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nota 199/02 del 11-12-02
POLITICA
11 dicembre 2002.

E' veramente
sconcertante la disinformazione da parte degli organi di stampa e
delle televisioni nazionali nei confronti delle grandi manifestazioni
che si sono svolte ieri in molte città d'Italia a favore della pace.
Sembra di vivere in un paese di guerrafondai: telegiornali e
quotidiani (fate un giro in rete oggi!) hanno pressoché ignorato la
voce di migliaia di persone, relegandola al massimo nella cronaca
provinciale. Questa volta è emersa senza attenuanti un'evidenza che
mai si credeva possibile in un paese libero come l'Italia: non si può
ignorare la voce di migliaia di cittadini se non mediante un controllo
e una censura della libera informazione. Una vergogna. E' veramente
ripugnante - vedi le dichiarazioni fatte dal direttore de Il
Giornale su Rai 3 in tarda serata - sentire direttori di
quotidiani nazionali parlare della guerra come mezzo necessario e
considerare le marce per la pace (la voce dei cittadini) "suggestivo
folklore" (ricordate la nota del 9 dicembre sul Tibet...), specie
quando chi parla assume atteggiamenti da belloccio seduto su una
comoda poltrona, profumatamente pagata, e non ha mai sentito l'odore
marcio del sangue putrefatto o respirato la miseria e la disperazione
che inquinano irreversibilmente le contrade di guerra. Certe persone
non possiedono neppure la dignità di parlare seriamente della guerra,
con atteggiamento di profonda preoccupazione. Non è il caso di Gino
Strada (il fondatore di
Emergency):
esemplare la sua risposta di ieri alle sopra citate dichiarazioni. E
non è il caso di molte altre persone tra cui anche l'amico Fausto
De Stefani. Leggiamo
L'alpinista che lotta per la pace su la Gazzetta di Mantova.
Un invito ad impegnarci contro chi fa sopruso della libera
informazione e considera la guerra una medicina preventiva per curare
i mali del mondo dopo avere investito milioni di dollari per curare la
malattia, reale o fittizia: quando mai e in quale modo potrà trovare
sfogo l'enorme accumulo di potenza rappresentato da armamenti ed
eserciti?!
ECOLOGIA
11 dicembre 2002
Invitiamo le persone preoccupate delle sorti della Val Jumela
(TN) di scaricarsi il
modulo di raccolta
firme fattoci avere dalla dott. Mara Maffei Gueret e da
inviare alla sede di Italia Nostra, via Oss Mazzurana, 54 -
38100 TRENTO. Leggiamo le parole che accompagnano il modulo: «Due anni
fa quasi 2000 persone contribuivano e firmavano a favore di un appello
di diciannove fra ONLUS (Italia Nostra, WWF, Lega Ambiente, LIPU, per
citare solo le più note) e altre prestigiose associazioni (tra cui
l'Istituto Nazionale di Urbanistica, la Società Geografica Italiana)
contro il dilagare del potere economico come unico indice di sviluppo
(iniziativa "Per lo Sviluppo Sostenibile adottiamo la Val Jumela"). Il
simbolo della protesta era e rimane la Val Jumela - una valle trentina
geologicamente, botanicamente, faunisticamente ricca di patrimoni
naturalistici studiati, comprovati e pluripubblicati. Malgrado tutto
ciò, il 25 settembre 2000 la Giunta Provinciale trentina approva una
Variante al Piano Urbanistico Provinciale che decreta l'ampliamento di
una decina di aree sciistiche (tra cui la Val Jumela, finora vergine)
- alcune delle quali interne a zone di Parco. Ivi si ipotizza anche
l'uso di esplosivo per controllare bacini valanghivi sovrastanti aree
sciistiche (vedi Val della Mite), si considerano appetibili per lo sci
zone caratterizzate da pendenze e quote inadatte, si lambiscono
biotopi esponendo quindi a rischio d'estinzione le specie che quei
luoghi dovrebbero ospitare e proteggere. Ormai questo primato del
massimo profitto ad ogni costo non è più un problema solo delle nostre
montagne: è una questione planetaria. Dove andremo a ritemprarci,
quando ogni spazio sarà invaso dai nostri rifiuti (materiali, ma anche
sociali)?».
STORIA DELL'ALPINISMO 11
dicembre
2002.
Curioso ritrovamento di un disegno scaturito dalle mani di Giusto
Gervasutti, il Fortissimo:
Un inedito di Gervasutti - A Paviotti un quadro realizzato
dall'alpinista (Messaggero Veneto).
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nota 198/02 del
10-12-02
ALPINISMO 10 dicembre
2002.
Patagonia:
Luca Maspes Rampikino ci scrive forse per l'ultima volta prima
di rientrare in Italia. In una breve finestra di bel tempo è riuscito
a salire una probabile nuova via di ghiaccio sul «bellissimo ed
imponente Cerro Grande, una montagna che non conta più di 10
salite e solo una via tecnica su ghiaccio aperta da Casimiro Ferrari...».
Compagno di cordata la guida alpina italiana Marcello Cominetti,
alpinista molto esperto di terre patagoniche. Maspes ci aggiorna anche
sull'andamento della stagione alpinistica sul Fitz Roy (salito
tre volte quest'anno) e sulla Valle del Cerro Torre, dove
alpinisti argentini hanno tentato di ripetere "Exocet" sul Cerro
Standhart e altri sono dati in avvicinamento al Cerro Torre.
E i tedeschi sul Cerro Piergiorgio (v. nota
190/02) come se la stanno
passando? Per approfondire quanto detto e per conoscere l'evoluzione
della questione cileno-argentina sul Passo Marconi, giunta in
questi giorni a nuove "istanze" (scoprirete che sarebbe opportuno dire
"stanze"), leggete il
messaggio integrale di Rampikino.
Dolomiti:
davvero da leggere l'intervista-racconto
apparsa oggi sul Corriere delle Alpi che si sofferma sui
particolari dell'incidente accaduto domenica allo scialpinista
Antonio Da Pian di Belluno, sepolto da una slavina e salvato
dall'amico. Ecco un passo esemplare: «Quando ho smesso di precipitare,
sono riuscito a liberare le mani e a premerle sulla bocca perché non
entrasse neve. Poi mi sono scavato un buco davanti alla bocca, della
grandezza di un pallone. A quel punto non potevo fare di più. Ero come
cementato nella neve». Leggete
Sotto la slavina, pensavo di morire per sapere come è andata a
finire.
APPUNTAMENTI
10 dicembre 2002.
Lecco:
Ben Laritti - Storia di una leggenda di Ruggero Meles è
il secondo lavoro per la collana I RAMPICANTI della casa
editrice milanese Versante Sud. Presentazione del libro
con proiezioni di filmati sulle salite del Ragno morto il 22 luglio
del 1983 a causa di una scossa di terremoto che lo colse mentre era in
ricognizione sulle Pale di San Martino, questa sera, 10 dicembre, ore
21, presso la Sala Ticozzi in Via Ongania (zona stazione FS) a
Lecco. Sarà presente l'autore.
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nota 197/02 del 09-12-02
ALPINISMO 9 dicembre
2002.
Nepal:
le ultime notizie di alpinismo dalla capitale nepalese comunicano che
due giapponesi hanno raggiunto recentemente la cima del Tengi Ragi
Tau, importante montagna di 6943 metri situata nella regione del
Solokhumbu e molto conosciuta e fotografata dai trekkers (v.
foto pescata dalla rete). Questa bellissima montagna non era stata
ancora salita. A seguito dell'apertura con la famosa 101 Peaks List
redatta dal governo nepalese all'inizio di quest'anno un team di
cinque scalatori giapponesi guidato da Koichi Ezaki è riuscito
nell'ascensione senza l'utilizzo dell'ossigeno.
Tibet:
è stata annunciato in pompa magna la settimana scorsa a Lhasa
la partenza prevista per la prossima primavera di una spedizione «from
southwest China's Tibet Autonomous Region» per il Makalu,
la difficile montagna himalayana, quinta per altezza con i suoi 8463
metri. La spedizione sarà composta da 6 alpinisti provenienti dalla
"regione autonoma cinese" del Tibet, capitanata da due cinesi e fa
parte di un progetto di lunga durata che prevede l'ascensione dei 14
ottomila da parte di alpinisti tibetani. Il che è tutto da verificare
considerando il fatto che di tibetani autentici in Tibet ce ne sono
sempre di meno e che massacrare una cultura millenaria per erigerla a
semplice folklore regionale fa parte dello stesso intento di assegnare
a una cultura originaria valori che non sono mai stati suoi.
POLITICA
9 dicembre 2002.
A tal proposito, in riferimento alle ultime righe e alla manipolazione
dell'informazione sui fatti riguardanti il Tibet, segnaliamo
l'articolo
Lama tibetano condannato a morte, dove il Tibetan Centre for
Human Rights and Democracy (TCHRD) dà notizia delle condanna a
morte del lama Tenzin Deleg Rinpoche e del suo allievo
Lobsang Dhondup, entrambi accusati di essere coinvolti
nell'esplosione di una bomba avvenuta il 3 Aprile 2002 nella piazza
principale di Chengdu, capoluogo della provincia del Sichuan.
