INTRA I SASS - ALPINISMO - LETTERATURA - CINEMA - EVENTI - INCONTRI - STORIA...

Intra_______________________________

altreINTRANEWS 06

bullet

nota 210/01 del 07-11-01
 ALPINISMO 
7 novembre 2001.
Cerro Torre (Patagonia)
:
sofferta rinuncia di Ermanno Salvaterra, Mauro Giovanazzi, Paolo Calzà e Walter Gobbi al nuovo itinerario sulla parete Est della difficile montagna patagonica (v. nota 182/01). Ancora una volta il maltempo ha fatto da padrone nonostante la tenacia e la determinazione degli alpinisti trentini: partiti per il tentativo finale il 27 ottobre, guadagnata la seconda metà di parete e oramai fuori dalle difficoltà maggiori, dopo 4 difficili giorni passati nelle tendine porta-ledge sotto il continuo imperversare di vento e neve - "...si cerca di raggiungere il punto massimo rimasto fermo dai giorni precedenti, ormai non esiste più la roccia perché tutto è ricoperto da uno spesso strato di ghiaccio che raggiunge i 5 centimetri, tutta l'attrezzatura alpinistica: corde, chiodi, ecc..., è imprigionata nel ghiaccio e non risulta più utilizzabile..." - il 3 novembre Ermanno e compagnia decidono di rinunciare. Con pazienza e difficoltà si calano per 900 metri alla base della parete dove sono costretti a scavare per due ore per accedere alla "casa bianca", la truna che li aveva ospitato prima di partire per il tentativo finale e che ora si trova sotto uno strato di 3 metri di neve caduta nei giorni della loro permanenza in parete. L'obiettivo è mancato, ma la grande avventura resta. Un diario della spedizione con i particolari della salita è consultabile sul sito www.colmar.it alla voce "Speciale Patagonia".

bullet

nota 209/01 del 06-11-01
 
APPUNTAMENTI  6 novembre
2001. Belluno: si è chiusa positivamente la quinta edizione di Oltre le vette. Con l'ultimo comunicato stampa, che riassume la significativa sedici giorni bellunese all'insegna della cultura della montagna e dell'alpinismo, rinnoviamo il nostro impegno a seguire la prossima edizione (che si preannuncia molto importante in vista dell'Anno Internazionale delle Montagne) e cogliamo l'occasione per porgere i nostri più sinceri complimenti agli organizzatori della rassegna per le intense giornate che hanno regalato al numeroso pubblico, in particolare al coordinatore Flavio Faoro, già nostro amico e autore sulle pagine dedicate ai Testi Letterari di Intraisass. 
Oltre le vette

bullet

nota 208/01 del 06-11-01
 ALPINISMO 
6 novembre 2001.
El Capitan (Yosemite)
: nuovo colpo di scena su
"The Nose". Cinque giorni dopo l'abbassamento del tempo record di ascensione della celebre via da parte di Hans Florine e Jim Herson (v. nota 205/01), Tim O’Neill e Dean Potter sono ritornati a riprendersi il record, questa volta con largo margine (quasi 34 minuti). Le 34 lunghezze sono state percorse in 3 ore, 24 minuti e 4 secondi, ciò significa poco più di 6 minuti per lunghezza.

bullet

nota 207/01 del 05-11-01
 NEWSLETTER MV  5 novembre 2001. Ritorna dopo la pausa estiva la corposa newsletter di Marco Vasta. Marco Vasta's Magazine News Letter N° 6 propone i seguenti approfondimenti. Tibet - Con gli occhi dell'occidente: in linea due articoli di Giuseppe Tucci; La Cina chiede aiuto all'USA contro il "terrorista" Dalai Lama. Ladakh - Kashmir: una vittoria pakistana; Ladakh: quasi completate le provviste per il prossimo inverno. Bangladesh -  Sorridi ancora: un sorriso per le donne del Bangladesh. Bhutan - Il drago razzista: chi si ricorda dei rifugiati espulsi dal regno buddhista?

bullet

nota 206/01 del 02-11-01
 INTRA I SASS 
2 novembre 2001. Idea 2000 - International Diabetic Expedition Aconcagua di Vittorio Casiraghi
(CORDIGLIERA DELLE ANDE, CERRO ACONCAGUA: un gruppo di alpinisti diabetici scala il tetto delle Americhe - un "pequeño 8000" - per il Falso de Los Polacos). Nuova entrata nei racconti d'alpinismo di INTRA I SASS - SUDAMERICA. Siamo molto onorati di ospitare il resoconto di uno dei protagonisti della significativa avventura umana e sportiva che ha portato sulla cima più alta delle Americhe un gruppo di alpinisti davvero speciali. La spedizione internazionale IDEA 2000 - un'esperienza esemplare per volontà e determinazione non solo per i diabetici ma per ogni alpinista - era stata seguita in Italia dalla nostra redazione con le note 04/12/00, 9/01, 10/01, 15/01. L'amicizia e la stima che ci legano ai componenti italiani della spedizione IDEA 2000 - Vittorio Casiraghi e Marco Peruffo - stanno avvicinando la nostra redazione ad un importante progetto: la partecipazione ad una nuova spedizione extraeuropea che vedrà i due forti alpinisti diabetici impegnarsi su una montagna di 8000 metri. Presto forniremo ulteriori dettagli. Per chi volesse contattare Vittorio Casiraghi, alpinista accademico di Besana Brianza, per approfondimenti e serate inerenti a IDEA 2000 e argomenti correlati, inviate una e-mail alla nostra redazione.

bullet

nota 205/01 del 31-10-01
 ALPINISMO 
31 ottobre 2001.
El Capitan (Yosemite)
:
vi ricordate della stupefacente ascensione di Tim O’Neill e Dean Potter che avevano salito poco tempo fa "The Nose" in 3 ore, 59 minuti e 35 secondi (v. nota 196/01). Neanche il tempo di assaporare il record per i due "velocisti" e per le redazioni normali delle riviste specializzate di preparare un articolo che il "vecchio" detentore della salita più veloce del famoso itinerario - Hans Florine, questa volta accompagnato da Jim Herson -  è ritornato il 28 ottobre, 13 giorni dopo l'exploit di O'Neil e Potter, ripercorrendo l'itinerario in 3 ore, 57 minuti e 27 secondi. Curiosità storica: la prima salita di Warren Harding nel 1958 richiese 45 giorni di arrampicata effettiva diluiti in 18 mesi.

bullet

nota 204/01 del 30-10-01
 ALPINISMO 
30 ottobre 2001. Cordillera Blanca: "Hasta Luego, Zorro!" si chiama il nuovo itinerario tracciato da Roberto Iannilli e Luciano Mastracci sulla Punta Numa della quota 5179, dove esisteva solo una via aperta da una spedizione spagnola in 19 giorni. Entrati nella seconda metà del mese di luglio nella quebrada Rurec, una valle semisconosciuta non distante da Huaraz e caratterizzata da grandi pareti di granito, i due alpinisti (che già conosciamo come protagonisti dell'esplorazione nell'Appennino Centrale) hanno portato a compimento il nuovo itinerario il 2 agosto, dopo 6 giorni di arrampicata effettiva, utilizzando corde fisse e una tecnica di progressione e di protezione miste (v. nota 163/01) con difficoltà massime di 7a e A3+ (diversi passi su sky hook) lungo un itinerario che si sviluppa per 1200 metri.


bullet

nota 203/01 del 29-10-01
 ALPINISMO 
29
ottobre 2001. Himalaya: vi aggiorniamo brevemente sugli ultimi fatti che stanno per chiudere, oramai definitivamente, la stagione post-monsonica nelle grandi montagne asiatiche. A causa del continuo imperversare del brutto tempo una spedizione leggera spagnola - formata da  Fermín Izco e Rubén Aramendia - si è ritirata dall'ambizioso progetto di aprire una nuova via sulla temibile parete Nord dello Jannu (7710 m), in stile alpino. Stessa sorte per gli intraprendenti spagnoli Jordi Mena e Oscar Gogorza  che cercavano di arrivare sui 6990 metri del Dorje Lapka per un nuovo itinerario. Sul Pumori sono arrivati in cima i primi alpinisti, tra cui tre donne iraniane, nonostante le condizioni avverse e nel mentre si cercava di recuperare i cinque corpi degli sfortunati giovani alpinisti spagnoli deceduti la scorsa settimana (v. nota 195/01) e alle cui ricerche sembra siano intervenuti anche Mario Merelli e Silvio Mondinelli al ritorno dal Dhaulagiri. Sul fronte degli ottomila è da segnalare il tentativo in corso sul Makalu della spedizione svizzera guidata da Norbert Joss e a cui partecipa l'italiano Diego Stefani, la guida alpina bellunese già protagonista dell'esplorazione nella Miyar Valley e di molte altre avventure extraeuropee. Infine, ultima notizia giunta in redazione, l'alpinista-magistrato Cecilia Carreri ci comunica che Sergio Martini "ha appena raggiunto nuovamente il Cho Oyu scalato con solo due campi alti, come fosse una passeggiata". Beato lui!


bullet

nota 202/01 del 26-10-01
 
APPUNTAMENTI  26 ottobre
2001. Belluno: acceso dibattito ieri pomeriggio a Palazzo Crepadona per la tavola rotonda che Oltre le vette ha dedicato al rapporto tra alpinismo e pubblicità. Se volete un ragguaglio sulle interessanti provocazioni del moderatore-provocatore Mauro Corona e sulle risposte di alcune tra le importanti personalità convenute, vi invitiamo a leggere l'articolo apparso oggi sul Corriere delle Alpi.

