INTRA I SASS - ALPINISMO - LETTERATURA - CINEMA - EVENTI - INCONTRI - STORIA...

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altreINTRANEWS 09

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nota 81/02 del 23-04-02
 INTRA I SASS  23 aprile 2002. Nuovo quadro di Cecilia Carreri nella copertina e nella galleria di intraisass. La nostra amica pittrice, profonda appassionata non solo di montagna ma pure del grande mare, magari solcato dal leggero scafo di una spartana barca da regata di 11 metri, ci accompagna ancora tra le lontane genti del Tibet. Nel suo quadro Donna Tibetana 2 - Shegar possiamo ammirare l'armonioso equilibrio di forme e colori che il sensibile viaggiatore di terre straniere vorrebbe imprimere per sempre nel proprio cuore. [Per gli schermi IE 800 x 600 ricordiamo la funzione del tasto F11 per visualizzare interamente l'immagine].
 CULTURA  Bergamo: nel comunicato culturale del prof. Davide Torri leggiamo un breve resoconto della giornata-studio TURISMO ED IMPATTO AMBIENTALE, incontro conferenza svoltasi sabato 20 aprile (v. nota 77/02) all'interno della rassegna culturale bergamasca Gente di Montagna.

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nota 80/02 del 22-04-02
 ALPINISMO  22
aprile 2002. Monte Bianco: tragico incidente sulla via normale francese alla vetta del Bianco, quattro alpinisti dispersi e uno solo salvo. "Alfred è disteso su un labirinto spezzato di blocchi di ghiaccio, a quasi 4000 metri di altezza. Urla di dolore e in inglese chiede aiuto a quegli otto soccorritori che si muovono a fatica fra le «macerie» di un crollo gigantesco di seracchi. [...] Alfred è sul Petit Plateau della via normale francese al Monte Bianco, da più di un'ora, da quando un fronte di seracchi largo 50 metri e profondo 30 è caduto addosso a cinque scialpinisti...": Sepolti da una valanga di ghiaccio di Enrico Martinet, inviato a Chamonix, domenica 21 aprile 2002, dal quotidiano La Stampa.


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nota 79/02 del 22-04-02
 CULTURA  22 aprile 2002. Trento: "Da mezzo secolo nella città di Trento si riuniscono per una settimana i protagonisti dell'alpinismo e dell'esplorazione e sugli schermi cittadini si proiettano le opere cinematografiche che raccontano le grandi imprese dell'alpinismo sulle montagne del Mondo, dalle Alpi all'Himalaya, le esplorazioni nelle ultime wilderness del pianeta, lungometraggi e cortometraggi di fiction ambientati tra le montagne. Nell'Anno internazionale delle montagne proclamato dall'Onu la 50a edizione del Filmfestival internazionale della Montagna Esplorazione Avventura “Città di Trento” è in programma dal 26 aprile al 4 maggio 2002". Con il comunicato stampa di Marco Benedetti vi presentiamo un'anteprima generale del programma della cinquantesima edizione del FilmFestival.
 INTRA I SASS  Da questa mattina siamo felici di comunicare a tutti i nostri lettori la disponibilità del primo numero di intraisass 1 (volume in brossura 17x23, 326 pp. ill. art. b/n). La tipografia finalmente ci ha consegnato le prime copie che da oggi cominceranno ad esse distribuite nelle librerie specializzate di tutta Italia tramite il distributore Bonomo Libri (prezzo di copertina € 16,50). Per chi volesse acquistare direttamente (€ 15) intraisass 1 per aiutare il lavoro della nostra redazione, invitiamo a visitare la  pagina modalità di ricevimento. Ricordiamo agli autori di intraisass 1 che le copie saranno inviate dalla nostra redazione ai loro recapiti o consegnate personalmente in occasione della presentazione ufficiale dell'opera che si terrà al Teatro di San Pietro, giovedì 16 maggio ore 21:00, a Montecchio Maggiore (VI), serata di cui stiamo costruendo il programma e che vedrà la partecipazione di autori, artisti e musicisti. Presto seguirà un comunicato privato agli autori e un comunicato pubblico ai lettori dove daremo ulteriori dettagli. Non è escluso inoltre un possibile incontro a Trento durante il FilmFestival, dove probabilmente saremo presenti per consegnare a tutti gli amici una copia di intraisass 1. Una presentazione alla stampa pare invece preclusa per motivi di tempo (solo la settimana scorsa eravamo certi della fine dei lavori di stampa) e di spazio, nonostante il nostro grande lavoro per arrivare "in tempo a Trento" e per tenere contemporaneamente aggiornato il nostro sito sugli eventi del mondo dell'alpinismo, rassegne culturali comprese. E "non abbiamo certo le fascine al coperto", per tradurre in italiano un'espressione dialettale che lascia intendere una vasta schiera di significati, pregnanti e appropriati alla nostra situazione, a chi vuole ed è capace d'intendere.

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nota 78/02 del 19-04-02
 ALPINISMO  19
aprile 2002. Makalu: riportiamo di seguito la relazione del nostro contatto, Cecilia Carreri, con il Campo Base Avanzato del Makalu.
"Alle ore 7:45 di questa mattina, 19 aprile 2002, ho ricevuto notizie via telefono satellitare da Diego Fregona. Hanno attrezzato un campo di deposito a 6 mila metri. Poi con corde fisse sono saliti a 6500 metri dove hanno posto il Campo 1. Le spedizioni di italiani, spagnoli e polacchi hanno deciso di operare assieme. C'è vento molto forte, tempo instabile. Domani saliranno di nuovo per attrezzare il campo 2 a 7200 metri sul famoso Makalu La (n.d.r.: il celebre passo che dà accesso al versante nord della montagna, prima del balzo finale verso la vetta). Poi scenderanno per restare tre giorni al Campo Base. Quindi torneranno al Campo 2 dal quale vogliono tentare direttamente la vetta. Diego soffre molto di mal di stomaco, mi ha detto che mangiano male, aveva la voce molto bassa e affaticata. Mi ha riferito che sta meglio alle quote alte piuttosto che al Campo Base. C'è comunque un medico con loro. Ha pure aggiunto che giungono notizie molto allarmanti da Kathmandu. Alla sera c'è il coprifuoco, ci sono molti morti, c'è in sostanza una guerra civile coi maoisti. Al Campo Base non hanno ovviamente problemi con i maoisti. Durante la loro aggressione non hanno subito violenze o lesioni personali. I maoisti volevano soltanto denaro e apparecchi fotografici. Ha detto che mi ha mandato 4 e-mail ma non è arrivato nulla. Gli ho riferito che secondo me stanno andando troppo veloci e che sarebbe importante un campo intermedio tra il Makalu La e la vetta, come di solito fanno le altre spedizioni. Sono alpinisti molto forti e forse questa è la ragione di questo ritmo molto sostenuto"
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nota 77/02 del 18-04-02
 