In realtà, si apprende dall'articolo,
le mire persecutorie contro i due monaci tibetani sono indirizzate
verso altri e riconosciuti obiettivi.
Parole Verticali:
a congedo di queste note, frammiste di alpinismo e di dolore per la
sorte di un popolo che subisce un'oppressione da molti anni (chi ha
visto ieri notte il film Kundum di Martin Scorsese sulla
vita del Dalai Lama?), leggiamo la poesia Congedo di
Erri De Luca.
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nota 196/02 del 06-12-02
ALPINISMO 6 dicembre
2002.
Islamabad:
mentre mercoledì comunicavamo i dati forniti dal Ministero del Turismo
Pakistano per l'anno 2002 (v. nota
194/02), lo stesso governo accettava formalmente la proposta dei
tour operator pakistani per estendere la riduzione del 50% delle
royalties fino al 2004. La ratifica della proposta è stata
controfirmata al Ministero del Turismo in presenza di Nazir Sabir,
l'esperto alpinista primo pakistano a salire l'Everest nel 1999. Sabir
ha puntualizzato che l'estensione della riduzione dovrebbe portare un
po' di sollievo alle agenzie pakistane (e alle molte famiglie che ci
girano intorno) duramente colpite dopo l'11 settembre 2001: «Questa
decisone porterà un messaggio positivo alla comunità alpinistica
internazionale a riguardo della normalizzazione della sicurezza in
Pakistan dopo le recenti pacifiche elezioni che hanno visto il ritorno
della democrazia. Inoltre - ha aggiunto - un ulteriore motivo sarà
quello di celebrare il golden jubilee (il cinquantenario) delle
prime ascensioni del Nanga Parbat e del K2, rispettivamente nel 2003 e
nel 2004, offrendo il massimo incentivo agli alpinisti di tutto il
mondo e creando un'opportunità unica di lavoro per i nostri
associati». Ecco nel dettaglio le royalties con un breve
ritocco al ribasso rispetto al 2002:
K2 (8611 m): US $6.000 e US $1.000 per ogni membro
aggiuntivo ai sette del permesso standard;
8001-8500 m: US $4.550 + US $750;
7501-8000 m: US $1.250 + US $250;
7001-7500 m: US $ 750 + US $150;
6001-7000 m: US $ 750 + US $100.
Sotto i 6000 metri non sono necessari permessi in zone di
libero accesso (mentre sono necessari, anche per i trekking, nelle
zone ad accesso limitato).
Jammu:
buone nuove anche dal Kashmir. Gli ufficiali del governo
indiano hanno tolto il veto agli alpinisti di entrare nelle
affascinanti montagne del Kargil, dove il conflitto
indo-pakistano ha causato più di 1000 morti tra i combattenti solo nel
1999. Le restrizioni erano state imposte dal governo centrale indiano
dopo che milizie filopakistane avevano occupato le montagne
sovrastanti la strada che collega Srinagar con Jammu,
strada strategicamente importante. Sembra quindi che la tensione
indo-pakistana si stia attenuando come probabile conseguenza dei
risultati delle elezioni sopra citate. Tra le montagne del Kargil
s'innalzano celebri vette di oltre 7000 metri come il Nun
e il Kun.
APPUNTAMENTI
6 dicembre 2002.
Vi ricordiamo gli appuntamenti di questa sera anticipati nella nota
193/02, in particolare
l'appuntamento di Vicenza dove ci vedrete particolarmente impegnati.
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nota 195/02 del 05-12-02
INTRAISASS
5 dicembre 2002.
La forza della natura
di Luisa Mandrino.
«L'Uomo dei viàz, Frankenstein, la Primula Rossa dell'alpinismo: in
quanti modi è stato chiamato negli ultimi quarant'anni lo scalatore
bellunese Franco Miotto? Quanti di questi appellativi nascono da una
diretta conoscenza della persona in carne ed ossa, e quali al
contrario sono frutto di storie e narrazioni che talvolta sfumano nel
campo del racconto e della fantasia?...» - su grande richiesta arriva
la recensione letteraria del
libro biografico su Franco Miotto, il grande dolomitista
bellunese protagonista e maestro di superbi itinerari sugli
straordinari abissi verticali che solo le Dolomiti Bellunesi possono
riservare agli alpinisti più coraggiosi. A introdurci al romanzo
biografico, scritto con grande ricerca e capacità letterarie dalla
piemontese Luisa Mandrino al suo primo libro, un bellunese doc,
Marco Conte, anche lui al primo affacciarsi sulle pagine di
intraisass.
Che dirgli? Benvenuto nell'ormai ricchissimo
archivio autori della nostra
rivista.
La montagna
a mani nude
di René Desmaison.
«Negli anni ’50 e ’60 gli sforzi e le aspirazioni degli alpinisti di
punta erano dirette a risolvere i grandi problemi invernali; anche
Desmaison non si sottrae al fascino di questa sirena, entrando in
larvata competizione con Bonatti, l'altra primadonna alpinistica del
periodo. E' così un susseguirsi ininterrotto di prime, di ripetizioni,
di solitarie, il tutto accuratamente documentato e raccontato senza
perdere di vista l'uomo, ossia il vero nucleo centrale, l'alimentatore
che dà impulso e giustificazione all'esistenza...» - leggiamo invece
con rinnovata curiosità le parole del nostro prolifico recensore
genovese Mauro Mazzetti, che ci accompagna - attraverso una
recensione storica - alla
scoperta di un libro e dell'alpinista francese che hanno lasciato un
segno indelebile nella storia dell'alpinismo.
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nota 194/02 del 04-12-02
ALPINISMO 4 dicembre
2002.
Himalaya:
alle ore 13:10 (local time) della giornata di ieri Alberto
Iñurrategi e Jon Beloki hanno raggiunto la cima del Cho
Oyu riuscendo nel loro intento di scalare la sesta montagna della
Terra nel periodo invernale (v. nota
172/02), stagione
iniziata per la convenzione asiatica appena due giorni prima, il 1° di
dicembre. I due baschi, partiti all'alba del 3 dicembre, hanno
incontrato come maggiore ostacolo il grande freddo, tanto da fare
dubitare Beloki di continuare dopo appena mezzora dalla
partenza a causa di un principio di congelamento ai piedi.
L'ascensione si è comunque chiusa nel migliore dei modi e gli
alpinisti sono già sulla via del ritorno.
Pakistan:
sono state diffuse dal Ministero del Turismo, dello Sport e della
Cultura le stime dell'anno 2002 riguardanti l'alpinismo e
l'escursionismo. In generale, le entrate per l'industria del turismo
hanno avuto un decremento del 90% (dai 500.000 turisti del 2001 si è
passato ai 45.000 del 2002), decremento in parte assorbito dal calo
specifico (-50%) degli alpinisti sulle grandi montagne del Pakistan.
Delle 39 spedizioni registrate all'inizio dell'anno solo 29 hanno
raggiunto il paese centro asiatico (8 al K2, 2 al Nanga
Parbat, 2+2 ai due Gasherbrum classici, 1 al Gasherbrum IV, 6
al Broad Peak, 8 su altre montagne e 10 cancellate) per un
totale di 204 alpinisti di cui, pensate, solo uno ha raggiunto la
vetta di un 8000, il giapponese dal curioso nome Fumiaki Goto,
in vetta al Gasherbrum I il 5 di agosto ed evacuato in
elicottero dopo aver perso coscienza al Campo 3. La maggiore incidenza
negativa per le entrate delle casse ministeriali sono state causate
dalla riduzione drastica dei trekking, appena 24 per un totale di 97
trekkers. Un vero fallimento perciò l'Anno Internazionale della
Montagna in Pakistan, dove guerre intestine (vedi la questione
Indo-Pakistana sui territori del Nord-Est e la questione dei rapporti
con l'Afghanistan a Nord-Ovest), terremoti (per l'ultimo v. nota
187/02) e contingenze politiche
internazionali post 11 settembre hanno deviato molti viaggiatori
lontano da una delle zone più affascinanti del pianeta. Per il 2003 il
Ministero ha deciso di prorogare lo sconto del 50% sulle royalties
a carico delle spedizioni alpinistiche.
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nota 193/02 del 03-12-02
APPUNTAMENTI
3 dicembre 2002.
Anticipiamo alcuni appuntamenti del prossimo fine settimana.
Conegliano (Tv):
venerdì 6 dicembre si concluderà la ricca attività culturale
organizzata dalla locale sezione del CAI per il 2002. Alle ore 18,
alla libreria Quartiere Latino di Conegliano verrà
presentato, dall'autrice Luisa Mandrino, il libro "La forza
della natura. Franco Miotto, l'uomo dei viaz" (...è in arrivo su
intraisass
la recensione). Alle ore 21, all'Auditorium "Dina Orsi" si
terrà la XVI Serata Augurale CAI-ANA, in collaborazione con
l'Associazione Nazionale Alpini - Gruppo Città di Conegliano.