bullet

nota 201/01 del 26-10-01
 ALPINISMO 
26 ottobre 2001. Himalaya:
ricalcando le sfumature della nota 195/01 segnaliamo un altro tragico epilogo sulle montagne himalayane. Scendendo dalla cresta Nord dell'Everest, durante l'ultimo tentativo prima della rinuncia definitiva alla vetta per le condizioni pessime del tempo, il medico della seconda spedizione ungherese impegnata sulla grande montagna (ricordiamo che un'altra spedizione ungherese con obiettivi ambiziosi è tuttora alle prese con la difficile e pericolosa parete Est; v. nota 157/01) è deceduto probabilmente in seguito ad una caduta causata dal vento fortissimo (150 km/h) che spazzava la cresta durante la giornata del 24 ottobre. Il corpo di Sándor Gárdos è stato trovato sul ghiacciaio a quota 6400 dopo che erano state rinvenute le sue ultime tracce, uno zaino e bastoncini, sui 7500 metri della cresta. Anche dal Dhaulagiri non arrivano notizie incoraggianti: da ieri sono dati per dispersi tre giapponesi della Gunam Miyama Dhaulagiri Expedition 2001.

bullet

nota 200/01 del 25-10-01
 INTRA I SASS 
25 ottobre 2001. Aotearoa - La terra della lunga nuvola bianca di Luca Gasparini
(NUOVA ZELANDA - FIORDLAND NATIONAL PARK: viaggio agli antipodi di uno spirito libero). Nuova entrata nei racconti d'alpinismo di INTRA I SASS - INDONESIA E OCEANIA. Finalmente, con questa memorabile nota numero 200 dell'anno in corso, siamo riusciti a completare le aree geografiche che raccolgono e suddividono i racconti d'alpinismo all'interno della rivista. Per attivare quest'ultima pagina - INDONESIA E OCEANIA - ci siamo affidati alla scrittura essenziale e immediata di un nostro caro e stravagante amico, il leoniceno Luca Gasparini, al ritorno da un viaggio solitario in Nuova Zelanda e fresco del risultato positivo alla selezione per gli aspiranti Guida. Attraverso questo scritto, come già ribadito in passato e come sottolineeremo nuovamente in futuro, si avrà modo di riflettere che "alpinismo" non è solo arrampicare su verticali pareti, ma pure attraversare montagne selvagge, transitare tra esse lasciandosi cogliere dallo stupore e dalle meraviglie che inattese si mostrano agli occhi. 
Per chi volesse maggiori informazioni sul viaggio, tema del racconto, o contattare l'autore per approfondimenti e serate, mandate una e-mail alla nostra redazione.


bullet

nota 199/01 del 24-10-01
 
POLITICA e CULTURA  24 ottobre
2001. Strasburgo: giorno storico per il Parlamento Europeo e per la popolazione del Tibet. Per la prima volta nella storia - oggi, mercoledì 24 ottobre - il Dalai Lama terrà un discorso al Parlamento Europeo riunito in seduta plenaria. "Il discorso di Sua Santità davanti al Parlamento Europeo è atteso con grande emozione, non solo perché il Dalai Lama parlerà della situazione del popolo Tibetano ma anche perché si prevede che verrà affrontato il tema dei recenti eventi negli Stati Uniti ed in Afghanistan" si legge nel comunicato di Italia Tibet dove Thomas Mann - Presidente dell'Intergruppo per il Tibet del Parlamento Europeo - sottolinea pure che "un messaggio di pace è un segno molto importante, soprattutto in tempi di attacchi terroristici internazionali. Le parole di questa personalità, rispettata in tutto il mondo, rivestono grande importanza". Per maggiori informazioni leggete il comunicato stampa pubblicato su www.italiatibet.org .

bullet

nota 198/01 del 24-10-01
 ALPINISMO 
24 ottobre 2001. Himalaya: segnaliamo la notevole salita sul Shisha Pangma in stile alpino di un terzetto di guide alpine svizzere
gli ultimi giorni della settimana scorsa. Oliver Roduit, Nicolas Gex e Kobi Reichen hanno salito in un colpo unico (senza l'aiuto di sherpa, senza installare campi e senza utilizzare ossigeno supplementare) la parete Sud della Cima principale (8046 m) per l'itinerario aperto da Doug scott con il medesimo stile. Partiti nel pomeriggio dal Campo Base Avanzato a 5600 metri, raggiunta la vetta alle prime luci dell'indomani, il mezzogiorno seguente ha visto il terzetto rientrare al punto di partenza per lo stesso itinerario di salita. Sottolineiamo che la montagna in questione è probabilmente l'ottomila che più si presta ad ascensioni leggere e in stile alpino: ancora fresco in molte memorie è l'exploit che vide nel 1990 lo straordinario terzetto composto da Loretan, Kurtyka e Troillet salire per una via nuova lo Shisha Pangma impegando 22 ore tra andata e ritorno.

bullet

nota 197/01 del 23-10-01
 ALPINISMO 
23 ottobre 2001.
Lecco
: che cosa è successo a Marco Anghileri? Dopo le scarne notizie apparse su un piccolo riquadro dell'ultimo numero de Lo Scarpone molti di noi - appassionati alpinisti - si saranno chiesti che cosa effettivamente è accaduto a Marco e quali siano le sue attuali condizioni. Ecco un breve approfondimento. Nel pomeriggio del 28 agosto il forte alpinista lecchese stava viaggiando con la moto per recarsi ad arrampicare al Corno del Nibbio quando un motorino - improvvido più che improvviso - gli ha tagliato la strada. Le conseguenze dell'incidente non sono state affatto leggere: frattura del capitello radiale, frattura osso iliaco del bacino, strappo dei legamenti collaterali e crociato anteriore del ginocchio destro e trauma cranico commotivo da tenere sotto controllo. Marco ora sta bene ed è in fase di recupero: già fin dai primi giorni di dimissione dall'ospedale si è fatto portare all'ufficio dove lavora e ha iniziato la lenta fase di riabilitazione che lo porterà di nuovo verso le grandi salite in montagna. Per chi volesse salutarlo e rivederlo in pubblico segnaliamo che il giorno 8 novembre - a Milano: ore 11, Conferenza Stampa alla Sede Centrale del CAI in via Petrella 19; a Lecco: Presentazione pubblica (ingresso gratuito) alla Sala Ticozzi in via Ongania - il nostro alpinista sarà presente alla presentazione del libro CASSIN. Vita di un alpinista attraverso il '900 (il ritratto nascosto di uno dei più forti e popolari campioni dell'alpinismo nei racconti del figlio Guido e del giornalista Daniele Redaelli) in concomitanza con il numero di novembre dedicato a Le Grigne del periodico dell'editore Vivalda. Non ci resta che augurare una pronta guarigione a Marco per rivederlo di nuovo impegnato in qualcuno dei suoi grandi progetti che - come già abbiamo sperimentato - speriamo sfoci in un coinvolgente racconto di alpinismo. A tal proposito, corre voce che l'autore di Da solo in inverno stia per spolverare un racconto inedito da consegnare nelle imprevedibili pagine del primo numero di Intraisass cartaceo, l'aperiodico di letteratura e alpinismo!


bullet

nota 196/01 del 22-10-01
 ALPINISMO 
22 ottobre 2001.
El Capitan (Yosemite)
: non paghi del
concatenamento in giornata di Half Dome, Mount Watkins ed El Capitan (v. nota 171/01), gli americani Tim O’Neill e Dean Potter si sono aggiudicati un altro stupefacente record. Ciò che richiede in media dai tre ai cinque giorni di arrampicata - i 34 tiri di 5.9 e A2 della celebre via "The Nose" - è stato salito dai due "corridori" americani in 3 ore, 59 minuti e 35 secondi, abbassando di 23 minuti il record precedente di Hans Florine e Peter Croft che resisteva da quasi 10 anni. Stessa tecnica (progressione in conserva con rare protezioni) del concatenamento, con una suddivisone dell'itinerario in quattro sezioni, due delle quali spettanti da capocordata ad ognuno dei due scalatori. Questa volta tuttavia niente cibo e niente liquidi. Alcuni ipotetici flashback irrompono sulla nostra mente: ci immaginiamo Tim & Dean uscire "fulminei" e ansimanti sotto l'irriverente sguardo del cronometro (a quando i centesimi?!) che certifica il traguardo fortemente voluto al di sotto delle 4 ore; e pensare che El Capitan - specie dopo il capolavoro cinematografico di Fred Padula - ci aveva affascinato per le sue lunghe permanenze in parete, per i tranquilli bivacchi che sognavamo di fare al sicuro dagli scoppiettanti temporali che spesso indugiano sulle nostre grandi pareti. Questione di fulmini.

bullet

nota 195/01 del 22-10-01
 ALPINISMO 
22 ottobre 2001.
Himalaya: la stagione post-monsonica di quest'anno si sta rivelando come la più brutta (meteorologicamente parlando) e tragica degli ultimi anni. Dopo la recente morte di uno scalatore giapponese impegnato nella salita del Manaslu (8163 m) e il rocambolesco salvataggio dei suoi due compagni bloccati da una tempesta di neve a 7000 metri - tutto ciò accadeva all'inizio della settimana scorsa - sul finire della stessa un gravissimo incidente è avvenuto sul Pumori (7167 m): cinque giovanissimi alpinisti baschi sono stati travolti da un enorme valanga abbattutasi ad una quota di circa 6200 metri, tra il Campo 1 e il Campo 2. I 5 giovani alpinisti (tutti ventenni...) stavano tentando di salire l'insidiosa e affascinante piramide del Pumori per la cresta Nord-Est e facevano parte di una spedizione di 10 membri guidata dal giovane studente Aritz Artieda (23 anni) di Etxarri-Aranaz, Nafarroa. Una nuova tragedia per gli amici spagnoli non ancora ripresisi dalla scomparsa del veterano Pepe Garcés (v. nota 188/01). 