CULTURA  18 aprile 2002. Verona: interessante incontro domani sera, venerdì 19 aprile, ore 21, all'Auditorium della Cariverona in via Garibaldi, per il ciclo di serate culturali organizzate dalla Giovane Montagna. Dopo il primo incontro, animato dai giovani dell'Operazione Mato Grosso che hanno illustrato il progetto della Scuola di alpinismo Don Bosco en los Andes in Perù (progetto su cui presto vi informeremo) venerdì il protagonista della serata, aperta a tutti, sarà l'alpinista valtellinese Oreste Forno sul tema Grazie Montagna, la montagna nella scalata della vita.
Per sabato 20 aprile arriva invece il secondo importante appuntamento della rassegna culturale bergamasca Gente di Montagna. Nella giornata-studio TURISMO ED IMPATTO AMBIENTALE, all'Aula Magna dell'Università di Bergamo, Via dei Caniana 2, interverranno Enrico Camanni, Mario Marzani, Claudio Malanchini, Dario Volo, Giancarlo Sardini, Raffaele Piazza e Daniele Radaelli. Il programma della giornata con il titolo delle relazioni è consultabile sul comunicato culturale inviatoci dal prof. Davide Torri.
Chiudiamo la nota culturale segnalandovi l'articolo La catalogazione del "fondo Varale" apparso ieri sul Gazzettino in merito all'imminente conclusione del certosino lavoro di riordino della raccolta documentaria lasciata alla Sezione CAI di Belluno dal celebre giornalista Vittorio Varale (1891-1972). La biblioteca civica di Belluno, grazie all'encomiabile lavoro volontario di Francesco Comba, può ora disporre di un'ampia e preziosa raccolta di
carte, foto e documenti di uno dei giornalisti e scrittori di montagna più importanti d'Italia. Tra i suoi titoli ricordiamo: I vittoriosi: eventi e personaggi visti e descritti in mezzo secolo di giornalismo sportivo (Longanesi 1969) e il celeberrimo La battaglia del sesto grado (Longanesi 1965) con prefazione di Gianni Brera e il manifesto "Il riconoscimento del sesto grado" di Domenico Rudatis, pubblicazione seguita nel 1971 da Sesto grado: l'affermazione contenente gli interventi "Gli sviluppi" di Reinhold Messner e "I valori" di Domenico Rudatis.

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nota 76/02 del 17-04-02
 INTRA I SASS  17 aprile 2002. Qui Elja, mi sentite?
di Linda Cottino, nuova entrata ne Le recensioni letterarie di Intraisass, recensione di Alberto Pezzini. "Un libro strano, materiato in un'aria rarefatta... Questo tragico e delicatissimo reportage sentito dall'interno costituisce un documento da non perdere per ricordare una tragedia alpinistica immane. Sulle arie dei settemila arranca una cordata composta da otto donne. La temperatura è ghiaccio che si incolla alle giacche e lascia a malapena trapelare il fiato dalle bocche cucite dal freddo....". Prendiamo spunto dalla nuova recensione di Pezzini per annunciare il primo comunicato ufficiale del 31° PREMIO ITAS DEL LIBRO DI MONTAGNA. Nel comunicato la giuria si è espressa per la prima selezione dei lavori più significativi dell'edizione 2002, selezione che comprende le opere che concorrono ai vari premi. Nell'ordine alfabetico degli autori compaiono due opere recensite anche all'interno della nostra rubrica. Ecco l'elenco: Cassin Riccardo: Capocordata - Vivalda Editori. Coffey Maria: Confine incerto – Editrice Corbaccio. Cottino Linda: Qui Elja, mi sentite? – Vivalda Editori. Giacomoni Paola: Il Laboratorio della Natura - Franco Angeli Editore. Messner Reinhold: Salvate le Alpi - Bollati Boringhieri Editore. Pesci Eugenio: La scoperta dei ghiacciai - Centro Documentazione Alpina.


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nota 75/02 del 16-04-02
 ALPINISMO  16
aprile 2002. Alpi Svizzere: nella giornata italiana della valorizzazione del lavoro e delle relazioni sociali segnaliamo una categoria di lavoratori che si è prodigata tantissimo per la sicurezza in montagna, specie l'anno scorso, anno molto favorevole alla pratica dell'alpinismo (e di altre attività sportive alpine) e che ha visto i membri del soccorso alpino svizzero, 3500 soccorritori, costretti a un lavoro straordinario di 13000 ore. Le cifre divulgate dal Club Alpino Svizzero nell'articolo Mountain deaths increase in Switzerland (SwissInfo) sono davvero impressionanti: 133 morti, 40% più dell'anno precedente, 1314 feriti. Un "bollettino di guerra", direbbero alcuni, dove tuttavia bisogna discriminare le attività svolte in montagna e riflettere sulle cause non sempre fortuite ("accidentali") di molti incidenti (l'accidente, "il cadere, o meglio caderti, addosso", è diverso dall'incidente "il cadere dentro", almeno etimologicamente...). Le attività più pericolose si sono rivelate il cascatismo su ghiaccio, il canyoning e il base jumping.
Alaska: restando in tema d'incidenti (ma perché non dovremmo informare sugli aspetti più bui, più pericolosi, della nostra passione?) ci è giunta segnalazione da amici americani di una storia tragica che sta girando in questi giorni sui quotidiani degli States, notizia lanciata dall'Associated Press: quattro amici sci-alpinisti americani tentano di salire il Mount St. Elias (5488 m), la seconda vetta degli Stati Uniti, per poi discenderlo per la prima volta con sci e snowboard. Nel giorno precedente alla vetta uno di loro perde un rampone e nello sforzo per raggiungere un posto di fortuna, dove passare la notte, si congela le mani.
Al mattino gli altri tre partono per la vetta, ma si attardano. Il più forte dei tre rinuncia a venti minuti dalla cima, si mette la tavola sotto i piedi e lentamente scende con la piccozza, salutando e tenendo d'occhio i due amici... fin quando, da parecchi metri sopra di lui, sente un sibilo giungergli alle spalle. Uno dei due, ormai alti, sta scivolando lentamente sul pendio della montagna senza dire una parola: nessun urlo, nessun segno di nervosismo o di paura. Il compagno non può fare nulla se non osservare l'amico scivolare inesorabilmente verso l'abisso. Dopo una notte di ricerca con la pila frontale, pure dell'altro non trova più traccia. Il sopravvissuto recupera il quarto compagno e con la piccozza sulla neve incide a caratteri cubitali, di quasi due metri, le seguenti lettere: "TWO DEADS". Un elicottero del soccorso salverà i due superstiti.

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nota 74/02 del 15-04-02
 ALPINISMO  15
aprile 2002. Himalaya: avevamo lasciato nella nostra nota 65/02 Floriano Castelnuovo e Diego Fregona impegnati nella lunga marcia di avvicinamento che da Lukla porta verso il campo base della quinta montagna della terra, il Makalu (v. Makalu 2002. Spedizione alpinistico-scientifica). Tramite una telefonata satellitare alla comune amica Cecilia Carreri, nel primo mattino di ieri, ore 6:30 di domenica, siamo stati informati della situazione piuttosto preoccupante in cui si sono trovati i nostri amici italiani: "Durante l'avvicinamento sono stati aggrediti da una banda di maoisti armati di bombe che pretendevano dei soldi. Una rapina, insomma. Hanno vissuto momenti di grande tensione e paura". Al fianco di Diego nella comunicazione satellitare c'era Silvio Mondinelli, l'himalysta italiano che insieme con Mario Merelli (v. nota 53/02) chiude il gruppo di alpinisti del nostro paese attualmente sul Makalu. La telefonata è giunta dal Campo Base Avanzato, quota 5600 metri. Appena ci saranno ulteriori dettagli vi informeremo.