L'alpinista Franco Miotto e la scrittrice Luisa Mandrino
saranno ancora protagonisti, questa volta del filmato del regista
Luigi Cammarota, presentato al Filmfestival di Trento, dal titolo
"Risvegli e precipizi. Il Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi",
prodotto dalla RAI e da Geo&Geo. Luisa Mandrino, che ha scritto i
testi del film, ci parlerà di un territorio esteso e selvaggio, ricco
di flora e di fauna, che racchiude ambienti molto diversi fra loro:
foreste, praterie, rocce, altipiani carsici con la grotta più profonda
e vasta d'Italia. Franco Miotto, forse il testimone più simbolico
dell'evoluzione di queste montagne, un tempo incallito cacciatore ed
oggi sincero protagonista della vita sui monti, ricorderà la storia
del gruppo della Schiara e dei Monti del Sole. Saranno quindi resi
noti i vincitori della mostra fotografica "Montagna di ieri.
Montagna di oggi" aperta anche in dicembre, presso la libreria
Quartiere Latino. Seguirà un'esibizione del coro "Code di
Bosco" di Orsago i cui appartenenti si presentano in sala con una
curiosa gavetta, per le "ombre" appesa alla cintola. Infine chiuderà
la serata una bicchierata in allegria, con gli auguri di buone feste a
tutti i convenuti (comunicato di Diego Della Giustina).
Clusone (BG):
il CAI di Clusone organizza per venerdì 6 dicembre una serata sull'Eiger
alla quale interverranno Armando Aste e i fratelli Dalla
Longa, rispettivamente i fautori della prima salita italiana e
della prima italiana invernale. La serata sarà articolata in tre
momenti principali: una introduzione storica della parete,
l'esposizione da parte degli alpinisti e un dibattito condotto da un
moderatore.
«Vorremo
proporre un'immagine diversa di alpinismo fatto di persone con grandi
ideali, appunto Armando Aste, e di alpinisti che, come i fratelli
Dalla Longa, rubano il tempo alla famiglia e volutamente rimangono un
po' nell'anonimato»
- così si legge nel comunicato dell'amico Mattia Tanza.
L'incontro si svolgerà presso la sala teatro dell'Oratorio di
Clusone in Via Dante alle ore 21.
Vicenza:
e sarà proprio una serata all'insegna degli ideali e dei media
alternativi quella che si terrà sempre venerdì 6 dicembre all'Auditorium
Canneti, Levà degli Angeli, a Vicenza. La spedizione
ADIQ Alpinisti Diabetici
in Quota presenta in prima assoluta la straordinaria
esperienza vissuta un paio di mesi fa ai confini tra il Nepal e il
Tibet dove un gruppo affiatatissimo di amici ha salito la Dea del
Turchese con stile impeccabile (senza sherpa, senza ossigeno e con
l'utilizzo di due campi) sottoponendosi a impegnativi test medici che
già stanno portando nuove speranze e inaspettati indirizzi terapeutici
a tutte le persone affette dal diabete di tipo 1. Un diaporama in
dissolvenza incrociata con immagini mozzafiato sugli altipiani
tibetani, luogo privilegiato della ricerca medica, e a documento della
salita saranno presentati dal gruppo ADIQ a partire dalle ore
21. Interverrà la redazione di
intraisass
al completo, curatrice del sito
www.adiq.org dove
troverete ogni dettaglio sul progetto ADIQ.
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nota 192/02 del 02-12-02
INTRA I
SASS 2 dicembre 2002.
Cronaca di una disavventura in montagna
di Marco Pancaldi. Nuova entrata nella sezione SPECIAL - PAROLE
E SENTIERI di INTRAISASS. Cosa succede a un neofita della
montagna partito dal Lago di Braies senza nulla conoscere e
lasciando in preoccupante attesa l'inconsapevole compagna? «...All'improvviso,
dopo un'ultima curva del sentiero, mi trovai di fronte ad uno
spettacolo grandioso, impressionante: superato il limite della
vegetazione arborea, la traccia si dirigeva verso un grande masso
solitario al centro di una conca sassosa. Sulla conca incombeva una
vasta e scoscesa distesa di ghiaia racchiusa fra le alte pareti di un
imponente anfiteatro roccioso, che occupava quasi tutto l'orizzonte
visivo. Il sentiero si snodava attraverso il ghiaione verso il suo
limite superiore, ma ad una certa altezza si scorgeva il solco
principale ramificarsi in numerose tracce secondarie, poco marcate,
che finivano poi per perdersi in varie direzioni. Più su, tra le
rocce, si apriva infine il valico che metteva in comunicazione i due
versanti del massiccio montuoso. Giunto nei pressi del grande masso
provai un senso di sgomento: era la prima volta che mi trovavo faccia
a faccia con la montagna. Solo...» -
L'escursionista romano Marco Pancaldi ci racconta la sua prima
"movimentata" ed educativa esperienza.
Parole Verticali: All'alba
di ieri, domenica mattina, dopo le intense piogge e le alluvioni dei
giorni scorsi, ci torna alla mente una poesia del Mattino
Domenicale di Wallace Stevens, il grande poeta americano
della prima metà del secolo appena passato.
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nota 191/02 del 29-11-02
INTRA I
SASS 29 novembre 2002.
Uomini & Pareti
di Fabio Palma – Eric Švab.
«Non credo ci fosse, in Italia, un libro così. Non so se i due autori
hanno copiato l'idea da qualche volume straniero, in fondo non ha
molta importanza. Il fatto è che un libro in cui, contemporaneamente,
sedici top climbers vengono intervistati minuziosamente, il tutto
inframmezzato da molte splendide foto a colori, con una rubrica di
“consigli d'autore” per ogni scalatore sulle salite più belle...»
- ecco l'attesa recensione di
Flavio Faoro su uno dei libri che sta riscuotendo grandi
consensi tra i nostri amici della verticale. Uomini, pareti
e verticalità sono infatti i tre parametri che
discriminano i 18 protagonisti (16 intervistati + 2 intervistatori)
del libro, un interessante quadro tra arrampicatori, alpinisti e
ibridi (ex diverso genĕre nathus).
STORIA DELL'ALPINISMO 29
novembre
2002.
Calalziocorte:
leggiamo su La Provincia di Lecco cosa racconta a sessant'anni
di distanza la sorella di Ercolino Esposito, morto nel 1945,
«una bella storia rimasta segreta»:
Ruchin, l'alpinista che salvò due ebrei dalla deportazione.
CULTURA
Appuntamenti del fine settimana.
Alta Valle Seriana (BG):
«siamo
giunti alle ultime battute del "Gente di Montagna/die Bergluete":
domani, 30 novembre alle ore 9:30 presso il Teatro Forzenigo di
Villa d'Ogna, Alta Valle Seriana, ci sarà la giornata
studio dedicata al "Ritorno del Lupo". Il tempo è completamente
in tema (tempo da lupi) ma le strade per arrivare in Valle sono senza
problemi. Vi invito caldamente a partecipare all'appuntamento
direttamente perché i
relatori sono veramente di "campo" e, forse, se continua a
piovere, saranno ospiti anche dei lupi appositamente scesi dalla
montagna.
Vi aspetto».
- Con questa breve ultima lettera il prof. Davide Torri ci
invita all'ultimo appuntamento della ben riuscita rassegna culturale
bergamasca. Per i dettagli entrate nel
comunicato culturale.
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nota 190/02 del 28-11-02
ALPINISMO 28 novembre
2002.
Patagonia:
«dall'altro
capo del mondo»
arrivano notizie da Luca Maspes Rampikino. Il maltempo
purtroppo continua a far da padrone e l'alpinista della Valmalenco è
riuscito a effettuare solo un tentativo di via nuova in solitaria
sulla parete Ovest del Techado Negro (Valle del Cerro
Torre), circa 900 metri di misto, roccia e neve su un versante
totalmente inviolato. Anche per le restanti spedizioni nulla di
concreto. In arrivo il tedesco Thomas Tivadar accompagnato
dall'ungherese Gabor Berecz, artificialisti esperti di big wall.
Il loro obiettivo è la Nord Ovest del Cerro Piergiorgio,
parete che vide Maspes impegnato nel 1997 sulla superba linea di
Gringos Locos, la stessa parete dove andranno i Ragni di Lecco a
gennaio.
«Thomas
non sa ancora dove tenteranno la via, ma la zona è vicina alla linea
dei Ragni (credo a destra) e la fine del loro itinerario previsto
passa per la grande rampa obliqua verso sinistra dove dovrebbero
finire anche i Ragni lungo la linea iniziata da Casimiro Ferrari».
Per leggere il messaggio completo,
con le dovute considerazioni critiche sullo stile artificiale new
wave che adotteranno i nuovi arrivati, rimandiamo alla
pagina extra di intraisass.
CULTURA
Appuntamenti del fine settimana.
Limana (BL):
venerdì 29 novembre alle ore 20:30, presso la Sala conferenze
del Municipio di Limana, Franco Miotto condurrà
una serata di video e diaporama dal titolo "Le montagne della mia
vita". Il programma verterà principalmente su escursionismo e
alpinismo sulle montagne bellunesi, «dal gigantesco Burèl al Viaz dei
camosci».