bullet

nota 194/01 del 19-10-01
 ALPINISMO 
19 ottobre 2001.
Mount Adams (USA): due alpinisti americani ritornano alla luce dopo 20 anni di ricerche. Abbiamo aspettato una settimana prima di dare questa notizia, molto simile a quella della nota 179/01, non tanto perché fosse poco interessante o ripetitiva, ma per raccogliere maggior particolari su una storia che nel dettaglio si è rivelata ricca di sfumature e degna di futuri approfondimenti. Dovete sapere che David Clayes, cittadino americano del New Jersey, non ha mai smesso di cercare suo fratello scomparso improvvisamente nell'autunno del 1980. Poche settimane fa una telefonata di un responsabile del Central Washington Mountain Rescue lo invita ai piedi del Mount Adams (4092 m), nella cittadina di Yakima, per l'identificazione di due corpi trovati intrappolati dal ghiaccio alla quota di 3033 metri. David riconosce subito il fratello, soprattutto grazie a due indizi che riporta la sua memoria al tempo della tragica scomparsa. Gary Clayes, 28 anni nel 1980, indossa ancora un maglione della Royal Air Force che David gli aveva regalato insieme con una macchina fotografica, anch'essa trovata poco distante dai corpi martoriati dal gelo. Grazie ad altri documenti personali e alle circostanze del ritrovamento - "I due erano legati ad una corda. Nessun segno di trauma. Si sono semplicemente addormentati per non risvegliarsi mai più. Furono davvero sfortunati", spiega il magistrato che si occupa dell'indagine - si è potuto risalire alla data e alle cause della drammatica fine dei due appassionati scalatori: Gary Clayes e Matt Larson (quest'ultimo di 25 anni e collega di David al reparto psichiatrico del Dammash State Hospital di Wilsonville, Oregon) partirono il 14 novembre del 1980 per scalare il Mount Adams ma un eccezionale bufera intrappolò i due sfortunati alpinisti in un luogo della montagna da dove era difficile ritirarsi. I due morirono per ipotermia, nel mentre che sulla montagna scesero in breve tempo 1 metro e 70 centimetri di neve e si abbatterono venti soffianti a 160 chilometri all'ora. David ha deciso di cremare i resti del fratello e di salire il prossimo anno sul Mount Adams per cospargere di ceneri le pendici della fatale montagna. "E' il posto giusto. Certamente il suo spirito è ancora là sopra".

bullet

nota 193/01 del 18-10-01
 INTRA I SASS 
18 ottobre 2001. Stelle cadenti di Francesco Pompoli
(il giovane alpinista ferrarese, già nostro autore nella sezione Racconti d'alpinismo, ci accompagna tra le verticali pareti dolomitiche dove a volte si disegnano - reali o fantastici - grandi amori). Nuova entrata negli Scritti letterari della sezione ALPINISMO ANTE LITTERAM di INTRA I SASS.

bullet

nota 192/01 del 17-10-01
 
APPUNTAMENTI  17 ottobre
2001. Belluno: come è ormai tradizione Oltre le vette offre l'occasione di scoprire alcune splendide opere del cinema di montagna dell'epoca del muto, in edizioni restaurate, con accompagnamento musicale dal vivo in sala e proiettate nel rispetto delle condizioni tecniche originali, con traduzione in italiano delle didascalie in lingue straniere. Quest'anno le serate (venerdì 19 e mercoledì 24 ottobre) ospiteranno le opere di due maestri, Ernst Lubitsch e Victor Sjöström, e una selezione di rarissimi film dei Fratelli Lumière (gli "inventori" del cinema) e di brevi documentari a colori dei primi anni del secolo. 
Leggi il programma dettagliato.


bullet

nota 191/01 del 16-10-01
 
POLITICA e CULTURA  16 ottobre
2001. Tibet: in questi giorni di barbarie e di guerra i soprusi verso i popoli oppressi vittime di una politica senza scrupoli dilagano nelle terre del centro Asia. Mentre in Afghanistan donne, uomini e bambini innocenti cadono sotto le bombe che la cieca lotta del e al terrorismo hanno innescato, mentre in Kashmir si è di nuovo accesa intensamente la guerriglia tra le fazioni militari estremiste dell'India e del Pakistan a scapito delle povere popolazioni locali, mentre accade tutto ciò pure il popolo del Tibet è stato fatto oggetto di un altro incredibile sopruso. La Cina ha richiesto l'aiuto degli Stati Uniti contro i "separatisti" di Taiwan, del Tibet e della Provincia di Xinjiang. Comportamento giudicato subito immorale da parte di qualsiasi persona dotata di buon senso e di conoscenza storica. Leggete su www.italiatibet.org l'intervento di Reinhold Messner a riguardo (I Tibetani non sono terroristi) e la notizia della richiesta cinese.

bullet

nota 190/01 del 16-10-01
 INTRA I SASS 
16 ottobre 2001. Leggera evoluzione nel nostro sito. Da oggi è attiva una newsletter per tutti quei lettori che vogliono essere avvisati della pubblicazione di un nuovo contenuto letterario della rivista. Le news continueranno ad essere costantemente aggiornate durante i giorni lavorativi e in esse compariranno - come nostra abitudine - gli annunci dei nuovi racconti e dei nuovi testi. Tuttavia, come richiestoci da molti lettori, il nuovo servizio avrà l'utilità di soffermare l'attenzione nel continuo sopraggiungere delle news. Inoltre a piè di pagina abbiamo cambiato tipo di contatore per i problemi di ritardo nel "caricamento pagina". Presto sarà attivo un nuovo servizio di statistiche. Restiamo a vostra disposizione per eventuali suggerimenti.
Un cordiale saluto dalla redazione di Intraisass.

bullet

nota 189/01 del 15-10-01
 
APPUNTAMENTI  15 ottobre
2001. Belluno: con grande emozione abbiamo assistito sabato 13 ottobre alla proiezione dei due filmati inediti su Emilio Comici nella serata inaugurale di Oltre le vette. Introdotti con garbo, competenza e grande passione da Flavio Faoro e Spiro Dalla Porta Xydias, i due cortometraggi ritraggono il grande scalatore triestino nelle ripide pareti della Val Rosandra. Le pellicole risalgono alla metà degli anni Trenta ed hanno un valore documentale straordinario: come ha sottolineato giustamente SPDX è sorprendente come la tecnica di Emilio Comici sia vicinissima alle attuali tecniche di arrampicata libera. Molto riuscita la difficile selezione per l'accompagnamento musicale con lettura di brani di Comici e di Dino Buzzati: in sala non si avvertiva respiro e mai come in questa occasione abbiamo percepito un pubblico compartecipe ed emozionato di fronte all'importanza del documento cinematografico. La bellezza delle immagini, dello scalatore, la sua superiore tecnica nell'arrampicata libera e nell'arrampicata artificiale, il suo saper leggere la parete e con sapienza chiodarla per assicurarsi o per progredire quand'essa diventava oltremodo strapiombante, non può che essere stata una grande iniezione di linfa vitale per tutti gli alpinisti presenti e per l'alpinismo in genere. Un doveroso grazie all'organizzazione della rassegna culturale. La serata è quindi proseguita con la proiezione dei due film vincitori la Genziana d'oro a Trento. Un grande stacco con quanto visto precedentemente - ci aveva avvertito prudentemente Faoro - e se Antarctica.org ci ha catturato l'interesse per essere un ben riuscito documento (anche se volutamente lungo e per forza di cose ripetitivo nei contenuti) sulla singolare ed estrema spedizione antartica che ha visto i due protagonisti attraversare da nord a sud il continente bianco, toccando il Polo Sud, ciò che ha lasciato veramente perplesso il pubblico in sala è stato Equilibrium, il cortometraggio vincitore della Genziana d'oro per l'alpinismo. Al termine della proiezione vi assicuriamo che più di qualcuno si è alzato in piedi manifestando al suo più vicino interlocutore lo stupore per capire che cosa centrasse il contenuto del film (la prima salita dal basso di poco più di una decina di metri di arenaria, provati un centinaio di volte con la corda dall'alto) con l'alpinismo. Alcuni di noi l'hanno remotamente intuito (le protezioni aleatorie e il pericolo di farsi un gran male), ma non giustificato; e ai più è sembrata un'audace bestemmia premiare un film del genere come miglior film d'alpinismo al più importante festival di cinematografia sui generis. Provate a dargli (dar loro) torto. 
In conclusione, Oltre le vette  è cominciato nel migliore dei modi non sottraendosi al suo importante ruolo di luogo d'incontro tra discipline e problematiche che dall'alpinismo partono verso più lontani orizzonti.

bullet

nota 188/01 del 15-10-01
 ALPINISMO 
15 ottobre 2001.
Dhaulagiri: Abele Blanc e compagni, in compagnia di Silvio Mondinelli, hanno raggiunto nella giornata di venerdì 12 ottobre gli 8167 metri della Montagna Bianca (v. nota 163/01). Per Abele è il 13° ottomila, mentre per Silvio il 4° di questa intensissima stagione. Purtroppo durante la discesa, subito dopo il famoso traverso a 7800 metri, dove la montagna ricomincia ad esser ripida, Abele diventa testimone di un fatto tragico: lo spagnolo Pepe Garcés, che aveva da poco raggiunto insieme al compagno Mario Merelli (componenti della spedizione di Mondinelli) la guida valdostana dopo aver rinunciato alla vetta, comincia a scivolare lentamente sul pendio senza riuscire a fermarsi. Abele osserva a 50 metri da lui la discesa inesorabile dell'amico spagnolo (suo compagno in precedenti spedizioni) verso l'abisso. Non può far altro che chiudere tristemente gli occhi. Maggiori informazioni su www.blancabele.com .

