LA MAMMA DEGLI STUPIDI
La Scuola di Alpinismo e Scialpinismo "Giorgio Graffer"
di Trento comunica che in occasione del 36° Corso Primaverile di Roccia "Bepi
Loss" (maggio-giugno 2001) sono stati attrezzati alcuni nuovi itinerari di
arrampicata sportiva nella palestra di roccia di Celva - Povo.
Queste nuove vie, per la precisione quattro, sono state create con un'ottica
esclusivamente didattica, dovendole utilizzare per un corso base di arrampicata
e di conseguenza le protezioni infisse nella roccia (fittoni resinati) sono
state volutamente posizionate a distanza ravvicinata. Sempre per questo motivo
sono state scelte delle zone della palestra che si prestavano a questo scopo,
delle placche appoggiate con molti appigli e appoggi, zone mai utilizzate prima
d'ora per arrampicare. La realizzazione di queste vie ha richiesto un notevole
impegno economico e di lavoro da parte della Scuola e dei suoi componenti, sia
perché si è scelto di attrezzare con materiale di ottima qualità sia perché
la morfologia del terreno ha richiesto un ragguardevole lavoro di pulizia da
terriccio e vegetazione che ostruivano le asperità della roccia. Questo lavoro
è stato svolto gratuitamente da persone qualificate e addestrate, trattandosi
di istruttori del CAI di arrampicata libera e di alpinismo. Tutto ciò è stato
VANIFICATO da un atto vandalico compiuto da un ... che in nome di chissà quale
etica e chissà con quale diritto ha divelto le protezioni di partenza e in modo
alternato (una si e una no) quelle lungo i percorsi; inoltre ha danneggiato
completamente la più facile delle vie attrezzate (IV).
La Scuola "Giorgio Graffer" ringrazia il 'superarrampicatore' in grado
di fare il IV e/o V con poche protezioni ricordandogli che ci sono persone che
avvicinandosi a questa attività (come forse ha fatto lui anni fa) necessitano
di itinerari facili, ben appigliati e accuratamente protetti; ricordandogli che
nella stessa palestra si trova una delle vie più difficili d'Italia - "L'arte
di salire in alto" - valutata 8c e se vuole cimentasi in qualcosa di
ardito, può provare a ripeterla, magari togliendo qualche protezione. In attesa
di conoscere di persona il fantomatico superarrampicatore (siamo certi che prima
o poi succederà) chiediamo al 'giustiziere delle falesie' se non si sente
moralmente e forse anche penalmente responsabile di eventuali incidenti che
potranno accadere sulle vie da lui danneggiate.
Cordiali saluti.
Scuola di Alpinismo e Scialpinismo "Giorgio Graffer"
IL DIRETTORE
Mauro Loss
15/05/01
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