Costabissara (VI):
in collaborazione con Giovanni Aldovini e gli Assessorati alla Cultura
e allo Sport Unione dei comuni di Caldogno, Costabissara e Isola
Vicentina, serata con l'alpinista Simone Moro, venerdì 29
novembre ore 21.00 presso il Teatro Comunale G. Verdi, Piazza
Vittorio Veneto, Costabissara (VI). L'autore presenterà il
seguente programma di diapositive in dissolvenza: spedizioni del 1997
con Anatoli Boukreev, salita dei 5 settemila dell'ex-URSS, traversata
integrale delle Alpi Orobie, salita al Marble Wall di 6400 metri in
invernale, salita al Cho Oyu e all’Everest con Mario Curnis.
Como:
al Piano di di Porlezza, Carlazzo (Como), presso la
Casa della Riserva al Lago di Piano - Comunità Montana Alpi
Lepontine, sabato 30 novembre Marco Vasta presenta
Dove i valichi toccano il cielo; il ritmo delle stagioni nell’antico
regno tibetano di Ladakh fra Himàlaya e Karakorum.
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nota 189/02 del 27-11-02
CULTURA
27 novembre 2002.
Barcellona:
si è chiuso la settimana scorsa il Festival de Cine de Muntanya i
Aventura de Torelló, uno degli appuntamenti più importanti
nell'ambito del cinema di montagna. Il Great Prize Vila de
Torelló è stato assegnato al film Everest: Le revé Acheve
degli svizzeri Stephane Schaffer e Bernard Robert-Charruee,
pellicola commemorativa della spedizione svizzera del 1952 (v. nota
186/02) che vide Raymond Lambert e lo
sherpa Tensing Norgay toccare gli 8600 metri del colosso
himalayano e preparare di fatto la strada per l'anno successivo allo
stesso Norgay con il neozelandese Hillary. Il film
riesuma i fatti del passato attraverso l'esperienza del presente che
ha portato sui fianchi della montagna, nel cinquantesimo anniversario
della spedizione, il nipote di Lambert e il figlio di Tensing. Il
premio per il migliore film di montagna è invece andato alla pellicola
spagnola Annapurna: sueño y vacío di Alberto Iñurrategi
e Juanjo San Sebastián, dove si racconta il recente successo
alla Cresta Est dello scalatore basco e del francese Jean
Christophe Lafaille (v. nota
97/02). Tra i
numerosi riconoscimenti segnaliamo il premio speciale della giuria
aggiudicato a Patacorta,il film-documento sulla vita di
Cesarino Fava diretto dall'italiano Elio Orlandi. Infine,
da parte nostra, una nota di merito agli altri due italiani in
concorso all'importante Festival, Valerio Folco con Yosemite
e Andrea Salvá con Monte
Perdido, pellicola e autore, quest'ultimi, a cui abbiamo
dedicato l'ultima recensione
cinematografica.
ALPINISMO 27 novembre
2002.
Antartide:
per la cronaca alpinistica prendiamo nota dell'arrivo in vetta al Mount Vinson il 24 novembre di Young Seok Park,
l'alpinista sudcoreano tra i primi dieci alpinisti al mondo a chiudere
il circuito degli ottomila (v. nota
187/01) e ora
al termine dell'altro ambito trofeo per gli amanti dei numeri e delle
statistiche (...le cose statiche, le creazioni medie e a volte
mediocri della nostra mente), il Seven Summits. Sul Mount
Vinson e sui "circuiti dell'avventura" v. nota
213/01.
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nota 188/02 del 26-11-02
INTRA
I SASS 26 novembre 2002.
Ancora una volta
di Vittorino Mason.
Nuova entrata nella sezione SUDAMERICA di INTRAISASS. Lo
scrittore-viaggiatore-alpinista nativo di Loregge (PD) e residente a
Castelfranco Veneto ci racconta la sofferta salita al Cotopaxi,
il grande vulcano equadoregno celebre per le devastanti eruzioni del
passato. Vittorino Mason, membro del GISM (Gruppo Italiano
Scrittori di Montagna), poeta riconosciuto, nel 2000 ha conseguito il
secondo premio al concorso di narrativa Carlo Mauri. Nel 2001 è
uscito il suo libro Sui sentieri dei portatori himalayani
(Piazza Editore).
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nota 187/02 del 25-11-02
ALPINISMO 25 novembre
2002.
Pakistan:
trovano conferma le voci che volevano in partenza Krzysztof
Wielicki per tentare il K2 d'inverno. Il grande alpinista
polacco - sicuramente l'himalaysta in attività con le più
straordinarie realizzazioni (lo ricordiamo l'inverno scorso impegnato
sul Makalu, v. nota
11/01) partirà
a metà dicembre alla volta del Pakistan in compagnia di un
gruppo di alpinisti russi guidati da Gia Tortladze. Nel
frattempo arrivano le stime ufficiali dei danni e delle vittime (21
persone) del recente terremoto che ha colpito la settimana scorsa i
territori settentrionali del Pakistan. L'epicentro del sisma è stato
individuato vicino a Gilgit, la capitale delle regioni del
Nord, punto cruciale dell'orografia e della geografia politica
mondiali, ultimo avamposto dell'ex impero britannico, luogo d'incontro
delle tre catene montuose più grandi della Terra, Himalaya,
Karakoram e Hindu Kush. Con punte massime del grado 5.5
della scala Richter, nella giornata di giovedì 21, il terremoto ha
coinvolto 15.000 persone ora costrette ad affrontare l'inverno
incombente al riparo delle tende di emergenza. Inevitabili le
conseguenze disastrose per il già fragile percorso della Karakoram
Highway, specie nel tratto dove la celebre strada affianca il
Nanga Parbat. I collegamenti da Gilgit ad Astore
sono al momento interrotti. Stessa situazione da Gilgit a
Skardu, la maggiore città del Baltistan, punto di partenza
per il Baltoro e il campo base del K2.
CULTURA
25 novembre 2002.
Vicenza:
secondo appuntamento domani sera, 26 novembre, per i martedì del CAI
di Vicenza. Ospite della libreria Spazio Più in Stradella Santa
Barbara 1/B, ore 20.30, Enrico Camanni presenta il libro "La
nuova vita delle Alpi" (v. ns
recensione). Ricordiamo Camanni non solo come fondatore e
direttore per un decennio della rivista Alp, ma per le sue alte
competenze in fatto di storia dell'alpinismo e cultura della montagna,
sfociate attualmente nella direzione del nuovo periodico
transnazionale L'Alpe.
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nota 186/02 del 22-11-02
STORIA DELL'ALPINISMO 22
novembre
2002.
Ginevra:
se ne andato in questi giorni un altro grande dell'alpinismo mondiale,
lo svizzero André Roch, tra le figure di spicco dell'alpinismo
esplorativo sulle grandi montagne del mondo e uno dei primi studiosi
della neve e delle valanghe sopra la valle di Davos, sede del
celebre Istituto Federale di Weissfluhjoch. Roch è ricordato
nella storia dell'alpinismo soprattutto per aver guidato la spedizione
svizzera del 1952 all'Everest, spedizione che aprì la strada
verso il Colle Sud alla vittoriosa spedizione britannica del
1953. Nessuno prima di Roch aveva avuto l'intuizione e il coraggio di
avventurarsi tra le insidie dell'Ice Fall, oltre cui la via per
la cima sembrava essere alla portata degli alpinisti. Gli svizzeri
furono costretti a retrocedere per le difficili condizioni della
montagna e per le grandi energie spese durante l'esplorazione del
difficile percorso tra gli immensi ghiacci del Western Cwm.
Tornato in Svizzera Roch non esitò a condividere le sue scoperte con
gli inglesi capitanati dal colonello John Hunt, prossimi
alla partenza e intenzionati in un primo momento di ritornare da Nord
per proseguire l'itinerario dove erano scomparsi Mallory e
Irvine.
Salutiamo André Roch, nato il 21 agosto del 1906 a Hermance,
piccola località sul fianco destro del Lago di Ginevra, e morto 1l 19
novembre di quest'anno nella capitale dello Stato omonimo, la città
che accoglie il Rodano.
CULTURA
Novembre 2002.
Padova:
è stata inaugurata mercoledì 20 novembre la mostra "Luce e Silenzio
delle Dolomie", fotografie di Giancarlo Pavan presso l'ex
Fornace Carotta (Piazza Napoli, Via Siracusa). L'esposizione,
promossa dal Comune di Padova e dal Centro Nazionale di Fotografia,
rimarrà aperta fino all'8 dicembre 2002, con il seguente orario:
martedì - venerdì: 16-19; sabato e domenica: 10-12 / 16-19; lunedì
chiuso.
Modena:
la locale Sezione del CAI organizza in collaborazione con il
Circolo degli Artisti una mostra nazionale di pittura dal titolo
"Ambiente e cultura della montagna" a cui parteciperanno, con
le loro opere, artisti provenienti da ogni parte d'Italia. Accanto ai
dipinti saranno esposti bronzetti francesi e austriaci del secolo
scorso rappresentanti animali della fauna alpina e appartenenti a
collezioni private. Sabato 23 alle 17, in via Castelmaraldo, saranno
presenti all'inaugurazione della mostra gli alpinisti modenesi della
spedizione Kokshall Too 2002 che hanno partecipato
all'esplorazione in Kirghizistan (v. nota
153/02). La
rassegna resterà aperta dal 23 novembre al 24 dicembre.