bullet

nota 187/01 del 12-10-01
 ALPINISMO 
12 ottobre 2001.
Alpinismo extraeuropeo: nell'annosa questione sulla corsa agli ottomila pare che un altro nebuloso capitolo sia stato scritto. Il coreano Um Hong-Gil con l'indubitabile salita alla cima principale del Shisha Pangma (8046 m) sarebbe il nono alpinista (o decimo, a seconda che si consideri valida la salita del Lhotse di Fausto De Stefani del 1997, ascensione messa in dubbio dalla Hawley) ad aver scalato tutti i 14 giganti della terra. Indubitabile perché la sua precedente salita alla medesima montagna, che lui dichiarò di aver raggiunto nel suo punto più alto in solitaria, fu oggetto di dubbio e per alcuni alpinisti si concluse sulla cima secondaria (sempre di 8000 metri). Um Hong-Gil è quindi ritornato nella stagione post-monsonica accompagnato da una squadra di alpinisti coreani che gli hanno aperto la strada con un gran numero di corde fisse e documentato l'arrivo in vetta con una moltitudine di fotografie. Nel frattempo in cui Um Hong-Gil era impegnato tra il Lhotse (il suo tredicesimo ottomila) e il Shisha Pangma il connazionale Young Seok Park ha pensato bene di salire il K2 portandogli via la palma di primo asiatico a concludere l'ambito circuito degli ottomila. Pare tuttavia che quest'ultimo sia salito in solitaria al difficile e pericolosissimo Annapurna battendo ogni record di velocità, senza peraltro portare con sé alcuna prova dell'avvenuta ascensione. Chi ha ragione? Non c'interessa affatto, ma potremmo passare l'indagine ad un'ipotetica rivista dal nome Novella 8000, come già paventato ironicamente qualche mese fa da un frequentatore di ISM.


bullet

nota 186/01 del 12-10-01
 
APPUNTAMENTI  12 ottobre
2001. Lombardia: vi segnaliamo due interessanti serate all'insegna di un alpinismo eclettico che si svolgeranno nei prossimi giorni nelle città lombarde.
Arcore (Milano): domani sera, 13 ottobre,
Erik Švab presenterà nell'Aula Magna delle Scuole medie in via Monginevro 2, alle ore 21, una serata di audiovisivi dal titolo Alpinismo a 360° (replica a Chivasso, Torino, il 20 ottobre alle 20.30 presso la sala della CRI, via Gerbido angolo via XXIV Maggio).
Lecco:
giovedì 18 ottobre Patrick Berhault sarà ospite del Gruppo alpinistico lecchese Gamma. L'alpinista francese racconterà la sua ultima esperienza alpina con un audiovisivo dal titolo Sulle pareti come in uno sprint senza fine
(info: tel. 0341/494772).

bullet

nota 185/01 del 11-10-01
11 ottobre 2001. "La Liguria è una regione di montagna nonostante la percezione comune la indichi per lo più come regione di mare. Una parte fondamentale della Liguria, forse quella più segreta e intima[...] appartiene alla montagna". Con queste parole estrapolate dal sito che tra poche righe vi presenteremo, prendiamo spunto per iniziare la duplice nota di oggi dedicata alla regione italiana che unisce le Alpi agli Appennini.
 INTRA I SASS 
Che la Liguria sia paradossalmente una terra di grandi ed appassionati alpinisti, non ci sono dubbi. Noi della redazione ben lo sappiamo, non solo per una conoscenza doverosa della storia dell'alpinismo, ma specie per le molte lettere, le collaborazioni e le visite che riceviamo dai liguri. D'altro canto vi confessiamo che era da tempo che aspettavamo l'uscita del libro-diario di Gianni Calcagno, il grande alpinista genovese che solcò la scena dell'alpinismo internazionale extraeuropeo tra gli anni '70 e '90 prima di morire sulle ghiacciate pareti dell'Alaska. Pioniere dello "stile alpino" sulle tre maggiori catene extraeuropee (ricordiamo la celebre doppia salita del Tirich Mir, 7708 m, in Hindu Kush nel 1975 in coppia col biellese Guido Machetto), personalità complessa e difficile, è stato protagonista di un alpinismo ispirato da principi che superano contemporaneamente sia il professionismo sia il semplice hobby domenicale. Ancora bene impressi nella nostra memoria sono i suoi rari ed incisivi scritti apparsi sulle riviste del tempo. A presentarci il nuovo libro postumo di Gianni Calcagno, testimonianza che abbiamo letto e riteniamo indispensabile per una corretta interpretazione della storia dell'alpinismo, non poteva che essere un altro ligure. Mauro Mazzetti, già nostro autore negli Scritti Letterari di Intraisass, era tra gli ascoltatori della presentazione ufficiale del libro Stile Alpino a Genova. Da ligure ci parlerà dei liguri: leggete la sua inusuale recensione
 INTERNET 
Se volete arrivare alla fonte delle parole che hanno aperto la nota vi invitiamo ad entrare nel sito del LASA, il Laboratorio di Antropologia Storica e Sociale delle Alpi Marittime. Il Laboratorio, diretto dal dott. Danilo Bruno e che tra le sue personalità annovera nelle vesti di responsabile scientifico il prof. Annibale Salsa (il vice Presidente generale del CAI), si propone di studiare le popolazioni alpine sotto il profilo demo-etno-antropologico, con particolare riferimento allo sviluppo storico delle mentalità delle comunità stanziali ed all'impatto delle stesse con le civiltà complesse. Il sito, come i progetti del LASA, è in fase di evoluzione nei contenuti, ma già fin d'ora potrà diventare un sicuro punto di riferimento per l'etnografia e l'antropologia "delle culture umane che hanno saputo adattarsi alla dimensione 'verticale' dell'ambiente". Affascinante il progetto che vede come obiettivo la costituzione di una Biblioteca della Montagna.

bullet

nota 184/01 del 10-10-01
 
APPUNTAMENTI  10 ottobre
2001. Belluno: parte sabato prossimo alle ore 18 con l'inaugurazione del Sindaco il grande appuntamento culturale che vedrà per due settimane la città di Belluno divenire la capitale italiana della cultura della montagna. Davvero ricco di eventi e di mostre si preannuncia la quinta edizione di Oltre le vette, la rassegna bellunese che vede coinvolte 16 associazioni culturali fra le più prestigiose del panorama italiano, oltre ai tradizionali partner costituiti da Cai, Filmfestival di Trento, Istituto italiano per gli studi filosofici. Vi alleghiamo la presentazione dei 31 eventi con una scheda riassuntiva delle 8 esposizioni caratterizzate da un notevole valore storico e scientifico, in alcuni casi assolutamente inedite, in altri visitabili per la prima volta dal pubblico del Nord Est. Per avere un'idea chiara del ricco calendario di Oltre le vette vi rimandiamo al sito ufficiale della rassegna, sito a cui dedicheremo un link preferenziale che accompagnerà l'ultima nota delle nostre news fino al termine della manifestazione.
Oltre le vette

bullet

nota 183/01 del 09-10-01
 ALPINISMO 
9 ottobre 2001.
Mount Asgard (Isola di Baffin)
: importante prima ripetizione dopo 25 anni della storica via aperta dal fuoriclasse statunitense Charlie Porter in solitaria nel 1975, il primo itinerario di Grade VII al mondo secondo i canoni di classificazione americana e che l'esperto alpinista britannico Doug Scott definì "la più grande impresa dell'Isola di Baffin, dell'Artico e probabilmente di qualsiasi altro luogo". A compiere la ripetizione della Charlie Porter Route (VII, 5.10+, A4) sulla parete Nordovest del North Peak sono stati due alpinisti americani che ora si fregiano del titolo di essere i primi ad aver portato il concetto della moderna arrampicata di velocità di Yosemite nell'Isola di Baffin. Cesan Wright e Jason "Singer" Smith hanno percorso la via in 38 ore di arrampicata continua, impiegando 54 ore dalla partenza al rientro al Campo Base. Come allenamento avevano percorso la Scott Route (1200 m, 5.10+, A1), sempre sul Mount Asgard (Pilastro Est del North Peak), in 3 ore e 56 minuti, arrampicando per metà della via slegati.
Non c'è dubbio che sia una fortuna poter raccontare imprese del genere, dove l'alpinismo di velocità non è certo legato ad un fattore di sicurezza, bensì mira ad un risultato sportivo. Ci piace invece qui ricordare il sopra citato Charlie Porter, lento e meticoloso su roccia estrema, che nel 1976 (l'anno successivo all'impresa di Baffin) percorse in velocità, in 36 ore continue di arrampicata solitaria e non dimenticando che in certe condizioni la velocità è sicurezza, lo Sperone Cassin sul Mount McKinley, una delle più grandi imprese dell'alpinismo solitario di tutti i tempi.


bullet

nota 182/01 del 08-10-01
 ALPINISMO 
8 ottobre 2001.
Cerro Torre (Ande Patagoniche)
: attraverso notizie private sapevamo che il nostro amico Ermanno Salvaterra stava per ordire qualcosa di grosso in Patagonia, ma non conoscevamo ancora l'obiettivo preciso della sua prossima spedizione prevista per l'inverno 2001-2002 (l'estate australe). Ora, invece, la forte guida alpina di Pinzolo (v. nota 87/01), specialista di dure ascensioni in terre patagoniche, ha finalmente dichiarato la meta delle sue prossime fatiche: "scalare la parete Est del Cerro Torre per aprire una nuova via logica che percorra in centro l'enorme parete, compresa tra il Diedro degli Slavi (Direttissima dell'Inferno) e il Diedro degli Inglesi. Il percorso ipotizzato mira al nevaio triangolare nel primo terzo della parete, per poi seguire un sistema di fessure che inizialmente tendono a destra per poi ritornare verso il centro della parete". L'obiettivo è quindi di aprire una nuovo itinerario che raggiunga in modo autonomo la vetta in alternativa agli unici due itinerari autonomi finora esistenti, la Cresta Est di Maestri e la parete Sudovest di Ferrari (v. nota 154/01). Ermanno sarà accompagnato da Mauro Giovanazzi, Paolo Calzà e Walter Gobbi, un team già collaudato sulle severe pareti del Cerro Torre. Maggiori informazioni sulla spedizione e sui partecipanti si possono trovare sul sito dello sponsor www.colmar.it alla voce "Speciale Patagonia".