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nota 73/02 del 12-04-02
 INTRA I SASS  Sul Corriere delle Alpi di oggi, venerdì 12 aprile, troviamo una lieta sorpresa sulla pagina della cultura: Montagne, che emozione. Esce su carta «Intraisass», rivista telematica di storie
di Marco Conte.

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nota 72/02 del 12-04-02
 INTRA I SASS  12 aprile 2002. Cina 2000
di Gianluca Bellin. Nuova entrata nei racconti d'alpinismo di INTRAISASS - ASIA CENTRALE. Ritornano le avventure di due tra i più simpatici ed esemplari esploratori che noi conosciamo. Gli alpinisti veneti, Gianluca Bellin e Diego Stefani, ci accompagnano questa volta in una valle meravigliosa situata al margine meridionale dell'altipiano del Tibet. Tra intemperie infinite, feste d'addio e di benvenuto in compagnia di cordiali famiglie tibetane, il tutto inframmezzato da 'curiosi' inserti dialettali, Gianluca ci introduce verso una forma di alpinismo esplorativo extraeuropeo, leggero e discreto, che noi consideriamo, come già detto, esemplare.
 POLITICA  Restando in Cina, sottolineiamo l'importante (e/o conveniente) segno di distensione da parte del governo cinese che ha rilasciato in questi giorni il più anziano prigioniero politico tibetano, Tanak Jigme Sangpo (76 anni), nel mentre si sta per riunire la 58a Commissione delle Nazioni Unite per i Diritti Umani, riunione prevista per domani 13 aprile a Ginevra e in cui potrebbe emergere con forza il caso Tibet in vista della relativa risoluzione ONU. I dettagli della notizia nelle news curate da Marco Vasta.a composizione fotografica di intraisass 1 dal fotografo e artista dell'immagine Kiko Trivellato.

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nota 71/02 del 11-04-02
 TECNOLOGIA  11 aprile 2002. Massachusettes (USA): il rinomato MIT, Massachusettes Institute of Technology, l'istituto tecnologico nordamericano celebre per le sperimentazioni sul campo dell'outdoor, potrebbe avere per le mani, questa volta, un'invenzione veramente rivoluzionaria (almeno così dicono gli opinionisti americani) per le abitudini di molti frequentatori del mondo verticale. Dopo anni di ricerche e prove sperimentali un'equipe di giovani studenti e ricercatori del MIT ha messo a punto un nuovo dispositivo di autoassicurazione che si distanzia "anni luce", per genere di tecnologia, da ciò che è stato progettato finora. The iClimb, così si chiama il marchingegno, si diversifica dai classici dispositivi meccanici per avere un sistema di controllo remoto del rilascio della corda direttamente sull'imbrago, una specie di controllo radiocomandato mediante una semplice pressione di un pulsante. "Se l'arrampicatore cade, un freno a particella magnetica fermerà automaticamente la corda". Il dispositivo è inoltre dotato di un freno a sicurezza intrinseca (fail-safe) e di una frizione manuale per regolare la corda in qualsiasi situazione l'arrampicatore si trovi. Per ora The iClimb è solo un prototipo da usare in palestra, ma non è escluso che si possa utilizzare per itinerari più lunghi (in montagna?). Per approfondimenti leggete Salvation For Friendless Climbers e relativi link. E pur restando dell'idea che il compagno non sia solo la migliore "salvezza" per chi pratica la montagna, ma molto di più, per chi volesse testare, perlomeno con gli occhi, i più strambi dispositivi di autoassicurazione, dal Gri-gri modificato al Solo-Aid americano, vi anticipiamo che sono stati ritratti, guarda il fortuito caso (in relazione alla nota di ieri), in una composizione fotografica di intraisass 1 dal fotografo e artista dell'immagine Kiko Trivellato.

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nota 70/02 del 10-04-02
 INTRA I SASS  10 aprile 2002. Gentili amici e lettori di intraisass, per l'importante nota di oggi prendiamo spunto da una bella lettera arrivata ieri in redazione da un nostro fedele lettore, Giampaolo, e al quale purtroppo non possiamo rispondere privatamente poiché il messaggio presentava errori di memoria e non è stato possibile leggere l'indirizzo di partenza. Giampaolo, che si presenta come lettore storico delle riviste di montagna sin dagli albori della prima RDM (1979), dopo una appassionata considerazione sulle attuali tendenze, ci chiede quando uscirà la nostra. Ecco, finalmente, proprio oggi, dopo lunga meditazione, elaborazione, tribolazioni grafiche di vario genere, siamo orgogliosi (e un po' timorosi) di presentarvi l'annunciata copertina definitiva di
intraisass 1, il nuovo aperiodico di letteratura, alpinismo e arti visive che uscirà ogni qual volta avremo il tempo e la possibilità di mettere in piedi un'opera di tale natura. Il termine delle stampe è previsto per il 18 aprile. Trenta autori da ogni parte d'Italia (e oltre), dalla Sicilia, risalendo per l'Appennino, toccando Napoli, Roma, fino a Bologna per poi spostarsi su tutto l'arco alpino, da Cuneo a Trieste, si alterneranno in un libro di 320 pagine per raccontarci le loro avventure, le loro esperienze e le loro riflessioni. Tra racconti d'alpinismo, scritti letterari, storici e medici (l'aggiornamento dell'ormai celebre Aspetti Medici dell'Alta Quota) i nostri occhi e i nostri pensieri troveranno respiro soffermandosi sulle particolarissime fotografie di montagna (e non solo) ospitate nella Galleria e sulle poesie non consuete della rubrica, sempre itinerante all'interno del libro, Parole Verticali, selezionate dalla letteratura mondiale.
Per avere un'anteprima degli autori e una prima conoscenza di
intraisass 1 (presto allestiremo alcune pagine dimostrative) vi invitiamo a visitare e a zoomare il PDF della copertina integrale (prima, ultima + risvolti). Le due immagini sono opera delle grandi capacità artistiche del fotografo Kiko Trivellato e del pittore Giovanni Bettolo, elaborate dal grafico Emanuele Vezzaro. La mano, che cerca di entrare intra i sass, non è una mano comune, per bellezza, forza e dimensioni, e l'abbiamo corteggiata per qualche mese prima di immortalarla in uno scatto fotografico.
Per evitare grossi rischi economici, non abbiamo sponsor, la tiratura della prima stampa sarà limitata a 3000 copie. Entrate perciò nella pagina modalità di ricevimento per prenotare e conoscere le modalità per ricevere intra
isass 1 e per aiutare il nostro progetto culturale.