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nota 185/02 del
21-11-02
ALPINISMO 21 novembre
2002.
Monte Pasubio: abbiamo sentito ieri sera per telefono Andrea
Dalle Nogare per farci raccontare la sua ultima avventura sulla
temibile Quinta gialla del Soglio Rosso in compagnia
dell'esperto Andrea Micheletto (entrambi di Torrebelvicino, in
provincia di Vicenza) e del giovane Alessandro Galasso (di
Valli del Pasubio). Era da un po' di tempo che tenevamo d'occhio il
terzetto che sapevamo impegnato sulle verticali pareti dei Sogli,
pareti che hanno visto le gesta di scalatori del calibro di
Raffaele Carlesso e Renato Casarotto. I tre alpinisti della Val Leogra sono riusciti a portare fuori una delle vie che si preannuncia
tra le più difficili del Gruppo. Dopo essere saliti per i 150 metri
della classica via del Gran Solco, si sono spostati sulla
sinistra per tirare diritti su roccia strapiombante ricercando una
linea attraverso gli spettacolari tetti gialli della parete. Dopo 5
tentativi (corde fisse lasciate in parete fino all'ultimo tentativo di
domenica 10 novembre) il risultato è un itinerario indipendente di
circa 250 metri, 8 tiri di corda con difficoltà di A2/A3 e libera
obbligatoria di VIII (7a con chiodi normali). Il tutto con protezioni
tradizionali (alpinistiche). Dalle Nogare ha sottolineato la bravura e
la caparbietà di Andrea Micheletto, forestale e nuovo gestore
del Settimo Alpini alla Schiara (già protagonista di altri
itinerari in Pasubio), nel ricercare la via nel pieno rispetto della
natura della roccia. I nostri complimenti.
CULTURA 21
novembre 2002.
Ferrara: interessante conferenza, molta vicina agli intenti
della nostra rivista (v. Parole Verticali), questa sera alla
Biblioteca Comunale Giorgio Bassani. Monica Farnetti
dell'Università di Firenze parlerà di “Alpinisti ciabattoni”
immagini della montagna nella letteratura. Per conoscere nel
dettaglio il programma del ciclo di incontri Van gli uomini sulle
montagne… - organizzato dalle biblioteche del Comune di Ferrara in
collaborazione con la Sezione CAI e l'Accademia d'Arte Città di
Ferrara - entrate nel
comunicato culturale.
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nota 184/02 del 20-11-02
INTRA I
SASS 20 novembre 2002.
Malato di montagna
di Hans Kammerlander.
«Chi identifica Hans Kammerlander come una emanazione specializzata di
Reinhold Messner, una sua appendice ‘estrema’, potrà tranquillamente
ricredersi dopo la lettura di “Malato di montagna”» con questa curiosa
riflessione storica comincia la recensione di Mauro Mazzetti
che riapre la nostra rubrica di
recensioni
letterarie e introduce all'autobiografia del celebre alpinista
altoatesino. La recensione del libro di Kammerlander, seppur
leggermente datato, soddisfa le richieste di alcuni nostri amici
altoatesini che ci invitano a seguire più da vicino l'attività dei
loro alpinisti di punta. Attendiamo notizie.
Galleria:
adeguandosi ai colori della stagione incorso, dove la luminosità delle
foglie autunnali lascia il posto ai colori tenui che preannunciano
l'inverno, la nostra copertina
cambia dipinto
affidandosi ancora una volta ai delicati pennelli di Maurizio
Camposeo.
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nota 183/02 del 19-11-02
CULTURA 19
novembre 2002.
Numerosissimi
gli appuntamenti di alpinismo e cultura di montagna previsti per la
seconda metà di novembre. Molte le richieste pervenuteci di pubblicare
i programmi delle serate. Richieste a volte difficili da esaudire per
le attuali possibilità della nostra redazione di smaltire il già
oneroso materiale letterario e spesso per i formati digitali dei
comunicati. Vi invitiamo a inviare questi ultimi come allegati di
posta elettronica e in forma di documenti di testo. Faremo il
possibile per pubblicarli.
Vicenza:
questa sera da segnalare l'inizio dei classici martedì del CAI all'auditorium
Canneti con una serata in ricordo del grande alpinista e sciatore
estremo triestino Mauro Rumez (v. nota
07/02).
Parteciperanno la compagna e Spiro Dalla Porta Xydias.
Castelfranco Veneto:
venerdì 22, ore 21:00, secondo incontro della rassegna di diapositive "La voce dei monti"
presso la Cooperativa del Biologico il Girasole a Treville
di Castelfranco Veneto con l'accademico e istruttore nazionale
Giuliano Bressan che presenterà "Montagne e deserti"
raccontando le sue esperienze verticali sulle pareti dell'Hoggar
(Algeria), del Wadi Rum (Giordania), del Sinai (Egitto) e della Main
de Fatma (Mali).
Conegliano:
ultimo appuntamento, venerdì 22, del ciclo "Montagna Insieme -
Spettacolo Montagna" organizzato dalla locale sezione del CAI, con
Umberto Tecchiati, archeologo della Soprintendenza ai Beni
culturali della Provincia di Bolzano che presenterà "Otzi. L'uomo
venuto dal ghiaccio", presso l'auditorium "Dina Orsi"
di Conegliano. La conferenza con diapositive approfondirà la
misteriosa storia dell'uomo dell'Età del Rame ritrovato nel gruppo
delle Otzaler Alpen nel 1991. Da segnalare pure per sabato 23
novembre, presso la Libreria Quartiere Latino di Conegliano,
ore 17:30, l'inaugurazione della mostra fotografica dei soci della
Sezione CAI di Conegliano, denominata "Montagna di Ieri - Montagna
di Oggi".
Aosta:
singolare e ricca di suggestioni per chi ama l'arte e la montagna si
preannuncia la rassegna espositiva DA CIMA A FONDO. Sabato 23
novembre, ore 18, sarà inaugurata MYSTIC MOUNTAINS, la prima
mostra di un lodevole progetto artistico che si articola in cinque
esposizioni che si susseguiranno alla Tour Fromage di Aosta.
"Opere di giovani artisti italiani e stranieri saranno selezionate da
curatori altrettanto giovani nell'intento di mostrare come viene
percepita la montagna ai giorni nostri" si legge nel
comunicato culturale
pervenutoci dall'ufficio stampa della rassegna che durerà fino al
settembre del 2003.
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nota 182/02 del
18-11-02
INTRA
I SASS 18 novembre 2002.
Esploratori all'incontrario
di Franco Michieli.
Nuova entrata negli SCRITTI TEORICI E RIFLESSIONI della sezione ALPINISMO ANTE LITTERAM di INTRAISASS.
Dopo la riflessione di Alessandro Gogna di qualche mese fa entra fra
le pagine di intraisass
- appositamente riveduto - uno scritto che lascerà un segno indelebile
sui lettori più attenti e sensibili al tema dell'esplorazione,
interiore ed esteriore. Dopo aver proposto nel 2000 sulle pagine di
celebri riviste cartacee una nuova concezione dell'esplorazione
classicamente intesa, Franco Michieli approda sugli ampi spazi
della rete per raccontarci la sua esplorazione inversa, non più
basata su carte e rilievi topografici, o mossa da motivazioni di
superficie che si soffermano con uno sguardo parziale sulle
complessità del paesaggio, ma un'esplorazione vissuta, giorno per
giorno, colle dopo colle, incognita su incognita, a riscoprire la
gioia profonda che ogni uomo prova quando si affaccia di fronte a se
stesso immerso, libero e capace, in una natura incontaminata dai
preconcetti insalubri delle nostre culture. Un testo e una concezione
difficili da capire e da praticare. Un passo in avanti, riservato a
pochi, non tanto nella storia dell'esplorazione "oggettiva", ma nella
storia della persona.
Una breve
postilla letteraria:
nel rileggere il testo di Franco, depurato dalle immagini del suo
splendido viaggio in Norvegia, viaggio da cui trae spunto per
riflettere sull'esplorazione contemporanea, risalta con grande
evidenza la potenza della scrittura quando non è - per così dire -
inquinata da fotografie che documentano i luoghi dell'avventura e
deviano la nostra attenzione dal testo letterario in sé stesso. Non
c'è dubbio che concentrarsi sulla scrittura, sulla lettura, senza
divagazioni di altro genere aiuta il lettore ad entrare meglio nella
natura di chi scrive e ad interpretare, portare dentro di sé, quasi a
rivivere secondo la natura del lettore, ciò che si legge.
Chiudiamo questa nota insolita rimandandovi alla recentissima
esplorazione letteraria in Parole
Verticali fatta da uno dei protagonisti delle note della settimana
scorsa, Erri De Luca, in veste non solo di esploratore
verticale della roccia, ma pure delle parole. Quand'è che le parole
diventano verticali, non solo nei contenuti ma anche nella forma, se
non nella poesia.
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nota 181/02 del 15-11-02
ALPINISMO 15 novembre
2002.
