GENTE DI MONTAGNA/DIE BERGLEUTE
Relazione finale
Il progetto Gente di Montagna/die Bergleute,
promosso dalla Cooperativa Sport&Cultura Seriate, alla quale
hanno aderito numerosi Enti, Amministrazioni e Associazioni, è giunto al
termine del suo lungo e articolato percorso che ha visto svolgersi una
serie di iniziative importanti e con tematiche legate alla “Gente di
Montagna” protagonista nel titolo del progetto.
Si è aperto il lungo
percorso Sabato 23 marzo 2002 a Seriate dove, presso la
bellissima tensostruttura della Biblioteca Comunale, si sono dati
appuntamento per “Letteratura di Montagna” Padre Espedito d’Agostini,
che ha affascinato con la sua storia della Montagna come simbolo Sacro
negli antichi testi i numerosi studenti presenti- del resto il progetto
è proprio rivolto a loro; Paolo Bellavite, apprezzato editore di
eleganti libri sulla montagna; Luana Bisesti, responsabile di
Montagnalibri, rassegna legata al Filmfestival Internazionale di Trento;
Enrico Camanni, apprezzato esperto di letteratura e conoscitore della
montagna e, non ultimo, Oreste Forno, scrittore e alpinista. Al tutto si
è aggiunta la videointervista a Mario Rigoni Stern, un’icona della
Letteratura di Montagna, e la lettura, da parte di Massimo Nicoli, un
ottimo attore professionista, di brani scelti da Mila, Buzzati, Daumal e
altri autori importanti.
Secondo incontro nella prestigiosa Aula Magna
dell’Università di Bergamo, un altro Ente che ha aderito a GdM/dB, dove
Sabato 20 aprile 2002 sul tema “Turismo ed Impatto ambientale” si
sono confrontati Enrico Camanni, ancora presente in virtù della sua
preparazione –ha appena pubblicato “La seconda vita delle Alpi; Mario
Marzani relatore per il CAI (anche questa Associazione collabora a GdM/dB)
che ha raccontato dei rifugi alpini ed del loro ruolo nel turismo di
massa in montagna; Claudio Malanchini, sempre per il CAI che ha chiarito
la posizione in campo ambientale dello stesso; Dario Volo, presidente di
un consorzio turistico, che ci ha presentato un progetto attuato di
recupero del territorio attraverso il turismo nella provincia di Pavia.
Altri relatori sono stati Raffaele Piazza e Daniele
Redaelli entrambi dell’associazione Les Cultures che si occupa di
progetti di Cooperazione Internazionale e di Turismo responsabile
seguiti da Giancarlo Sardini che,assieme ai volontari del Operazione
Mato Grosso, si occupa della preparazione dei ragazzi, di questa
sfortunata parte di mondo, ai lavori legati alla montagna. Nel corso
della giornata una chicca per storici e cinofili: la proiezione in
anteprima nazionale del documento filmato storico originale, prestato
dal Museo Storico di Bergamo, dedicato all’inaugurazione, da parte
dell’allora Podestà di Bergamo del Rifugio del Livrio (nel 1930 circa).
Un importante contributo a questa giornata è stato dato
dalla presenza dell’Assessore Regionale alle Culture, Identità e
Autonomie della Lombardia, prof. Ettore Albertoni che non ha
semplicemente presenziato alla giornata-studio ma ha consegnato alla
platea numerosi spunti su cui riflettere a seguito del suo lucido
intervento.
Terza giornata: si torna e Seriate. Sabato 6 luglio, in
una giornata straordinariamente piovosa, al Teatro Tenda maxiconcerto di
Banda Alpina su “Musica delle Alpi” che assieme a Valter Biella,
ricercatore e mente del gruppo (formato da oltre quindici elementi di
diverse valli alpine) e a Gigi Bonomelli hanno tenuto, per il numeroso
ed “esperto” pubblico intervenuto, una lezione-concerto, con ocarine,
mandolini, organetti, baghét, chitarre bombardini, fisarmoniche,
percussioni, durata oltre due ore e mezza e lungamente applaudita.
A fianco di tutto questo altri appuntamenti hanno legato
GdM/dB al territorio bergamasco: nel mese di Giugno la Biblioteca di
Seriate ha ospitato “Materia, Architettura e Segno” un lavoro
dello storico della fotografia, Luigi Erba, già collaboratore in
importanti pubblicazioni, che ha proposto una serie di scatti in bianco
e nero veramente particolari. In contemporanea la mostra-vetrina
dedicata al libro di montagna “Una montagna di libri, un libro per la
montagna” che ha messo in collaborazione tutte le biblioteche della
provincia di Bergamo per un servizio prestito di libri allargato. Ciò ha
permesso a tantissimi di iniziare l’estate con un titolo, una guida, un
romanzo dedicato alla montagna.
