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 Comunicati culturali 
19
novembre 2002
Ilaria Gianoli

 

Regione Autonoma Valle d’Aosta
Assessorato dell'Istruzione e della Cultura Direzione Attività Culturali

 

Da Cima a Fondo

Tour Fromage, Teatro romano, Aosta
23 novembre 2002 – 7 settembre 2003
 

Sabato 23 novembre 2002 verrà inaugurata MYSTIC MOUNTAINS, la prima mostra di DA CIMA A FONDO, una rassegna espositiva del progetto Val d'Aosta Arte dell’Ufficio Mostre della Regione Autonoma Valle d'Aosta. DA CIMA A FONDO si articolerà in cinque esposizioni che si susseguiranno alla Tour Fromage di Aosta. Opere di giovani artisti italiani e stranieri saranno selezionate da curatori altrettanto giovani nell'intento di mostrare come viene percepita la montagna ai giorni nostri. Le cinque mostre saranno leggibili sia come progetti autonomi sia come unica riflessione su questo tema comune, i cui aspetti interagiranno l’un l’altro, rafforzandosi.

 

Come risulterà evidente percorrendo i piani della Torre, la montagna non è più quel luogo sublime e terribile, quell' "orrida delizia" che Caspar David Friedrich amava rappresentare. Non è più neppure il luogo della scoperta geografica, positivista, il luogo nel quale l'alpinista ottocentesco apre nuove vie. E non è nemmeno il rifugio in cui cercare ristoro dai clamori della vita cittadina, dove Segantini ritrovava gli autentici valori della vita e della famiglia. DA CIMA A FONDO, un progetto ideato e coordinato da Antonella Crippa, mostrerà come la montagna sia un luogo della mente, su cui vengono proiettate le ossessioni, il senso di disagio ma anche le semplificazioni dell'uomo contemporaneo. Gli artisti di oggi, al pari di quelli del passato anche recente come Joseph Beuys e Giulio Paolini, usano la montagna più frequentemente di quanto non si pensi per rendere il senso della fuga dalla città, della natura incontaminata, per farne una location surreale delle vacanze di massa o il simbolo di un territorio da difendere, perché minacciato dall’inquinamento e dalla speculazione.

 

In particolare, nel scegliere l'aspetto della montagna che intendeva far emergere da MYSTIC MOUNTAINS, la curatrice Ilaria Bonacossa è partita dalla considerazione di come la montagna abbia ispirato agli esseri umani un timore reverenziale e un senso di rispetto legato alla maestosità dei luoghi naturali e alla forza e alla violenza che possono scatenare. "E' noto a tutti il fatto che uomini e donne abbiano scelto la montagna come luogo per raggiungere una dimensione spirituale o una maggior vicinanza al divino. La montagna può essere considerata quindi la metafora di un desiderio di misticismo e rappresenta i desideri verso cui tutti aneliamo. Per questo motivo molti artisti contemporanei hanno cercato, attraverso l’immagine della montagna, di rappresentare un bisogno di sogni che la città contemporanea ha represso e soffocato. Questa mostra, quindi, intende dimostrare come ancora nel 21esimo secolo la montagna resti luogo di forte spiritualità."

 

Per MYSTIC MOUNTAINS sono stati invitati artisti giovani ed emergenti ma anche personalità note dell'arte contemporanea quali:

Ari Markopoulos, fotografo e filmaker olandese trasferitosi in California, presente all'ultima Biennale del Whitney Museum. Markopoulos presenterà alcune fotografie della serie SUMMIT che documenta la ricerca della neve perfetta di un gruppo di snowborders che hanno fatto della montagna il loro universo e la loro religione.

Rudolf Stingel che allestirà in una sala della Torre alcuni pannelli che riproducono frettolose e confuse orme sulla neve, tracce di una persona in cerca di requie. Rudolf Stingel è nato a Merano nel 1956 e vive e lavora tra New York e Los Angeles.

James Casebere con fotografie di spilli di ghiaccio avvolti in ombre oscure che assumono un aspetto divino; Casebere è un notissimo fotografo americano nato nel Michigan nel 1953 che ha esposto in America ed in Europa.

Henrik Haäkanson che, con i suoi lavori sulla natura, accompagnerà i visitatori in una dimensione spirituale e, allo stesso tempo, familiare. L'artista scandinavo nato nel 1959 è la star della arte dei paesi nordici.