bullet

nota 181/01 del 05-10-01
 ALPINISMO 
5 ottobre 2001.
El Capitan (Yosemite)
: curiosa iniziativa di un giovanissimo scalatore americano, Scott Cory, di appena 11 anni. Dopo essere divenuto il più giovane ripetitore del celeberrimo "The Nose" un paio di giorni prima della tragedia americana al World Trade Center di New York, Scott ha deciso di tornare per ripercorrere l'itinerario in giornata e quindi dare spettacolo: centinaia di persone hanno assistito all'ascensione che di solito richiede più di qualche giorno e che il giovane californiano - accompagnato da Tommy Caldwell (23 anni) e Beth Rodden (21 anni) -  ha ripercorso brillantemente uscendo dalla via alle 6 del pomeriggio, dopo 14 ore di arrampicata. Scopo dell'evento denominato Climb for Freedom è stato la raccolta di fondi per le famiglie, mogli e bambini, dei Vigili del Fuoco e della Polizia che hanno perso la vita nell'attentato terroristico dell'11 settembre. Per maggiori informazioni, interviste ed immagini, rimandiamo al sito www.kidclimber.com .


bullet

nota 180/01 del 04-10-01
 INTRA I SASS 
4 ottobre 2001. Inaspettate esplorazioni di Germana Maiolatesi
(GRAN SASSO D'ITALIA - Massicci del CORNO PICCOLO E del CORNO GRANDE: una solitaria scialpinista si avventura coraggiosa ad esplorare i ripidi canali dell'APPENNINO CENTRALE). Nuova entrata nei racconti d'alpinismo di INTRA I SASS - EUROPA. Come buono auspicio, benvenuto e preludio al coinvolgente racconto dell'autrice di Monteporzio Catone (Roma), le dedichiamo un passo di Alda Merini in Parole Verticali, una voce femminile molto importante nella poesia italiana contemporanea.

bullet

nota 179/01 del 04-10-01
 ALPINISMO 
4 ottobre 2001.
Mount Cook (Nuova Zelanda)
: tra il macabro e l'incredibile la scoperta fatta in questi giorni nelle Alpi Meridionali della Nuova Zelanda. Le ossa, ancora completamente vestite ed equipaggiate con materiale alpinistico, di due alpinisti svizzeri sono state rinvenute nella parte terminale dell'Hooker Glacier, vicino al Mount Cook (3754 m)
. Un portafoglio trovato negli effetti personali ha portato al riconoscimento dei due malcapitati, Edward Kunz e Augustus Manser, scomparsi il 28 dicembre del 1963, 38 anni fa. Per gli esperti - commentano i quotidiani neozelandesi - è cosa assai rara che dei resti caduti in profondità ritornino alla luce grazie al movimento lentissimo dei ghiacciai.

bullet

nota 178/01 del 03-10-01
 
INTERNET  2 ottobre
2001. In attesa del nuovo racconto d'alpinismo - ambientato sul Gran Sasso d'Italia - che la nostra redazione prevede di pubblicare nella giornata di oggi (o al massimo domani mattina), vi segnaliamo due interessanti siti che in questi ultimi tempi stanno riscuotendo grande consenso tra gli appassionati di montagna.
1.
www.alpinia.net: degli spazi web visitati recentemente, Alpinia.net si presenta in prima fila tra i portali della montagna. Ricchissimo d'informazione strutturata in modo chiaro ed intuitivo, lo scopo di proporre una serie ragionata di links a siti su svariati argomenti riguardanti la montagna ci sembra pienamente centrato, in particolar modo per l'aggiornamento dell'informazione. Abbiamo trovato collegamenti a siti recentissimi di cui pochi conoscono la presenza in rete. Per questi motivi e per offrire anche ai nostri lettori una guida sicura "per potersi districare senza perdite di tempo nelle intricate valli di internet", abbiamo deciso di inserirlo al primo posto nella sezione I Links di Intraisass e diventare così loro partner.
2. www.jollypower.com: chi non conosce ancora Alessandro "Jolly" Lamberti con questo atipico sito (credo sia il primo nel suo genere) potrà scoprire un personaggio che è diventato (e diventerà) famoso non solo per le sue doti di arrampicatore sportivo, che lo ha visto per molto anni al vertice della sua disciplina, ma anche per il suo sistema di allenamento per l'arrampicata imperniato su basi empiriche, frutto di due decenni di sperimentazione. Alessandro Lamberti - oltre che ex-nazionale di arrampicata sportiva - è anche guida alpina, e la sua nuova metodologia di allenamento può sicuramente tornare utile per migliorare l'arrampicata libera di molti alpinisti. Tutto il suo lavoro è ora accessibile via internet, con tanto di test e allenamenti personalizzabili.

bullet

nota 177/01 del 02-10-01
 ALPINISMO 
2 ottobre 2001.
Pale di San Martino (Dolomiti)
: bella realizzazione di Mauro Moretto, accademico bassanese, lo scorso 22 luglio sulla larga e verticale parete Sud della Cima dei Lastei. Con prudente tecnica di autoassicurazione ha percorso per la prima volta in solitaria la nuova via aperta da Silvio Campagnola e compagni nel 1997, "Perla nera", itinerario di VI grado che per la qualità della roccia e la dirittura della linea (770 metri di sviluppo) è destinato a diventare una classica delle Pale di San martino (v. Pareti, Speciale Dolomiti, n° 15). Mauro Moretto è già in Intraisass col racconto di una delle sue grandi avventure: Burèl d'inverno


bullet

nota 176/01 del 01-10-01
 
POLITICA  1 ottobre
2001. Tibet: è arrivata nella giornata di ieri la notizia della morte di Namgyal Tashi, eminente personalità nella lotta per l'indipendenza del Tibet, padre di Nawang Sangdrol, la prigioniera politica simbolo della resistenza tibetana che la Città di Firenze recentemente ha riconosciuto all'unanimità come cittadina onoraria. Leggete le edificanti biografie di questi due coraggiosi prigionieri politici: Namgyal Tashi - Nawang Sangdrol.

bullet

nota 175/01 del 28-09-01
 STORIA DELL'ALPINISMO 
 APPUNTAMENTI 
28 settembre 2001. Belluno:"Ritrovati due filmati inediti su Emilio Comici" - così recita il comunicato di Oltre le vette, l'importante appuntamento culturale del mese di ottobre, oramai prossimo alla partenza. Il comunicato continua dicendo: "Sembrano davvero essere inediti i due filmati su Emilio Comici che saranno presentati in anteprima il 13 ottobre a Oltre le vette – metafore, uomini, luoghi della montagna, la rassegna culturale organizzata dal Comune di Belluno. Sono due pellicole degli anni Trenta (anche se probabilmente montate dopo la morte di Comici, avvenuta il 19 ottobre 1940), per un totale di quasi mezz'ora di straordinarie immagini in bianco e nero. Emilio Comici vi compare in diverse ambientazioni, ma in molti sfondi è riconoscibile la Val Rosandra, la sua palestra di roccia preferita, nei pressi di Trieste. Non mancano riprese al rallentatore di eleganti passaggi di arrampicata: Comici era infatti ben noto per l'estrema naturalezza e l'apparente assenza di sforzo con cui superava anche i passaggi più difficili della scalata. Vi è anche la straordinaria ripresa girata al rallentatore di un acrobatico salto fra due pareti: Comici sembra davvero restare per un attimo sospeso sopra il vuoto, senza nessun tipo di assicurazione a corda, e questa eccezionale immagine è stata scelta come sfondo ufficiale per questa quinta edizione di Oltre le vette...". Leggi il comunicato integrale.
Oltre le vette


bullet

nota 174/01 del 27-09-01
 
MEDICINA  27 settembre
2001. Londra: qual è la medicina che - per modo di dire - fa sentire gli uomini capaci di scalare una montagna? Qual è l'ultimo e oramai celebre ritrovato della scienza medica per rendere l'uomo potente, specie sessualmente? Il linguaggio allegorico che spesso si usa per far intendere meglio idee e concetti si è rivelato stavolta vero anche fuor di metafora, letteralmente. Alcuni scienziati inglesi dell'Hammersmith Hospital di Londra hanno scoperto che la cura per l'impotenza - instillata mediante il rinomato Viagra - può incrementare la capacità di assorbimento di ossigeno nei polmoni e agire come prevenzione per il mal di montagna. Secondo una ricerca scientifica sulla popolazione montana del Kurdistan, sembra infatti che lo stesso enzima che causa la costrizione dei vasi sanguigni del pene produca anche la costrizione delle arterie nei polmoni, causando la dispnea alle alte quote, la difficoltà di respirazione. Il Viagra agirà da inibitore dello stesso enzima facilitando la respirazione in alta montagna e la carica sessuale, magari anche ai campi alti delle spedizioni. A tal proposito vi rimandiamo all'articolo originale comparso oggi sull'Indipendent londinese e alla considerazione finale dell'esperto himalaysta Stefan Venable. Ma i medici raccomandano: non illudetevi, bisogna fare ancora parecchi esperimenti prima di utilizzare il farmaco con sicurezza. E noi scetticamente ne deduciamo: chi non usa il Viagra per le cose di casa con molta probabilità non ne avrà la necessità neppure per le cose di montagna. A voi la parafrasi fuor di metafora.