Dopo la pausa estiva “GDM/dB” ha ripreso con una nuova
serie di appuntamenti.
Il primo incontro-convegno, della nuova serie il 5 di
ottobre, è stato dedicato al tema dell’acqua con il titolo
“Ghiacciai, acqua e opere dell’uomo”, al suo ruolo sia nelle
trasformazioni del paesaggio che nella vita quotidiana della gente: si
sono confrontati relatori preparati e capaci di focalizzare l’attenzione
del pubblico presente.
Ha condotto l’incontro l’Assessore all’Ambiente del
Comune di Seriate Massimo Bandera, cogliendo l’occasione per illustrare
le più recenti normative legate alla gestione dell’acqua.
Antonio Galluccio, da vero esperto ha introdotto il pubblico ai segreti
dello studio dei ghiacciai in quota che tanto possono dirci del nostro
passato ed anche del nostro futuro ribadendo il ruolo fondamentale
dell’uomo nei cambiamenti climatici e nelle scelte ecologiche del
futuro; chiaro ed efficace il lavoro del SGL presentato che ha permesso
di conoscere gli stati attuali dei principali ghiacciai sulle Alpi.
Mimmo Franzinelli, da analista storico e ricercatore quale è, ha
raccontato di come, nel secolo appena trascorso, nella grande sfida alla
natura compiuta con la costruzione delle dighe, gli scavi per le
condotte e i grandi invasi, l’uomo spesso si è trovato travolto,
purtroppo non sempre in senso metaforico, da quanto fatto. Si è
ripercorso le vicende della nascita e dello sviluppo dell’industria
idroelettrica nelle vallate alpine, nella prima metà del 900, con uno
stimolante lavoro di comparazione tra economia, ambiente, società. E’
stato il periodo in cui, tra la gente di montagna, si sostituirono alle
figure sociali del pastore e dell’artigiano, tipiche della tradizionale
produzione agricolo-silvo-pastorale e del ciclo miniera-fucina il
minatore e il muratore, impegnati nell’escavazione di gallerie e nella
costruzione di dighe. Renato Fracassi, ingegnere dell’ENEL ha presentato
il ruolo attuale dell’Ente nei confronti del territorio alpino, della
gestione dell’energia e nella captazione delle acque. Sicuramente
l’attenzione verso le moderne dighe da parte del’ENEL va ben oltre il
semplice sfruttamento del territorio ma cerca di sviluppare, attraverso
progetti mirati, il concetto di come l’acqua sia un bene prezioso ed
importante nella vita di ognuno. Ed infatti proprio su questo
irrinunciabile diritto che Giovanni Morlotti, presidente della Comunità
Montana Valle Seriana, ha colto nel segno raccontando, da
amministratore, come spesso ciò venga disatteso e che la convivenza
dell’uomo con questa ricchezza sia ancora poco equilibrata.
Successivamente, sempre nel mese di ottobre, nell’austera
ma accogliente sede dell’Accademia della Guardia di Finanza di Bergamo,
si sono dati appuntamento alcuni tra i più importanti e preparati
studiosi ed esperti della Prima Guerra Mondiale, con particolare
attenzione alla linea di fronte che si delineava sull’Adamello, tema:
“La Guerra in quota”.
Luciano Luciani, generale c.a., ha aperto la giornata
inquadrando storicamente e con una visione precisa ed attenta il teatro
del conflitto. Diversi e significativi gli episodi particolari che hanno
visto il Corpo della Finanza protagonista eroico durante la Grande
Guerra. Marco Balbi, presidente della Società Storica per la Guerra
Bianca, con l’ausilio dell’emozionante epistolario inedito dei fratelli
Giorgio e Giovanni del Battaglione Mandrone letto dall’attore Massimo
Nicoli ha raccontato come si svolgeva la vita tra le crode e le vette.
Una relazione di “nicchia” è stata proposta da Alberto
Casirati, un vero esperto di aeronautica, responsabile del restauro
dell’Ansaldo A-1, l’aereo di Antonio Locatelli, che ha aperto una
finestra sul ruolo, importante, dell’aviazione durante la Guerra in
Quota. Sulla storia del restauro di questo mitico velivolo si è
organizzata, presso il Centro Sportivo di Seriate, a partire da Sabato
14 dicembre, fino a gennaio 2003, la mostra “SULLE ALPI, SOPRA LE
ALPI”, che ha ripercorso le diverse tappe del ritorno a Bergamo del
Balilla Ansaldo A-1 di Locatelli attraverso una serie di pannelli
illustrativi.