Patagonia: come saranno andate le cose a Luca Maspes sul
massiccio del San Lorenzo dove insieme con Diego Fregona
stava tentando di aprire una via nuova? Purtroppo il tentativo di
salire la parete Nord-est della montagna è fallito a causa
delle avverse condizioni meteorologiche (un periodo di caldo eccessivo
con continue scariche di ghiaccio e pietre). Tuttavia i due si erano
già cimentati su una cima inviolata i giorni precedenti percorrendo in
prima ascensione un itinerario di ghiaccio e misto lungo 1200 metri
(passi di V+ su roccia marcia, goulotte di ghiaccio fino a 70 gradi e
molto misto). Il nome proposto per la nuova cima è Cumbre Silvia
e fa parte del Cerro Hermoso, la montagna che si erge di
fronte al San Lorenzo. Ma per saperne di più sull'avventura dei due
italiani e sulla situazione patagonica (in arrivo Bubu Bole per
tentare la Maestri-Egger al Cerro Torre... e Rolando
Garibotti) rimandiamo alla
lettera-racconto arrivataci dallo stesso Maspes. Scoprirete che se
ne starà via un altro mese prima di tornare tra gli amici di
go-mountain.
RASSEGNA STAMPA
Gabriele Villa:
grande successo per
l'ultimo racconto
L'uomo che intarsiava i bachet del
nostro autore ferrarese che ha riscosso un notevole successo non solo
tra i nostri lettori, ma anche tra le pagine del quotidiano Corriere
delle Alpi:
Tra Agordino e Maè i racconti dell'alpinista Villa. Un bel
regalo per il recente compleanno del nostro affezionato scrittore.
Sergio Martini: sempre sulle pagine dello stesso quotidiano
leggiamo l'intervista -
Sergio Martini racconta i suoi Ottomila - fatta dalla
giornalista Michela Canova al grande alpinista roveretano in occasione
della serata conclusiva di
Oltre le vette.
Molto importanti le considerazioni finali sul trasferimento dei
"nostri errori" sulle grandi montagne del mondo.
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nota 180/02 del 14-11-02
STORIA DELL'ALPINISMO 14
novembre
2002.
Alpi Orientali:
rifacendosi alla nostra
nota 178/02 sulla terza età ecco
una riflessione/aneddoto arrivata in redazione. L'autore è Ivo
Ferrari, il forte alpinista di Treviglio amante delle grandi e
selvagge pareti dolomitiche, qui impegnato in una straordinaria
avventura umana: "Lo scorso fine settimana ho fatto la conoscenza
di una persona fuori dal normale. Ho incontrato nel corso degli anni
parecchi alpinisti, ma nessuno di questi mi aveva dato la sensazione
di trovarmi di fronte a un uragano in azione! Sabato è iniziata la
nostra 'avventura': io, Federica Maslowsky ed Ettore De
Biasio siamo infatti andati a trovare Franco Miotto, nella
sua bellissima casa e mi sono subito reso conto che razza di
personaggio straordinario avevo dinnanzi! Intarsi, lampadari-sculture,
sedie, madie scolpite e dipinte, capolavori di tutti i tipi... e una
miriade di cose tutte uscite dalle sue mani, meravigliose, come
meravigliose sono le sue vie del passato che ci ha donato per il
futuro. E di queste ci ha raccontato insieme a tanti episodi degli
anni passati. Il tutto accompagnato da un ottimo vino friulano! Ci
siamo lasciati convincere facilmente su come trascorrere il giorno
successivo e domenica mattina di buon ora eravamo già in sua
compagnia, in cammino lungo la selvaggia Val de Piero.
L'abbiamo seguito entusiasti su per ripidi canali fino a raggiungere
la cengia che attraversa il Burèl [v.
Burèl d'inverno] in tutta la
sua estensione e che divide in due l'altrimenti infinita parete. Sono
rimasto impressionato dalla tranquillità con cui Franco, 70 anni
portati splendidamente, percorreva il 'suo' viaz. Quasi
saltellando qua e la, sospeso a 600 metri da terra, ricordava i suoi
itinerari, vie e viaz, trasmettendo amore e passione per i 'suoi'
monti. Sono passati tre giorni e ogni momento mi tornano in mente quei
monti e Franco Miotto, generoso, caparbio ed amante dei monti,
una vera Forza della Natura!" [Per l'omonimo libro v. nota
166/02].
INTERNET Club
Alpino Italiano: finalmente in rete, seppure a regime di costante
integrazione per l'enorme mole di potenziali contenuti, le pagine
della Commissione Centrale per i Materiali e le Tecniche,
presieduta dall'INA-CAAI Giuliano Bressan, amico e autore di
intraisass.
E' infatti con complicità che segnaliamo il sito
www.caimateriali.org, ai cui lavori iniziali di organizzazione
ha partecipato anche la nostra redazione. Sulle pagine del sito, oltre
a una breve cronistoria seguita dagli sviluppi attuali della
Commissione, sono già consultabili alcuni preziosi
Articoli tecnici e le
Norme
UIAA. Nelle intenzioni degli autori c'è l'indubitabile utilità di
offrire uno strumento dinamico e facilmente accessibile per
condividere contenuti tecnici in continua evoluzione.
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nota 179/02 del 13-11-02
ALPINISMO 13 novembre
2002.
Himalaya: interessante prima ascensione del Num Ri,
affascinante montagna di circa 6600 metri situata all'interno del
Sagarmatha National Park a pochi chilometri a sud-est dell'Everest.
Protagonisti dell'ascensione un gruppo di alpinisti tedeschi di
Lipsia guidati da Olaf Rieck. Il percorso di salita segue
in diagonale l'ampia parete Ovest e ha permesso di arrivare in
vetta il 6 di novembre con l'installazione di un solo campo. Gli
alpinisti avevano avuto la possibilità di studiare l'itinerario nel
1999 quando, sempre in prima ascensione, scalarono il Cho Polu
(6735 m), un'altra bella montagna vicina al celebre e facile Island
Peak. Congratulazioni al gruppo tedesco: questa forma di
alpinismo, che spesso passa in sordina ed è trascurata (o meglio
oscurata) dalle riviste specializzate, è autentico alpinismo, molto di
più di quello che viene portato alla ribalta dalle loro cronache. Per
dettagli, fotografie e cronologia della spedizione entrate in
Erstbesteigung des Num Ri 2002.
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nota 178/02 del 12-11-02
CURIOSITA' 12
novembre
2002.
Trieste:
è rimbalzata su tutti i
web-magazine (v.
Pareti) la
notizia della straordinaria prestazione sportiva dello scrittore
Erri De Luca (peraltro nostro autore in intraisass1,
v.
demoParte2.pdf) che ha ripetuto una via di difficoltà
elevatissima alla Grotta dell'Arenauta, Sperlonga. Sottoscriviamo i
complimenti. Non trattando tuttavia la nostra rivista di arrampicata
sportiva la notizia sarebbe volata via dalle nostre pagine se non
fosse che nella quotidiana ricerca di news la nostra redazione ha
pescato un simpatico approfondimento che dalla seconda età (i
cinquant'anni di De Luca) ci permette di passare di soppiatto alla
terza età. Leggiamo su Il Piccolo di Trieste: «Pensavamo si
fosse fatta male una ragazza, invece ci siamo trovati di fronte a una
gentile nonnina con tanto di imbracatura, moschettoni e sacchetto col
magnesio...» - Dall'articolo
si deduce che la passione verticale (non solo l'arrampicata, che ne è
una parte, ma pure l'alpinismo e la speleologia) non ha età né limiti
ed è in costante aumento tra gli anziani. La nonnina "free climber"
avrà 73 anni il prossimo febbraio e - a quanto pare - tirava da prima!
In limine, una poesia dedicata ai magnifici leoni,
di cui sopra e sotto, in Parole
Verticali.
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nota 177/02 del
11-11-02
INTRA
I SASS 11 novembre 2002.
L'uomo che intarsiava i bachet
di Gabriele Villa
Lu sassu di lu Gran Sassu
di Enea Fiorentini.
Nuove entrate negli SCRITTI STORICI della sezione ALPINISMO ANTE LITTERAM di INTRAISASS.
Nel primo racconto uno dei nostri più
prolifici autori, Gabriele Villa, che qui scopriamo di origini
agordine per parte di madre, ci narra la semplice storia - ma
straordinaria per certi aspetti - di un suo zio, recentemente
scomparso, e che probabilmente molti di noi, frequentatori della
Civetta e di Malga Pioda, abbiamo inconsapevolmente
incontrato e conosciuto.
Nel secondo testo ci lasciammo introdurre
nella leggenda del Gran Sasso da chi ha vissuto su questa
montagna innumerevoli avventure e continua con mirabile passione
percorrerne sentieri e pareti sia d'estate che d'inverno. Enea
Fiorentini, nativo di Aosta ma residente a Roma, è un personaggio
da conoscere e in futuro vi racconteremo altre cose su di lui e sugli
amici romani.
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nota 176/02 del 08-11-02
LETTERATURA 8
novembre
2002.
Due importanti premi letterari caratterizzano i prossimi due fine
settimana. Andiamo per ordine di tempo.