bullet

nota 173/01 del 26-09-01
 
INTERNET  26 settembre
2001. Fotografia: vi segnaliamo una delle più pregevoli risorse web riguardanti la montagna e l'alpinismo che si possono trovare nella rete, ovverosia il sito del grande fotografo britannico Ian Evans. All'indirizzo www.mountain-images.co.uk i vostri occhi potranno ammirare gli esemplari scatti fotografici pubblicati su supporto informatico delle montagne della Gran Bretagna (Highlands Scozzesi, The Lake District e Snowdonia) e in particolar modo delle grandi catene extraeuropee, Himalaya e Karakorum. Siamo inoltre lieti di annunciare la reciproca collaborazione tra la Mountain Images e Intraisass nella realizzazione del prossimo sito dedicato all'alpinismo extraeuropeo, in fase di preparazione, da parte della nostra redazione. Visitate www.everestzone.it e capirete perché abbiamo scelto la raffinata arte fotografica di Ian Evans.
 

bullet

nota 172/01 del 25-09-01
 ALPINISMO 
25 settembre 2001.
Garhwal (Himalaya indiano)
: finalmente c'è l'ha fatta! Il russo Valery Babanov - da qualche anno protagonista della scena internazionale (Piolet d'Or per la salita in solitaria della parete Nord del Kangtenga) - ha raggiunto nel pomeriggio di sabato 22 settembre, dopo molteplici peripezie e in solitaria, la cima del Meru Central, l'unica  delle tre cime del Meru ancora inviolata. La vetta centrale del Meru (6310 m) era stato l'obiettivo di molti tra i più preparati alpinisti himalayani, tra cui lo stesso Babanov nella primavera scorsa e il nordamericano Peter Takeda che si era fermato ad una quota di circa 5900 metri. Babanov questa volta ha ripreso la via americana abbandonando il progetto del tentativo precedente, in condizioni non ottimali. L'itinerario ha uno sviluppo superiore ai 1200 metri e difficoltà miste su roccia e ghiaccio. Al momento i dettagli non sono ancora conosciuti visto che Valery è rientrato solo ieri al Campo Base Avanzato lungo il medesimo itinerario di salita e raggiungerà molto probabilmente il Campo Base di Tapovan nella giornata di oggi. Per le immagini dell'itinerario e per maggiori informazioni visitate il sito dell'alpinista siberiano www.babanov.com, in cirillico e in inglese.


bullet

nota 171/01 del 24-09-01
 ALPINISMO 
24 settembre 2001.
Yosemite Valley
: concatenamento in giornata (one-day linkup) di Half Dome, Mount Watkins ed El Capitan per gli americani Tim O’Neill e Dean Potter nel mese di agosto. I due esperti arrampicatori - non nuovi ad imprese del genere - sono riusciti a mettere insieme per la prima volta tre itinerari di Grade VI (il grado americano di difficoltà complessiva che comporta un impegno in parete prolungato, di più giorni) sulle sole tre formazioni rocciose della valle che lo permettessero: la Regular Route all'Half Dome (VI 5.9 A1), la South Face del Mount Watkins (VI 5.9 A3) e il Nose su El Capitan (VI 5.9 A2). Spostamento a piedi, di corsa, da una struttura all'altra della valle e progressione quasi sempre in conserva con scarse protezioni per 80 lunghezze di corda e 2200 metri di sviluppo verticale. Queste tecniche di velocità sono abbastanza inusuali negli Stati Uniti e ricordano invece gli straordinari concatenamenti dolomitici dei nostri amici Manrico Dell'Agnola e Alcide Prati nei primi anni '90. Sicuramente tutti un "po' pazzi"... nel senso positivo ed etimologico del termine, ossia poco patients, poco pazienti, un po' di fretta (!). 


bullet

nota 170/01 del 21-09-01
 INTRA I SASS  21 settembre 2001. I chiodi di Samuele Scalet (l'alpinista accademico trentino, già protagonista della nostra nota 163/01, coglie al volo la nostra provocazione costruttiva e ci invia una riflessione sui chiodi dall'indubbio pregio letterario). Nuova entrata negli Scritti letterari della sezione ALPINISMO ANTE LITTERAM di INTRA I SASS. Lo scritto, apparso recentemente anche su "Le Alpi Venete", è un invito a tutti i lettori della nostra rivista di farsi promotori critici delle belle pagine di letteratura di montagna che a volte restano confinate nella territorialità delle pubblicazioni, anche se di chiara fama come quella sopra citata. Accadde infatti che bellissimi racconti e scritti interessanti compaiono fugacemente solo in riviste sezionali per il diletto di pochi lettori e poi scompaiono per sempre alla vista degli altri, quando invece una moltitudine di nuovi lettori sarebbe lieta di leggere pagine di sicuro valore, documentale o letterario. Che fare? Se vi capita tra le mani qualcosa di veramente irrinunciabile per il vostro giudizio letterario, pur se pescato nel più improbabile dei luoghi, non esitate a sottoporcelo. Lo esamineremo e in accordo con gli autori lo pubblicheremo, come già accaduto nelle pagine della nostra rivista. Intraisass potrebbe così rafforzare il suo ruolo di luogo letterario senza ubicazione geografica, accessibile a tutti grazie a internet, dove poter anche raccogliere le piccole perle della letteratura di montagna sparse nel grande oceano delle pubblicazioni territoriali.

bullet

nota 169/01 del 21-09-01
 ALPINISMO 
21 settembre 2001.
Himalaya
: stagione extraeuropea non ancora finita per due dei protagonisti italiani di quest'anno, Silvio Mondinelli (v. note 157/01 e 148/01 e Abele Blanc (v. nota 130/01). Arrivati al Campo Base del Dhaulagiri con spedizioni indipendenti e con modalità differenti (Mondinelli con l'elicottero), stanno cominciando in questi giorni a risalire i fianchi della "Montagna Bianca", 8167 metri. Da segnalare un impensabile inconveniente accaduto alla spedizione valdostana: l'elicottero che doveva trasportare il materiale con i viveri al Campo Base ha sbagliato versante della montagna depositando il carico in un luogo irraggiungibile. Dopo una settimana di regime alimentare ridotto ai minimi termini (cibo locale giunto dai villaggi) e di estenuanti trattative, i valdostani si sono visti recapitare il loro prezioso materiale dal secondo volo dell'elicottero che nel frattempo aveva portato ai piedi della montagna gli italiani Silvio Mondinelli e Mario Merelli con gli spagnoli Carlos Soria e Pepe Garcés. Per maggiori dettagli visitate il sito di Abele Blanc


bullet

nota 168/01 del 20-09-01
 ALPINISMO 
20 settembre 2001.
Trento: sta rimbalzando come una pallina di gomma nelle redazioni dei giornali italiani (e non solo) la notizia data ieri alla stampa secondo cui Cesare Maestri, il celebre "Ragno delle Dolomiti", partirà per l'Himalaya la prossima primavera per salire il suo primo ottomila, il Cho-Oyu. Autorevoli fonti riportano le parole dell'alpinista trentino, 72 anni compiuti, dove egli afferma che gli attacchi terroristici agli USA della scorsa settimana sono stati motivo di riflessione e decisione: i popoli della montagna sono gli stessi in tutto il mondo e lui si farà testimone della cordialità e della cooperazione reciproca tra di essi; porterà con sé una bandiera con i colori della pace e dedicherà la sua nuova ascensione alla pace nel mondo. Tra i primi quotidiani a riportare la notizia - l'Altoadige - curioso e invitante allo stupore è l'articolo dedicato all'evento dal titolo L'abbraccio dell'alpinismo trentino a Maestri. Si intervistano diversi personaggi dell'alpinismo trentino, tra cui un "membro a tutti gli effetti del 'Club degli Ottomila'. In altre parole, lo scalatore [che] conosce ognuna delle 14 vette più alte della Terra per averle domate". Chi sarà l'abile conquistatore di belve? Che il domatore in questione non sia il citato Maurizio Giordani, anche per chi a malapena conosce la storia dell'alpinismo, non si ha il minimo dubbio. Giordani, roveretano, è uno dei più forti alpinisti degli ultimi vent'anni, ma l'alpinismo d'alta quota non gli è mai espressamente piaciuto. Che il domatore sia invece Reinhold Messner, da sempre in prima linea e in prima pagina nelle vicende himalayane, è assai più probabile.
Molto interessante anche il dibattito in corso sulla notizia in it.sport.montagna.  

bullet

nota 167/01 del 19-09-01
 INTRA I SASS  19 settembre 2001. Con i tenui colori del nuovo quadro di Silvia Moiraghi e con le parole premonitrici di Emily Dickinson ci prepariamo ad accogliere l'autunno.

bullet

nota 166/01 del 18-09-01
 ALPINISMO 
18 settembre 2001.
Ghiacciaio del Trango: molti si domanderanno come è andata a finire la spedizione di Mauro "Bubu" Bole e compagni partita per le montagne del Pakistan settentrionale all'inizio del mese di agosto (v. nota 150/01). Dalle notizie giunte in redazione sembra che il forte alpinista e arrampicatore triestino, accompagnato da Mario Cortese e Fabio Dandri, abbia lasciato una pregevole firma sulla bella e difficile Shipton Spire. "Women and Chalk" sarebbe infatti il nome del nuovo itinerario aperto dal gruppo di italiani sul duro e verticale granito della guglia. La via attacca la parete Est alla quota di 4600 metri per finire ai 5700 metri, poco sotto la cima, per uno sviluppo di 1150 metri con difficoltà tecniche elevatissime (tra il 7a e il 7c, con una lunghezza di 8a). Se, come sembra, sono state utilizzate solo protezioni naturali (chiodi tradizionali, friend e nut), arrampicando tutto in libera e a vista, siamo di fronte ad una delle più grandi ascensioni alpinistiche finora compiute e dove è lecito utilizzare i gradi UIAA corrispondenti. Che abbia dunque realmente toccato il IX+ in apertura - a quasi 6000 metri -  il nostro "Bubu"? Se sì, è veramente grande e un posto nella storia dell'alpinismo extraeuropeo gli è assicurato.

