Itinerario storico-letterario
Monte Cornetto (Sengio Alto) 1899 m

PARETI SUD-OVEST e SUD-EST
Via degli Ometti - Ragazzo di Buia

Se si potesse aggiungere un nuovo momento evolutivo nella storia dell’alpinismo di una montagna – solitamente divisa cronologicamente in esplorazione della stessa, salita della via normale, esplorazione e salita di tutti i versanti e gli spigoli, individuazione dei grossi problemi alpinistici con risoluzione progressiva di sempre maggiori difficoltà – bisognerebbe creare un adeguato spazio per tutti quelli itinerari che si racchiudono sotto l’ampia definizione di “scoperta alpinistica”. Una “scoperta alpinistica” su di una montagna non è ovviamente l’individuazione di un itinerario facilmente visibile e il cui problema di salita – facile o difficile – appare sotto gli occhi di tutti. Si tratta bensì di quegli itinerari nascosti che per un caso o per un altro vengono portati alla luce da veri o improvvisati esploratori che agiscono al di là dei consueti valori storici.

Il Monte Cornetto, in questi ultimi anni, forse più di ogni altra montagna tra le Piccole Dolomiti e il Pasubio, si è trovato oggetto di questo particolare momento alpinistico. Esso, infatti, monte tra i più frequentati delle nostre montagne grazie alla non difficile via di salita alla cima, si è visto disegnare sui suoi “conosciutissimi” fianchi alcuni itinerari che nessun alpinista credeva si potesse ancora tracciare.
In un primo caso – la Via degli Ometti – vediamo all’opera dei veri e propri esploratori, ossia la compagnia guidata da Arturo Castagna, meritevole di aver dato nuovo respiro agli alpinisti frequentatori dell’Alpe di Campogrosso stanchi delle solite ascensioni. La Via degli Ometti è una vera e propria scoperta alpinistica, sia nel profondo camino iniziale che lascia stupefatti per la sua strana conformazione, sia per il prezioso camino aereo dopo la quarta lunghezza, un’arrampicata in opposizione lunga 60 metri, unica nelle Dolomiti Vicentine. 
In un secondo caso – Ragazzo di Buia – è per l’appunto il caso fortuito che fa aprire una via diretta e inaspettata a due alpinisti che, ormai consapevoli delle esigue possibilità esplorative del Sengio Alto, erano in giro a ripetere vie antiche e dimenticate. Dall’attacco di una di queste scoprono una linea di bella roccia che scende dal sentiero d’arroccamento, invisibile da sopra, e arriva presumibilmente nei pressi della cima del Cornetto.
I due attaccano e – increduli – fanno l’ultima sosta sulla croce di vetta. Ragazzo di Buia è il nome della via, per ricordare il valente alpinista friulano Angelo Ursella che, in vita sua, avrebbe desiderato avere molti più amici di quelli che le sfortunate circostanze della vita, solitudine e una morte precoce, gli privarono. Un alpinista da scoprire.
Dimenticavo, scoperta è anche la splendida roccia della variante del Pilastro Meraviglioso, variante che insieme a quella della Placca Aperta fanno diventare la Via degli Ometti uno degli itinerari più belli delle nostre montagne, sicuramente il più vario.




La splendida roccia del Pilastro Meraviglioso

 

 

SCHEDA TECNICA: Via degli Ometti
SCHEDA TECNICA: Ragazzo di Buia

 

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