

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nota 168/02 del 28-10-02
 POLITICA  28 ottobre 2002.
Kathmandu
: non si può certo dire che la situazione politica globale sia tranquilla. Il terrorismo ne è un indice e dovrebbe indurci a riflettere, a fermarci un attimo e a mettere il naso fuori dal nostro piccolo mondo, spesso cieco e indifferente rispetto alle esigenze degli altri. Tre righe d'introduzione per accennare alla notizia che ci ha girato Marco Vasta sugli ultimi attentati di ieri avvenuti nella capitale nepalese, uno dei quali a Thamel, il frequentatissimo centro turistico di Kathmandu (15 giorni fa c'eravamo anche noi e adesso è al culmine della stagione). Tre
bombe sono esplose in tre zone vicine al palazzo reale, non facendo per fortuna vittime. Per i dettagli leggete: Tre bombe esplodono a Kathmandu.

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nota 167/02 del 25-10-02
ALPINISMO  25 ottobre 2002.
Continua il nostro filo diretto con il grande alpinismo extraeuropeo e i suoi protagonisti. Cominciamo dal Tibet con le notizie ricevute in anteprima da Carlos Buhler per proseguire con un aggiornamento esclusivo di Ermanno Salvaterra sulle vicende del Cerro Torre.
Tibet: finalmente, dopo due tentativi falliti per poco dai britannici capitanati da Chris Bonington nel 1997 e nel 1998, la cima del Sepu Kangri viene raggiunta da una spedizione americana formata da alpinisti di primo piano a livello internazionale. Per la sua particolare posizione a nord-est di Lhasa, lontano dalla classica catena himalayana, il Sepu Kangri è stato subito ribattezzato in un celebre libro di Bonington "La montagna segreta del Tibet". Ubicata nelle Nyangchen Tanglha Himalaya Mountains e alta quasi settemila metri (6954), con una mirabile parete settentrionale, la montagna è stata salita dal fortissimo alpinista americano Carlos P. Buhler e dal capo spedizione Mark Newcomb il giorno 2 ottobre: i due scalatori hanno raggiunto la vetta alle 10 del mattino durante una tormenta di neve. La spedizione, composta da sette membri, è stata osteggiata dal maltempo per quasi tutto il periodo di permanenza, trovando condizioni assai rischiose e molta neve, la quale, insieme alla particolare morfologia della montagna, ha costretto gli alpinisti a muoversi con gli sci tra il Campo 1 e il Campo 3. Complimenti a Carlos (tra gli autori di intraisass 1, v. demoParte1.pdf) e compagni, ricordando anche le parole di Bonington che ha definito il Sepu Kangri come probabilmente la sua "Last Great Climb". Per info www.climbsepu.com e www.jfotheringham.com/mount2.htm.
Patagonia: ecco cosa ci racconta Ermanno Salvaterra sul tentativo di Alex Huber e compagni al Cerro Torre: "La mattina che anche noi siamo andati all'attacco della via ci sono andati anche loro, ma sono saliti sui 250 metri di corde che avevano fissato e sono quindi ridiscesi per recuperare tutto il materiale. Hanno dormito in truna ed il mattino successivo sono andati al Cerro Standhardt salendo la Via Exocet, quella di Jay Smith e Jim Bridwell. Sono arrivati veloci in cima avvolti dalle nubi mentre il tempo si stava guastando. Anche loro sono sulla strada del ritorno. E l'enigma della Via Egger-Maestri continua. Questa via era anche in progetto da parte di Bubu Bole, forse sapendo che loro hanno rinunciato andrà lui???" - Ringraziando Ermanno per la preziosa notizia pubblichiamo in via eccezionale una galleria esclusivamente fotografica che documenta la fase della discesa della cordata trentina.

 

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