bullet

nota 165/01 del 17-09-01
 
APPUNTAMENTI  17 settembre
2001. Bolzano: inizia questa settimana la quarta edizione autunnale del Film Festival Internazionale della Montagna Città di Trento. Giovedì 20 settembre inaugurazione di Montagnalibri e della mostra fotografica "Tien Shan 1900 – 1999 in viaggio nell’Asia Centrale"; in serata Walter Bonatti presenta all'Auditorium Roen, ore 21, "I giorni grandi – In terre lontane". Per il programma completo cliccate nella pagina dei comunicati stampa.
Torino: dall'altra parte delle Alpi è invece da segnalare l'interessante incontro Identità e Differenza 2001: "Sguardi dall'Himalaya" previsto per il 22 e 23 settembre e a cui partecipano Phurva Sherpa e Gianni Tamiozzo del "Parnassius Apollo Club Trekking", associazione non solo promotrice di viaggi ma pure di azioni umanitarie pro popolazioni del Nepal. Per maggiori informazioni rimandiamo ancora una volta alla pagina del comunicati stampa. 


bullet

nota 164/01 del 14-09-01
 
APPUNTAMENTI  14 settembre
2001. Val di Mello: nella giornata di domani sabato 15 settembre inizieranno le febbrili attività che porterà una parte della "minoranza arrampicatrice" sulla cima del Precipizio degli Asteroidi per festeggiare la selvaggia bellezza della Valle. Giunge alla quarta edizione la grande festa organizzata da Jacopo Merizzi e compagni: per maggiori informazioni visitate il sito www.valdimello.it e la pagina dedicata all'incomparabile cena!

bullet

nota 163/01 del 14-09-01
 ALPINISMO 
14 settembre 2001.
Dolomiti: l'intramontabile Samuele Scalet, accademico CAAI e protagonista di molte significative ascensioni sulle Alpi, ha ideato e aperto insieme con Marco Canteri e Davide Depaoli una nuova grande via sulla parete Est del Sass Maor nelle Pale di San Martino. 1260 metri di sviluppo, 24 lunghezze, difficoltà ED+, VIII- max. con 10 metri di A1 liberabili, sono i dettagli tecnici di "Masada". Lunghezza dell'itinerario, difficoltà continua ed eccezionale qualità della roccia sono le caratteristiche che ne accentuano il valore e la bellezza. Visitate lo pagina delle vie della Parete Est elaborata dallo stesso Scalet.
Una breve e coraggiosa riflessione: questo itinerario come gli altri due grandi itinerari aperti sulla Nord del Sassolungo (v. nota 153/01) e sulla Nord-Ovest della Civetta (v. nota 152/01) hanno qualcosa in comune tra di loro che per alcuni critici (noi stessi) potrebbe compromettere (almeno in parte) il valore alpinistico degli itinerari stessi. Nei punti di difficile o precaria proteggibilità (e a volte anche nelle soste) sono stati utilizzati degli spit. Non si vuole qui discutere se si dovevano mettere o no tale genere di protezioni nelle vie suddette: la capacità e l'esperienza di lunga data degli alpinisti che gli hanno messi non ci fanno dubitare sulla consapevole scelta di questo sistema di protezione. Tuttavia ciò non ci esime da sollevare il dubbio che queste deviazioni da ciò che la natura della parete ci offre per progredire e proteggersi siano delle interruzioni all'interno di una grande linea alpinistica, come delle sbavature (cadute di stile) all'interno di una grande opera d'arte. E' forse l'artista disposto a delle piccole concessioni contrarie ai principi della sua arte pur di arrivare al compimento di una grande opera, dove poi esse (le sbavature) poco figurano? Fin che lo fanno solo i grandi artisti senza ulteriori occulte motivazioni, per taluni osservatori potrebbe anche andare... ma se lo facessero tutti indiscriminatamente (a priori, senza discriminazione, senza un esame di ciò che la parete realmente offre) e inconsapevolmente (senza una conoscenza della storia dell'arte in oggetto), che ne sarebbe dell'alpinismo? Ai lettori la risposta.

bullet

nota 162/01 del 13-09-01
 INTRA I SASS  13 settembre 2001. Iniziazione di Sandro De Toni (ALPI CARNICHE - MONTE SERNIO: il racconto di un iniziato all'esperienza della montagna). Nuova entrata nei racconti d'alpinismo di INTRA I SASS - EUROPA.

bullet

nota 161/01 del 12-09-01
 STORIA  12 settembre 2001. Stati Uniti d'America: The night you slept. Una notte nera e colma di barbarie è scesa sul destino di molte persone. Aiutiamole e aiutiamoci affinché rifaccia giorno. Non abbassiamo la testa.  

bullet

nota 160/01 del 11-09-01
 ALPINISMO 
11 settembre 2001. Nepal: Pradeep Raj Pandey, direttore del Nepal Tourism Board, ha annunciato la decisione del governo nepalese di aprire agli alpinisti oltre 100 nuove cime, non ancora scalate. La maggior parte delle montagne vergini appartengono alle regioni del Khumbu, del Kanchenjunga e del Manaslu e sono inferiori ai 6000 metri. Gli alpinisti non saranno soggetti al pagamento di speciali permessi, tutto ciò per celebrare l'Anno Internazionale delle Montagna previsto per il 2002 (e ovviamente anche per incrementare il flusso turistico in sensibile flessione dopo le drammatiche vicende degli ultimi mesi). Il governo del Nepal aveva già aperto 15 nuove montagne all'inizio della stagione alpinistica di quest'anno e un mese fa aveva decretato l'accesso per altre 9. Tra quest'ultime sono degni di nota i seguenti rilievi: Lhotse Middle (8413 m), Peak 38 (7590 m), Hunchi (7036 m), Numri (6677 m), Tengkangpoche (6500 m). Attualmente 151 montagne del Nepal sono accessibili agli alpinisti, 133 per le spedizioni e 18 per il trekking. Pensate però che - secondo il catasto nepalese - sono stimate ben 1310 cime sopra i 6000 metri solo nella zona dell'Everest. D'altro canto i governanti nepalesi hanno suggerito di aumentare le royalties per le montagne più popolari e famose, come quelle situate nelle catene del Kanchenjunga, dell'Annapurna, del Dhaulagiri e del Khumbu. Seguiremo con cura l'evoluzione del commercio delle montagne. 

bullet

nota 159/01 del 10-09-01
 ALPINISMO  10 settembre 2001. Qualcuno tra i lettori più abituali si domanderà come mai le news non sono state aggiornate nella mattinata di oggi, come di consueto. A volte capita che il lunedì veda una parte della redazione ancora impegnata nel rientro dalle uscite fine settimanali in montagna, magari perché presasi fuori all'addiaccio in qualche più o meno imprevisto bivacco. Altre volte è invece l'immane compito si selezionare le notizie tra la moltitudine che peschiamo in rete e tra gli amici alpinisti, moltitudine che ritarda il non facile compito del nostro redattore capo (il responsabile delle Intranews). Questa volta le cose sono andate diversamente: il nostro redattore capo ha tirato una "grande piomba" a cinque metri dalla vetta di una delle guglie più belle, dimenticate e difficili delle Piccole Dolomiti, la Pala dei Tre Compagni. Non si sa come, non ne ha coscienza, ma ad un certo punto si è risvegliato che stava volando verso il basso incontro ad una grande cengia, con la corda che non bloccava la rovinosa caduta. Il benemerito friend - davvero un buon amico - che lo ha fermato a ridosso della cengia riposa ora nello zaino, per sempre. Il nostro redattore capo se l'è cavata comunque con poco: escoriazioni e contusioni varie, una spalla e una mano in buona parte fuori uso, dai 6 ai 7 punti di sutura su un'ampia ferita apertasi sul mento, ma le gambe a posto e - anche se dopo un attimo di smarrimento (in senso proprio) dove il malcapitato non si ricordava dove mai fosse - anche la testa, tanto da riuscire a ritornare per la normale in corda doppia, per proseguire quindi lungo il ghiaione fino al sentiero e all'ospedale. Niente paura, cari amici lettori, il pomeriggio di oggi il redattore capo è ritornato in redazione - seppur malconcio - si è seduto, ci ha sorriso, si è acceso una sigaretta (cosa assai rara) e ha cominciato a scrivere. Non sapeva cosa dirci ma gli è scappato che "l'alpinismo è imponderabile, l'imprevisto è sempre dietro all'angolo, è un attimo che tutto finisca (anche la rivista), non illudiamoci che ciò che facciamo su ignote pareti non sia pericoloso..." - per chiudere sottolineando che le vie della salvezza sono altrettanto numerose e insondabili quanto le vie che portano ad invocarla: ci ha raccontato infatti di aver recentemente letto su un quotidiano giapponese di un alpinista trentanovenne, tale Takehisa Mekaru, che disperso da 18 giorni sul Mount Kurai, è stato ritrovato ancora in vita al riparo di una misera tenda. Dopo 18 giorni!
Concludendo, un po' di pazienza se non siamo del tutto operativi e lucidi, ma continuate a seguirci (e a scriverci). Le sorprese non mancheranno.


