Makalu 2002
(8463 m)
spedizione alpinistico-scientifica
Descrizione scientifica del progetto
La catena Himalayana offre un'opportunità senza eguali, per esaminare la via complessa nella quale i continenti rispondono alle orogenesi collisionali.
Numerosi studi internazionali condotti con un approccio multidisciplinare hanno permesso enormi progressi nella ricostruzione dell'evoluzione della catena Himalayana.
Tuttavia nonostante i progressi compiuti ancora molti e cruciali sono gli aspetti irrisolti.
Scopo del progetto
Completare attraverso un fitto campionamento e successiva analisi il profilo geologico petrologico della porzione orientale della catena Himalayana.
La definizione delle età e delle condizioni termo-bariche del metamorfismo della catena, sarà un contributo essenziale per la formazione di modelli geodinamici relativi alle fasi iniziali della formazione della catena stessa.
Durata del progetto
Due anni: il primo dedicato alla campionatura ed all'analisi ad alta quota del terreno, il secondo allo studio e pubblicazione dei dati raccolti.
Per la realizzazione del progetto è necessario il contributo di una spedizione alpinistica, per il supporto tecnico, logistico ed campionamento ad alta quota.
Descrizione alpinistica della spedizione
Affrontare la catena Himalayana con lo spirito alpinistico, cioè teso alla conquista della vetta, è un'impresa che comporta enormi difficoltà e necessita di comprovate capacità alpinistiche di notevole esperienza.
Mettere capacità ed esperienza a disposizione di una spedizione scientifica, aggiunge valore all'impresa, in quanto oltre al raggiungimento della vetta, lo scopo prevede lo svolgimento del lavoro in alta quota, con grande dispendio di energie; ciò costituisce un forte stimolo non solo per sé stessi, ma alla ricerca di nuove informazioni sulla nascita e lo sviluppo morfologico del nostro pianeta.
Lo sviluppo alpinistico richiesto dal prof. Visonà è fondamentale per la completezza scientifica dell'impresa e si divide in due fasi:
Durante
la prima un team di due alpinisti avrà il compito di raggiungere la vetta del
massiccio del Makalu (8463 m) e, lungo la discesa, procedere al prelievo di
campioni di roccia, dalla cima fino al campo base, secondo un disegno
sperimentale messo a punto dall'equipe di ricercatori dell'Università di
Padova.
Nella seconda fase gli stessi alpinisti dovranno condurre i ricercatori lungo un itinerario nella valle del Makalu per eseguire le campionature restanti, prelievi e le rilevazioni a quote comprese fra i1200 m s.l.m. di Tumlingtar e 5400 m s.l.m. del campo base Makalu.
Sintesi della spedizione scientifica
Dall'arrivo a Katmandu avremo a disposizione 60 giorni per portare a termine la spedizione (tale è la durata del permesso per la salita).
La prima tappa ci porterà da Katmandu a Lukla in aereo, da qui l'equipaggiamento verrà trasportato con l'elicottero a Tashigaon per poi raggiungere il campo base Makalu, con l'utilizzo dei portatori.
Gli alpinisti da Lukla inizieranno il trekking di avvicinamento al campo base: lungo la valle del Kumbu, passando per Namche Bazar e superando i passi di Amphu Lapcha (5845 m), West Col (6143 m), Sherpani (6146 m).
Il campo base Makalu verrà raggiunto dopo circa 15 giorni di marcia indispensabili per l'acclimatamento.
Avremo a disposizione circa 40 giorni, per attrezzare i campi avanzati (ne prevediamo tre rispettivamente a 6200 m, 7400 m, e 7900 m), per trasportare il materiale che ci consentirà di raggiungere la vetta.
Il prelevamento dei campioni rocciosi da analizzare sarà effettuato durante la discesa fino al campo base, per poi affrontare velocemente il rientro attraverso la più agevole Valle del Makalu, giunti a Tumlingtar col pullman arriveremo a Katmandu.
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Diego Fregona Iscritto all'albo professionale regionale dal 1999. Molte ascensioni nell'arco Alpino e partecipazioni a spedizioni extraeuropee, tra cui le più significative: Cervino: Parete Nord Grand Zebrù: Parete nord Monte Bianco: Parete nord Grand Pilier d'Angle, cresta integrale di Peuterey Sud America Patagonia: Cerro Fitz Roy, Cerro Torre, Torri del Paine.
Nord America: The Nose (Yosemite Park)
Nepal: Ama Dablam, Baruntsè. |
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Floriano Castelnuovo Molte ascensioni nell'arco alpino e partecipazioni a spedizioni extraeuropee tra cui le più significative: Sud America Patagonia: Cerro Fitz Roy Nepal: Cho Oyu, Lhotse Shar, Lhotse parete sud (1989), Makalu pilastro Ovest (1983) Shisha Pagma, Everest (1996), Ama Dablam, Pumori. |
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