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 la recensione letteraria di intra i sass 

Titolo: Uomini & Pareti
Autore: Fabio Palma – Eric Švab

Pagg. 240 con fotografie a colori
€  25,00
Editore: Versante Sud, Milano – aprile 2002
Collana: I Rampicanti

 

Uomini & Pareti recensione di Flavio Faoro

Non credo ci fosse, in Italia, un libro così. Non so se i due autori hanno copiato l'idea da qualche volume straniero, in fondo non ha molta importanza. Il fatto è che un libro in cui, contemporaneamente, sedici top climbers vengono intervistati minuziosamente, il tutto inframmezzato da molte splendide foto a colori, con una rubrica di “consigli d'autore” per ogni scalatore sulle salite più belle, beh, insomma, come prodotto è abbastanza originale. Tanto che più di un libro sembra una rivista, un qualche annuario dedicato ai massimi campioni di uno sport, sport che potrebbe essere il calcio, il golf, il sollevamento pesi. Qualunque sport con una massa di praticanti bella sostanziosa e pronta a spendere 25 €  per assicurarsi la biografia scritta e fotografata dei propri idoli. Sarà così anche per questo libro?

Gli autori ci provano innanzitutto allargando il più possibile il ventaglio degli acquirenti (intervistando non solo garisti, ma neanche veciscarpùn che le falesie  non le bazzicano), poi rendendo il volume molto gradevole da sfogliare, con bella carta, giusto formato, grafica studiata bene, foto anche memorabili. E poi, dicevo, le interviste. Dico la verità: su certi personaggi mi sono divertito a leggere le domande poste dall'intervistatore tutte d'un fiato, senza soffermarmi sulle risposte.  E così ho scoperto che anche i due autori, Fabio Palma ed Erik Švab, devono essersi divertiti un sacco a scrivere questo libro, hanno avuto per sedici volte l'occasione di dimostrare quanto sapessero sull'argomento, quanta passione e affetto nutrissero nei confronti dell'arrampicata e dei suoi protagonisti. Fra l'altro, a leggere le note biografiche dei due, si capisce che tipi in gamba siano, fra studi universitari e scalate e spedizioni in giro per il mondo. Un po' acritici, d'accordo, ma non è un libro nato per interrogarsi sui grandi perché dell'alpinismo, sulle sue contraddizioni, sul suo ruolo nella società e nella natura. Di queste cose i diciotto che vi scrivono (sedici intervistati più due intervistatori) non se ne occupano, e giustamente, dal loro punto di vista, ma ad uno che queste questioni ogni tanto se le ponga qualche dubbio rimane. Anche se mi pare molto bella – e la riprendo qui – la citazione di Peter Boardman messa all'inizio del volume: “Se mi chiedete perché scalo le montagne, non potrete mai capire la risposta”.

Da segnalare un'introduzione di otto pagine, titolata semplicemente free climbing e firmata da Fabio Palma, che è una vera summa storica dell'arrampicata libera, imperdibile per chi si occupi un po' seriamente di queste cose. Prima di finire, l'elenco degli intervistati, e ditemi voi se non è stato scelto bene: Lynn Hill, Manolo, Cristian Brenna, Nives Meroi, Pietro Dal Pra, Mauro “Bubu” Bole, Alex Huber, Patrick Edlinger, Patrick Bérhault, Stafan Glawatcz, Andrea Gallo, Tomo Cesen, Beat Kammerlander, Christoph Hainz, Jerry Moffat, Yuji Hiaryama. E ciascuno con la sua bella scheda biografica – curriculum di scalate.

E ancora, due parole sull'editore, questo Versante Sud che è entrato con idee ben chiare nel mondo dell'editoria di montagna, cercando fin da subito di ricavarsi uno spazio non con i grandi volumi di vendita, ma con la qualità dei prodotti in catalogo e con la serietà delle proposte.

Flavio Faoro
Belluno, novembre 2002


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