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nota 68/02 del 08-04-02
 ECOLOGIA
 8 aprile 2002. Canada: sono stati divulgati i dati della prima ricerca scientifica che è riuscita ad isolare gli effetti dell'arrampicata su roccia, su falesie naturali, da altri effetti modificanti l'ambiente. Rock Climbing Harms Cliff Ecosystems  e Rock-climbing severely damages plant ecology sono i titoli che importanti riviste scientifiche (Science Daily e New Scientist) dedicano alla recente ricerca di Doug Larson e Michelle McMillan dell'Università di Guelph, Ontario, eseguita sulle pareti calcaree che si ergono sulle scarpate del Niagara. In breve, è stato accertato scientificamente, dopo una serie di studi e opinioni contraddittorie, che l'impatto ambientale dell'arrampicata su roccia comporta una seria ("drammatica") modificazione delle condizioni originarie della flora delle pareti. Ecco alcune cifre in percentuale: solo il 4% delle specie vascolari resistono nelle pareti oggetto di frequentazione "ricreativa" dell'arrampicata (resistenza che si riduce al 60% alla base e sulla cima delle pareti); la diversità biologica dei licheni e delle piante briofite (i muschi e le piante epatiche, ossia le comuni piante striscianti e rampicanti) varia rispettivamente dal 30 al 40% nelle aree di arrampicata; e mentre i licheni ben resistono sia in parete sia alla base e sulla cima delle pareti, in quest'ultime le piante briofite si riducono ad un quinto della loro originaria estensione; e i licheni che resistono non sono più gli stessi, ma di diverse specie, ben più resistenti, che si sono sostituite alle native, spesso portate negli indumenti (o altri corollari) dagli inconsapevoli arrampicatori. McMillan e Larson hanno stimato che nelle zone di arrampicata le piante non-native sono in una proporzione tre volte superiore del normale (81 contro 27%). I due ricercatori, tuttavia [...], non sono riusciti a capire se il danno sia causato "deliberatamente o involontariamente nel corso di un lungo periodo di tempo". Che dire? Non ci sono dubbi che gli ambienti fortemente antropizzati risentono del passaggio dell'uomo e che l'uomo avveduto debba rispettare l'ambiente non solo per motivi esterni alla propria persona, bensì soprattutto per rispetto di sé, come non ci sono dubbi che ben altri sono i danni ambientali di grande portanza, sia per qualità che per quantità, rispetto agli "accertati" danni dell'arrampicata; invece abbiamo qualche dubbio (non "drammatico") sul livello di consapevolezza e di volontarietà sulle cause e sugli effetti delle ricerche di alcuni ricercatori.

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nota 67/02 del 05-04-02
 CULTURA  5 aprile 2002. Torino: si terrà presso la sede del Museo Nazionale della Montagna "Duca degli Abruzzi" al Monte dei Cappuccini nelle giornate di giovedì 11 e venerdì 12 aprile il convegno dal titolo Un giornalismo irripetibile? Ultime notizie dalla montagna, convegno curato da Guido Novaria, Roberto Serafin e organizzato dalla neonata Associazione Italiana Giornalisti di Montagna. Come c'introduce Marco Benedetti nel suo articolo Se la montagna va in "prima pagina" , "[a]lla discontinua attenzione [di giornali e televisioni] per i problemi ambientali, per l'alpinismo e per la cultura alpina (libri, festival, convegni, mostre) fa in effetti riscontro un eccesso di enfasi quando la montagna è teatro di sciagure e diventa immancabilmente 'assassina'. Un atteggiamento da rivedere[...]". Per approfondimenti delle tematiche del convegno e conoscerne i protagonisti relatori rimandiamo alla pagina citata dell'Alto Adige.
Riprendendo un aspetto che sarà discusso a Torino, quella della cultura ambientale, segnaliamo il passaggio di testimone ai vertici della CIPRA Italia, ossia della Commissione Internazionale per la Protezione delle Alpi. Alla presidenza il lombardo Damiano Di Simine succede al gardenese Helmuth Moroder, alla vice presidenza Annibale Salsa lascia il posto a Pier Giorgio Oliveti. Per saperne di più sulla CIPRA, commissione internazionale impegnata nel miglioramento dello scambio transfrontaliero di esperienze e di informazioni nelle regioni alpine, vi invitiamo a visitare il sito ufficiale all'indirizzo http://italiano.cipra.org/.

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nota 66/02 del 04-04-02
 INTRA I SASS  4 aprile 2002. Jimi Hendrix was here
di Gigi Zoppello. Nuova entrata nella sezione Alpinismo Ante Litteram di INTRAISASS - SPECIAL. Il giornalista, scrittore e poeta trentino - recentemente protagonista della nostra nota 49/02 - ricostruisce con l'arte della scrittura un momento, reale e immaginario, di un trekking in Nepal. Un viaggiatore solitario scrive una lettera alla donna perduta. Che cosa mai incontrerà nello sperduto villaggio di Jomsom? Leggiamo il bel racconto epistolare del nostro nuovo importante autore (visitate l'archivio autori!).

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nota 65/02 del 03-04-02
 ALPINISMO  3
aprile 2002. Himalaya: come annunciato nella nostra nota 51/02, Floriano Castelnuovo e Diego Fregona sono partiti per la capitale del Nepal martedì della settimana scorsa per quindi proseguire per Lukla, da dove è iniziato il trekking che porterà gli alpinisti al campo base del Makalu. Per una breve presentazione della spedizione abbiamo preparato una pagina - Makalu 2002. Spedizione alpinistico-scientifica - con le informazioni che Diego ci ha inviato poco prima di partire. La spedizione presenta anche un importante aspetto scientifico in collaborazione con l'Università di Padova che vedrà gli alpinisti indaffarati nella rilevazione di campioni rocciosi secondo il progetto scientifico elaborato dal prof. Visonà e collaboratori. Ricordiamo che sulla stessa montagna saranno impegnati anche altri due alpinisti italiani, Silvio Mondinelli e Mario Merelli (v. nota 53/02). Nel frattempo da Kathmandu giunge notizia che lo sciopero dei maoisti (v. nota 62/02) è stato revocato dopo che molte agenzie turistiche avevano allontanato per precauzione i loro clienti dalla capitale, alpinisti compresi.

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nota 64/02 del 02-04-02
 CINEMA  2 aprile 2002. Al ritorno dall'interruzione pasquale, dopo aver constatato le buone condizioni di alcune pareti Nord sulle grandi montagne delle Alpi Centrali, inauguriamo una nuova rubrica di recensioni cinematografiche che facciamo cominciare proprio con due filmati che sono - per così dire - all'inizio e alla fine di un un nuovo modo di percorrere i grandi scivoli di neve, ghiaccio e roccia. Mauro Mazzetti, il nostro primo recensore cinematografico (già letterario), ci accompagna alla scoperta di Arrampicate su ghiaccio - Kere Nyaga del celebre regista svizzero Romolo Nottaris e di Tool ‘em all del friulano Cristian Furlan. Due documenti (1987 e 2001) sulle salite su ghiaccio, dicevamo, all'inizio e alla fine di un nuovo modo di fare alpinismo.