Thomas Fletchner, affermato fotografo svizzero nato nel 1961, con nuove fotografie in cui viene analizzato il limite tra natura e civiltà;

Josef Dabernig con Timau, video in cui l’artista lavora sulla difficoltà di camminare in montagna, un ostacolo che superato apre nuove possibilità e permette di confrontarsi con le proprie ansie e paure. L'artista viennese (1956) ha partecipato all'ultima edizione di Manifesta (Francoforte).

Alex Cecchetti con una serie di tele in cui rappresenta boschi montani al calare del sole, creando delle immagini sospese tra realtà e illustrazione; Cecchetti (1973) è artista emergente che vive a Milano.

Sadaâne Afif che presenta un lavoro tridimensionale, metafora del mito della montagna e di una presunta ma fallimentare ascesi intellettuale; Afif è nato nel 1970 ed ha partecipato all'edizione del 2000 di BIG, la Biennale di arte giovane di Torino.

 

In mostra sarà inoltre possibile navigare sul sito messo in rete da Francis Alÿs che, nel gennaio 2002, ha realizzato un'opera davvero mitica. Con l'aiuto di un'infinità di persone ha spostato una montagna del Perù, rendendo tangibile l’impari rapporto tra l’uomo e la natura. L'artista belga, nato nel 1959, ha partecipato alla Biennale di San Paolo, a quella di Istambul e a quella di Venezia.

 

Mario Rizzi (1962) giovane artista che lavora tra l'Italia e la Germania realizzerà un lavoro con una comunità di immigrati extracomunitari in Valle d'Aosta, progetto che verrà allestito prima della chiusura della mostra che avverrà domenica 12 gennaio 2003.

 

A MYSTIC MOUNTAINS seguiranno altre quattro esposizioni che saranno aperte dal 25 gennaio al 16 marzo 2003, dal 22 marzo al 1 maggio 2003, dal 31 maggio al 13 luglio 2003, dal 19 luglio al 7 settembre 2003 e saranno curate da Barbara Casavecchia, curatrice indipendente (Milano), Lucia Minunno, curatrice associata del Palazzo delle Papesse (Siena), Guido Comis, curatore associato Musei Civici - Galleria d'Arte Moderna di Udine e Cristiano Giulio Sangiuliano storico dell’arte e collaboratore dell’Università di Pavia. Tra gli artisti invitati si trovano Corrado Sassi, Giulio Paolini, Letizia Renzini, Carsten Höller, Ross Sinclair, Carsten Nicolai, De Rijlke & de Rooij, Peter Land, Stefania Galegati, Cosima von Bonin, Wim Delvoye, Luigi Ghirri, Leandro Elrich, Anish Kapoor, Amedeo Martegani, Walter Niedermayr, Michele Culpo, Martino Coppes, Fishli & Weiss, Armin Linke, Paula Abalos e Zanh Huan.

 

Ciascuna mostra sarà corredata da un catalogo. Al termine del progetto verrà pubblicato un volume che conterrà le immagini ed i testi delle cinque mostre.

 

Curatori:

Antonella Crippa (Ideazione e coordinamento)

Ilaria Bonacossa (23 novembre 2002 - 12 gennaio 2003) MYSTIC MOUNTAINS

Barbara Casavecchia (25 gennaio – 16 marzo 2003)

Lucia Minunno (22 marzo – 1 maggio 2003)

Guido Comis (31 maggio – 13 luglio 2003)

Cristiano Giulio Sangiuliano (19 luglio – 7 settembre 2003)

Inaugurazione:23 novembre 2002 ore 18

Periodo:23 novembre 2002 - 12 gennaio 2003

Sede:Tour Fromage, Teatro romano, Aosta

Orari: 9,30/12,20; 14,30/18,30. Lunedì chiuso

Ingresso: gratuito

Info: tel. 0165 27 59 02 www.regione.vda.it, e-mail: u-mostre@regione.vda.it

Uffici stampa:Andrea Andruet, tel 0165273246, fax 0165273275, a.andruet@regione.vda.it; Alessandra Santerini, tel/fax 011 812 3180 - 335 6853 767, santales@tin.it; Ilaria Gianoli, tel/fax 02 51 44 06 - 333 6317 344, ilariagianoli@tin.it 

 

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