VERBALE DELLA GIURIA - 2001
Filmfestival Internazionale Montagna Esplorazione
"Città di Trento"49a edizione - Trento 27 aprile - 5 maggio 2001
La giuria del 49° Festival della Montagna, Esplorazione e Avventura "Città di Trento", composta da Giorgio Adamo (Italia), presidente, Suzanne Cook (Canada), Tone Frelih (Slovenia), Lindsay Griffin (Gran Bretagna), e Hans-Peter Stauber (Austria), ha visionato i 72 film e video in concorso dal 26 Aprile al 2 Maggio 2001.
Dopo
attenta considerazione, la giuria ritiene di attribuire una menzione speciale ai
seguenti quattro film:
Macquarie
Island
di Wade Fairley (Australia), un film di fattura altamente professionale che
costituisce un esempio di eccellente integrazione di fotografia, montaggio e
suono. Un coinvolgente documentario sulla esplorazione della vita animale.
Bilder
einer Landschaft - Die Waale im Vinschgau
di Hans-Dieter Hartl (Germania), che rappresenta un apprezzabile documento
cinematografico sulla sopravvivenza di una tecnica tradizionale di irrigazione.
La
montagna accanto. Pensieri di un alpinista, con Sergio Martini
di Giorgio Balducci (Italia), un intimo e coinvolgente ritratto
di uno straordinario alpinista che riflette sul proprio profondo rapporto
con le montagne.
Tool'
em all
di Christian Furlan (Italia), per il sapiente posizionamento della macchina da
presa al fine di illustrare la complessità e raffinatezza tecnica della
moderna arrampicata mista.
Il
premio per la migliore sceneggiatura è attribuito a Hamrah
e Rad di Manoocher Tayyb (Iran), un personale diario di viaggio che
integrando documentario e parti a soggetto riesce a fondere in una prospettiva
cinematografica natura, storia e cultura.
Il
premio per la migliore fotografia è attribuito
a Grossglockner - Der schwarze
Berg di Georg Riha (Austria), un esempio di approccio originale basato
sull'uso di tecniche di ripresa che consentono di catturare immagini
straordinarie mai viste finora nei documentari di montagna.
Il
premio per il miglior film di autore italiano è atribuito a Groenlandia,
un destino di ghiaccio di Mario Nardin, un film in cui l'efficacia delle
immagini, il commento appropriato e la colonna sonora concorrono a fornire un
vivo ritratto delle dure condizioni di vita in un ambiente estremo.
La
Genziana d'argento per il miglior film di avventura e sport
è assegnata a Ski-Everest 2000
di Janez Stucin (Slovenia), un eccezionale film di avventura
sportiva che anziché concentrarsi sull'ascesa alla montagna più alta
del mondo, rivolge l'attenzione alla discesa del monte Everest con gli sci
realizzata per la prima volta da Davo Karnikar. La tecnica di montaggio da
cinema verité, sostenuta efficacemente da musica e effetti sonori, crea una
particolare energia che si mantiene lungo tutto il film.
La
Genziana d'argento per il miglior film di esplorazione e ambiente è assegnata a
Les derniers jours de Zeugma di
Thierry Ragobert (Francia), che ritrae un gruppo di archeologici impegnati
contro il tempo nel recupero di un'antica città prima che sia sommersa da un
lago artificiale. La macchina da presa segue gli sforzi dei ricercatori che con
sofisticate tecnologie procedono nel portare alla luce, passo dopo passo, un
mondo dimenticato, fino alla scoperta di un tesoro artistico al di là di ogni
aspettativa.
La
Genziana d'argento per il miglior film di montagna è assegnata a Im
Reich des Steinadlers - Teil 2: Giplelsieg des Lebens di Michael
Schlamberger (Austria), un ritratto sensibile e penetrante delle dure condizioni
di sopravvivenza sopportate dagli animali nel loro regno di montagna, che
fornisce allo spettatore una rara opportunità di inoltrarsi in un mondo
altrimenti nascosto.
Il
premio per il miglior film a soggetto non è assegnato.
Il
premio del Club Alpino Italiano, Genziana d'oro per il miglior film di alpinismo
è assegnato a Equilibrium di Mark
Turnbull (Gran Bretagna), un film per alpinisti che rappresenta accuratamente un
caratteristico approccio britannico nell'aprire nuove vie difficili e non
protette su roccia di arenaria. Il film appare significativamente innovativo
nell'esplorare non solo la psicologia dell'apritore e la sua ossessione per una
linea di salita in cui le conseguenze di una caduta potrebbero essere fatali, ma
anche pensieri e emozioni di chi lo assicura, la sua considerevole responsabilità,
e la reciproca fiducia tra i due alpinisti.
Il
Gran Premio "Città di Trento" Genziana d'oro per il film che
possedendo elevate qualità artistiche, meglio corrisponde agli obiettivi
culturali cui il Festival si ispira, è attribuito a Antarctica.org
di Michel De Wouters e Annick Pippelart (Belgio). In questo documentario i
protagonisti si spingono oltre i propri limiti fisici e mentali
nell'attraversare un'inesorabile distesa dell'Antartide. Il film si colloca al
di sopra degli altri in concorso per il modo in cui integra immagini, narrazione
e un eccezionale paesaggio sonoro al fine di raggiungere una efficace
immediatezza che proietta lo spettatore nel cuore dell'azione.
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