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nota 63/02 del 29-03-02
 VARIE  29 marzo 2002. Prima di salutarvi per le vacanze di Pasqua che ci vedranno impegnati sulle Alpi Svizzere fino a lunedì prossimo, ci congediamo con alcune brevi notizie e una poesia augurale - e molto particolare, com'è nel suo stile - di Andrea Zanzotto.
Innanzitutto, per chi si trovasse dalle parti di Torino, ricordiamo l'apertura della rassegna espositiva e cinematografica Spedizioni in pellicola, un affascinante viaggio su celluloide e affini attraverso gli occhi cinematografici delle spedizioni che si avventurarono per le montagne extraeuropee fin dagli inizi del 900. La mostra sarà allestita nelle sale del Museo Nazionale della Montagna, al Monte dei Cappuccini di Torino, dal 22 marzo al 26 maggio. Per approfondimenti e lo straordinario programma del ciclo cinematografico leggete l'articolo di Marco Benedetti sul Corriere delle Alpi e la dettagliata pagina di Go-Mountain.
Cambiando completamente discorso, restando tuttavia in tema di eventuali uscite pasquali [...], segnaliamo gli ultimi sviluppi dell'elisoccosrso nella provincia di Bolzano, zona in cui vigevano norme particolari. "E' finita la pacchia per gli escursionisti imprudenti e non assicurati". Così inizia l'articolo dal titolo In arrivo due ticket per l'elisoccorso. Anche a Bolzano, come già accade in altre parti d'Italia, le persone salvate in montagna dall'elisoccorso dovranno pagare il servizio. Si pagheranno 100 euro sulle urgenze, 1000 sugli interventi superflui.
Intervento non superfluo è stato invece quello effettuato due giorni fa per il malcapitato alpinista ungherese Pete Ferenc, deceduto ai piedi del Gran Zebrù mentre in compagnia di due amici camminava sul ghiacciaio, nei pressi del Passo della Bottiglia, per studiare da vicino la montagna. Un crepaccio l'ha inghiottito sotto l'occhio sbigottito dei compagni che, probabilmente sotto choc, giunti al Rifugio Città di Milano, invece di chiamare il Soccorso Alpino mediante il 118, hanno telefonato in Ungheria. Il giro di telefonate per arrivare alla postazione di Bolzano ha richiesto una perdita di tempo considerevole, tempo che forse sarebbe tornato utile per salvare la vita all'alpinista ungherese. Ecco i due articoli che raccontano il tragico fatto: Muore inghiottito dal crepaccio; Pete Ferenc forse poteva salvarsi.

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nota 62/02 del 28-03-02
 POLITICA  28 marzo 2002. Nepal: come già avevamo letto in alcuni quotidiani nepalesi segnaliamo la notizia tradotta da Marco Vasta - I Maoisti avvertono gli operatori turistici - "Il Foreing office ha aggiornato le informazioni sul Nepal. Nel ricordare che ai primi di aprile vi sarà uno sciopero generale in Nepal proclamato dai guerriglieri maoisti, il FCO riferisce che agli operatori turistici di Kathmandu sarebbe stata fatta pervenire una lettera in cui il comando dei guerriglieri avvisa che non prevede di attaccare i turisti. Al tempo stesso i guerriglieri avvertono i turisti stessi della possibilità che si trovino casualmente coinvolti in conflitti a fuoco fra guerriglieri e forze governative". Lo sciopero è proclamato per il periodo 2-6 aprile.

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nota 61/02 del 28-03-02
 ALPINISMO 
28
marzo 2002. Alpi Giapponesi: restando in Oriente e ritornando sull'episodio d'intossicazione raccontato in Patagonia 2001 da Ermanno Salvaterra, abbiamo trovato proprio ieri in due quotidiani giapponesi (Mainichi Daily News, The Japan Times) una notizia che parla di un caso d'intossicazione che ha provocato recentemente la morte di due alpinisti. Cinque persone erano partite per scalare alcune montagne nella parte settentrionale delle Alpi Giapponesi, distretto di Nagano. Dopo avere salito il Mount Goryu (2816 m) si erano accampati sul Mount Otomi ad una quota di 2106 metri. Al mattino, in tenda, uno degli alpinisti si risveglia trovando due dei compagni morti e gli altri in gravi condizioni. Dà subito l'allarme. Al momento i tre superstiti sono ricoverati in ospedale, uno in coma. Gli investigatori credono che i due siano morti per avvelenamento da monossido di carbonio mentre tentavano di riscaldarsi con il classico fornello a gas, rimasto probabilmente aperto tutta la notte.

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nota 60/02 del 27-03-02
 INTRA I SASS  27 marzo 2002. Patagonia 2001 - Tentativo alla Parete Est
di Ermanno Salvaterra. Nuova entrata nei racconti d'alpinismo di INTRAISASS - SUDAMERICA. Il celebre alpinista di Pinzolo, con una scrittura rapida e incisiva, ci racconta la sua ultima esperienza sulle difficili pareti patagoniche. Nell'ottobre appena trascorso le forti guide alpine trentine Ermanno Salvaterra, Mauro Giovanazzi, Walter Gobbi e Paolo Calzà, si avventurano sulla parete Est del Cerro Torre con l'obiettivo di aprire un nuovo itinerario. Cosa succederà?
Alla fine del breve racconto, scritto appositamente per le nostre pagine, è possibile accedere alle immagini dell'avventura entrando nel nuovo sito di Ermanno all'indirizzo www.salvaterra.biz.

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nota 59/02 del 26-03-02
 CULTURA  26 marzo 2002. Seriate (Bergamo):si è concluso positivamente il primo incontro del progetto culturale Gente di Montagna. Nella giornata di sabato 23 marzo si sono succeduti al tavolo dei relatori per parlare di "Letteratura e Montagna" importanti personaggi del mondo della cultura e dell'alpinismo italiano: Enrico Camanni, Padre Espedito d’Agostini, Luana Bisesti, Paolo Bellavite, Oreste Forno. Una sintesi degli interventi nel comunicato culturale preparato dal curatore dell'incontro, prof. Davide Torri. Per gli sviluppi della rassegna culturale ricordiamo la pagina con il programma dettagliato.

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nota 58/02 del 26-03-02
 ALPINISMO 
26
marzo 2002. Ortles: segnaliamo l'articolo - Fuori pericolo i ricoverati per ipotermia.Tragedia dell'Ortles, un mesto rientro a casa senza il capocordata - pubblicato oggi dall'Alto Adige sull'incredibile vicenda capitata ad un gruppo di 17 scialpinisti austriaci partiti da Solda per raggiungere il Rifugio Casati nel pomeriggio di venerdì. Colti dall'oscurità e dal maltempo, perdono le tracce e sbagliano il passo di Lago Gelato. Una notte all'addiaccio con temperature a -25° e sotto le ingiurie di una bufera di neve renderà tragica l'attesa del nuovo giorno. Il capogita morirà e gli altri 16 saranno tratti in salvo allo stremo delle forze.

