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Rivista di Letteratura, Alpinismo e Arti Visive |
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Comunicati
stampa 24 giugno 2003
Il primo alpinista italiano non professionista in cima al mondo
“Sono un po’ stanco, l’ultima vetta è stata faticosa”Milano, 23 giugno 2003. Alle 18.00 ora locale del 22 giugno Alberto Magliano ha raggiunto la vetta del Denali (Alaska), diventando il primo alpinista italiano non professionista - e il primo italiano in assoluto dopo Reinhold Messner - ad aver completato l’impresa delle ‘seven summits’, la scalata delle cime (sette, appunto) più alte di ogni continente. Fino ad oggi soltanto un’ottantina di persone in tutto il mondo ha portato a termine la sfida. Per Magliano l’avventura delle ‘seven summits’ inizia nel 1998, quando conquista la prima cima, l’Aconcagua, in Sud America (Argentina, 6959 metri). A questo successo seguono la scalata della vetta africana del Kilimangiaro (Tanzania, 5895 metri) nel 1999, quella della cima asiatica dell’Everest (Nepal-Tibet, 8850 metri) e del Vinson Massif (Antartide, 4897 metri), entrambi scalati nel 2002. All’inizio del 2003 è la volta del Kosciuszko (Australia, 2228 metri) e dell’Elbrus (Caucaso, 5642 metri). Ieri la conquista della settima e ultima vetta: il Denali, detto anche McKinley, in Nord America (Alaska, 6194 metri). Cinquantasette anni, triestino di nascita, Alberto Magliano è un ex dirigente di azienda e lavora oggi come consulente a Milano. È proprio quest’aspetto a rendere eccezionale la sua impresa.
Scopre tardi - a trentacinque anni, in Valmalenco - la passione per la montagna, che per lui diventa subito la dimensione della libertà assoluta. “Mi stimolano la concezione dell’alpinismo come gioco e la possibilità di sfatare un mito: dimostrare che anche una persona assolutamente normale, che ha trascorso la propria vita svolgendo un’attività lavorativa che più sedentaria non si può, se spinta dalle giuste motivazioni è in grado di scalare le vette più alte del pianeta e di provare quelle indescrivibili sensazioni che comunemente si pensa siano privilegio di pochi eletti”. Così Magliano ha commentato il proprio successo. “L'alpinismo per me è una straordinaria attività liberatoria, molto più di uno sport, ma nulla a che vedere con un lavoro: un modo di vivere, forse addirittura una visione del mondo”. L’impresa in realtà non finisce qui: ci sarà un’ottava cima, la Piramide Carstensz, in Oceania (Indonesia, metri 4884). Quest’ultima e il Kosciuszko, infatti, sono tuttora al centro di una diatriba geografica da cui non è ancora emerso ufficialmente quale possa considerarsi il settimo continente (Australia o Oceania). Solo il 60% degli alpinisti che hanno intrapreso la sfida delle ‘seven summits’ ha scelto di affrontare entrambe le cime. Magliano ha dichiarato di voler conquistare questa cima entro la fine del 2003. L’impresa di Magliano è on-line sul sito www.sevensummits.it
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