Un filmato storico ha supportato l’intervento di John
Ceruti, il Responsabile della Commissione tecnico-scientifica del Museo
della Guerra Bianca in Adamello e consulente del Museo Storico Italiano
della Guerra di Rovereto, dei Civici Musei di Brescia e del Museo Civico
di Cremona, che ha puntualizzato il ruolo dei Musei, degli Enti Locali e
del semplice escursionista nella conservazione dei reperti storici che
ancora sono presenti sulle nostre montagne.Non era però un semplice
escursionista Pietro Isacchi, presidente dell’A.L.P.E., che con alle
spalle un’esperienza alpinistica europea ed extraeuropea notevole, ha
consigliato una “cavalcata” attorno all’Adamello, percorrendo tredici
cime importanti e percorrendo i luoghi che ormai quasi un secolo fa sono
stati testimoni di una Storia che non va dimenticata.
Anche questa giornata ha visto un pubblico attento e
soddisfatto ed ha permesso di aggiungere un altro tassello,
significativo, al progetto “GENTE DI MONTAGNA/DIE BERGLEUTE”.
Come importante è stata anche la giornata del 16 novembre
(doppia, in quanto si è svolta al mattino ed al pomeriggio presso la
Biblioteca Comunale di Seriate) dedicata a
“Donne di Montagna”.
Vale la pena ricordate le protagoniste dell’appuntamento
in quanto rappresentano sicuramente chi ha coniugato il proprio lavoro,
la propria esistenza le proprie convinzioni con scelte importanti e
difficili che hanno permesso poi di conoscere e vivere la Montagna in
modo significativo e singolare.
Vittoria Castagneto, una giovane regista che con i suoi
lavori coglie, leggendo la montagna, caratteri e temi legati alla vita
quotidiana e carichi di riflessione. La sua presenza è stata
caratterizzata dalla proiezione del film “La Ballata di Geraldina”;
Antonella Cicogna, alpinista e giornalista, ma anche scrittrice di
talento, che ha condiviso le proprie emozioni raccolte durante i propri
viaggi, spesso a fianco del proprio uomo ( a conferma che anche in
montagna la coppia donna-uomo è una gran forza); Evelina Colavita,
svizzera trapiantata in Italia ed innamorata delle montagne dell’Asia.Con
la sua Associazione, l’OMID, opera in Afganistan con progetti sociali
veramente lodevoli. Le sue immagini hanno presentato una zona del mondo
sotto i riflettori dei mass-media ma ancora sconosciuta nella sua vera
reatà; Paola Ortensi, ha presentato, più con il cuore che semplicemente
con i numeri, una realtà, quella delle donne italiane che sono anche
imprenditrici agricole, in grande evoluzione e che sta incidendo
positivamente sulla rivitalizzazione della montagna;Patrizia Rossi,
direttrice di una dei Parchi più vivo e aperto d’Italia, quello delle
Alpi Marittime, ha reso semplice e leggera una vita, la sua, che ha
sicuramente, per il ruolo ricoperto, affrontato problemi di non facile
soluzione ma, come in tutte le belle storie, con un lieto fine; Silvia
Tenderini, archeologa, scrittrice, viaggiatrice, figlia e moglie, e
anche madre, di gente di montagna, ha raccontato come, anche se non lo
vuoi, spesso è la montagna che ti chiama e quando la fa è per offrirti
qualcosa di speciale e, infine, Michela Zucca, antropologa, responsabile
presso il Centro di Ecologia Alpina di Trento, ha raccontato come la
donna è stata ed è fondamentale per una vita della montagna: senza le
donne la montagna muore ed è per questo che anche il progetto “Gente di
Montagna/die Bergleute” non ha potuto dimenticare il ruolo fondamentale
nella storia della montagna e della società tutta dell’altra metà del
cielo.
Ha concluso la serie di sette appuntamenti, Sabato 30
novembre a Villa d’Ogna, in Alta Valle Seriana, presso il Teatro
Forzenigo, la giornata-studio dedicata al “Ritorno del Lupo”. Il
maltempo ha in parte limitato la partecipazione da parte degli studenti
e di alcuni relatori ma la qualità degli interventi e la grande
attenzione del pubblico, formato in gran parte da pastori, allevatori e
cacciatori, ha reso l’iniziativa frizzante e coinvolgente ben oltre ogni
aspettativa.