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nota 57/02 del 25-03-02
 ALPINISMO  25
marzo 2002. Everest: come di consueto, le notizie che riguardano la cima più elevata del pianeta, specie se esulano dalla storia alpinistica vera e propria e si avvicinano al sensazionalismo che cattura l'attenzione di superficie del lettore, tali notizie rimbalzano sulla stampa tradizionale di tutto il mondo in un batter d'occhio. Non c'è almeno un quotidiano per nazione che oggi non riporti la notizia della proposta di veto ai minori di 16 anni di scalare l'Everest, proposta di legge presentata dal Department of Mountaineering nepalese dopo attenta analisi degli ultimi fatti e ora in attesa di ratifica da parte del governo. Come si legge nell'articolo de La stampa, L'Everest vietato ai minori di 16 anni, il movente più prossimo alla proposta di legge è la recente salita di un giovanissimo sherpa sugli 8848 metri della grande montagna. Temba Tsheri, 16 anni da pochi giorni (e non 15, come accertato in seguito dalle autorità), arrivò sulla cima dell'Everest la primavera scorsa, esponendosi a grossi pericoli in cambio di una dubbia celebrità (v. nota 103/01). Tuttavia le autorità nepalesi non dimenticano che lo stesso Thseri l'anno precedente, al suo primo tentativo, rischiò seriamente di morire e se la cavò con l'amputazione di cinque dita, sorte non molto dissimile da un altro suo coetaneo impegnato sulla montagna nel 1999. Si temono dunque nuove emulazioni e il governo nepalese ha pensato di correre ai ripari. Per commenti di alpinisti famosi e illazioni sull'argomento rimandiamo all'articolo citato. E se non è da sottovalutare la "deformazione sportiva di questa corsa all'estremo" paventata da Abele Blanc e che porta spesso alpinisti in condizioni non-normali (di età o altro) alle alte quote, è giusto pure ricordare che una responsabile e ben meditata sperimentazione scientifica e medica ha donato e può donare alla comunità e all'esperienza soggettiva dei singoli ottimi frutti. A tale proposito - seppur distanti da dove siamo partiti - leggiamo L'alta quota libera la mente di Fabrizio Ardito, articolo pubblicato su L'Espresso Online dove s'illustrano gli ultimi sviluppi della terapia medica - in montagna - sul disagio psichico.

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nota 56/02 del 22-03-02
 INTRA I SASS  22 marzo 2002.
Confine Incerto di Maria Coffey, nuova entrata ne Le recensioni letterarie di Intraisass, recensione di Cecilia Carreri. "Il 15 maggio 1982 Joe Tasker e Peter Boardmann vanno all'assalto finale della cima dell'Everest percorrendo la famosa cresta Est-Nord-Est, segnata da difficili e ostili pinnacoli. Scompaiono alla vista di Chris Bonington mentre, con apprensione, li segue con un binocolo. Il 17 maggio non sono ancora visibili e Bonington, a quel punto, matura la convinzione della loro morte. Joe Tasker aveva un legame affettivo con Maria Coffey, rimasta a casa ad attenderlo...". Con questa nuova recensione un'altra appassionata firma entra nella rubrica dedicata ai libri. Cecilia Carreri, già nostra ospite nella copertina di intraisass, ci regala inoltre un secondo quadro che ci permette d'allestire nella Galleria uno spazio a lei dedicato, spazio che invitiamo a visitare  per chi volesse saperne di più su questa nuova figura femminile di magistrato-alpinista-pittore che da qualche anno allieta le nostre montagne e le sale conferenze delle città italiane. Da sottolineare l'amicizia epistolare tra la Coffey e la Carreri, il cui comune sentire potrebbe portarle, molto probabilmente, ad incontrarsi a novembre in occasione del Boardman Tasker Prize for Mountain Literature, presso la Royal Geographical Society di Londra. Il celebre premio letterario, quest'anno particolarmente sentito, si preannuncia ricco di appuntamenti collaterali e di personalità dell'alpinismo mondiale - tra cui gli amici dei due grandi alpinisiti inglesi e Sir Edmund Hillary -  che si riuniranno insieme per celebrare il 20° anniversario della loro scomparsa.

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nota 55/02 del 21-03-02
 SOCIETA'  21 marzo 2002. Trento: l'equinozio di primavera è alle porte e ai piedi delle montagne italiane fioriscono non solo pianticelle, arbusti ed alberi, ma anche nuovi mestieri e professioni. L'ultimo di questi prende spunto dal libro di Joe Krakauer - "Aria sottile" - e si propone di formare i responsabili d'azienda, i cosiddetti manager. Promotori di questa singolare iniziativa sono Mario Benassi (docente di strategia d'impresa alla facoltà di Economia e commercio di Trento) e Marco Parolini (consulente di marketing), fondatori della Thin Air Management. La montagna e le condizioni limite dell'alpinismo che richiede spesso decisioni difficili nel liminare del tempo - secondo il pensiero di Benassi e Parolini - dovrebbero aiutare i manager nella loro formazione. Per un approfondimento vi invitiamo a leggere i seguenti due articoli: Così addestro i manager in alta quota (Alto Adige); Manager in alta quota (sulla rubrica In Montagna de L'Espresso). Noi invece, montivagus radix, cercatori vagabondi e radicali, dentro le radici dei nostri monti, con il costruttivo dubbio che una responsabilità virtuale e prefabbricata allegata all'analisi della responsabilità reale possa essere veramente efficace per l'obiettivo preposto, ci addentriamo nelle parole del passato, ben lungi dallo studio delle dinamiche sociali e al cospetto della natura, per festeggiare la nostra primavera. Rainer Maria Rilke, dopo quasi una settimana d'attesa, ci regala - infatti - la primavera.i intraisass: Ermanno Salvaterra ci racconterà in esclusiva la sua ultima esperienza in Patagonia.

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nota 54/02 del 20-03-02
 INTRA I SASS  20 marzo 2002. Te regòrdeto Jorge...el spigol Delago?
di Gabriele Villa. Nuova entrata nei racconti d'alpinismo di INTRAISASS - EUROPA. L'autore ferrarese, istruttore d'alpinismo con più di vent'anni di attività alle spalle, dopo averci intrattenuto con due testi letterari nella sezione SPECIAL, ritorna nelle pagine delle nostra rivista con un prezioso racconto d'ascensione ambientato nel Gruppo del Catinaccio. Quali sono le circostanze che portano a ritenere una giornata cruciale nel corso della nostra esistenza? Come e perché s'inizia a fare alpinismo? Nel lontano 1975 il nostro autore s'incammina alla base di una celebre parete che gli cambierà le "prospettive orizzontali" della vita.
Restando in tema di racconti d'ascensione, vi preannunciamo che per la prossima settimana è prevista l'entrata di un altro importante contributo alla sezione principale di intra
isass: Ermanno Salvaterra ci racconterà in esclusiva la sua ultima esperienza in Patagonia.