Londra: questa sera presso la prestigiosa sede della Royal
Geographical Society si assegnerà il Boardman Tasker Prize for
mountain literature giunto alla sua 19a edizione. Il
premio per la letteratura di montagna in lingua inglese sarà
presentato nell'ambito della conferenza Peter Boardman and Joe
Tasker
TWENTY YEARS ON
per ricordare i due forti alpinisti scomparsi vent'anni fa sull'Everest
(v. la nostra recensione di
Confine Incerto). Le nominations di quest'anno dalle
quali salterà fuori il vincitore sono consultabili nella
pagina del sito boardertasker.com dedicata al premio.
Treviso: sabato 16 novembre sarà invece il turno della serata
celebrativa del 20o Premio Gambrinus "Giuseppe Mazzotti".
La giuria del premio, costituita da «personaggi che nel nostro Paese
sono conosciuti e riconosciuti per essere fra i massimi esperti nel
campo dell'alpinismo, dell'ecologia e dell'esplorazione oltre che per
essere scrittori, giornalisti, "comunicatori dell'ambiente"», si è già
pronunciata per le cinque sezioni e per i premi speciali. Per
conoscere i vincitori e le manifestazioni parallele leggete il
comunicato stampa presente nel sito premiomazzotti.it.
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nota 175/02 del 07-11-02
AVVENTURA 7
novembre
2002.
Patagonia: è partita la spedizione bellunese che tenterà la
prima attraversata in totale autonomia dello Hielo Continental Sur,
il più esteso ghiacciaio del continente sudamericano. Per attraversare
i 400 chilometri di ghiaccio e neve il quartetto bellunese -
Manrico Dell'Agnola, Antonella Giacomini, Giuliano De
Marchi e Luigi Zampieri - utilizzerà un'attrezzatura di
tipo scialpinistico (sci ed attacchi leggeri con scarponi
confortevoli) trainando ogni componente una slitta in vetroresina di
circa 100 chili. Sottolineiamo che tra i componenti del quartetto
bellunese - già ampiamente collaudato nelle spedizioni in Terra di
Baffin e in Groenlandia (v.
Artico e Nordamerica) -
Antonella Giacomini sarà la prima donna ad avventurarsi in
un'impresa del genere. I nostri migliori auguri agli amici bellunesi.
Per i particolari leggete
Avventura bellunese sui ghiacci delle Ande sul Corriere
delle Alpi.
TURISMO Nepal:
interessante per districarsi tra il mare di notizie contraddittorie
apparse sui giornali in questi ultimi giorni la testimonianza diretta
di un viaggiatore amico di Marco Vasta. Nel sito da lui
curato, in
Una testimonianza dal Nepal - Trekker e maoisti nel Khumbu, si
apprende che solo certe zone del Nepal e della capitale sarebbero
interessate dalle azioni dei ribelli maoisti, spesso ragazzi
giovanissimi «che fermano i turisti per spiegare le motivazioni della
lotta, a volte [richiedendo] una "donazione"».
CURIOSITA' Italia:
avete mai sentito parlare di Tom Perry, l'alpinista scalzo?
Noi, a dire il vero, sì. E subito ci eravamo messi a ridere. Si
diceva che fosse un americano bizzarro che per suscitare clamore tra
le anime sbiadite dei giornalisti e dei frequentatori della montagna,
aveva scelto di salire e scendere le montagne a piedi nudi,
rigorosamente. Aveva compiuto addirittura una sua "grande impresa" non
distante da noi, in Piccole Dolomiti, scendendo di rifugio in
rifugio tra gli abbondanti ghiaioni del Carega. E' invece di
questi giorni la curiosa scoperta. Tom Perry non è americano e
il suo genere di alpinismo non è una delle trovate che di solito
addebitiamo alle sclerosi del nuovo continente. Tom Perry non è
altro che Antonio Peretti, un balzano guardacaccia provinciale
di 42 anni che abita a pochi chilometri dalla nostra sede e che si
diverte a fare un alpinismo non certo di contemplazione (già troppa
forse ne fa durante il suo lavoro...), ma di sensazione,
ovviamente sulle pagine dei giornali, o perlomeno sui suoi
straordinari piedi. Per le ultime avventure di Tom Perry
consultate
Salirà e scenderà dal Sinai. E senza i calzari di Mosè (Il
Giornale di Vicenza).
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nota 174/02 del 06-11-02
ECOLOGIA 6
novembre
2002.
Cansiglio: ecco il programma
definitivo del "QUINDICESIMO INCONTRO DI ALPINISTI ED
AMBIENTALISTI IN DIFESA DELL'ANTICA FORESTA DEL CANSIGLIO" nel
documento
inviatoci da Toio de Savorgnani. Esplicito e necessario
(per la salvaguardia di una delle foreste più belle d'Italia) l'invito
a partecipare alla due giorni del prossimo fine settimana. Dopo il
Convegno a Budoia di sabato 9 novembre, domenica 10 si scenderà
in piazza a Col Indes e a Piancavallo per un corteo di
protesta che si riunirà a Casera Palantina, tra Veneto e
Friuli, punto chiave del riproposto collegamento sciistico o stradale
con Piancavallo.
CULTURA Seriate
(BG): si preannuncia davvero interessante e unico nel suo genere
l'incontro che il prof. Davide Torri ha organizzato per il 16
novembre all'interno della rassegna bergamasca di cultura Gente di
Montagna. Per l'intera giornata di sabato si svolgerà DONNE DI
MONTAGNA "giornata-incontro con le storie al femminile di chi ha
legato la propria vita quotidiana alla montagna". Parteciperanno
VITTORIA CASTAGNETO, regista e conoscitrice della montagna; ANTONELLA
CICOGNA, giornalista e alpinista; EVELINA COLAVITA, responsabile della
OMID ONG operante in Afganistan; PAOLA ORTENSI, presidente di
Donne in Campo; CONCETTA PUGLIESE, agronoma del CELIT;
PATRIZIA ROSSI, direttrice del Parco Alpi Marittime; SILVIA
TENDERINI, archeologa e ricercatrice; MICHELA ZUCCA, antropologa del
C.E.Alp. di Trento. E' prevista anche la partecipazione della
pittrice SERENELLA OPRANDI. Per i dettagli dell'incontro entrate nel
comunicato culturale.
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nota 173/02 del 5-11-02
ALPINISMO 5 novembre
2002.
Alpi Orientali:
significativa nuova realizzazione del ferrarese Francesco Pompoli
col compagno Michele Scuccimarra sulla parete Sud
della Punta SW del Colbricon, in Lagorai. Con ottima dirittura
di linea e nel pieno rispetto della parete hanno aperto una nuova via
con sviluppo di 250 metri, difficoltà max VI-, fino alla cresta da
percorrere per 200 metri prima di raggiungere la cima. L'itinerario, caratterizzato da un bel diedro nella parte superiore, è stato
dedicato a Franco Pedrazzi, il socio del CAI di Ferrara
recentemente scomparso per una leucemia fulminante, amico e compagno
degli alpinisti. Prima di sottoporvi una breve
scheda + foto della via
vorremmo riportare la chiusura della lettera con cui Francesco ci
annuncia la notizia, quasi a sottolineare che il significato di una
via non è prerogativa esclusiva della difficoltà: "...c'è tutto il
senso dell'alpinismo in una via del genere: amicizia, libertà, etica,
amore per la montagna. La difficoltà è un piccolissimo dettaglio che
non aggiunge né toglie nulla alle sensazioni vissute in parete". Non
c'è dubbio e notizie su vie del genere non sfigurano affatto di fronte
a
quelle che portano alla luce della ribalta solo le vie di altissima difficoltà, itinerari
che sovente con l'alpinismo hanno poco a che fare.
Diedro Franco Pedrazzi: scheda +
foto.
INTERNET
E STORIA 5
novembre
2002.
A seguito della commemorazione dell'Unità Nazionale di ieri e
per ricordare le migliaia di caduti sulle montagne di casa nostra, da
una parte e dall'altra, vi segnaliamo un prezioso sito realizzato
dalla Classe 5TB del Liceo N. Tron di Schio, la
cittadina vicentina ai piedi del Monte Pasubio. L'indirizzo del
sito è
www.grandeguerrasulpasubio.net: troverete un'accurata
descrizione di un itinerario storico-didattico sulla grande guerra nel
celebre massiccio, percorribile in tre giorni. Ricordiamo che questa
stagione, prima delle neve, è una delle più affascinanti per
percorrere gli itinerari di media montagna, come si trovano in Pasubio.
Per esempio, dalle faggete, in veste autunnale, della Vallarsa si può risalire agli
acrocori del monte, passando per boschi di larici indorati, come nel
caso del lungo e articolato sentiero che porta al Corno Battisti.
Per approfondire la storia dei militi ignoti morti sulle nostre
montagne e la relazione con il Milite Ignoto divenuto il punto
centrale della celebrazione del IV novembre vi invitiamo a leggere
l'articolo
Gloria al soldato senza nome di Giovanni Morandi, comparso
ieri su molti quotidiani nazionali.
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nota 172/02 del 4-11-02
ALPINISMO 4 novembre
2002.