bullet

nota 158/01 del 07-09-01
 INTRA I SASS  7 settembre 2001. In attesa dei nuovi racconti che saranno pubblicati la settimana prossima vi invitiamo a leggere la nuova recensione letteraria di Alberto Pezzini sulla riedizione di un libro che manca da ben quarant'anni dalle librerie: I tre ultimi problemi delle Alpi di Anderl Heckmair, il primo uomo a guidare una cordata fuori dalla temibile parete Nord dell'Eiger.

bullet

nota 157/01 del 07-09-01
 ALPINISMO  7 settembre 2001. Everest: secondo i quotidiani nepalesi quest'anno sarà il primo autunno dopo 28 anni che nessuna spedizione tenterà di salire la montagna più alta del mondo per il versante nepalese, dove corre la normale. Sembra che il massacro della famiglia reale (1 giugno) e la conseguente  ondata di violenza che si è abbattuta sulla capitale Kathmandu abbiano tenuto distante non solo i turisti (rispetto all'agosto scorso si è registrato un calo del 26%), ma pure gli alpinisti. Questi ultimi stanno concentrando le loro forze sul versante cinese e tra le spedizioni presenti al Campo Base tibetano con mire ambiziose e degne di nota troviamo la Hungarian Everest - Lhotse Expedition, guidata da David Klein. L'obiettivo principale è la salita dell'Everest per la Kangshung Face, il pericoloso versante Est dove corrono due soli itinerari, uno sullo Sperone Sud-Est fino al Colle Sud (aperto da una cordata internazionale, Venables & c., nel 1988) e l'altro sullo Sperone Centrale direttamente alla Cresta Sud-Est (itinerario risalente al 1983, e mai più ripetuto, ad opera di un gruppo di americani tra cui il nostro amico Carlos Buhler, il forte alpinista statunitense che insieme con il russo Ivan Dusharin hanno collaborato all'esplorazione in Chiantar 2000). Inoltre, la spedizione ungherese si prefigge di provare l'ormai ambita traversata Everest-Lhotse, ossia di salire al Lhotse senza discendere dal Colle Sud una volta raggiunta la cima dell'Everest, progetto sfuggito alla cordata Moro-Urubko a causa di un lodevole soccorso (nella nota 155/01 parlando del concatenamento di Denis Urubko ai Gasherbrum effettuato nelle date del 13 e 18 agosto non abbiamo ricordato che lo stesso concatenamento in senso inverso era riuscito il 22 luglio e il 3 agosto anche a Silvio Mondinelli, la guida alpina di Alagna Valsesia che aveva già raggiunto la vetta dell'Everest come preludio ad una stagione extraeuropea eccezionale).

bullet

nota 156/01 del 06-09-01
 
CURIOSITA'  6 settembre
2001. Belluno: "E dalla cresta spunta, graziosamente, la Gusela del Vescovà  o ago del Vescovo, cioè una  bellissima e arditissima guglia monolito". Così Dino Buzzati descriveva il simbolo di Belluno, l'esile dito di roccia che si erge delicato nel Gruppo della Schiara e che da anni fa preoccupare i bellunesi per le fessure sempre più larghe. Dalla giornata di martedì è arrivata un équipe di ricercatori dell'Università di Padova guidati dal professor Gabriele Targa con il compito di misurare scientificamente la celebre Gusela e costruire un modello digitale che accerti i movimenti della roccia e ne configuri l'effettivo rischio di crollo. Per una bella immagine della Gusela del Vescovà vi invitiamo a visitare la bella pagina dedicata dall'architetto-viaggiatore Gherardo Ghirardini alla Schiara (nel suo sito troverete anche altre splendide immagini di montagna).

bullet

nota 155/01 del 05-09-01
 ALPINISMO  5 settembre 2001. Alpinismo extraeuropeo: notizie interessanti arrivano dalle montagne dell'Asia Centrale. Il kazako Denis Urubko - già compagno di Simone Moro nel tentativo Everest-Lhotse - è riuscito a concatenare nel mese di agosto ben due ottomila, il Gasherbrum I (o Hidden Peak, 8048 m) e il Gasherbrum II (8035 m). Cambiamento di itinerario invece per l'ambizioso progetto della spedizione francese al Rakaposhi (7788 m). Manu Pellisier, Emmanuel Guy, Idli Kiss, Isabelle Carriere, Jawed Ali (Pakistan) e Claude Gardien hanno dovuto rinunciare alla superba cresta Nord-Ovest della grande montagna che si eleva come un gigante sulla Hunza Valley (v. nota 29/01). I francesi hanno deciso di abbandonare a causa delle grandi difficoltà incontrate la "cresta più lunga del mondo" per tentare l'itinerario dei Giapponesi del 1979 sullo Sperone Nord.

bullet

nota 154/01 del 04-09-01
 STORIA DELL'ALPINISMO  4 settembre 2001. Lecco: ci ha lasciato nella notte tra domenica e lunedì il grande alpinista Casimiro Ferrari. Nato 61 anni fa a Lecco, è stato uno dei maggiori protagonisti della scena alpinistica internazionale degli anni '70, guidando i "Ragni di Lecco" alla conquista di imprese eccezionali. Tra i suoi capolavori da ricordare la prima ascensione dell'ambitissima e difficile Parete Ovest del Cerro Torre, realizzata nel 1973 in stile pulito ed elegante, senza ricorrere a chiodi ad espansione (con occhio critico, radicale e provocatorio si potrebbe considerarla come la prima salita del Cerro Torre, in quanto Cerro Torre!). Nel 1976 vediamo Casimiro e compagni impegnati in un'altra grandissima impresa sempre nelle Ande Patagoniche: la prima ascensione del Pilastro Est del Fitz Roy, una delle pareti più belle e alte del pianeta, 1600 metri di granito verticale e compatto che avevano visto il tentativo di alcune cordate tra le più forti del momento. L'anno precedente fu invece la volta della verticale parete glaciale dell'Alpamayo, lungo un itinerario di neve e ghiaccio che diverrà tra i più apprezzati dagli alpinisti di tutto il mondo. I funerali di Casimiro si svolgeranno oggi alle ore 15 nella parrocchia di Ballabio Inferiore. Per un ricordo e alcune immagini  del grande alpinista scomparso a causa di un male incurabile, i cui primi sintomi comparvero già parecchi anni or sono e che per l'acutizzarsi del male era stato costretto a ritornare in questi ultimi mesi dall'amata Patagonia, dove viveva, rimandiamo alla pagina a lui dedicata dall'Osservatore Lecchese.

bullet

nota 153/01 del 03-09-01
 ALPINISMO  3 settembre 2001. Dolomiti: ripartiamo con le nostre news andando a vedere che cosa ha combinato quest'estate uno dei più forti dolomitisti, il gardenese Ivo Rabanser, grande creatore di vie nuove. Sulla parete che probabilmente più predilige, sia per la storia sia per la grandezza e la difficoltà, la parete Nord del Sassolungo, Ivo insieme con Stefan Comploi ha aperto nei giorni 1 e 16 agosto un itinerario di grande respiro e di notevole difficoltà: "Linea Gotica" ha un dislivello di 1000 metri, si sviluppa per 26 lunghezze di corda con difficoltà fino al VI+ (con un breve tratto di VII- e 1 passaggio di A1) e ha richiesto ai primi salitori 20 ore di arrampicata. Ultima in ordine di tempo fra le grandi vie sul versante settentrionale del Sassolungo, l'itinerario supera nella parte inferiore la verticale parete grigia che fiancheggia la Gola Occidentale, seguendo la direttiva di una vistosa serie di fessure oblique da sinistra verso destra, e nella seconda parte risale la parete occidentale del Campanile Ovest, concludendosi sulla cima del Sassolungo. I due alpinisti, accompagnati da Patrick Runggaldier, erano già stati protagonisti il 29 luglio di un'altra difficile prima ascensione sulla Guglia Gialla (2700 m), sempre sul Gruppo del Sassolungo. "Weg der Schwarz-Führer" corre sui 400 metri di dislivello della parete Sud-Ovest per 12 lunghezze, con difficoltà fino al VI (1 passaggio di VII e 2 tratti di A1). Infine, il 24 agosto, sempre Ivo Rabanser e Stefan Comploi più Klaus Malsiner, i gardenesi si avventurano sul "pauroso muro, torvo e compatto: un eterno pianto d’ acqua" (T. Piaz) del versante nord del Catinaccio per tracciare una nuova via sul caratteristico pilastro sporgente dalla parete, delimitato sulla destra da un diedro nero e bagnato percorso dalla via Piaz. Il nuovo itinerario - denominato "Pilastro dei Gardenesi" - supera al centro questo pilastro, salendo direttamente con elegante percorso, intersecando a metà parete la via Solleder, che da destra traversa a sinistra. Presenta un'arrampicata molto elegante ed esposta, in prevalenza per ripide placche di ottima roccia, lavorata a buchetti di varie dimensioni dalla millenaria azione dell'acqua.
Tutte le relazioni delle suddette vie sono disponibili in redazione e richiedibili tramite una semplice e-mail. In futuro compariranno in un apposito spazio della nostra rivista. A disposizione anche una selezione di altre belle e significative aperte da Rabanser e compagni: "Via della Falce" (Torre InnerKofler), "Diretta Luisa Lunelli" (Piccolo Campanile del Sassopiatto), "Via della Principessa" (Torre Lisa) sul Gruppo del Sassolungo; "Via dla Muntanioles" (Sass de Mesdì) sul Gruppo delle Odle; "Via dla Ganes" (Pala di Soccorda) sul Gruppo del Catinaccio.


altre INTRANEWS

_______________________________

Invitiamo gli alpinisti a comunicare le salite appena fatte 
comunicazioni - notizie - aggiornamenti


 
  copertina 

copyright© 2000-2001 intra i sass

all rights reserved

Hosting by Net Trade