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nota 53/02 del 19-03-02
 ALPINISMO  19
marzo 2002. Alpinismo extraeuropeo: dopo il breve cenno della nostra nota 51/02 proseguiamo con una carrellata sull'alpinismo fuori dalle montagne europee. Per quanto riguarda gli italiani è da segnalare la partenza di Simone Moro il 21 di marzo alla volta del Cho-Oyu e dell'Everest. Il suo obiettivo è di salire in "stile alpino e senza ossigeno" le due grandi montagne che segnano il confine tra il Nepal e il Tibet cinese, cosa peraltro difficile se lo stile alpino si tenterà di farlo sulle normali di queste montagne, molto frequentate. Dal Makalu giunge invece notizia che l'himalaysta italiano del momento, Silvio Mondinelli, sarà impegnato con l'amico Mario Merelli per raggiungere gli 8463 della quinta montagna del pianeta. Non si conoscono ancora i dettagli della salita, ma sembra che gli italiani divideranno il permesso con gli spagnoli Carlos Pauner, Edurne Pasabán, Joseba Gutiérrez e Ricardo Palencia. Le mire del gruppo spagnolo sono rivolte verso il Pilastro Ovest lungo la superba via di misto aperta dal grande - e per certi aspetti insuperato - alpinista polacco Jerzy Kukuzcka. Interessato ad unirsi al gruppo italo-spagnolo c'è pure Jean Christophe Lafaille, già però in partenza per il difficile e pericoloso Annapurna.
Cambiando totalmente genere di alpinismo, ma restando sempre in ambito di  montagne extraeuropee (o quasi), spostiamo di nuovo l'attenzione verso il Monte Ararat in Turchia (v. nota 110/01) che sarà oggetto nella prossima estate di una curiosa spedizione coreana. L'esperto scalatore Heo Young-ho, già detentore delle Seven Summits e di viaggi ai poli Sud e Nord, partirà nel mese di luglio per cercare i resti dell'Arca di Noè. Secondo alcune credenze l'antica reliquia dell'imbarcazione biblica, scomparsa più di 4300 anni fa (Libro della Genesi), si nasconde nelle montagne della Turchia orientale e non è escluso che si trovi nella zona del Monte Ararat, la montagna sacra nella mitologia turca. Leggete l'articolo tratto da The Korea Times.
Chiudiamo la nota con l'augurio di buon compleanno ad un personaggio che ha fatto la storia dell'himalaysmo e che per cinquant'anni ha rincorso, concretamente e con grande poesia, gli spiriti dell'aria: Kurt Diemberger. Per celebrare insieme i 70 anni del grande alpinista austriaco vi invitiamo a leggere la bella intervista fatta per l'occasione da Pietro Spirito e comparsa su Il Piccolo di Trieste. Su intra
isass ricordiamo Omaggio a Kurt Diemberger di Giulio Tomassini.

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nota 52/02 del 18-03-02
 CULTURA  18 marzo 2002. Belluno: "Si terrà dall'11 al 27 ottobre a Belluno la sesta edizione di Oltre le vette – metafore, uomini e luoghi della montagna, la rassegna sulla cultura della montagna organizzata dal Comune di Belluno. Come nelle passate edizioni, per oltre due settimane Belluno diventerà la capitale italiana della cultura della montagna, con mostre fotografiche e di pittura, concerti, rassegne di film recenti e dell'epoca del muto, tavole rotonde, presentazioni di novità editoriali, conferenze con alpinisti, convegni di studio". Con il primo comunicato che annuncia la sesta edizione cominciamo a conoscere i temi e i personaggi che caratterizzeranno l'importante appuntamento culturale bellunese, tra tutti la celebrazione del trentennale della morte di Dino Buzzati e la partecipazione del grande alpinista himalayano Sergio Martini. Vi terremo informati sulla definizione del programma. Restando in ambito dolomitico e di rilancio della montagna veneta attraverso iniziative culturali, segnaliamo la presentazione  del "Museo tra le nuvole" -  da parte dell'assessore regionale Floriano Pra e di Reinhold Messner - alla Borsa internazionale del turismo di Berlino. Nell'articolo del Gazzettino per ricordare l'evento s'illustrano le iniziative concomitanti della Regione Veneto che coinvolgono tutta l'area del Bellunese, dall'inaugurazione delle terme del Comelico al recupero delle miniere dell'Agordino e dei camminamenti della Grande Guerra.

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nota 51/02 del 15-03-02
 ALPINISMO   INTRA I SASS  15
marzo 2002. Collage di news dal mondo + intraisass. Che fine ha fatto intraisass cartaceo? Mentre Leo Houlding è ritornato a casa in Inghilterra dove è stato sottoposto ad un intervento alla caviglia (e non al ginocchio come in un primo momento si pensava, v. nota 38/02), le cui conseguenze in vista di un totale recupero non sono affatto certe - sottolineiamo che Houlding stava tentando di 'liberare' la Maestri-Egger al Cerro Torre quando, ostacolato dalle condizioni non gradite della parete, nel retrocedere arrampicando da una lunghezza di corda infida, è scivolato giù per una decina di metri atterrando con la caviglia su una cengia. Mentre in Francia alcuni alpinisti-arrampicatori si danno da fare per sensibilizzare l'opinione pubblica contro le malefatte che i governi centralisti protraggono contro le minoranze etniche e culturali, ciò che accade in Tibet è per noi esemplare - segnaliamo il breve articolo tradotto da Marco vasta: Scalano Torre Eiffel per Il "Tibet Libero".
Mentre
sta per iniziare la stagione alpinistica extraeuropea nelle montagne centroasiatiche, stagione premonsonica che seguiremo con attenzione specie per gli alpinisti italiani che presto partiranno per i grandi ottomila - la guida alpina Mario Dibona di Cortina sarà impegnato con una spedizione internazionale sull'Everest; l'accademico CAAI Floriano Castelnuovo di Lecco e la guida alpina di Bergamo Diego Fregona saranno invece sui poderosi fianchi del Makalu.
Mentre
accade tutto ciò noi leggiamo un sonetto di Rainer Maria Rilke per riposare i nostri occhi e per indirizzare il pensiero verso un imprevedibile fine settimana che ci vedrà consegnare agli impianti tipografici le circa 250 pagine della bozza finale che formeranno intra
isass numero 1. E' stato difficile giungere a questo punto, ma le voci amiche che si sono sollevate da tutta Italia (e non solo) per dare corpo alla  prima nostra opera cartacea di letteratura alpinismo e arti visive, queste voci amiche sono state ragioni più che sufficienti del nostro duro lavoro. Presto i dettagli e la straordinaria copertina (non a nostro sindacabile giudizio). Dimenticavamo: l'ingresso in libreria e sugli scaffali della vostra mente è previsto con buona probabilità nelle prime due settimane d'aprile.

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nota 50/02 del 14-03-02
 INTRA I SASS  14 marzo 2002. Terraferma
di Marco Albino Ferrari, nuova entrata ne Le recensioni letterarie di Intraisass. "Mi dispiace parlare bene dei libri di Marco Albino Ferrari perché mi è decisamente antipatico. Però possiede il vizio di scrivere maledettamente bene. Senza fronzoli, trattenendo una prosa lucida e pacata che non parte mai e non va mai fuori dalle righe. Un bel concerto da leggere e consumare con gli occhi, anche se sono stanchi. Questa è una storia affascinante e ricca di avventura...". Con un provocatorio inizio, quasi fosse un espediente letterario non celato, il nostro Alberto Pezzini, come sua consuetudine e diversamente dall'autore recensito, si lancia in un'altra delle sue recensioni 'sopra le righe'. Come sarà la fine?
Eventuali approfondimenti su gli Speciali di StorieInfinite.it: Il primo bianco accettato in Terra del Fuoco, breve intervista a Marco Albino Ferrari.