Il Sindaco di Villa d’Ogna, Bruno Bosatelli, ha condotto
con perizia la mattinata: dopo la brillante ed esaustiva introduzione
del prof. Alberto Meriggi, ricercatore presso l’Università di Pavia, che
ha raccontato come il Lupo abbia percorso centinaia di chilometri, anche
in luoghi altamente antropizzati e abbia riconquistato aree montane che
lo avevano visto scomparire decine di anni prima ha preso la parola
Francesca Marucco, naturalista e lupologa presso il Parco delle Alpi
Marittime presentando il proprio lavoro con una passione ed una
preparazione non comune (una chicca è stato l’ululato-richiamo usato
dai ricercatori per individuare i branchi di lupi sul territorio). Ha
continuato la mattinata Aldo Oriani, storico e curioso del passato
proponendo una ricerca fatta tra archivi, diari, appunti storici del
secolo passato ricca di episodi curiosi ed anedotti e Sandro Allemand,
esperto allevatore dei cani maremmani che ha portato un video prodotto
in proprio con interviste fatte a pastori e allevatori del centro-italia
che da sempre convivono con il Lupo e limitano i danni da lui provocati
con l’ausilio dei bianchi cani pastore. Ha chiuso la serie degli
interventi Alessandro Avogadri, portavoce dei pastori sulle Alpi, dando
poi il via ad un dibattito a più voci, spesso dure ma sicuramente di
campo.
Sul Lupo è stata esposta poi, nel mese di dicembre sempre
a Villa d’Ogna una interessante mostra dedicata alla sua presenza in
Provincia di Bergamo nei secoli passati dal titolo: “C’ERA UNA
VOLTA…LE BESTIE FEROCI”, curata a R. Castiglioni e A. Oriani. E, per
completare la conoscenza con questa bestia, a fine dicembre, ancora nel
Teatro Forzenigo, la Compagnia Teatrale di Burattini Corniani ha
presentato a tutti i bambini del Comune di Villa d’Ogna il magico
spettacolo “I tre Porcellini” (dove, come la storia vuole, il
lupo è finito male).
Si deve anche ricordare che presso il Centro Sportivo di
Seriate, da marzo a fine dicembre hanno esposto le loro opere diversi
artisti, famosi e non, che hanno interpretato con le loro opere i
sentimenti della montagna: le opere, quadri e sculture, de “La
montagna appesa ad un filo” hanno avuto numerosi visitatori (del
resto il Centro è frequentato da più di cinquecento persone al giorno).
E ancora la serie di proiezioni di film e documentari in
collaborazione con il Trento Filmfestival Internazionale della Montagna,
”Al cinema, tra la Gente di Montagna” con titoli veramente
introvabili e con un pubblico attento e sempre puntuale.
Film messi a disposizione anche delle scuole che
partecipando anche ad “Arrampicare, per piacere”, un piccolo
corso di avvicinamento all’alpinismo proposto presso il Centro Sportivo
Comunale di Seriate, hanno potuto unire l’impegno fisico a quello
intellettuale.
Ultima iniziativa da ricordare sono le cene a tema “La
Montagna a tavola” dedicate a Alpi, Appennini e Dolomiti che hanno
messo a dura prova i cuochi del Ristorante gestito da Sport&Cultura
Seriate ma che hanno soddisfatto a pieno i golosi della Provincia.
Tracciare un consuntivo di “Gente di Montagna/die
Bergleute” è facile in quanto la curiosità, l’entusiasmo,
l’attenzione ed anche l’allegria hanno sempre accompagnato le proposte
presentate rendendole leggere anche a chi le ha organizzate.
Certo, con sincerità, possiamo considerare che “Gente
di Montagna/die Bergleute” è, tra le iniziative dedicate all’Anno
Internazionale della Montagna, arrivata in vetta e ciò grazie
all’impegno di chi ha creduto subito nella bontà del progetto.
“Gente
di Montagna/die Bergleute”
ha ancora alcune
sorprese:
a fine gennaio 2003,
l’uscita dell’inserto speciale sulla rivista “L’Orso- sotto il sole di
Lombardia” e la pubblicazione della CD-Card piena di sorprese e di
notizie a conclusione del positivo progetto.
e che ogni anno sia l’Anno della Montagna!
prof. Davide Torri
Bergamo, 15 gennaio 2003