Himalaya.
Nuptse:
con una breve comunicazione dal Campo Base del Nuptse,
Valery Babanov annuncia la fine del suo tentativo al Pilastro
Sud-Est della difficile montagna che fa da satellite all'Everest.
Forti venti d'uragano, costante della spedizione, e la fine del
permesso di scalata sono le cause del ritiro del forte alpinista
russo.
Shisha Pangma:
restando tra gli alpinisti dell'est segnaliamo la salita in extremis
di stagione dello Shisha Pangma da parte del caucasico Denis
Urubko (residente in Kazakhistan). Con lui in vetta il 25 di
ottobre Alexey Raspopov, Vassiliy Pivtsov e Maxut
Zhumayev. Il gruppo, transitato per la cima centrale, ha raggiunto
gli 8046 metri della cima principale nonostante il fastidioso vento.
Cho Oyu:
dopo aver festeggiato il suo 34° compleanno questa primavera con la
difficile cresta Est dell'Annapurna in compagnia di
Jean Christophe Lafaille, Alberto Iñurrategi si accinge a
partire di nuovo per il Tibet. Il suo ambizioso obiettivo sarà
la "Dea del Turchese" d'inverno. Ricordiamo che l'alpinista
basco ha completato con l'Annapurna la salita dei 14 ottomila. Anche
questa volta, fino al 16 dicembre (data prevista per il rientro), suo
compagno di avventura sarà il fedele Jon Beloki.
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nota 171/02 del 31-10-02
RASSEGNA STAMPA 31
ottobre
2002.
Prima
di lasciarvi per il
ponte dei Santi, una breve rassegna stampa dall'Italia e dall'estero.
Nepal:
si è risolta la poco chiara avventura di Stevie Haston e
compagni. Le notizie delle agenzie e sui quotidiani sono discordanti:
Climber Haston reunited with wife after Himalayan rescue;
Climber is left with £4,000 bill for rescue - L'unica cosa certa è
che gli alpinisti sono stati evacuati mediante l'utilizzo
dell'elicottero dal villaggio in cui si trovavano in due gruppi
distinti. Nel primo si trovava Haston con un alpinista ammalato e nel
secondo la moglie con il resto del gruppo.
Marmolada:
Scoppia di nuovo la guerra in Marmolada -
Niente pace per la Marmolada dopo il poco lungimirante accordo sui
confini ratificato 5 mesi fa. Sembra che ancora una volta gli
interessi speculativi sul ghiacciaio della Marmolada calpestino una
mirata riqualificazione ambientale e paesaggistica della "Regina delle
Dolomiti". Escursionisti e alpinisti dovrebbero essere in prima linea
per difendere i continui soprusi che il turismo della fruizione
immediata e irrispettosa dell'ambiente perpetua di giorno in giorno,
mese dopo mese, anno dopo anno.
Belluno:
si è chiuso positivamente
Oltre le vette,
la rassegna culturale bellunese, con un grande numero di partecipanti
e un'alta qualità delle proposte. Tra gli alpinisti intervenuti anche
Marco Anghileri. Sentiamo dall'intervista di Marco Conte come
se la passa ultimamente e alcune sue considerazioni sull'alpinismo del
futuro:
L'alpinismo oggi secondo Anghileri.
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nota 170/02 del
30-10-02
INTRA
I SASS 30 ottobre 2002.
Uomini di pietra
di Enrico Bernieri. Nuova entrata nella rubrica ALPINISMO ANTE
LITTERAM di INTRAISASS - SPECIAL. L'alpinista romano, nato a
Caserta, pescando negli archivi dei suoi scritti e della sua memoria
ci regala un racconto di pietre e di uomini, un intimo viaggio
attraverso l'inutilità delle nostre azioni e i sedimenti della nostra
cultura.
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nota 169/02 del 29-10-02
ALPINISMO POLITICA 29 ottobre
2002.
Nepal: se ieri parlavamo di attentati cittadini messi a segno
molto probabilmente dai ribelli maoisti oggi invece a farne le spese
sono un gruppo di alpinisti sloveni e britannici tra le cui fila
figura il forte arrampicatore e alpinista Stevie Haston. Da
quanto si apprende dai quotidiani inglesi (Nepal
climber held to ransom) Haston e compagni sarebbero tenuti in
ostaggio da un gruppo di ribelli che non si sa se meglio identificarli
come banditi, in cerca di denaro, o maoisti. Gli alpinisti, al ritorno
dopo avere scalato il Ramtang Chang Peak, una montagna di 6750
metri nella regione del Kanchenjungha (ai confini col Tibet
e facente parte della lista delle 103 nuove montagne aperte
all'alpinismo nel 2002), sono stati vittime di un'imboscata in un
punto obbligato di passaggio di una valle. I rapinatori hanno permesso
di scalare la montagna a condizione di pagare 3000 dollari in
occasione del ritorno, ora giunta. Haston è riuscito a mettersi in
contatto ieri con la BBC Radio Five Live dichiarando di essere
intrappolato con la moglie e i nove compagni di avventura sloveni in
un villaggio e che potrebbero essere attaccati da un momento
all'altro. Da parte del console britannico a Kathmandu si spera
che il gruppo di Haston possa essere evacuato con un elicottero come
successo di recente per una spedizione spagnola. Per chi volesse
approfondire la poliedrica attività di Stevie Haston rimandiamo
al sito
www.steviehaston.com.
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nota 168/02 del 28-10-02
POLITICA 28 ottobre
2002.
Kathmandu: non si può certo dire che la situazione politica
globale sia tranquilla. Il terrorismo ne è un indice e dovrebbe
indurci a riflettere, a fermarci un attimo e a mettere il naso fuori
dal nostro piccolo mondo, spesso cieco e indifferente rispetto alle
esigenze degli altri. Tre righe d'introduzione per accennare alla
notizia che ci ha girato Marco Vasta sugli ultimi attentati di
ieri avvenuti nella capitale nepalese, uno dei quali a Thamel,
il frequentatissimo centro turistico di Kathmandu (15 giorni fa
c'eravamo anche noi e adesso è al culmine della stagione). Tre
bombe sono esplose in
tre zone vicine al palazzo reale, non facendo per fortuna vittime. Per
i dettagli leggete:
Tre bombe esplodono a Kathmandu.
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nota 167/02 del 25-10-02
ALPINISMO 25 ottobre
2002.
Continua il nostro filo diretto con il grande alpinismo extraeuropeo e
i suoi protagonisti. Cominciamo dal Tibet con le notizie
ricevute in anteprima da Carlos Buhler per proseguire con un
aggiornamento esclusivo di Ermanno Salvaterra sulle vicende del
Cerro Torre.
Tibet:
finalmente, dopo due tentativi falliti per poco dai britannici
capitanati da Chris Bonington nel 1997 e nel 1998, la cima del
Sepu Kangri viene raggiunta da una spedizione americana formata
da alpinisti di primo piano a livello internazionale. Per la sua
particolare posizione a nord-est di Lhasa, lontano dalla
classica catena himalayana, il Sepu Kangri è stato subito
ribattezzato in un celebre libro di Bonington "La montagna segreta del
Tibet". Ubicata nelle Nyangchen Tanglha Himalaya Mountains e
alta quasi settemila metri (6954), con una mirabile parete
settentrionale, la montagna è stata salita dal fortissimo alpinista
americano Carlos P. Buhler e dal capo spedizione Mark
Newcomb il giorno 2 ottobre: i due scalatori hanno raggiunto la
vetta alle 10 del mattino durante una tormenta di neve. La spedizione,
composta da sette membri, è stata osteggiata dal maltempo per quasi
tutto il periodo di permanenza, trovando condizioni assai rischiose e
molta neve, la quale, insieme alla particolare morfologia della
montagna, ha costretto gli alpinisti a muoversi con gli sci tra il
Campo 1 e il Campo 3. Complimenti a Carlos (tra gli autori di intraisass
1, v.
demoParte1.pdf) e compagni, ricordando anche le parole di
Bonington che ha definito il Sepu Kangri come probabilmente la
sua "Last Great Climb". Per info
www.climbsepu.com
e
www.jfotheringham.com/mount2.htm.
Patagonia:
ecco cosa ci racconta Ermanno Salvaterra sul tentativo di
Alex Huber e compagni al Cerro Torre: "La mattina che anche
noi siamo andati all'attacco della via ci sono andati anche loro, ma
sono saliti sui 250 metri di corde che avevano fissato e sono quindi
ridiscesi per recuperare tutto il materiale. Hanno dormito in truna ed
il mattino successivo sono andati al Cerro Standhardt salendo
la Via Exocet, quella di Jay Smith e Jim Bridwell.
Sono arrivati veloci in cima avvolti dalle nubi mentre il tempo si
stava guastando. Anche loro sono sulla strada del ritorno. E l'enigma
della Via Egger-Maestri continua. Questa via era anche in
progetto da parte di Bubu Bole, forse sapendo che loro hanno
rinunciato andrà lui???" - Ringraziando Ermanno per la preziosa
notizia pubblichiamo in via eccezionale una
galleria esclusivamente fotografica che documenta la fase
della discesa della cordata trentina.
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