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nota 49/02 del 13-03-02
 CULTURA  13 marzo 2002. Monte Bondone (Trento): il giornalista, scrittore e poeta Gigi Zoppello ci comunica che "i Poeti per la Pace del Trentino, che nell'ottobre scorso hanno già aderito alla Mission 911 dei Poets 4 Peace americani con un reading a favore delle vittime degli attentati di NYC, aderiscono all'appello mondiale della Giornata per la Poesia promossa dall'Unesco. Per l'anno 2002 - International Year of the Mountains - la manifestazione si terrà anche su cime di tutto il mondo. Reading di poesia si terranno sull'Everest, l'Aconcagua, il monte Ararat e su altre centinaia di montagne del mondo. Noi organizziamo una serata di poesia al Centro Ecologia Alpina delle Viotte del Monte Bondone di Trento lunedì 18 marzo, ore 20:30. Una scelta importante: sappiamo che era più facile organizzare una serata a Trento, ma abbiamo scelto - significativamente - di salire in quota. Ci saranno una decina di poeti trentini, con un poeta Ladino ed un poeta Cimbro che leggeranno nella loro lingua, e alcuni ospiti 'internazionali' a sorpresa". Per conoscere i dettagli dell'evento culturale entrate nella pagina web allestita per l'occasione.
Restando in ambito di letteratura, opere e genti legate al territorio montano, segnaliamo il Premio Letterario Vileg novella dal Judri - Parole di legno bandito dalla Cooperativa di Consumo di Villanova del Judrio con il Patrocino della Provincia di Udine e del Comune di San Giovanni al Natisone. La cerimonia di presentazione della terza edizione del Premio avverrà domenica 24 marzo 2002 alle ore 10:30 nella Villa de Brandis, e in tale occasione s'inaugurerà anche la mostra intitolata L'uomo, la materia, l'arte che rimarrà aperta per due settimane. L'allestimento sarà una rivisitazione artistica delle materie incontrate dall'uomo dall'inizio del suo cammino ai giorni nostri, compresa la materia che non c'è; l'arte virtuale. Entrate nel nostro comunicato culturale per trovare il bando del Premio e ulteriori informazioni sulla mostra collegata, nonché un bellissimo disegno di Tullio Francesco Altan.

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nota 48/02 del 12-03-02
 STORIA DELL'ALPINISMO  1
2 marzo 2002. San Francisco: avevamo annunciato di passaggio su Parole Verticali la scomparsa di Warren Harding, il grande arrampicatore americano pioniere, nel bene e nel male, dell'alpinismo in Yosemite. Con pazienza abbiamo atteso che le riviste americane (e non solo) ci raccontassero qualcosa in breve di questo grande personaggio che all'epoca delle prime salite su El Capitan fece vibrare le vene e riscaldare gli animi di tutti gli arrampicatori che campeggiavano a Camp 4. L'unica notizia di approfondimento che abbiamo trovato ce la dà il quotidiano dello stato di Washington, il Seattle Times, abbastanza distante dalle assolate pareti della California. Si apprende che Harding è morto il 27 febbraio per collasso del fegato. Aveva 77 anni e una vita spesa tra verticali pareti, colossali bevute e alla corte di moltissime donne. Batso (da Bat, pipistrello), così era soprannominato dagli amici per la sua abilità di arrampicatore e di trovare posti da bivacco in parete, è conosciuto dai cultori della storia di Yosemite Valley per la prima salita del Nose nel 1958, ascensione che richiese 45 giorni di arrampicata diluiti in 18 mesi e tecniche di progressione e protezione che spesso oltraggiavano la natura della parete. Celebre è la polemica con l'altro grande caposcuola americano Royal Robbins. Un aneddoto curioso su Warren che ci piace ricordare è legato non tanto alla prima ascensione del Nose nel 1958, bensì all'apertura di un nuovo itinerario sulla stessa parete nel 1970 con Dean Caldwell. Si narra che in quell'occasione la cordata rimase in parete 27 giorni consecutivi senza mai scendere (contro i 9 del push finale del Nose) e che Harding, con alle spalle un volo di 15 metri e le scorte di cibo oramai agli sgoccioli, quando vide la valle accendersi di rumori, elicotteri con corde e soccorritori portati sulla cima del Cap perché gli ufficiali del National Park Service - preoccupati - avevano deciso di portare soccorso, Batso lanciò giù dalla parete una scatoletta di tonno vuota con dentro il seguente inequivocabile messaggio: "Un soccorso è ingiustificato, non voluto e non sarà accettato". Per ricordare un carattere così turbolento e intransigente leggiamo in Parole Verticali una lirica scritta quattro secoli fa nell'assolata Spagna.

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nota 47/02 del 11-03-02
 POLITICA  11 marzo 2002. Tibet: importante notizia segnalataci dal nostro amico viaggiatore e scrittore Marco Vasta. La Cina non aprirà il percorso dal Ladakh al Kailash, montagna al centro del mondo: "mancanza di infrastrutture e pista disagiata, queste le motivazioni con le quali la Cina ha deciso di non riaprire la pista che da Leh porta al Kailash e poi a Lhasa. Un percorso di straordinaria bellezza, affrontato dalle carovane di mercanti che dal Kashmir e dal Ladakh raggiungevano la capitale del Tibet". Per accedere all'articolo originale  comparso recentemente sul Times of India e leggere integralmente la nota storica sull'antica via carovaniera che conduceva all'incontaminata "Città proibita", entrate nella pagina curata da Marco Vasta.

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nota 46/02 del 08-03-02
 ALPINISMO FEMMINILE   INTRA I SASS

8 marzo 2002. Festa della Donna: che l'alpinismo sia in parte una realtà femminile, non è una novità. La Storia dell'alpinismo sin dai suoi albori ci ricorda di coraggiose figure femminili che salivano aspre montagne e difficili pareti. Ma come dicevamo, e nostro malgrado, il pianeta femminile è solo una piccola parte dell'universo alpinismo. Non è in questa breve nota che ci soffermeremo per scoprirne le ragioni o a riflettere sulla presenza femminile in montagna - chi dei maschi non resterebbe attonito o dubbioso di fronte alla scelta tra una bella donna e una meravigliosa montagna - anzi, vorremmo ricordare la nostra disponibilità ad ospitare scritti e riflessioni sulla questione femminile nella sezione Alpinismo Ante Litteram di intra
isass. Per ora vi segnaliamo la nuova entrata nella stessa sezione di un racconto della nostra autrice Angela Seracchioli, L'albero e il bambino, nonché l'intervista di Marco Flamminii Minuto sulle pagine de L'Espresso ad Anna Torretta: L'emancipazione delle alpiniste. L'alpinista torinese e la tirolese Petra Freund hanno fondato recentemente ad Innsbruck la prima Scuola di Alpinismo femminile denominata Avventura Donna.
Per chi invece - come alcuni di noi - dalle donne si sentisse incatenato e "violentato" rimandiamo agli incommentabili versi di Charles Baudelaire in Parole Verticali.

 

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